Venerdì 27 giugno 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 giugno 2008
RASSEGNA QUOTIDIANA A CURA DELL’UFFICIO STAMPA E WEB
Segnalati 16 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e Il Giornale di Sardegna / E Polis:
 
L’UNIONE SARDA
01 - Nuoro. Campus università, studio finanziato
02 - La diagnostica per immagini contro i tumori, lezioni americane
03 - La scuola sarda nel rapporto Ocse sull’istruzione
04 - Al Microcitemico medicina d’avanguardia e contratti provvisori dal 1990
05 - Poetto, il mare ha divorato 70 metri di spiaggia

LA NUOVA SARDEGNA
06 - Nuoro. La Regione finanzia lo studio per il campus
07 - Università di Sassari. Giornate di studio sui servizi alla persona
08 - Università di Sassari. Valutazione comparativa per assegni di ricerca
09 - Brevi: a Pula workshop reti telematiche e volumi su opera Enrico Costa
10 - Convegno bioingegneri e neonatologi: termoculle addolcite dalla musica
11 - Sassari. Gli studenti di Architettura al premio «Raymond Lowey»
12 - Sassari. Convegno. Scuola a due velocità: il caso sardo ai raggi X
13 - Nulvi: ai venerdì di Su Siddhadu tesi di laurea di Cesarina Manconi
14 - Archeologia: tombe dei giganti di Oridda e villaggio di Gennor
15 - Studio scientifico. Quali i posti più sicuri in aereo?

E POLIS / IL SARDEGNA
16 - Turchia. Laurea ad honorem all’italiano Elia Valori 
 

   
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro - Pagina 34
Campus università, studio finanziato
Nuoro. La Regione ha destinato 60 mila euro per lo studio di fattibilità del campus universitario da realizzare nel capoluogo. Lo stanziamento, annunciato dall’assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu come una ulteriore dimostrazione dell’interesse per l’ateneo barbaricino, era uno dei provvedimenti recentemente sollecitati dal sindaco Mario Zidda. Il campus sorgerà nell’area dell’ex Artiglieria. 
 
2 - L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari - Pagina 20
Convegno
La diagnostica per immagini contro i tumori, lezioni americane
Domani, alle 8.30, all’hotel Mediterraneo (lungomare Colombo 46) si apriranno i lavori della terza edizione del corso intitolato “Lezioni magistrali di diagnostica per immagini”, dedicato quest’anno ai temi legati alle patologie neoplastiche.
I relatori - Jay Heinek, dell’Università di Saint Louis e James Brink, dell’Università di Yale - metteranno a disposizione dei partecipanti la loro esperienza maturata nelle strutture americane, all’avanguardia per dotazioni tecnologiche, attendibilità diagnostica ed efficacia delle cure. Le lezioni verteranno su argomenti classici della patologia neoplastica dell’addome quali il carcinoma del colon–retto, affrontando anche il tema dello screening, l’epatocarcinoma, il carcinoma pancreatico e la malattia metastatica.
L’imaging oncologico, finalizzato a diagnosticare quanto più precocemente possibile le neoplasie dei differenti distretti, rappresenta un argomento di estremo interesse, destinato a rivestire in futuro un ruolo di primo piano nella formazione degli specialisti delle patologie neoplastiche. Non a caso è stato richiesto per il corso il riconoscimento dei crediti formativi previsti dal programma Ecm del ministero della Salute per duecento medici chirurghi appartenenti alle seguenti discipline: radiodiagnostica, gastroenterologia e oncologia.
(l. m.) 
 
3 - L’Unione Sarda
Cronaca Regionale - Pagina 5
Dibattito
La scuola sarda nel rapporto Ocse sull’istruzione
“Una scuola a due velocità: la realtà sarda” è il convegno organizzato per oggi a Sassari (alle 17.30 nell’aula magna dell’Università) dalla Fondazione Antonio Segni e dagli Amici di Sassari. Al centro del dibattito, l’ultimo rapporto dell’Ocse (l’Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico) sull’istruzione. Intervengono, tra gli altri, il sovrintendente scolastico regionale Armando Pietrella, l’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Laura Paoni, quello del Comune di Sassari Antonietta Duce, e quello regionale Maria Antonietta Mongiu.  
 
4 - L’Unione Sarda
Cronaca Regionale - Pagina 6
Laboratorio specializzato grazie ai precari
Al Microcitemico medicina d’avanguardia e contratti provvisori dal 1990
Un problema di Stefano, quello della medicina che gli salva la vita e che era stata tolta dal commercio. è stato risolto con la decisione della Pfizer di riprendere la produzione della idrossocobalamina. Un altro problema, quello del laboratorio del Microcitemico a rischio di chiusura pur essendo l’unica struttura in Sardegna in grado di realizzare certe analisi, deve essere ancora affrontato.
Dal 1990 nella struttura ospedaliera modello funziona un’équipe altrettanto modello: un chimico, Liliana Contini, tre biologhe, Rosanna Lampis, Dolores Macis e Roberta Balloi, un tecnico, Fabrizio Gaviano, e l’impiegata amministrativa Simona Cotza, tutti inquadrati come lavoratori precari con Università. Tra l’altro senza stipendi oda dicembre. «Siamo gli unici - spiega Fabrizio Gaviano - a eseguire lo screening di tutti i bambini nati in Sardegna». I genitori di Stefano, Silvio e Maria Bonaria Pedditzi, vorrebbero che le analisi subito dopo la nascita venissero allargate ancora di più, nell’ottica di una diagnosi precoce anche delle malattie rare. «Se si fosse capito subito che il nostro bambino era affetto da questa malattia genetica ereditaria - spiegano - sarebbe stato possibile curarlo immediatamente e prevenire gli eventuali danni a livello cerebrale che non è ancora possibile quantificare». Di sicuro il laboratorio del Microcitemico ha già salvato la vita di tanti altri bambini, grazie appunto alla rapidità di intervento. «La struttura non deve essere chiusa - prosegue Gaviano - da quando abbiamo iniziato a lavorare come precari ci siamo sposati, abbiamo preso un mutuo e il nostro stipendio è sempre rimasto lo stesso». (p.c.) 
 
5 - L’Unione Sarda
Prima Pagina - Pagina 2
Poetto, il mare ha divorato 70 metri di spiaggia
Cagliari. In assenza di contromisure, fra tre anni azzerato il ripascimento
Dal 2002 ad oggi il mare ha eroso 70 metri di spiaggia. L’allarme sul rapido degrado del Poetto dopo il ripascimento di sei anni fa è stato lanciato da docenti universitari e imprenditori che denunciano l’esistenza di molti studi ma l’assenza di iniziative concrete che contrastino un fenomeno che sta andando oltre le peggiori previsioni. Di questo passo, denunciano gli esperti, entro tre anni si tornerà alla situazione pre-ripascimento. A meno che non si corra ai ripari, soprattutto eliminando le cause dell’erosione.
Cagliari e Provincia - Pagina 17
Poetto, la sabbia sta scomparendo
Indagine. Chiesti interventi urgenti e un’Autorità unica che governi il litorale, sul quale oggi hanno competenze 12 enti
Già erosi 70 metri. «Entro il 2011 sarà come prima»
Le cause dell’erosione si conoscono, ma nessuno ha fatto nulla per rimuoverle. Agli studi degli esperti non ha fatto seguito nessuna azione. Di Gregorio: «Serve un’Autorità unica per il Poetto».
Ottocento ombrelloni c’erano, ottocento ci sono ora. Il problema è che nell’estate del 2002, a ripascimento fresco di draga, distavano tre metri e mezzo l’uno dall’altro, ora sono a due metri e 20. Per fortuna al D’Aquila per ora gli affari non sono calati. E nemmeno altrove. «Però», avverte Mario D’Aquila, che di estati nello stabilimento di famiglia ne ha viste oltre 70, «ancora massimo tre anni e la spiaggia sarà come prima». Con un’unica differenza: prima era bianca e finissima, ora è grigio topo. Poca, brutta e cattiva.
Significa che a sei anni dall’intervento «di protezione civile» la sabbia scura saluta e se ne va, senza che nessuno faccia nulla per evitarlo. A parte qualche studio, cui per ora non hanno fatto seguito azioni concrete.
EROSI 70 METRI DAL 2002 Meno trenta metri tra il 2002 e il 2004, altrettanti sino al 2007, altri dieci metri nel 2008. Per capire che tutto sta tornando com’era - e che urge un intervento - basta guardare le rotonde del D’Aquila e del Lido. Nelle foto del giugno 2002 davanti a quella del D’Aquila ci sono 32 metri di sabbia, circa la metà davanti a quella del Lido. Oggi entrambe sono completamente sommerse. La linea di battigia si è accorciata di 70 metri e non a causa di un normale assestamento, come continua a sostenere qualche geologo, o delle mareggiate. Ma perché «non sono state rimosse le cause che causarono l’erosione», come ha dimostrato lo studio elaborato da tre esperti (Enrico Corti, direttore del dipartimento di architettura dell’università e da Enzo Pranzini e Pierluigi Aminiti dell’ateneo di Firenze) per conto della Regione.
LE CAUSE DELL’EROSIONE Una - hanno dimostrato gli studi - è globale: il livello del mare cresce di qualche centimetro all’anno a causa dello scioglimento dei ghiacciai. Le altre sono locali: la grande fossa scavata dalle draghe a due chilometri dalla costa dal dopoguerra in poi, quando la sabbia del Poetto servì a ricostruire la città. Un furto di due milioni di metri cubi alla natura - proseguito negli anni ’80 con il boom di Quartu - e nel 2002 con il ripascimento. Quella voragine sottomarina, assieme alle banchine di Marina Piccola, alle costruzioni sul Lungomare, alla fine dell’apporto dei fiumi e la demolizione dei casotti, sono le principali cause della progressiva avanzata del mare. Hanno modificato la direzione delle correnti e l’attività morfologica del mare, inoltre impediscono il naturale movimento della sabbia. Tutte cose note e contenute sia gli studi che nelle carte processuali ancora all’esame dei giudici.
NESSUN MONITORAGGIO Il problema è un altro: chi sta monitorando il fenomeno?, chi sta studiando le contromisure?, dove sono finiti i 250 mila euro per un progetto-pilota di cui parlò nel 2006 l’ex assessore regionale all’ambiente Tonino Dessì, che commissionò l’Indagine conoscitiva preliminare per un progetto di salvaguardia e ripristino del litorale del Poetto?
Felice Di Gregorio, esperto di ambiente costiero e docente associato al Dipartimento Scienze della terra dell’università, sollecita la Regione a «darsi una mossa». Dice, Di Gregorio, che «l’inesperienza degli amministratori sull’argomento non è più tollerabile. Altre regioni, Lazio in testa, hanno aderito a progetti internazionali assieme a Spagna e Francia, per ripascimenti, monitoraggi spiagge, ricerca di strumenti, tecniche di intervento. E noi, ancora oggi, non sappiamo chi si deve occupare del Poetto». Forse la Provincia? «Non c’entriamo più nulla, per noi ormai quello è un argomento tabù», sorride Rosaria Congiu, assessore all’Ambiente. Gianni Campus, stesse competenze al Comune, rivela qualcosa: «C’era un progetto di monitoraggio nato da un’intesa con l’assessore regionale all’ambiente Morittu, ma non ne so più nulla. Ne riparleremo a breve, anche perché prima della fine di luglio porterò all’approvazione del Consiglio comunale il Piano di utilizzo del litorale. È vero che si parla di concessioni alle attività produttive, dunque di spazi da concedere, ma se la sabbia va via anche il problema degli spazi ha un suo peso»
«NON SAPPIAMO A CHI CHIEDERE» Anche Mario D’Aquila, in proposito, ha la sua esperienza. «Noi proposte ne abbiamo, solo che non sappiamo a chi farle. Chiediamo alla Provincia e ci dicono che tutto dipende dalla Regione, chiediamo alla Regione e ci mandano in Capitaneria, andiamo in Capitaneria e ci spediscono al Demanio». L’unica cosa chiara è la confusione. Ma che cosa proporrebbe D’Aquila per limitare l’erosione? «Una scogliera artificiale, ad esempio (già proposta dagli esperti alla Regione) sommersa a 2-300 metri, come hanno fatto in Giappone. Anzi lì hanno creato una barriera con migliaia di auto vecchie, chiaramente dopo aver eliminato tutto ciò che può inquinare. Una soluzione ottima anche per la riproduzione della fauna marina, visto che non possono passare con le reti a strascico portando via tutto come fanno ora».
GROVIGLIO DI COMPETENZE D’Aquila tocca un nervo scoperto del Poetto: le competenze. Perché ad aver titolo sull’arenile, oggi, ci sono dodici enti. La Regione, la Provincia, che ha avuto una delega sulla viabilità (quella speciale sul ripascimento è scaduta), quattro assessorati comunali (urbanistica, pianificazione dei servizi, turismo, lavori pubblici), Asl, Capitaneria, ministero della Difesa, Genio civile opere marittime. L’urbanistica comunale progetta strade e ha elaborato il Piano del litorale, il turismo gestisce la grigliatrice, assegna gli appalti per il salvamento e per la pulizia dei bagni, la pianificazione dei servizi deve svuotare i cestini dall’immondizia e fornire i mezzi. La Regione (assessorati all’Ambiente - Corpo forestale -, ai Lavori pubblici, all’Urbanistica - Servizio tutela del paesaggio), la Capitaneria di porto, che agisce dal bagnasciuga in poi, il Corpo forestale previene e persegue reati di tipo ecologico, il Servizio tutela del paesaggio, che sovrintende alla strada. Su Marina Piccola hanno competenza l’assessorato regionale all’urbanistica, la Asl, il Comune e il ministero della Difesa. Poi c’è il Genio civile opere marittime: bisogna chiedere la loro autorizzazione per far transitare un trattore sulla spiaggia.
«UN’AUTORITÀ DEI LITORALI» Per questo Di Gregorio sollecita un’Autorità dei litorali. «Un soggetto unico che governi, in assenza del quale nessuno ha responsabilità. Ci sono un sacco di spiagge nell’isola in condizioni gravi. È tempo di individuare un referente della tutela delle coste. Che abbia quella visione strategica delle soluzioni che oggi manca. Un ufficio che possa elaborare un progetto di architettura del paesaggio del Poetto che tuteli questo gioiello ambientale». Non può essere facile, vista la molteplicità di competenze. Ma ci si può provare.
La chicca finale, ma solo per sorridere un po’, è di D’Aquila. Mettendo fine a una disputa sessennale, l’esponente della famiglia proprietaria dello stabilimento rivela: «La sabbia si sta un po’ schiarendo».
Fabio Manca  
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
   
6 - La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Nazionale
La Regione finanzia lo studio per il campus
NUORO. Maria Antonietta Mongiu mantiene gli impegni per il campus universitario. Su sua proposta, ieri, la giunta regionale ha approvato una delibera che destina 60 mila euro per lo studio di fattibilità della struttura residenziale che, nell’area dell’Artiglieria, dovrà accogliere gli studenti del polo universitario nuorese. I fondi, precisa una nota dell’assessore regionale alla pubblica istruzione, sono stati trovati con la rimodulazione degli interventi inseriti nell’Accordo di programma quadro in materia di istruzione. «Le risorse - spiega una nota dell’assessorato - si incanalano nello sviluppo di nuove realtà destinate a crescere e a incrementare i servizi da offrire agli studenti. È interesse di questa amministrazione regionale, come il presidente Renato Soru e l’assessore Maria Antonietta Mongiu hanno più volte ribadito, lavorare per la realizzazione di un’offerta universitaria capace di proporre, oltre a validi contenuti formativi, anche servizi di qualità agli studenti che frequentano il polo universitario di Nuoro».
La giunta regionale mantiene dunque l’impegno preso con il sindaco di Nuoro. Un mese fa, Mario Zidda aveva scritto alla Mongiu chiedendole di rompere il silenzio sul difficile momento dell’università barbaricina: corsi a rischio, strategie tutte da definire, soldi da trovare. Dopo due settimane era seguito il faccia a faccia a Cagliari tra sindaco e assessore, che in quella occasione aveva assicurato l’imminente impegno per lo studio di fattibilità del campus universitario nuorese.
Nei giorni seguenti, il sindaco, insieme al deputato nuorese Bruno Murgia, ha incontrato a Roma il sottosegretario alla difesa Giuseppe Cossiga per discutere della nuova caserma dell’Esercito da realizzare a Pratosardo al posto dell’Artiglieria destinata al campus. La speranza è che al sì regionale al campus segua quello del governo alla struttura che dovrebbe ospitare circa 300 militari. 
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Università. Servizi alla persona
Oggi dalle 9,15 alle 13,30 nell’aula magna dell’università si svolgerà la seconda delle due giornate di studio rivolta agli operatori dei servizi alla persona,organizzate come contributo formativo dell’Università di Sassari al proprio territorio. L’iniziativa, rivolta anche agli studenti, è dedicata a chi opera nei Comuni e negli Enti Locali è, nelle ASL, nei servizi dello Stato, nel privato sociale, negli enti religiosi, nelle organizzazioni sindacali, di tutela e della cittadinanza attiva 
 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Assegni di ricerca
L’università comunica che è stata indetta una procedura di valutazione comparativa per titoli ed esame colloquio per l’attribuzione di due assegni di ricerca finanziati dalla fondazione Banco di Sardegna per il 2008 presso la facoltà di Medicina veterinaria. I termini scadono il 9 luglio. Info: via Macao 32, www.ammin.uniss.it/concorsi.  
 
9 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Brevi
CAGLIARI. Il Parco tecnologico di Pula ospita oggi - alle 9 nel centro Sardegna ricerche - il workshop sulle reti telematiche.
Pagina 2 - Cagliari
Brevi
CAGLIARI. La Bella di Cabras di Giuliano Forresu e Racconti di Elena Casu, Melanie Sailis e Francesca Sirigu sono i due volumi sull’opera di Enrico Costa curati dagli studenti della facoltà di Lingue ed editi dalla Cuec. 
 
10 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Termoculle addolcite dalla musica
Medicina. Convegno per bioingegneri e neonatologi
CAGLIARI. Bioingegneri, neonatologi, otorinolaringoiatri e musicoterapeuti saranno i relatori del convegno interdisciplinare in programma oggi, dalle 9, nell’aula magna della facoltà di Ingegneria, sulla progettazione delle termoculle, le incubatrici per i prematuri. L’obbiettivo è progettare macchinari che siano consoni allo sviluppo dei piccoli pazienti ma che, allo stesso tempo, annullino gli effetti sonori della terapia salva-vita, per sostituirli con suoni e musica che costituiscano invece un ambiente favorevole. 
 
11 - La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
Gli studenti di Architettura al premio «Raymond Lowey»
ALGHERO. Ha preso il via la 4ª edizione italiana del Lucky Strike Designer Award, uno tra i più prestigiosi concorsi di design internazionale, ideato per stimolare e supportare la creatività delle nuove promese del settore... Il concorso coinvolgerà anche gli studenti della facoltà di Architettura, sede staccata dell’università di Sassari con sede nel palazzo dell’ex Asilo Sella sul Lungomare Barcellona. Al premio, promosso dalla Raymond Loewy Foundation, associazione nata in Germania nel 1991 con l’obiettivo di far conoscere a livello mondiale le discipline del design, parteciperanno più di 37 città per un totale di oltre 130 atenei e scuole di design. Per gli studenti della facoltà algherese si tratta di una opportunità di particolare rilievo culturale e un appuntamento che produrrà una preziosa esperienza in un contesto ispirato al padre del design industriale del XX secolo. Il bando del concorso è scaricabile dal sito www.raymondloewyfoundation.it. I lavori saranno esaminati da una giuria, composta da una commissione permanente di esperti, vincitori delle precedenti edizioni e oggi affermati professionisti, che assegnerà 30 mila euro a quello che sarà ritenuto il migliore progetto. 
 
12 - La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Scuola a due velocità: il caso sardo ai raggi X
Convegno a Sassari sul rapporto per la valutazione degli studenti
SASSARI. Nell’isola ci sono fenomeni che passano sotto silenzio o quasi. Sappiamo tutto sulla vendita dei computer, sul fatturato prodotto dagli sms, sulle ultime gesta dei figli di Maria (la De Filippi, s’intende). Continua a sfuggire il senso profondo di altre realtà. La scuola, per esempio. Chi ricorda più che un sardo su 4 è semianalfabeta? Chi rammenta che 40 famiglie ogni 100 non ottemperano agli obblighi didattici? E quanti dimenticano che i due terzi della popolazione regionale sono tagliati fuori dai nuovi linguaggi della comunicazione? Ecco perché è di grande interesse il convegno promosso per questo pomeriggio a Sassari. Si parlerà di una scuola a due velocità. E sarà possibile capire quale rallentamento stiano subendo Elementari, Medie e Superiori nell’isola nella fase attuale.
Sarà un dibattito incentrato sull’ultima indagine Ocse-Pisa. Di fatto, una radiografia sui risultati dell’insegnamento in parallelo con altre regioni: terza fase del Programme for International Student Assessment che fa capo all’Invalsi, l’istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo d’istruzione e formazione. L’idea e l’organizzazione dell’incontro sono dell’associazione Amici di Sassari presieduta dal notaio Giovanni Maniga e della Fondazione Antonio Segni (che fra gli altri vede in primo piano il figlio del presidente della Repubblica, l’ex leader referendario e parlamentare Mario Segni).
Spunti e temi al centro della tavola rotonda appaiono così suscettibili di notevole attenzione. A nessuno specialista sfugge un’esigenza chiave: il dovere d’investire nella preparazione degli studenti e degli insegnanti. Necessità che, certo, fa a pugni con i recenti tagli annunciati dal governo Berlusconi. Ma che secondo gli addetti ai lavori rappresenta ancora una delle poche chance per fare recuperare alla Sardegna il terreno perduto in questo campo.
Dalle ultime rilevazioni risulta infatti che gli studenti sardi sono in coda alle graduatorie nazionali. E non è una novità. Sebbene queste statistiche, come spesso avviene in casi del genere, non siano accettate da tutti. Specie perché altrove, stando a quanto sostengono tanti docenti sardi, gli allievi sarebbero fortemente coadiuvati dai professori nello svolgimento delle prove.
In ogni caso, nessuno nega l’andamento negativo. Né il fatto che sia un ricordo l’isola ricca di scuole d’eccellenza e studenti modello con punte che l’avvicinavano alle medie del nord Italia. Ridotte a frammenti di memoria persino le storie di quei pastori barbaricini anni ’60 citati dal giornalista-scrittore Peppino Fiori come altrettanti simboli di sviluppo culturale perché capaci di esprimersi tanto in limba come in un italiano ricercato.
L’appuntamento di oggi è per le 17.30 nell’aula magna dell’ateneo centrale, in piazza Università, al centro storico. Relatori: Bruno Losito, coordinatore del rapporto Ocse-Pisa, docente di pedagogia a Roma Tre, e Mario Branca, professore di chimica e fisica a Sassari. Interverranno il soprintendente per la Pubblica istruzione in Sardegna, Armando Pietrella, e gli assessori comunale (Antonietta Duce), provinciale (Lalla Paoni), regionale (Maria Antonietta Mongiu).
Con queste premesse le ragioni per farsi coinvolgere nel dibattito sono garantite. Così come non mancheranno di catturare l’interesse i tanti argomenti sul tappeto. Basti pensare alla dispersione scolastica, il processo per il quale tanti ragazzi sardi abbandonano le loro classi prima di concludere gli studi. Cifre spesso sconfortanti. Accompagnate da tanti interrogativi. Che cosa fanno le due università dell’isola e la Regione per colmare il divario che ci divide dall’Europa? E come si può intervenire per formare al meglio la nuova classe dirigente d’insegnanti che deve a sua volta preparare i ragazzi di oggi e gli studenti sardi del futuro?
Pier Giorgio Pinna 
 
13 - La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Nulvi: ai venerdì di Su Siddhadu tesi di laurea di Cesarina Manconi
NULVI. Quinto appuntamento de “I venerdì de Su Siddhadu”, il ciclo di conferenze finalizzate alla presentazione e alla divulgazione di alcune preziose tesi di laurea su Nulvi, la sua storia, i suoi personaggi che l’associazione culturale “Su Siddhadu” sta raccogliendo con lo scopo di far conoscere la storia di questo antico centro dell’Anglona. Il quinto appuntamento, in programma oggi, alle 19 nella sala convegni di Santa Tecla, proporrà la tesi di laurea di Cesarina Manconi dal titolo “Pastori e contadini di Nulvi”, un altro prezioso e certosino lavoro che la dottoressa nulvese presentò come tesi di laurea nella facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Sassari. Ad introdurre il lavoro sarà il prof. Michele Pinna, direttore dell’Istituto Camillo Bellini di Sassari e docente di Letteratura Sarda dell’Università di Sassari. Lo studio di Cesarina Manconi documenta le condizioni socio-economiche di Nulvi nell’arco di tempo che va dai primi anni del ’900 ai giorni nostri. Non mancano però i riferimenti ad eventi storici determinanti del secolo precedente quali l’“Editto delle chiudende” del 1820 che a Nulvi in particolare ha fortemente condizionato la proprietà fondiaria o l’istituzione dei Monti Frumentari sorti nel XVII secolo ad opera degli spagnoli e riorganizzati sotto la dominazione sabauda con l’intento di contrastare il fenomeno dell’usura. La serata sarà impreziosita da alcuni intermezzi musicali e poetici proposti da Gavino Senes, presidente del Coro di Nulvi.
Mauro Tedde 
 
14 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Oggi un importante convegno a Sennori
Archeologia: le tombe dei giganti di Oridda e il villaggio di Gennor

SENNORI. Quanti sanno dell’esistenza della tomba dei giganti di Oridda? E di Gennor, villaggio del XV secolo abbandonato nel territorio comunale? Per far riemergere il ricordo, domani, nella sala convegni del centro culturale di Via Farina, dalle 9 si ripercorreranno le memorie territoriali, le presenze, gli abbandoni della Sennori archeologica, che può vantare una domus de janas a pochi passi dall’edificio comunale. Organizzato dall’assessorato alla Cultura, con la partecipazione della Regione, il convegno vedrà la presenza di Daniela Rovina, della Soprintendenza Archeologica, che tratterà dei problemi connessi al territorio dopo il primo intervento di scavi a Su Nuraghe. Marcello Madau e Mariangela Sau, archeologi, amplieranno la disamina degli scavi iniziati nel 2001e i reperti emersi. Giuseppina Manca di Mores analizzerà le moderne tecnologie negli scavi e Alberto Moravetti, dell’Università sassarese, aprirà nuovi scenari sulle presenze preistoriche nel territorio. Il pro-rettore Attilio Mastino documenterà la presenza romana tra fonti e vie di comunicazione, mentre Marco Milanese commenterà le sue ricerche in merito alla presenza di villaggi nella Romangia, in particolare a Su Nuraghe. Pietro Saba 
 
15 - La Nuova Sardegna
Pagina 14 – Attualità
Studio scientifico spiega quali i posti più sicuri in aereo?
Quale è il posto più sicuro all’interno di un velivolo? Risponde un esauriente studio, dell’università di Greenwich che ha preso in esame 105 incidenti con più di 2.000 sopravvissuti. Le migliori chance di uscire vivi da un aereo in fiamme le ha chi ha la poltrona sul lato corridoio, nella parte anteriore e a non più di cinque file di di distanza dall’uscita di emergenza.
  


E POLIS - IL SARDEGNA
   
16 - E Polis / Il Giornale di Sardegna
Attualità - Pagina 15
Turchia. Laurea ad honorem all’italiano Elia Valori
Riconoscimento ad Ankara per il presidente della Centrale Sviluppo del Mediterraneo. Giancarlo Elia Valori riceve la laurea honoris causa in Economia e dà una “lectio” sul tema: "Turchia e Unione Europea, un’integrazione possibile" nella Tobb Etu Università .
  

 
 

Questionario e social

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