Martedì 29 luglio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 luglio 2008
1 - L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro - Pagina 31
Macomer
Un ufficio per collegare i giovani al mondo dell’Università
Appuntamento con l’informazione sul mondo dell’Università giovedì nell’aula consiliare del Comune. L’iniziativa, rivolta in particolare ai neodiplomati che intendano proseguire gli studi, è del servizio Informagiovani, realizzata in collaborazione con l’assessorato ai servizi sociali. L’incontro avrà inizio alle 18 e sarà dedicato a tutto ciò che riguarda l’immatricolazione e l’iscrizione alle diverse facoltà universitarie, all’accesso alle borse di studio e all’alloggio presso le case dello studente. «In queste settimane - spiega il responsabile dell’Informagiovani Aurelio Cinellu - nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 19 e il martedì e giovedì dalle 10 alle 13, stiamo accogliendo nei locali di Villa Pasquini, nel corso Umberto, gli studenti che presso i nostri uffici possono non solo richiedere informazioni, ma accedere all’iscrizione e all’invio di documentazione per via telematica. Il servizio riguarda tutti gli atenei italiani e gli Ersu che erogano borse di studio e regolano l’accesso alla casa dello studente. La conferenza di giovedì sarà un ulteriore appuntamento per rendere note le informazioni necessarie».
( l. c. )
 
2 - L’Unione Sarda
Prov. Sulcis - Pagina 27
Santadi
Da un mese dentro la grotta
Dorme di giorno e veglia la notte
Scambia il giorno per la notte, ma è in ottima forma e più motivato. Prosegue a gonfie vele l’avventura a meno 50 metri sottoterra, nella grotta del Campanaccio, di Giancarlo Sulas, lo speleonauta di 51 anni di Santadi.
Sottoposto pochi giorni fa alle prime visite mediche previste dal progetto dell’Università di Cagliari, ha sorpreso tutti per le sue condizioni psicofisiche e l’entusiasmo con cui affronta la sfida al record di 366 giorni in grotta stabilito diversi anni fa dal marchigiano Maurizio Montalbini. Dopo 35 giorni di isolamento per Giancarlo Sulas doveva essere sottoposto ai test medici e alle prove neuropsicologiche, ma per lui è stata anche l’occasione per vedere volti amici e scambiare due chiacchiere faccia a faccia e non attraverso telefono, computer o l’occhio indiscreto delle telecamere a circuito chiuso che non lo perdono di vista un attimo.
I primi a visitarlo sono stati Mohammad Ahmad, cardiologo dell’Unità complessa di cardiologia del Policlinico universitario di Monserrato, e Vincenzo Sallustro, medico di base di Santadi. Con l’ausilio degli uomini del gruppo Speleo di Santadi hanno superato lo stretto budello che li separa dallo speleonauta. Per loro l’esperimento può procedere così come per il professor Carmelo Masala del Dipartimento di Neurologia e della ricercatrice Claudia Desogus. Questi ultimi hanno effettuato i più diversi controlli e legati a memoria, attenzione, percezione, organizzazione e orientamento. Si è trattato di test utili per verificare gli effetti sullo speleologo di un lungo isolamento sulla mente e sul ciclo sonno-veglia. I risultati hanno evidenziato che rispetto al tempo reale, lo speleonauta di Santadi ha una percezione sfasata di circa otto ore che, tradotto, significa sveglia intorno alle 2, pranzo alle 8.30 e cena alle 14. Ma per il resto è tutto sotto controllo, dunque l’esperimento può proseguire.
Maurizio Locci
 
3 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari - Pagina 33
Alghero
Esperto in immagini: corso al via
È una ghiotta opportunità per tanti giovani sardi che vogliono investire in una professione poco conosciuta, eppure richiesta dal mercato. Si tratta dell’Interaction Designer, colui che, in sostanza, studia come gli uomini interagiscono con i contenuti attraverso il computer. L’esperto che riesce a trasformare immagini, testi e suoni in contenuto digitale, adattandoli alla tipologia di utente che ne usufruirà. L’iniziativa che vede insieme Università e Regione, è stata presentata l’altro ieri mattina nella sala del Pou Salit dal pro rettore dell’ateneo sassarese Attilio Mastino, da Vanni Maciocco, preside della facoltà di Architettura, Sebastiano Bagnara, responsabile scientifico e Tiziano Cabizzosu, amministratore del consorzio Edugov capofila del progetto. È un corso di alta formazione della durata di circa un anno per la produzione e la gestione di contenuti culturali digitali. Possono partecipare i giovani in possesso di una laurea triennale, una commissione ne selezionerà 160. Le domande scadono il nove settembre. Dopodiché verranno attivati i laboratori nelle otto province dell’Isola. Due gli obiettivi: formare nuovi professionisti, gli Interaction Designer, appunto, e allo stesso tempo arricchire il patrimonio culturale e ambientale della Sardegna, formato digitale.
(c. fi.)
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
   
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Il radiotelescopio in costruzione nell’altipiano di S.Basilio occasione di rilancio di una delle zone più depresse dell’isola 
Sotto le stelle la rinascita del Gerrei 
Ogni anno migliaia di visitatori, i comuni si preparano e la Regione finanzia 
SAN BASILIO. Il Sardinia radiotelescope, il radiotelescopio tra i primi al mondo per dimensione e tecnologia in fase di realizzazione nell’altipiano di Planu Sanguni potrà costituire un’opportnità per il rilancio socio economico del Gerrei che da decenni attraversa uan crisi preoccupante e profonda. Ne sono pienamente convinti gli amministratori del territorio che hanno costituito una rete formata dai comuni di San Basilio, Armungia, Ballao, Sant’Andrea Frius, San Nicolò Gerrei, Goni, Silius e Villasalto che è stata chiamata “Pranus-Perdas e Isteddus”. Gli otto comuni del Gerrei hanno partecipato al bando civis “Rafforzamento dei centri minori” che, solo in seconda battuta alla fine del mese di maggio, è stato finanziato dalla giunta regionale con 5 milioni e 235mila euro. Un’importante boccata d’ossigeno per un territorio che vanta a livello regionale il più alto tasso di disoccupazione e spopolamento. «Il radiotelescopio - sottolinea Pino Cogodi, sindaco di San Basilio e commissario liquidatore dell’ex comunità montana del Sarrabus Gerrei, - richiamerà nel nostro territorio ogni anno migliaia di persone da tutto il mondo come ricercatori, studiosi, astrofisici e curiosi e diventerà un polo di attrazione per il turismo scolastico e scientifico. Dobbiamo essere pronti ad accoglierli e capaci di sfruttare al massimo tutte lo opportunità che il flusso ipotizzato ci offrirà».
«Abbiamo - attraverso il piano operativo regionale “Politiche per le aree urbante” - dice il sindaco di Goni Armando Delussu - presentato progetti pilota di qualità che ricadono prevalentemente all’interno dei centri storici considerati dal piano paesaggistico regionale (ppr) bene paesaggistici».
Il comune di San Basilio con i finanziamenti del piano Civis tra l’altro organizzerà a Planu Sanguni il teatro delle pietre. Un punto di sosta e anfiteatro dotato di 160 posti a sedere per l’osservazione del cantiere evento. Sarà sistemata un’area dell’estensione di circa settemila metri quadrati. «Il palcoscenico e la scena - spiega Cogodi - saranno funzionari allo svolgimento di open air conferences nonchè a spettacoli in genere e incontri cinematografici di intrattenimento. Goni realizzerà la riqualificazione urbana delle vie centrali al Municipio, Villasalto eseguirà strutture e servizi per la piena fruizione dell’ex compendio minerario di Su Suergiu. San Basilio provvederà a riqualificare gli spazi pubblici attorno al vecchio municipio e alla valorizzazione monumentale della prospicente chiesa di San Pietro. I comuni di Silius e San Nicolò Gerrei effettuerano la riqualificazione urbana dei centri storici. Armungia sistemerà le strade di accesso al sistema museale, costituito dal nuraghe, la chiesa parrochiale, sa domu de Is Ainas (la casa dei mestieri) e la casa del fabbro. Ballao infine attuerà il centro di documentazione acque del Flumendosa. I lavori oltre che rendere più accoglienti e vivibili i centri storici creeranno anche posti di lavoro. Una vera manna per uno dei territori più poveri e disagiati della Sardegna. Il Sardinia radiotelescope il cui costo complessivo è stimato in 50milioni di euro finanziati dal ministero dell’Università e ricerca, dalla Regione sarda e dell’istituto nazionale di Astrofisica avrà un’altezza di 70 metri (come un palazzo di venti piani e un peso complessivo di 3.100 tonnellate. Il diametro della parabola sarà di 64 metri.
Jacopo Bulla
 
5 - La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
Lettere, la facoltà punta sulle interclassi 
Cresce l’offerta formativa ma il futuro è a rischio per i tagli del governo 
Il preside Morace: «Più occasioni di lavoro e meno burocrazia» 
SASSARI. La facoltà di Lettere e Filosofia gioca d’anticipo e applica per prima in Sardegna le nuove normative ministeriali sulla didattica, migliorando l’offerta formativa per gli studenti. Nascono le “interclassi” e le proposte si arrichiscono dal campo dei beni culturali, ai servizi sociali, fino alle scienze della comunicazione e della formazione. Il tutto con una grande articolazione interna di corsi di laurea e una notevole semplificazione burocratica per i passaggi tra un corso e l’altro.
Le novità del prossimo anno accademico sono state illustrate ieri in via Zanfarino dal preside della facoltà, Aldo Maria Morace. «Con l’attuazione del decreto 270 - ha detto Morace - gli studenti potranno laurearsi prima, perché gli esami sono stati ridotti a 20. Inoltre, avranno corsi migliori, un’offerta formativa più ampia e maggiori possibilità di impiego nel mercato del lavoro».
Il preside ha detto anche di «credere molto in questo progetto: una scommessa sul futuro che il Consiglio di facoltà ha recepito immediatamente e che ha trovato la collaborazione del personale docente. La nuova normativa - ha spiegato -impone una serie di parametri molto rigidi, che ottimizzano le risorse, ridimensionano gli insegnamenti e aumentando l’impegno dei professori, ma soprattutto semplificano il percorso di studi per i ragazzi. Fino a ieri, infatti, la formula del 3+2 (laurea triennale più specialistica), non permetteva a uno studente che si laureava in Lettere di proseguire con la specialistica in Scienze della comunicazione e viceversa. Oggi, invece, con la nascita delle “interclassi”, questo sarà possibile e anche il passaggio da un corso di laurea all’altro sarà più semplice. Inoltre, la riduzione del numero di esami farà diminuire gli studenti fuori corso».
La facoltà di Lettere esce dunque rinnovata dal processo di riforma, e aumenta l’offerta formativa con quindici classi di laurea. Per il preside «il risparmio ottenuto da una parte, consente di proporre agli studenti diversi percosi di studio, cioé maggiori opportunità occupazionali, con lauree più vicine alle richieste del mercato». Completano il ventaglio di proposte i master, le Scuole di Dottorato e una Summer School di archeologia che registra una notevole presenza di studenti stranieri.
Da ottobre, infine, saranno introdotti test di ingresso obbligatori per misurare la preparazione di chi si iscrive all’università, e verranno istituiti corsi specifici per colmare le lacune.
Ma gli sforzi fatti rischiano di essere vanificati dai tagli del governo. Infatti, Morace avverte che se diventerà legge il decreto del 25 giugno sullo “sviluppo economico“, «salteranno i posti per i ricercatori con conseguenze negative sulla didattica dei corsi. In pratica - denuncia il preside - il governo cambia le regole del gioco dopo aver imposto parametri strettissimi agli atenei, e dopo che questi hanno programmato la propria attività, adeguandosi alle novità introdotte».
Contro i tagli ha espresso «profonda preoccupazione» anche il Senato accademico, che lo scorso 22 luglio ha lanciato un vero e proprio allarme sopravvivenza dell’università, «a causa della riduzione del Fondo di finanziamento ordinario e della limitazione al 20% del turn over
La facoltà di Lettere è quella con il maggior numero di iscritti ed è l’unica in Sardegna ad aver applicato integralmente il nuovo decreto ministeriale che sostituisce la laurea specialistica, introdotta dall’ex ministro Berlnguer.
(alessandro tedde)
 
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
SCAVI A OLMEDO 
Sottoterra riposa una città medievale 
ALGHERO. E’ Ulumetu, l’Olmedo medievale abbandonata e scomparsa da secoli? Questa è l’ipotesi sulla quale stanno indagando una decina fra archeologi e studenti di Archeologia Medievale dell’Università di Sassari, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e il Comune di Olmedo. E’ iniziata da poco, nei pressi del cimitero del paese, una lunga campagna di scavo, della durata prevista di 8 settimane, nell’area di un sito archeologico medievale. Un sito “nuovo”, appena scoperto, grazie al controllo di lavori di sterro per la realizzazione di un’ampia e profonda vasca per il drenaggio di acque reflue.
«I reperti rinvenuti nel terreno di risulta dei lavori di sterro a ruspa rimandano con chiarezza al Quattrocento - afferma il Professor Marco Milanese direttore scientifico degli scavi - si tratta di interessanti manufatti ceramici decorati, di produzione valenzana, catalana, savonese e regionale e molte tegole che hanno immediatamente suggerito la presenza di un abitato sepolto, intercettato dai lavori. Il ritrovamento è davvero importante, ci sono alte probabilità che si tratti dei resti sepolti del villaggio medievale di Olmedo, la cui ubicazione non coincide se non in parte con quella del paese attuale. Abbiamo iniziato a scavare, per una prima valutazione d’interesse del sito, su una superficie di circa 80 metri quadrati, adiacente allo sterro della vasca del depuratore e abbiamo già trovato muri di abitazioni medievali, sepolti dai crolli e molti reperti, databili per ora al XV secolo e forse alla fine del Quattrocento. Sul fatto che si tratti di una parte del villaggio medievale di Ulumetu non avrei particolari dubbi: questa cronologia si avvicina molto a quella nota per la distruzione che Olmedo subì nel 1540 da parte dei Barbareschi, noti per le loro razzie in Sardegna e nel Mare Tirreno in quegli anni». Milanese sottolinea il grande spirito di collaborazione con il quale è stata affrontata l’operazione, a cominciare dalla Soprintendenza Archeologica con la dottoressa Daniela Rovina, al Sindaco Luigi Ruju, al geometra Gianfranco Pinna e all’archeologa medievista Chiara Deriu, che coordina le operazioni sul campo.
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
«I venerdì di Su Siddhadu» 
Le tesi di laurea che parlano di Nulvi 
NULVI. Con la presentazione della tesi di laurea di Giovannina Mattossi, in programma questo venerdì 1 agosto, alle 19 nella sala convegni di Santa Tecla, si conclude il primo ciclo de “I Venerdì de su Siddhadu” l’iniziativa dell’omonima associazione culturale nulvese che sta raccogliendo, con lo scopo di farle conoscere e divulgarle, le tesi di laurea che alcuni laureandi, nulvesi e non, hanno dedicato a Nulvi, la sua storia, i suoi personaggi. Spesso dei preziosi documenti che restano però circoscritti soltanto negli ambiti accademici e che invece meritano di essere conosciuti e valorizzati. Giovannina Mattossi presenterà il suo lavoro intitolato “La lite tra il gremio dei pastori e quello degli artigiani a Nulvi. 1844-1848” che prende in esame una storica contesa giudiziaria fra questi due gremi nulvesi per quanto riguarda il diritto alla precedenza nell’ordine di sfilata nella tradizionale processione dei candelieri nulvesi, che si celebra da secoli in paese il 14 di agosto, vigilia della festa patronale dell’Assunta. Insieme all’autrice a presentare l’elaborato saranno l’avvocato Enrico Pintus e Raimondo Turtas, docente emerito di Storia della Chiesa nella facoltà di Lettere dell’Università di Sassari. Sono inoltre previsti gli importanti contributi di Angelino Tedde, già docente dell’Università di Sassari e Carlo Patatu, scrittore ed esperto conoscitore della storia anglonese.
Mauro Tedde
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Altre
L’APPELLO DELL’ASL 2 
«Creare in Gallura una università per gli infermieri» 
OLBIA. Un’università per infermieri. A chiederla è il direttore generale dell’Asl, Giorgio Lenzotti, che lancia un appello per creare in Gallura una fucina di professionisti della sanità. «Entro il 2010 saranno necessari altri 300 infermieri - spiega Lenzotti - da inserire tra il pubblico e il privato. Il Giovanni Paolo II avrà 100 posti letto in più e aprirà il San Raffaele». Il manager ha presentato il bilancio dell’Asl ai sindaci della Gallura nella sede della Provincia. La Regione ha fatto crescere i fondi per l’azienda sanitaria. Passati dai 154 milioni del 2006 agli oltre 170 del 2007, un incremento superiore all’11 percento. L’analisi del bilancio è stata preceduta da una carrellata delle attività del 2007. L’apertura del nuovo ospedale, l’attivazione dell’unità operativa di medicina d’urgenza, l’inizio dell’attività di oculistica, l’apertura di nuove strutture a Calangianus, Trinità e Badesi. «Dobbiamo avere ancora più attenzione e più maggiori fondi dalla Regione - conclude Lenzotti -. La Gallura è la provincia che nell’isola ha avuto il più forte incremento demografico. È arrivata a più di 150 mila residenti».
(l.roj.)
 

Questionario e social

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