Venerdì 3 ottobre 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 ottobre 2008
Rassegna quotidiani locali

 
L’UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
IL SARDEGNA

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 20
Nuorese vince premio nazionale
 
Il nuorese Francesco Mele è uno dei vincitori della quarta edizione del premio “Bernardo Nobile” per la ricerca brevettuale, promosso dall’Area Science Park. A lui un premio di 3 mila euro, vinto per la sezione lauree specialistiche. La sua tesi di Mele aveva il titolo “Le alleanze strategiche per lo sviluppo di innovazione tecnologica: un’analisi empirica”. Al centro del lavoro il tema dell’innovazione tecnologica e i metodi per la sua misurazione e valutazione, con particolare riferimento ai brevetti, mentre oggetto dello studio è stato il settore medico farmaceutico. Francesco Mele, nato nel 1982, si è laureato in Economia manageriale presso la facoltà di Economia dell’Università di Cagliari. La sua tesi specialistica ha avuto come relatore la professoressa Maria Chiara Di Guardo, dell’Università degli Studi di Cagliari.
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 18
Avvocati
Convegno sulla riforma urbanistica
 
Un convegno internazionale sul tema La riforma urbanistica: esperienze giuridiche a confronto è in programma questo pomeriggio alle 16 nell’auditorium della Camera di commercio in via Papandrea organizzato dal consorzio universitario nuorese, dalle Università di Sassari e Cagliari, dall’ordine degli avvocati, dalla scuola forense e dall’associazione italo-argentina dei professori di diritto amministrativo. Affollato e molto qualificato il novero dei partecipanti: dal professor Gaetano Scoca, dell’Università La Sapienza di Roma all’avvocato Priamo Siotto, presidente dell’ordine, all’avvocato Lorenzo Palermo, presidente della scuola forense ai professori Paola Piras, dell’Università di Cagliari, al professor Domenico D’Orsogna, dell’Università di Sassari. Fra i relatori il professor Aristide Police, commissario di Alitalia quando era in piedi la trattativa per la vendita ad Air France. Ci sono poi i professori Fabrizio Fracchia, la spagnola Teresa Carballeira Rivera, Nino Paolantonio, l’argentino Carlos Alfredo Botassi e Alberto Zito. 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano Pagina 19
Licandro, Cherchi e Diana accusano l’assessore alla Cultura. Onida: evitiamo la chiusura
Levata di scudi contro la Regione: il corso non si tocca
Se l’ateneo sassarese ritiene l’offerta formativa valida, sostiene l’assessore regionale, può investire e andare avanti da solo
 
Rischia di essere sommerso e dimenticato peggio di quei reperti che dovrebbe scovare e studiare in fondo al mare. Il corso di Archeologia subacquea è sempre più in bilico tra una Regione che sembra non credere nell’indirizzo di studi e l’Università pronta a scommetterci. L’assessorato regionale alla Cultura ribadisce che «se l’ateneo sassarese ritiene l’offerta formativa valida e di qualità può investire e andare avanti». Ma non può sistematicamente fare affidamento sui contributi regionali. «Quel discorso è tutto da definire». E suona come un invito all’Università a fare da sola, soprattutto alla luce della volontà della Giunta regionale di ridimensionare le sedi universitarie gemmate.
LA PAURA Tante dunque le incertezze sul futuro di Archeologia subacquea e il mondo accademico è in fibrillazione. «Stiamo cercando di salvaguardare tutti i corsi, ma quello che ci preoccupa di più è Archeologia subacquea -commenta Eugenio Aymerich del Consorzio Uno, - perché la facoltà non ha la copertura totale dei docenti per il corso». Due anni fa, il Ministero ha concesso i finanziamenti per tre concorsi per ricercatori. Ma non basta più. «L’impegno potrebbe essere di completare quel finanziamento», osserva Raimondo Zucca dell’Università di Sassari che ricorda la valenza di questo curriculum. «Potrebbe estendere l’attività di ricerca anche ad altri ambiti. Sono stati già presi contatti con la Soprintendenza del mare di Sicilia - va avanti, - e con la Tunisia». Anche il preside della facoltà di Lettere, Aldo Morace, sostiene che il corso rappresenta una offerta formativa unica in Italia «capace di laureare esperti di alto livello e attirare studenti da altre regioni». A fine ottobre arriverà la valutazione della Crui, la conferenza dei rettori universitari. «Docenti esterni si pronunceranno e avremo un parametro obiettivo, un motivo di riflessione in più sul corso», fa notare Zucca. Dal mondo politico, intanto, è una levata di scudi generale. Il consigliere regionale di Forza Italia Oscar Cherchi ha già chiesto la convocazione urgente della commissione Cultura, di cui è un componente. «Presenteremo una risoluzione per affrontare la questione e risolverla - ha dichiarato. - Il nostro territorio non può essere privato di una simile risorsa e delle potenzialità che questo indirizzo di studi offre al territorio, anche in termini di sbocchi occupazionali». In questo senso un’opportunità potrebbero essere gli itinerari di archeosub che hanno uno stretto legame con le attività dei diving. Anche il presidente della Provincia Pasquale Onida assicura che farà «ogni tentativo per scongiurare la chiusura. La Giunta non rispetta la volontà del territorio e nemmeno le intenzioni della facoltà». Dubbi sull’operato della Regione anche per l’altro consigliere regionale oristanese di Forza Italia, Mimmo Licandro. «La nostra provincia rischia di essere penalizzata e pagare a caro prezzo la politica dei tagli - ha commentato Licandro. - Si tratta di un corso di eccellenza, integrato nel territorio e non può chiudere». In Comune l’assessore alla Cultura Tonino Falconi e il sindaco Angela Nonnis hanno incontrato i vertici del Consorzio Uno per cercare una soluzione. Intanto il consigliere regionale di An Mario Diana ha presentato un’interrogazione per sapere le misure che la Giunta intende adottare per mantenere e potenziare il corso. Inoltre l’esponente di An chiede di conoscere «le ragioni per cui non si è provveduto alla ripartizione del fondo per le sedi decentrate e non è stata siglata l’intesa con le Università di Cagliari e Sassari per la razionalizzazione dell’offerta».
VALERIA PINNA
4 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 17
Salute. Le disfunzioni erettili spesso sono la spia di altre patologie da curare subito
Quando fare cilecca a letto diventa una fortuna
 
Non sempre fare cilecca a letto è una disgrazia, a patto di non limitarsi ad arrossire. Chi mette da parte l’orgoglio e ne parla con un medico, spesso si sente rispondere con non merita un “due” in virilità, ma in trascuratezza. Già, perché l’impotenza molte volte è la spia di altre patologie: pochi lo sanno, ma può essere il campanello d’allarme di un diabete o un’ischemia coronarica, oppure di ipogonadismo o altre malattie endocrinologiche e metaboliche.
«Partendo da una disfunzione erettile», spiega Alessandro Oppo, endocrinologo del Policlinico universitario di Monserrato e segretario regionale della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità, «si possono scoprire, e quindi combattere efficacemente, patologie che non si dovrebbero trascurare». Il risultato è che la salute generale del paziente migliora, e si recupera la potenza sessuale di un tempo: quella che si credeva persa per sempre.
Ecco perché il primo corso regionale della Siams s’intitola “Impotenza, che fortuna!”: perché chi non si lascia sopraffare da un incidente sul talamo può scoprire, assieme al medico di base, che nel suo corpo c’è qualcosa (qualcos’altro) che non va, e che invece laggiù tutto funziona bene.
I lavori del corso in programma nella sala convegni dell’hotel Mediterraneo, presieduti dal professore ordinario di Endocrinologia dell’Ateneo cagliaritano Stefano Mariotti, inizieranno domani alle 9,30 per proseguire fino alle 18.
È un corso, quindi un’iniziativa che ha come destinatari i medici: «La disfunzione erettile», spiega Oppo, «è una patologia spesso sottodiagnosticata, eppure riguarda il dodici per cento della popolazione maschile. L’ipogonadismo, invece, colpisce il cinque per cento della popolazione dello stesso sesso». Numeri di tutto rispetto, proprio in considerazione del fatto che le disfunzioni sono spesso causate da patologie ben più importanti, da curare al più presto. Non aiuta, poi, la ritrosia di molti uomini, che non confidano al medico di famiglia le proprie difficoltà amatorie e, in questo modo, lasciano progredire la malattia (spesso, di tutt’altro genere) che le provocano.
«Questo corso», commenta Stefano Serra, endocrinologo della casa di cura Sant’Elena di Quartu e coordinatore regionale della Siams, «è importante perché per la prima volta collaborano la Società e la cattedra di Endocrinologia dell’Università di Cagliari. Il prossimo incontro sarà dedicato all’impatto endocrinologico e andrologico su patologie frequenti in Sardegna, come il diabete e la talassemia».
LUIGI ALMIENTO 

 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Riunione organizzata dal Comitato nazionale docenti 
Un’assemblea per dire no ai tagli previsti per l’università 
 
SASSARI. «Il sistema universitario nazionale è oggetto di provvedimenti che rischiano di cancellare l’università che abbiamo conosciuto». Su questo tema verterà l’assemblea generale in programma lunedì 6 ottobre alle 9,30 nell’aula magna dell’ateneo. «Alcuni provvedimenti di ampia portata - dicono i membri del Comitato Nazionale Universitario - sono stati emanati senza che si sia sviluppato un approfondito confronto con le istituzioni accademiche e con coloro che vi operano attraverso le organizzazioni di categoria. È da tempo, d’altra parte, che nuove misure sull’università pubblica vengono assunte dal sistema politico e di governo senza una reale visione di ampio respiro». Dalla documentazione a disposizione risulta che l’Italia investiva nel sistema dell’istruzione, già prima dei tagli radicali proposti dalla Legge 133/08 meno della media dei Paesi europei e che ha una percentuale di laureati che è due terzi rispetto alla Grecia, metà di Francia, Spagna, Germania, un terzo di quella degli Usa. Ma quali sono i dati salienti degli attuali provvedimenti? La limitazione al 20 per cento del turn-over, per gli anni 2009-2011 e al 50 per cento per l’anno 2012 del personale docente e tecnico-amministrativo, dopo due anni di blocco dei concorsi. Ulteriori drammatici tagli sono previsti al Fondo di Finanziamento ordinario, che viene decurtato di circa il 25 per cento entro il 2012. Per contro l’ateneo di Sassari può, a ragione, essere considerato la prima azienda del Nord Sardegna. Nell’ambito della ricerca il nostro ateneo si colloca in buonissima posizione nel panorama nazionale ed esprime una vasta e qualificata offerta formativa, in alcuni casi unica nella Regione. «Pensiamo - sostengono gli organizzatori - che non si possa e non si debba cedere alla delusione e alla passività e che si debba reagire per salvare l’università».

6 – Il Sardegna
Regione – Pagina 26
Università
Linguistica francese oggi alla Cittadella
 
La cittadella dei Musei ospita oggi e domani un convegno internazionale organizzato dalla Facoltà di Lingue dell’Università, coordinato da Francesca Chessa. Il convegno rientra nel progetto nato nel 2006 da un’iniziativa dell’università di Bari e ha già al suo attivo la redazione di un nuovo Dizionario bilingue Francese-Italiano. ■  

Questionario e social

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