Sabato 19 luglio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 luglio 2008
Rassegna stampa a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 22
Mozione approvata dal Senato accademico: i tagli avranno gravi conseguenze per l'istruzione
Università in rivolta contro la Finanziaria
   
«Contrarietà», «forte preoccupazione», «allarme»: sono queste le parole contenute nella mozione approvata ieri dal Senato accademico dell'Ateneo cagliaritano, in relazione alle norme sull'assetto dell'Università approvate a giugno dal Parlamento. Norme tali da produrre sulla ricerca e, in generale, sul sistema dell'istruzione pubblica italiana «conseguenze di estrema gravità».
In accordo con il parere già espresso ai primi di luglio dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), la mozione votata ieri si scaglia contro i tagli stabiliti dal governo Berlusconi, una sforbiciata che allontanerebbe l'Italia dall'obiettivo fondamentale individuato dal Consiglio di Lisbona del 2000, quello di realizzare in Europa «l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo». In particolare, il Senato contesta duramente «la possibile trasformazione delle università pubbliche in fondazioni di diritto privato», il «taglio di 500 milioni di euro dal Fondo di finanziamento ordinario per il triennio 2009-2011», il «blocco del turn over del personale al 20% per il triennio 2009-2011 e al 50% dal 2012» ed il «ridimensionamento della contrattazione accessoria». Non si intravedono, a quanto emerge dalla mozione, gli incentivi tanto attesi al merito e alla concorrenza e non si colgono elementi di innovazione sul piano dei criteri di valutazione della didattica e della ricerca. Sembra esserci spazio solo per «tagli indiscriminati» tali da mettere in crisi l'offerta formativa dell'Ateneo per il prossimo anno accademico. Nel manifesto degli studi per l'anno 2008/2009, infatti, in via cautelativa verrà inserita una nota con cui gli studenti saranno informati dell'impossibilità, allo stato attuale delle cose, di assicurare loro la proposta inizialmente programmata per i corsi triennali e magistrali.
In tempi brevi, è stato infine deciso nella riunione di ieri, verrà promosso un incontro congiunto con il Senato accademico dell'Ateneo di Sassari nel quale ragionare insieme delle difficoltà nelle quali versa l'università sarda. Un ragionamento aperto alle principali autorità politiche dell'Isola.
LORENZO MANUNZA  
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Università. Documento ufficiale per fermare la riforma prevista dalla Finanziaria del governo Berlusconi 
Il Senato accademico alza le barricate 
«Contro i tagli e l’azzeramento della ricerca è necessaria la mobilitazione» 
SABRINA ZEDDA 
 
 CAGLIARI. Contro i tagli previsti dalla manovra finanziaria del governo Berlusconi ormai è levata di scudi generale: dopo l’affollata assemblea di tutto il personale, convocata giovedì dai sindacati, ieri un altro documento di fuoco è arrivato dal Senato accademico, riunito in via straordinaria proprio per discutere dei gravi rischi che corrono gli atenei. Per l’ennesima volta è giunto un secco “no” alla trasformazione delle università in fondazioni.
 ‹‹Il Senato - si legge nel documento redatto al termine della seduta - esprime forte allarme e preoccupazione per le gravissime conseguenze che il provvedimento del governo avrà sulla ricerca, sul normale funzionamento degli atenei e, in generale, sul sistema dell’Università pubblica nel nostro Paese››.
 A preoccupare sono in particolare la possibilità di privatizzare le università mediante trasformazione in fondazioni, i rigidi limiti imposti al ricambio generazionale del personale, la previsione di scatti d’anzianità triennali e non più biennali, e, ovviamente, la riduzione dei finanziamenti, con il taglio del Fondo di finanziamento ordinario per il triennio 2009-2011 di ben cinquecento milioni di euro.
 A questo punto per l’Università di Cagliari non resta che portare avanti una forma di lotta comune, che cominci da una doverosa informazione agli studenti e alle loro famiglie e prosegua con una messa in discussione del Manifesto degli studi, ora quasi improponibile date le condizioni poste dal governo. ‹‹Il Senato accademico - si legge ancora nel documento - ritiene doveroso informare l’opinione pubblica che se non verranno modificate queste norme si produrranno gravi danni per la società››. E data la situazione d’incertezza ritiene opportuno ‹‹in via cautelativa››, inserire nel Manifesto degli studi ‹‹una nota per informare che non è possibile garantire allo stato attuale tutta l’offerta formativa programmata››.
 Da qui è stato dato mandato al rettore, Pasquale Mistretta, di concordare all’interno della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) una posizione forte e unitaria con le altre università.
 La situazione insomma, è grave, gravissima. Ed è per questo che ieri si è deciso di adottare anche un’altra misura: promuovere un incontro congiunto con il Senato accademico dell’università di Sassari, cui invitare tutti i parlamentari sardi, il presidente della Regione, Renato Soru, e l’assessore alla Pubblica istruzione Maria Antonietta Mongiu. Un modo perché la mobilitazione coinvolga davvero tutti. Chissà se servirà davvero a portare qualche risultato.
 
Pagina 1 - Cagliari
NOVITÀ ANNUNCIATA PER IL PROSSIMO ANNO ACCADEMICO 
Laurea in psicologia del lavoro 
 
CAGLIARI. Dal prossimo anno accademico, la facoltà di Scienze della formazione si presenterà con un’offerta didattica più ricca. La novità proposta riguarda in particolare i corsi di laurea in psicologia, con l’individuazione di un nuovo percorso triennale e l’istituzione di due lauree magistrali e dunque biennali.
 Il corso universitario è articolato in tre curricula: devianza e sistemi di inclusione sociale, laboristico-organizzativo e infine politico, economico e ambientale.
 La novità principale riguarda l’istituzione del corso di laurea magistrale in psicologia dei processi sociali, organizzativi e del lavoro, che prevede una formazione orientata alla definizione di una figura professionale in grado di operare in vari contesti sociali e professionali. I test d’ingresso (120 posti) saranno effettuati il 12 settembre. Informazioni sul sito www.psicologiacagliari.it (p.s.)
  
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Così rivedremo i volti dei nostri avi 
Una banca dati on line di tutti gli scheletri ritrovati nell’isola 
L’idea del dipartimento di Biologia sperimentale e della Soprintendenza archeologica di Cagliari 
SABRINA ZEDDA 
 
 CAGLIARI.In Italia è la prima esperienza del genere, nel resto del mondo sono una manciata: Anthroponet è una banca on line del materiale scheletrico ritrovato in Sardegna dalla preistoria alla fine dell’impero romano, a uso e consumo di studiosi, visitatori di passaggio del web, semplici curiosi.
 L’idea è venuta due anni fa agli studiosi del dipartimento di Biologia sperimentale dell’università di Cagliari e a quelli della Soprintendenza archeologica regionale, che hanno così deciso di unire le forze, insieme alle due società private Applidea (informatica) e Società 3DDD (immagini tridimensionali) alla riscoperta di una mole di materiale quasi inimmaginabile: serie di scheletri trovati in Sardegna in decenni e decenni di ricerche e ora conservati un po’ ovunque, anche fuori dall’isola, materiale letterario e bibliografico di vario tipo, sino alle testimonianze di antropologi e archeologici che su quelli scheletri hanno lavorato e studiato.
 Spiega Sergio Casu, titolare di Applidea: «Tutto è nato da un’idea dell’università e della soprintendenza che avevano bisogno di fare un censimento». Recuperati i fondi grazie a un finanziamento Por, ora si vedono i risultati: sul sito anthroponet.it si trovano foto, cronistoria e ogni possibile dettaglio sugli scheletri, appartenenti al periodo preso in considerazione, ritrovati in 200 siti sparsi per tutta l’isola. «Adesso - dice entusiasta Elisabetta Marini, docente al dipartimento di Biologia sperimentale, che col suo collega Marco Lodde s’è fatta in quattro - tutti possono accedere a informazioni e foto di sicuro interesse, variando i parametri della ricerca per adattarla alle proprie esigenze». La particolarità del sito sta anche nel fatto di poter esaminare in forma tridimensionale un campione di reperti scheletrici e archeologici risalenti a vari momenti dell’arco di tempo considerato. Un lavoro certosino, questo, portato avanti da Filippo Di Todaro e dalla sua 3DDD, grazie al quale è possibile, ad esempio, esaminare il cranio perforato, ritrovato nella zona di Seulo, di epoca prenuragica, dai cui fori si evince come la persona sia sopravvissuta a quella perforazione. Ora l’obiettivo è rendere il sito sempre più completo, anche estendendo l’arco temporale.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Soru incontra le associazioni: qualificatevi e fate sistema 
«Imprenditori, organizzatevi per gli appalti del gasdotto» 
SABRINA ZEDDA 
 
 CAGLIARI. Un’occasione ghiotta che bisogna essere pronti a cogliere: qualificandosi, in primo luogo, ma anche, usando un termine forse abusato, «facendo sistema». Rivolgendosi alle imprese interessate alla costruzione del gasdotto che porterà il metano dall’Algeria alla Sardegna, e poi nel resto d’Italia, il presidente della Regione, Renato Soru, ha invitato ad affinare le competenze, ottenere le certificazioni e consorziarsi: tre condizioni imprescindibili per partecipare ai bandi che, solo in Sardegna, prevedono un investimento superiore al miliardo di euro.
 Soru ieri, insieme alle associazioni delle imprese interessate ai lavori per il metanodotto, ha incontrato anche i rappresentanti del consorzio Galsi e quelli di Snam rete gas. Una riunione per fare il punto della situazione a un anno quasi esatto dalla pubblicazione dei bandi per le gare d’appalto (previste per l’estate del 2009) che dovrebbero portare, nel 2010, all’inizio dei lavori.
 Una sfida cruciale, soprattutto se si pensa che è proprio nel tratto che interessa la Sardegna che i lavori per il metanodotto saranno più complessi. In questo senso Soru ha voluto ribadire alle imprese non solo la portata dei lavori, ma anche la disponibilità della Regione a offrire supporto. Certo, le aziende, ha proseguito il governatore, «sono già qualificate», tuttavia operano troppo spesso in subappalto. Mentre potrebbero fare molto meglio unendosi in associazioni temporanee d’impresa che si aggiudicheranno i lavori, garantendosi così buona parte del miliardo di euro in ballo in Sardegna. Dal canto loro, le imprese hanno espresso alcune perplessità, come il fatto che Snam rete gas prevede tra i requisiti per partecipare ai bandi un fatturato di almeno 10 milioni di euro negli ultimi tre anni ed essersi occupati, negli ultimi cinque, di lavori di posa di condotte o tubature. Aspetti che si spera possano essere limati. Al momento, l’intera operazione è nella fase di richiesta delle autorizzazioni. Tra gare d’appalto e inizio dei lavori, il metano dovrebbe cominciare a essere distribuito nell’isola dal 2012.
 Le opportunità scaturite dai lavori per il metanodotto non si esauriscono qui: ieri nell’aula magna della facoltà di Ingegneria è stato firmato un accordo tra il presidente di Galsi, Roberto Potì, l’amministratore delegato, Mohamed Yousfi, il rettore Pasquale Mistretta e il preside Francesco Ginesu, per promuovere la cultura e la formazione nei settori scientifici e tecnologici legati alla realizzazione dell’imponente opera. In particolare, già dai prossimi mesi saranno messi a disposizione una borsa di studio di dottorato e assegni di ricerca per l’approfondimento di aspetti tecnici e ingegneristici del progetto. Saranno interessati i dipartimenti di Ingegneria industriale e Progettazione meccanica. Quasi una manna dal cielo, in un momento in cui, con i tagli previsti dalla finanziaria dell’attuale governo, l’università si vede sull’orlo del collasso.
 «In questo momento di crisi - è stato il commento di Ginesu - è più che mai importante che l’università collabori col territorio. In questo caso, poi, gli stimoli non mancano, perché la realizzazione del metanodotto sia dal punto di vista ingegneristico che da quello tecnologico, è un’opera ricca di spunti».
 
 

Questionario e social

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