UniCa UniCa News Rassegna stampa Venerdì 5 settembre 2008

Venerdì 5 settembre 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 settembre 2008

RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

       L’Unione Sarda
1 - Cagliari. Master in Comunicazione della scienza
2 - Ersu di Cagliari. Sportello casa per i fuorisede
3 - Selargius. Piano con l’Università per un campus delle scienze
4 - Nuoro. Incontro per il campus universitario nell’area dell’Artiglieria
 
      La Nuova Sardegna
5 - Nuoro. Studio fattibilità sul campus, incontro sindaco-assessore reg.le
   

RASSEGNA WEB
 
6 - Pubblico impiego. Brunetta: stanziati 2.8 miliardi (Il Sole 24 Ore)
7 - Progetto per spezzare isolamento università irachene (Bicocca)
8 - Parma, studenti sul piede di guerra: "L’università non ci ascolta"
9 - Università di Udine: monitoraggio siti web istituzionali 2008
  


L’Unione Sarda

 
1 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 19
COMUNICAZIONE DELLA SCIENZA
Un master in “Comunicazione della scienza” è stato organizzato dalla facoltà di Scienze dell’Università, in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti della Sardegna, il Crs4 e l’Osservatorio astronomico di Cagliari. Per ulteriori informazioni e visionare il bando si può visitare http://mcs.sc.unica.it. 
 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari -Pagina 19
SPORTELLO CASA PER I FUORISEDE
Sarà attivo da lunedì, nella sala Maria Carta della sede Ersu di via Trentino, lo sportello d’orientamento per gli studenti universitari in cerca di un alloggio. L’iniziativa è dell’associazione Il paese delle meraviglie che vuole fornire una guida per la ricerca della casa idonea. Lo sportello sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (il lunedì e il mercoledì anche dalle 14 alle 17). Per informazioni visitare il sito www.paesemeraviglie.com.
 
3 - L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 1022
Selargius. Degrado tra i capannoni militari ridotti a ruderi dai continui furti di mattoni
Polveriera distrutta da ladri e vandali
Il sindaco lancia l’allarme: «Bisogna avviare il recupero»
C’è un piano con l’Università per realizzare un campus delle scienze. Ma ancora manca il visto del Genio civile.
Edifici pericolanti, recinzioni sfondate dalle ruspe dei ladri di reperti. Storia, a Cuccuru Angius, ce n’era abbastanza per trasformare l’ex polveriera in un museo militare a cielo aperto. Ce n’era.
Ora c’è soltanto lo scheletro di quel che l’antico deposito doveva essere stato tra la fine dell’Ottocento e il penultimo decennio del secolo scorso: poco più di venti casupole spogliate di tutto, circondate dai resti di un impianto antincendio di almeno cent’anni fa e da canali che, a quei tempi, favorivano il deflusso delle acque piovane in caso di alluvioni, proteggendo tutto il villaggio da danni più o meno seri. Al sindaco di Selargius, Gianfranco Cappai, non resta che lanciare un appello: «Se non si interviene subito, il rischio è che delle tegole, delle travi di ginepro e dei mattoni antichi resti soltanto qualche foto ingiallita».
COME È OGGI All’orizzonte c’è un mega progetto di recupero: 11 i milioni e mezzo da spendere, di cui 6 del Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e il resto regionali e comunali. Importanti partner privati per realizzare il campus della scienza e della tecnica che, probabilmente, sarà qualcosa di più del classico polo di ricerca: «Diventerà un centro sperimentale altamente tecnologico», dice Fabrizio Canetto, assessore ai Lavori pubblici. «L’energia che alimenterà tutti gli impianti sarà ottenuta dal fotovoltaico e ci sarà un sistema per il riciclaggio delle acque attraverso la fitodepurazione. Sono previsti anche spazi per lo spettacolo, con un anfiteatro, e per attività come asili nido: insomma, sarà una città sperimentale per il lavoro». Manca ancora l’autorizzazione del Genio civile per iniziare il recupero, ma la novità è che la progettazione è stata affidata con gara internazionale allo studio Amati di Roma e a uno staff di professionisti sardi («La parcella?», informa il sindaco: «Settecentomila euro circa») e che presto il Comune appalterà gli interventi per la messa in sicurezza, con la realizzazione di parcheggi e recinzioni più robuste di quelle con il filo spinato arrugginito, sfondato dalle ruspe nei ripetuti raid vandalici. All’ingresso di un capannone, che si regge in piedi non si sa come, senza tetto e con le pareti squarciate in più punti, campeggia una scritta: “Agriturismo is caddozzusu”. Basta da sola a descrivere un ambiente degradato, dove anche gli infissi ottocenteschi sono finiti in chissà quale villa della costa. Resistono solo i cavi parafulmine: evidentemente non sono riciclabili.
IL COMPLESSO C’erano i depositi militari, nell’ex polveriera. Armi e munizioni stavano sotto terra, in un agglomerato di bunker che presto si provvederà a bonificare («Vogliamo la sicurezza che non sia rimasta dentro qualche mina», aggiunge Canetto), ma anche un archivio aggiornato con i quotidiani di inizio Novecento e gli atti dell’Esercito regio. Un tesoro di cui non si conosce la sorte. Nei sentieri che si diramano tra gli eucalipti e che ancora oggi fanno ombra a ciò che resta dei capannoni, c’era un’attività florida. Il deposito ha funzionato a pieno regime fino agli anni Novanta. Non è stato abbandonato in tronco. Non da un giorno all’altro. Ma la burocrazia ha fatto trascorrere anni, ormai decenni, prima del trasferimento delle competenze ai Comuni di Selargius e, in minima parte, Monserrato. E ora? Dei maxi progetti restano carte e cartelle con l’elenco degli interventi da compiere. Ma, di realizzato, ancora non c’è nulla.
I PROGETTI Ci sono i soldi, 11 milioni e mezzo, e adesioni prestigiose come quella dell’Università per dare corpo al campus della scienza, con planetarium e museo dell’astronomia. Nel campus si insedieranno la sede scientifica dell’istituto nazionale di Astrofisica, capofila del Progetto Miur Protostar per la produzione di specchi sottili e di collettori solari. La ricerca scientifica vera e propria, finanziata da partner privati (come Enel e Galileo Avionica) avverrà in un’area della zona industriale. Saranno studiati i prototipi per l’applicazione delle tecnologie sviluppate in astrofisica a specchi sottili di grandi dimensioni in grado di sfruttare al massimo le fonti di energia.
RICERCA E RELAX Ma l’ex polveriera sarà soprattutto un polo di interesse culturale aperto a tutti. Immersa nel verde, ai vecchi edifici si aggiungeranno quelli che ospiteranno il planetarium e il museo astronomico. L’area sarà servita da un bus navetta per il centro della città e per la Cittadella universitaria. Sarà.
Per ora, gli unici mezzi che riescono a entrare sono le ruspe dei ladri di mattoni.
Lorenzo Piras
4 - L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia - Pagina 30
comune
Albergo ex Esit senza acquirenti, rispunta la scuola forestale al Monte
L’ex albergo Esit torna in ballo per ospitare la scuola forestale. La struttura, messa in vendita dalla Regione, non ha trovato acquirenti. Perciò è stata ripescata l’ipotesi d’un tempo, ovvero di adattarla a scuola forestale. È quanto emerso dall’incontro avuto ieri dal sindaco Mario Zidda con l’assessore regionale all’Ambiente Cicito Morittu che sarà in città martedì. L’assessore farà un sopralluogo nella struttura del monte Ortobene assieme a Zidda e al comandante regionale del Corpo forestale Giuseppe Delogu. Per la scuola forestale non viene trascurata neppure l’altra soluzione che si è fatta avanti nel periodo scorso quando la Regione ha pensato al recupero dei locali di via Trieste.
Il sindaco ha incontrato anche l’assessore Maria Antonietta Mongiu per fare il punto sul campus universitario nell’area dell’Artiglieria. È emersa la necessità di un approfondimento tecnico tra Regione e Comune per predisporre in tempi brevi i bandi di progettazione dello studio di fattibilità.
Ieri pomeriggio, intanto, si è riunito il consiglio comunale, chiamato a decidere sulla modifica al regolamento per autorizzare la sistemazione dei tavolini all’esterno dei bar. Una vicenda che si trascina dall’inizio dell’estate e che ancora non ha portato a una proposta condivisa nonostante la questione sia stata affrontata già in Commissione e sia stata anche all’ordine del giorno di precedenti Consigli.
In apertura della seduta, il presidente del Consiglio Leonardo Moro e il sindaco hanno ricordato la figura di Nerina Fiori, assessore comunale alla Cultura e presidente dell’assemblea, scomparsa di recente. Per lei l’assemblea ha riservato un minuto di silenzio. Poi l’avvio del dibattito sui tavolini, animata da tre emendamenti: uno proposto dal Pd, uno dallo Sdi e uno dal gruppo civico “Città in Comune”. Quest’ultimo lo ha ritirato, ma la discussione è andata avanti fino alla decisione dell’ennesimo rinvio.

 

 La Nuova Sardegna

5 - La Nuova Sardegna
Pagina 34 - Nazionale
Politica. In consiglio comunale rinvio su bar e tavolini 
STUDIO DI FATTIBILITÀ SUL CAMPUS 
Università, incontro del sindaco con l’assessore regionale 
Nuoro. Poche novità di rilievo dal consiglio comunale di ieri sera, se non il fatto che la modifica del regolamento su bar e tavolini è stata rinviata a dopo una Conferenza di servizi. In compenso però si registrano due grosse novità sulla eventuale scuola forestale nell’ex Esit sull’Ortobene, e anche sulla futura area del campus universitario, nella zona dell’Artiglieria.
Ieri mattina infatti doppio incontro a Cagliari del sindaco Mario Zidda con due diversi esponenti della giunta Soru. Nel corso della mattinaata il primo cittadino ha visto l’assessore all’Ambiente Cicito Morittu e poi l’assessore alla Cultura Maria Antonietta Mongiu.
Il sindaco e l’assessore Morittu, passato il periodo estivo, nell’incontro hanno ripreso il tema della scuola forestale regionale, la cui dislocazione a Nuoro è stata prevista da tempo. Restava però da stabilire il luogo dove ospitare tale scuola. A questo proposito, alla luce del fatto che la Regione non ha venduto l’ex albergo Esit, l’assessore Morittu, il sindaco Zidda, e il comandate del Corpo forestale regionale Giuseppe Delogu, effettueranno quanto prima un sopralluogo nella struttura del monte Ortobene, per verificare se l’ex Esit possa essere consiretato adatto o meno ad ospitare la scuola forestle Il sopralluogo tecnico è stato fissato per martedì prossimo.
Subito dopo il sindaco ha incontrato l’assessore Maria Antonietta Mongiu di Università nuorese, con particolare attenzione a ciò che riguarda la logistica. Il tema dell’incontro, introdotto da una panoramica generale sulla situazione delle strutture accademiche nuoresi, si è principalmente focalizzato sulla questione dell’ex artiglieria che dovrebbe diventare un Campus universitario. Durante il vertice è emersa la necessità di un approfondimento tecnico tra Regione e Comune di Nuoro con l’obbietto di arrivare in tempi brevi alla predisposizione dei bandi di progettazione dello studio di fattibilità del nuovo Campus: i tecnici della Regione sarda e del Comune di Nuoro si incontreranno in tempi rapidi per confrontarsi sul futuro della struttura universitaria e accelerare i tempi disponibili per arrivare puntuali alla realizzazione dello studio di fattibilità.
La seduta di consiglio comunale di ieri pomeriggio invece è stata aperta dal presidente Leonardo Moro che con parole commosse ha ricordato la figura umana e politica di Nerina Fiori, ex assessore alla Cultura ed ex presidente del consiglio, scomparsa alcuni giorni fa. Il consiglio intero, dopo anche l’intervento commosso del sindaco Zidda, le ha reso onore con un minuto di silenzio.
Quindi si è passati subito alla questione della modifica del regolamento sui bar, o più volgarmente, ai «tavolini all’aperto». Ma il punto si è presentato subito ostico e difficile da affrontare, perchè sulla modifica dell’articolo 12 erano stati presentati ben cinque emendamenti: troppi per tentare una sintesi in aula.
Dopo alcune ore di dibattito, infatti, l’argomento è stato sospeso in vista di una Conferenza di Servizi con gli operatori di categoria, i tecnici del traffico, altri esperti, e i rappresentanti dei consumatori.
Durante la discussione comunque il consiglio si è diviso immediatamente in due partiti: il partito guidato dal consigliere Marco Zoppi che voleva a tutti i costi procedere alla modifica dell’articolo 12 per concedere subito i tavolini all’aperto anche sulle strisce blu destinate ai parcheggi e in zone ad alta densità di traffico; e il partito della sospensione della modifica in vista della Conferenza di servizi per dare modo e tempo ad una riflesione più seria e profonda. Per quest’ultima soluzione in pratica si è pronunciata la maggioranza del consiglio, a cominciare da Tore Daga, Gigi Floris, Giovanni Cucca, Giuseppe Pintori, Giuliano Sanna, Gianni Falchi, Tore Fenu, Alessandro Bianchi e Giampiero Barbagli.
Un po’ tutti questi hanno sottolineato il lavoro positivo svolto dalle due commissioni consiliari che hanno prodotto un regolamento approvato poi dal consiglio all’unanimità. E allo stesso tempo hanno messo in evidenza il fatto che, oltre al rischio di contraddirsi, c’era anche il fatto che andando al voto si rischiava di spaccare ulteriormente la maggioranza e l’assemblea comunale che sul regolamento aveva lavorato unitariamente. Naturalmente alcuni hanno anche tenuto conto delle richieste avanzate da certi baristi, ma nei limiti del consentito, e nel rispetto dei diritti dei cittadini residenti e dei pedoni.
Singolare l’intervento di Barbagli che, dimostrando particolare sensibilità umana e sociale, ha proposto al Comune di prevedere per gli anziani nuoresi delle «panchine per riposarsi», senza essere costretti a pagare.
Il dibattito è andato avanti, poi come accennato il punto è stato rinviato. E il consiglio si è preparato ad affrontare numerose interrogazioni e il conto consuntivo 2007.
Nino Bandinu 

Questionario e social

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