Domenica 25 maggio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 maggio 2008
Rassegna stampa a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati X articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuopva Sardegna 
 
1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 21



Convegno sulla funzione consultiva: dibattito con sindaci e amministratori
Corte dei conti, ruolo decisivo per gli Enti locali



«La funzione consultiva della Corte dei conti come ausilio agli enti locali e il ruolo del Consiglio delle autonomie locali». Se ne parlerà martedì prossimo, a partire dalle 9, al T-Hotel, nell’ambito di un incontro organizzato dal Consiglio delle autonomie locali della Sardegna. Si tratta di un appuntamento importante per gli enti locali, promosso dalla Provincia «per offrire agli operatori del settore un’interessante opportunità di studio e di approfondimento». Basti pensare, ad esempio, alla legge 131 del 2003 che sottolinea la consapevolezza del ruolo assunto dagli enti locali nell’impianto costituzionale elaborato con la riforma del titolo V della Costituzione. «In tal senso - sottolinea il presidente Milia - la Corte dei conti e il Consiglio delle autonomie locali sono chiamati ad essere interpreti di questo processo». Al convegno sono previsti gli interventi di Giuseppe Palumbi, presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Paolo Numerico, presidente del Tar della Sardegna, Lucia Cavallini Cadeddu e Gian Mario Demuro, rispettivamente ordinari di Diritto della finanza pubblica e di Diritto costituzionale presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Cagliari. Durante l’incontro, rivolto a quanti, in Sardegna, operano negli enti locali, verrà illustrata la possibilità di avvalersi correttamente dell’aiuto istituzionale della Corte dei conti al fine di sviluppare le linee interpretative e gli indirizzi comportamentali uniformi a vantaggio delle comunità amministrate. I relatori svilupperanno tematiche, aspetti procedurali, approfondimenti e illustreranno le esperienze maturate in altre regioni italiane. «Anche per questo motivo - ribadisce Milia - l’iniziativa è rivolta ai sindaci, agli altri presidenti delle Province e dei consigli delle comunità montane, nonché degli enti disciplinati dal Testo unico degli enti locali». Non solo, «l’iniziativa sarà aperta anche ai segretari comunali e provinciali, ai dirigenti ed ai funzionari di settore». Presiederà l’incontro Massimo Deiana, preside della Facoltà di giurisprudenza di Cagliari. Dopo i saluti delle autorità si susseguiranno gli interventi e nelle prime ore del pomeriggio si svolgerà il dibattito. Per acquisire maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa ai numeri 070/4092308 - 4092014 o inviare una mail all’indirizzo segreteriautonomielocali@gmail.com. ( p. l. )
 
2 - L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 52



Lettera all’assessore Mongiu
Polo universitario, il sindaco di Nuoro pungola la Regione




Che fine ha fatto il protocollo d’intesa sull’università annunciato un mese fa dall’assessore regionale Maria Teresa Mongiu? Se lo chiede, con ferma cortesia istituzionale, il sindaco Mario Zidda che ricorda gli impegni presi poco più di un mese fa durante la mobilitazione per scongiurare la chiusura dei corsi di Nuoro. Non a caso Zidda ricorda roprio quel confronto, «a tratti teso», che oltre alle Università sarde e la Regione ha coinvolto le amministrazioni comunali e la Provincia, sfociato proprio nell’annuncio da parte della Mongiu dell’imminente firma di un protocollo che avrebbe rilanciato l’ateneo nuorese. Il sindaco di Nuorosottolinea uno per uno gli impegni ancora non formalizzati: «Coinvolgimento, in un sistema a rete delle Università sarde, in un accordo che fissa a Nuoro la sede esclusiva dei corsi di laurea di 1° e 2° livello relativi agli ambiti disciplinari delle Scienze dell’Ambiente (gemmati Sassari) e dell’Amministrazione, governo e sviluppo locale e dei Servizi sociali (gemmati da Cagliari)». Poi «le summer school nell’ambito degli insegnamenti da localizzare a Nuoro», la realizzazione del campus nell’area dell’ ex artiglieria e, soprattutto, «l’attivazione congiunta di iniziative verso il Ministero per la piena attuazione degli accordi del 1992 (fra i rettori delle due Università, il sindaco di Nuoro, il presidente della Provincia di Nuoro e il presidente del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale), che ponga solide basi per un ampliamento dei suoi contenuti, e che sia appropriato al fine di creare le condizioni per un Polo universitario con chiari profili di eccellenza, e in grado di rispondere allo spirito originario degli accordi (ispirati alla Relazione "Medici"), rivisto alla luce dell’evoluzione più recente della formazione universitaria e della ricerca».
Nella lettera Zidda ricorda, la «condivisibile» considerazione dell’assessore regionale alla Pubblica istruzione «di razionalizzare l’attività del Consorzio per l’università pubblica a Nuoro» e la volontà di entrare nel merito degli impegni complessivi della Regione che finanzia il Consorzio (32,2 milioni di euro dal 1991 ad oggi) e l’Ailun (13,07 milioni di euro dal 1991 ad oggi).
Insomma - ricorda il sindaco di Nuoro- la Regione si fa carico del 74,1 per cento del finanziamento totale al Consorzio pubblico, contro il 25,7 per cento del Ministero e il restante 1,2 del Comune di Nuoro e della Provincia di Nuoro) e con l’88,5 per cento del finanziamento totale dell’Ailun (il restante 11,5 per cento è a carico della Camera di commercio). « Lei - scrive Zidda all’assessore Mongiu - ha inteso sottolineare la centralità del ruolo della Regione, tanto più se - come richiesto dalla assemblea dei sindaci e degli amministratori provinciali all’Eliseo - la stessa sarà chiamata ad impegni maggiori per assicurare il successo atteso attorno ad una fase rigenerativa del polo universitario nuorese».
Dopo questa premessa utile «per fare memoria pubblica dell’iter fin qui condiviso», il sindaco chiede di conoscere «lo stato dell’arte della prospettata intesa con le Università, da cui ripartire per fare il punto operativo degli impegni da assumere da parte di diversi attori, dopo aver definito gli obiettivi condivisi per il futuro».
Nessun riferimento diretto, invece, all’idea della fondazione prospettata dal presidente della Provincia Roberto Deriu. «Intendo ribadire - conclude Mario Zidda riferendosi a questo dibattito - la piena disponibilità e l’interesse della amministrazione comunale di Nuoro a contribuire ad una nuova fase di messa a punto delle iniziative pubbliche tra Università, Regione e enti locali per gli studi universitari a Nuoro, ove sia possibile definire anche
 

3 - La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Olbia

di Serena Lullia

Oceans, scienziati in difesa delle coste sarde
Illustrati ieri a Palau i risultati del progetto contro l’estinzione delle spiagge



PALAU. La conoscenza scientifica come strategia di difesa delle coste. Dati, schede e filmati sono le armi con cui il progetto “Interreg-Gerer” punta a proteggere le spiagge dal rischio estinzione. Due anni passati a osservare i lidi tra Palau e la Corsica con base nel faro di Punta Sardegna. Gli scienziati del mare che fanno capo all’Oceans, l’osservatorio delle coste, hanno montato delle telecamere che scrutano gli arenili.
Ma i ricercatori non si sono limitati a fare da sentinelle dei mari. Sono saliti su un battello iper tecnologico e hanno studiato i fondali e le correnti. I risultati del progetto “Interreg III a”, a cui hanno partecipato il Comune di Palau, l’università di Cagliari, il Cnr di Oristano e la riserva delle Bocche di Bonifacio, sono stati illustrati ieri nel convegno conclusivo. «In questi due anni abbiamo creato una banca dati strutturata con indagini ripetute nel tempo - spiega il direttore dell’Oceans, Sandro De Muro -. Palau è diventato un modello sperimentale di gestione della spiaggia che ha dato ottimi risultati in termini di conservazione delle coste. Attraverso piccoli interventi, come la diffusione di un decalogo delle spiagge e il posizionamento di cartelli informativi, ma anche con scelte coraggiose come la non rimozione della posidonia». I partner del progetto Interreg ora puntano ad estendere l’eco sensibilità basata sulla scienza dal paese dell’orso al resto della Gallura. «Ci candidiamo a una nuova progettazione europea per continuare l’ attività di ricerca con la Provincia ente capofila - prosegue De Muro -. È fondamentale estendere la conoscenza scientifica e diffondere la cultura delle buone pratiche di gestione dei lidi. La difesa delle coste può essere fatta solo sulla base delle conoscenza».
Concetto ribadito anche dall’assessore all’Ambiente, Luca Fresu. «Abbiamo creduto subito nel progetto, che ci ha consentito di avere una straordinaria banca dati - spiega -. I risultati si aggiungono ai 15 anni di ricerche realizzate dall’Oceans. L’attività di studio ha dimostrato che è possibile usare in modo corretto la spiaggia, coniugando fruizione dei litorali e salvaguardia. Ci ha anche dato più forza nel portare avanti battaglie importanti, come quella per il porto turistico proposto da alcuni privati che volevano cancellare tre spiagge. Né 100, né 1000 posti barca possono valere quanto le nostre coste, un valore assoluto che non è solo elemento del paesaggio ma parte della nostra identità». Tra i metodi virtuosi di gestione dei lidi che il Comune di Palau ha sperimentato c’è la non rimozione della posidonia. «Questa pianta è fondamentale per conservare nel tempo le spiagge - conclude il direttore dell’Oceans Sandro De Muro -. Il mare pulisce da solo i lidi in primavera. La rimozione si limita a piccole quantità e viene fatta a mano. Una tecnica che mostra giù i risultati nel livello di salute dell’arenile».
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cronaca

Si allungano i tempi dell’intesa con gli enti locali barbaricini e gli atenei di Cagliari e Sassari

Zidda: la Regione rompa il silenzio sull’Università
Il sindaco scrive all’assessore Mongiu e chiede chiarezza sui progetti di rilancio


PIER LUIGI RUBATTU


NUORO. Sta per finire l’anno accademico e ancora non si sa come ripartirà l’Università nuorese dopo l’estate. Il sindaco Mario Zidda ha scritto all’assessore regionale alla Cultura, Maria Antonietta Mongiu, per “conoscere lo stato dell’arte” dell’intesa con gli enti locali e con le università di Cagliari e di Sassari, dalle quali dipendono i corsi di laurea finora istituiti in Barbagia.
Una richiesta, spiega Zidda, fatta “con pieno spirito di collaborazione, ma anche con la sollecitudine che la questione richiede”. Piuttosto urgente, insomma.
Obiettivi e impegni. Tra l’altro, non è chiaro se e quando verrà convocata la conferenza di servizi che è prevista dalla Finanziaria regionale e che si sarebbe dovuta svolgere entro la fine del mese. Il sindaco chiede all’assessore di fare quanto prima “il punto operativo degli impegni da assumere da parte di diversi attori, dopo aver definito gli obiettivi condivisi per il futuro. Con ciò intendo ribadire la piena disponibilità e l’interesse del Comune a contribuire a una nuova fase di messa a punto delle iniziative pubbliche - Università, Regione, enti locali - per gli studi universitari a Nuoro, ove sia possibile definire anche i piani di collaborazione auspicabili con enti e istituzioni private interessati”.
L’attesa. Zidda ricorda alla Mongiu che la questione dell’Università nuorese (“come lei sa per averne vissuto in maniera attiva le fasi più recenti”) continua a essere molto sentita e ad avere un ruolo centrale nei progetti di sviluppo della città, “col duplice sentimento dell’attesa per la grande importanza che essa riveste fra le aspettative della nostra comunità, e della preoccupazione per le difficoltà a vedersi compiere, a un livello accettabile di stabilità, questa fondamentale acquisizione”.
La mobilitazione. “La componente studentesca dell’università nuorese, la cittadinanza tutta e le istituzioni della città e del territorio - aggiunge il sindaco - si sono mobilitate per vedere revocati alcuni provvedimenti burocratici che mettevano di fatto in discussione l’esistenza e la funzionalità dei corsi nuoresi”. Per mesi l’Università è stata al centro dell’agenda politica barbaricina. Poi l’interesse si è concentrato sulle elezioni politiche e il Comune e la Provincia sono entrati in letargo. Ma ora la battaglia riprende: il sindaco di Nuoro chiede alla Regione di non perdere tempo; i presidenti delle Province di Nuoro e Ogliastra confermano la volontà di portare alla conferenza di servizi la proposta di istituire una fondazione.
Punti deboli. Anche perché, scrive Zidda, la mobilitazione per l’ateneo nuorese “ha avuto l’esito di mettere in evidenza, appunto, l’altro elemento critico dell’università gemmata; cioè quello della precarietà dei corsi, della loro duplicazione presso altre sedi, della volatilità dell’esistenza dei corsi di secondo livello, della mancanza di servizi adeguati; in sintesi di una precarietà così ampia su numerosi fronti, tale da far temere sulla prosecuzione di ciò che Nuoro e il Nuorese ritengono essere una acquisizione fondamentale per l’equilibrio e lo sviluppo dell’intera realtà territoriale”.
Le soluzioni. Non che sia mancato l’impegno per trovare delle soluzioni. E il sindaco ribadisce che quelle individuate nel “confronto, a tratti teso, apertosi fra Università, Regione e le amministrazioni dei Comuni e della Provincia” sono state giudicate positivamente dal Comune di Nuoro “quando, a seguito dell’incontro da lei convocato a Cagliari, è stata - sempre da lei - annunciata l’imminente firma di un protocollo che, in sintesi, veniva così prospettato:
1) coinvolgimento, in un sistema a rete delle Università sarde, in un accordo che fissa in Nuoro la sede esclusiva dei corsi di laurea di 1º e 2º livello relativi agli ambiti disciplinari delle Scienze dell’ambiente (gemmati dall’Università di Sassari) e dell’Amministrazione, governo e sviluppo locale e dei Servizi sociali (gemmati dall’Università di Cagliari);
2) attivazione delle summer school (corsi estivi - ndr) nell’ambito degli insegnamenti da localizzare a Nuoro;
3) realizzazione del campus universitario di Nuoro nell’area dell’ex Artiglieria;
4) attivazione congiunta di iniziative verso il ministero dell’Università per la piena attuazione degli accordi del 1992 che ponga solide basi per un ampliamento dei suoi contenuti, e che sia appropriato al fine di creare le condizioni per un polo universitario con chiari profili di eccellenza, e in grado di rispondere allo spirito originario degli accordi (ispirati alla relazione Medici), rivisto alla luce dell’evoluzione più recente della formazione universitaria e della ricerca”.
I soldi. Tutti obiettivi che in ogni caso richiedono importanti investimenti sui quali l’ultima parola spetterà alla Regione. “È stata da lei prospettata a più riprese - continua Mario Zidda rivolgendosi all’assessore alla Cultura - la considerazione, a mio modo di vedere condivisibile, di razionalizzare l’attività del Consorzio per l’Università pubblica a Nuoro, e di entrare nel merito degli impegni complessivi della Regione, oggi esposta al finanziamento del Consorzio (32,2 milioni di euro dal 1991 ad oggi) e dell’Ailun (l’università privata - ndr), 13,07 milioni di euro dal 1991 ad oggi. In particolare con il rilievo del fatto che la Regione è tributaria del 74,1 per cento del finanziamento totale al Consorzio pubblico (25,7 ministero, 1,2 per cento Comune e Provincia di Nuoro) e con l’88,5 per cento del finanziamento totale dell’Ailun (11,5 per cento a carico della Camera di commercio), lei ha inteso sottolineare la centralità del ruolo della Regione, tanto più se - come richiesto dalla assemblea dei sindaci e degli amministratori provinciali all’Eliseo - la stessa sarà chiamata ad impegni maggiori per assicurare il successo atteso attorno ad una fase rigenerativa del polo universitario nuorese”.
Fiducia. Una lunga lettera per chiarire gli impegni presi finora dalle varie parti in causa e “per fare memoria pubblica dell’iter, fin qui condiviso, di questa vicenda, e nel contempo chiederle, con pieno spirito di collaborazione, ma anche con la sollecitudine che la questione richiede, di conoscere lo stato dell’arte della prospettata intesa con le università”. Risponderà l’assessore Mongiu? E quanto rapidamente? Il sindaco Zidda è fiducioso e aspetta “un pronto cenno di riscontro e di iniziativa”.











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