Sabato 23 agosto 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 agosto 2008
Rassegna quotidiani locali
 
1 La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Nuoro
Serate di archeologia, ultimi appuntamenti
ANGELO FONTANESI
 
OROSEI. Ultimi due appuntamenti, questa sera e domani, nel cortile del complesso medioevale di sant’Antonio abate con le "Serate di Orosei. Non solo archeologia". Dopo che nell’ultimo appuntamento il format di informazione scientifica organizzato da Gianfranco Bangone aveva raccontato l’affascinate storia di una cultura pastorale multietnica che ha popolato il deserto del Sahara tra seimila e cinquemila anni fa, la serata odierna mette in cartellone due argomenti di stretto interesse locale. Dalla 21.30 infatti Carla Del Vais, dell’Università di Cagliari e Ignazio Sanna della Soprintendenza regionale, illustreranno il tesoro sommerso di Santa Giusta nel Golfo di Oristano e a seguire, Lorenzo Rook dell’ Università di Firenze, rientrato pochi giorni fa precipitosamente dalla Georgia per lo scoppio della guerra del Caucaso, parlerà dei fossili di Fiume Santo e di quelli ritrovati durante le operazioni di estrazione del marmo nelle cave del Monte Tuttavista. Gli scavi nei due siti sardi narrano una storia affascinante lunga 50 milioni di anni e hanno restituito sorprendenti testimonianze di vertebrati oggi estinti. Il sito fossilifero di Fiume Santo (in prossimità della centrale elettrica dell’Endesa a Porto Torres) ha restituito i fossili di più di 15 specie di animali vertebrati: antilopi, giraffe, coccodrilli, tartarughe, suidi e un piccolo mustelide (un antenato dell’attuale faina). La scoperta più importante riguarda un primate antropomorfo, Oreopithecus bambolii, di cui in passato è stato trovato qualche esemplare in Toscana. Durante i lavori di sbancamento nelle cave di marmo di Monte Tuttavista sono venute alla luce una ventina di fessure carsiche (kurts) che contenevano resti fossili di molti animali in ottimo stato di conservazione. Si tratta di circa 80 mila reperti che sono centrali per caratterizzare la presenza della fauna nell’isola e che coprono un intervallo di tempo tra la fine del Pliocene e dell’Olocene. Il reperto più significativo della fauna del Monte Tuttavista è una bertuccia, Macaca majori, di cui è stato trovato un cranio perfettamente conservato. Domani invece sempre alle 21.30 Lorenzo Rook parlerà appunto delle sorprendenti scoperte fatte dagli archeologi italiani in Georgia duranti gli scavi di Dmanisi, alle pendici del Caucaso.

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