UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 7 settembre 2008

Domenica 7 settembre 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 settembre 2008

Rassegna a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 2  articoli delle testate L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna


 



Test d’ingresso, le polemiche
Geografia e storia per diventare medici: «Quesiti necessari»
Dove si trova il lago Trasimento? Chi ha scritto La scomparsa di Patò ? E Gente di Dublino ? Queste sono solo alcune delle 33 domande di cultura generale proposte tra le 80 presenti nel test di ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Ed è subito polemica. Perché in tanti sostengono che sapere chi ha progettato la Reggia di Caserta non debba essere importante quanto i quesiti di biologia, chimica, fisica o matematica.
Per sostenere l’importanza della presenza di argomenti non specifici rispetto al percorso di studi che le matricole affronteranno, interviene Ernesto d’Aloya, docente di Medicina, membro della commissione che ha valutato i test di quest’anno.
«La selezione in un campo delicato come la Medicina - spiega - deve necessariamente tenere in considerazione una serie di caratteristiche. Ovviamente le conoscenze scientifiche servono come base. Il buon medico, però, non deve avere solo una componente tecnica ma anche morale. Altrimenti si va a ricostruire un modello di medico entrato in crisi adesso. Spesso gli episodi di mala sanità sono non di carattere scientifico ma comportamentale. Scegliendolo soltanto dal punto di vista tecnico si rischia di fare una selezione che penalizza l’aspetto umano, che nella professione medica è un elemento di non secondaria importanza».
Ma è vero anche che «a volte - aggiunge - le domande di cultura generale proposte non servono a scegliere la persona migliore». Anche se «hanno lo stesso tipo di punteggio rispetto a quelle scientifiche».
D’Aloya, per questo, suggerisce una variante. «Lascerei identico l’aspetto scientifico della prova ma farei anche un test psico-attitudinale. Preferirei evitare di prendere uno studente psicotico o che ha problemi d’ansia depressiva, oppure un nevrotico, perché non farei un buon servizio alla comunità». Perché può succedere che «una persona disturbata prenda la laurea. Esistono medici che dal punto di vista psichico non sono molto bilanciati. In Medicina così come in tante professioni».
Infine, il docente risponde alle polemiche affermando che «abbiamo a che fare con un atteggiamento schizofrenico della nostra società, che da un lato vuole il medico iper tecnico e dall’altro ha bisogno di una figura professionale che si interessi al paziente considerandola una persona e non un soggetto malato».
STEFANO CORTIS




Pagina 24 - Sassari
Amadu: «Sanità, ora arrivino i fatti concreti»
SASSARI. Dopo gli auguri di buon lavoro «nell’interesse generale della Sanità del Nord Sardegna» a Renato Mura, nuovo manager dell’azienda mista, Tore Amadu auspica «una decisa azione del mondo politico sassarese a sostegno delle richieste dell’Università». La nomina secondo Amadu pone fine «alla grave situazione di ingovernabilità nella quale la stessa giunta regionale aveva costretto l’Azienda mista ospedaliero-sanitaria di Sassari». Il compito di Mura consisterà, secondo l’esponente di Forza Italia - «soprattutto nell’impegno a recuperare le occasioni perdute: in questa ottica dovrà tenere uno stretto raccordo con la facoltà di Medicina e dovrà lavorare a stretto contatto con l’Asl per una eccellente qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini».
Secondo Amadu «i progetti strutturali e tecnologici da realizzare richiederanno immediati finanziamenti». «Le promesse della giunta regionale su questo versante - si legge nella nota del consigliere - per essere credibili, dovranno presto essere suffragate da delibere e provvedimenti concreti». Amadu conclude auspicando «fronte comune della politica e delle istituzioni sassaresi a sostegno dei programmi per un rilancio del ruolo del polo sanitario universitario».

Questionario e social

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