Giovedì 8 maggio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 maggio 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

2 - Tra Cagliari e Armungia, iniziative su Emilio Lussu
3 - Convegno di ematologi al Mediterraneo (L’Unione - La Nuova)
4 - I vertici del Consorzio Uno in Regione per difendere l’Università ad Oristano (L’Unione - La Nuova)
7 - Alimentazione e diritto alla salute: convegno a Sassari

1 – L’Unione Sarda
Pagina 56 - Cultura
Sperimentazione. Debutta domani a Cagliari “Essereti: due passi nell’astrofisica”
Quando la scienza incontra il teatro
Osservatorio astronomico e compagnia Riverrun a confronto  
 
Avvicinare la scienza al teatro o avvicinare il pubblico alla scienza per mezzo del teatro? Da qualsiasi prospettiva la si veda l’iniziativa dell’Istituto nazionale di astrofisica e dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari (INAF-OAC) costituisce in ogni caso una novità di rilievo. Le esperienze di avvicinamento fra teatro e scienza iniziano a essere numerose. Dal “Galileo” di Bertolt Brecht (1938) a “I fisici” di Friedrich Dürrenmatt (1966). Da “Copenhagen” di Michael Frayn (1998, storia dello sviluppo, mancato, della bomba atomica nazista) a “Infinities” dell’astrofisico inglese John Barrow (2002, regia di Luca Ronconi). Fino a “Variazioni sul cielo” di Margherita Hack (2006) e le recenti sperimentazioni condotte in Sardegna: Corrado Licheri con il suo studio spettacolare sull’entropia “S=KlnW”, Alessandro Carboni con le ricerche al confine tra danza e matematica “From Quad to Zero”, e Rossana Luisetti con Capabilities, FisicaMente e Cataprisma.
A queste esperienze, definite comunemente di teatro scientifico, si affianca la conferenza spettacolo “Essereti: due passi nell’astrofisica” che debutta dopodomani a Cagliari (Teatro Nanni Loy dell’Ersu, alle 18). Prodotta dall’Istituto nazionale di astrofisica, Osservatorio Astronomico di Cagliari (INAF-OAC), con il coordinamento artistico di Riverrun Teatro, l’esperimento propone una soluzione radicalmente nuova: l’esposizione dei contenuti non è delegata agli attori ma è frutto della loro interazione con i ricercatori. In questo modo il linguaggio scientifico sveste i panni della conferenza e si avvicina all’espressione teatrale: lo sforzo degli organizzatori punta direttamente a fornire contenuti scientifici rigorosi attraverso la mediazione di un attore. La conferenza spettacolo, finanziata in parte dal Miur attraverso i fondi della Legge per la diffusione della cultura scientifica, verrà portata in scena da un attore professionista, Elio Turno Arthemalle, e da ricercatori dell’INAF-OAC. Alla definizione dei testi ha collaborato il giornalista e autore teatrale Vito Biolchini, alla messa in scena e alla produzione generale Roberta Locci. L’iniziativa è parte del programma di comunicazione pubblica della scienza dell’INAF-OAC a sostegno del Sardinia Radio Telescope in costruzione a San Basilio.
La conferenza spettacolo, dedicata principalmente agli studenti delle scuole, segna l’inizio delle attività della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica dell’Università di Cagliari, voluta proprio per avvicinare la scienza, compreso l’affascinante mondo delle stelle e dei pianeti, allo spettatore di ogni età.
ANDREA MAMELI
2 – L’Unione Sarda
Pagina 56 - Cultura
Domani e sabato due incontri
Tra Cagliari e Armungia con la rivista Lares
   
L’integrazione della Sardegna nelle culture del mondo contemporaneo è stato il tema dominante della raccolta di saggi che tra il 2005 e il 2006 hanno costituito due fascicoli della rivista Lares. Dedicati in particolare a interviste e riflessioni maturate ad Armungia durante alcuni stages che hanno visto protagonisti numerosi studenti dell’Università romana e hanno avuto per nume tutelare l’antropologo Pietro Clemente, direttore di Lares.
I due numeri della rivista (fondata nel 1912) verranno presentati domani alle 17 a Cagliari, nell’aula magna della facoltà di lettere e filosofia, in un incontro organizzato dall’ antropologa Maria Gabriella Da Re. Oltre a Clemente e a diversi giovani studiosi, autori delle ricerche di Armungia, saranno presenti due antropologi dell’Università di Roma: Vincenzo Padiglione e Alessandro Simonica. Sabato alle 16,30, sarà il centro di aggregazione sociale di Armungia a ospitare l’incontro tra ricercatori, docenti e abitanti di Armungia. Vi prenderanno parte l’assessore comunale alla cultura, Donatella Dessì, il giornalista Giacomo Mameli e lo storico Gian Giacomo Ortu. Il quale interverrà con Giuseppe Caboni, coordinatore dell’iniziativa, a nome dell’Issre, l’istituto sardo per la storia della Resistenza e dell’Autonomia, presso il quale è depositato il fondo Lussu.
Nuorese di nascita, 66 anni, amatissimo leader del Sessantotto cagliaritano, e allievo prediletto di Alberto Mario Cirese, Clemente è docente di Antropologia all’università di Firenze, dopo aver insegnato dal ’73 a Siena. Presidente della Società Italiana per i Musei e i Beni culturali demo-etno-antropologici, è anche un valente scrittore. Tra i suoi libri, “Triglie di scoglio” (Cuec) dedicato all’esperienza delle lotte studentesche.
3 – L’Unione Sarda
Pagina 20 – Cronaca di Cagliari
convegno
Ematologia, esperti riuniti al Mediterraneo
   
Domani (dalle 15 alle 19) e sabato (dalle 9 alle 14), all’hotel Mediterraneo nel lungomare Colombo, i più qualificati esperti a livello regionale e nazionale nelle diverse branche dell’ematologia parteciperanno al congresso “Nuovi progressi in ematologia e nella coagulazione”, presieduto dal professor Roberto Targhetta e curato dal Centro di emofilia e patologia della coagulazione dell’Università.
La due giorni sarà una sede di confronto e di dibattito oltre che di riferimento dei risultati ottenuti dagli specialisti nella diagnosi e terapia delle più importanti patologie ematologiche sarde. Si parlerà anche della possibilità per il paziente coagulopatico di praticare uno sport agonistico. Tra i relatori, il luminare di Oxford Paul Giangrande.
 4 – L’Unione Sarda
Pagina 18 – Cronaca di Oristano
Università di Oristano alla Regione
Sentiti in commissione Cultura i vertici del Consorzio Uno
   
Poco meno del 50 per cento dei laureati nella sede universitaria di Oristano trova lavoro entro l’anno. Gli iscritti sono 950, dei quali 450 in regola con gli studi. Il tempo medio di conseguimento della laurea è inferiore alla media nazionale (46 mesi circa contro i 51 per la non specialistica). In media il 48,74 per cento dei laureati nell’arco di 12 mesi trova lavoro (si arriva addirittura al 62,5% per la laurea in viticoltura ed enologia, mentre il 28,06 per cento continua i propri studi nei corsi specialistici.
I dati sono stati forniti ieri, durante un’audizione davanti alla commissione regionale Cultura, da Eugenio Aymerich, direttore del «Consorzio Uno» che l’amministra, dal presidente della Provincia, Pasquale Onida e dall’assessore comunale, Tonino Falconi. L’incontro con l’organismo consiliare, presieduto da Peppino Balia, era stato chiesto dai responsabili della sede universitaria per ribadire la necessità di garantire i corsi di Oristano per lo sviluppo del territorio e della Sardegna centrale. «Si sta avviando anche la fase della ricerca», ha aggiunto Aymerich, «mentre un corso di laurea ha già la certificazione di qualità e per altri quattro la certificazione dovrebbe esserci entro l’anno».
5 – L’Unione Sarda
Pagina 19 – Cronaca di Oristano
Domani
La Giornata dell’Economia: sesta edizione
   
Domani, con inizio alle 16, nei locali della Camera di commercio di Oristano si tiene la “Giornata dell’economia” giunta alla sua sesta edizione. Rappresenta un punto di incontro per gli attori dei diversi livelli della scena economica, in grado di fornire le chiavi di lettura dello stato attuale e delle tendenze dell’economia. Durante il convegno si farà il punto sulla situazione economica del territorio grazie alla presentazione del “Rapporto” annuale della situazione economica della Provincia elaborato da docenti e ricercatori universitari. Sarà inoltre offerto il quadro sulle infrastrutture provinciali e sulle possibilità di sviluppo.
Interverranno il presidente della Camera di commercio Pietrino Scanu, il sindaco Angela Nonnis, i docenti universitari Giuseppe Melis e Italo Meloni, la dirigente regionale Antonella Giglio, e inoltre il comandante della Capitaneria di porto Francesco Calia, il sindaco di Santa Giusta Antonello Figus, il presidente della Provincia Pasquale Onida e il presidente del Sil Antonio Ladu. Dopo il dibattito i lavori saranno conclusi dall’assessore regionale ai trasporti Sandro Broccia. (e. f.)

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Il 10 in piazza Università stand e incontri letterari 
Serata di musica e buon cibo offerta dagli studenti 
 
 SASSARI. La galassia delle associazioni universitarie si mobilita per offrire alla città di Sassari un sabato di festa: “Universitari in festa-Studenti in piazza”, una manifestazione patrocinata dal Comune, dall’Università di Sassari e dall’Ersu.
 L’appuntamento è per il 10 maggio in Piazza Università con l’associazione Erasmus/Esn Sassari, il forum studentesco e l’associazione goliardica turritana che festeggia i suoi primi 25 anni. Dalle 17 del pomeriggio fino a mezzanotte, in Piazza Università la bella musica incontrerà lo svago, la letteratura e il buon cibo. Saranno infatti allestiti stand per degustare piatti proposti dalle vaire facoltà.
 Nove associazioni e sette facoltà porteranno nei loro stand il meglio di sé per fare di “Universitari in festa-studenti in piazza” un evento unico, pensato per far incontrare la città e l’università nella piazza, il luogo centrale nella vita economica, politica e culturale dei municipi in età medievale. La manifestazione, che vuole replicare il successo che ebbe “Uniestate” nel 2005, si configura come il saluto che i rappresentanti degli studenti nei vari organi consultivi e gestionali dell’Università, desiderano rivolgere alla città al termine del mandato triennale.
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
UNIVERSITA’ 
Domani si parla di alimentazione e diritto alla salute 
 
 SASSARI. «Qualità dell’alimentazione e diritto alla salute» è il titolo del convegno in programma domani, alle ore 17, nell’aula magna dell’Università, organizzato dall’associazione L Egalité con il contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Gli organizzatori hanno invitato a parlare dell’importante problema i maggiori esperti, tra i quali Vittorio Silano, presidente del comitato scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare.
 Con questa iniziativa, L Egalité - volutamente senza apostrofo, per coniugare i concetti di legalità e uguaglianza - prosegue il suo cammino sulla strada della sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui valori fondanti della Costituzione italiana e degli atti internazionali. «Particolare rilievo - spiegano gli organizzatori - è stato dato finora ai principi cui tali documenti sono ispirati. È sui diritti della persona che si incentra invece questo incontro, dedicato al tema della qualità dell’alimentazione e del diritto alla salute».
 Sono due gli aspetti che caratterizzano il convegno di domani. Da un lato si tratta di chiarire se quello alla salute sia un diritto fondamentale riconosciuto dall’ordinamento giuridico a livello tanto interno quanto internazionale; ci si chiede se l’espressione «diritto alla salute» abbia rilievo essenzialmente su un piano etico e politico, senza che l’ordinamento positivo preveda strumenti atti ad assicurarne l’effettivo rispetto.
 La questione della esistenza di un diritto alla salute, secondo tema del convegno, sarà analizzata con specifico riferimento al suo rapporto con la qualità dell’alimentazione e agli effetti che questa può avere sulla salute umana. A rendere il tema del convegno di particolare attualità sono gli eventi che di recente hanno sollevato il problema della qualità, ma anche dell’approvvigionamento delle materie prime.
 I lavori saranno aperti dal rettore Alessandro Maida. Seguirà l’intervento introduttivo di Paolo Fois, docente di Diritto internazionale nell’ateneo cittadino e componente del gruppo fondatore di L Egalité insieme a magistrati, docenti universitari e avvocati.
 Tre le relazioni in programma. Aprirà la serie Omar Chessa, docente straordinario nella Università di Sassari, con un intervento sul tema «Diritti fondamentali e diritto alla salute». Seguirà la relazione di Vittorio Silano su «La normativa comunitaria in materia di sicurezza alimentare». L’ultimo intervento sarà incentrato sul tema «Il sistema dei controlli sugli alimenti nella Regione Sardegna: aspetti innovativi e criticità». Relatori Edoardo Marongiu, direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna, e Sebastiano Virgilio, responsabile del Laboratorio di ispezione degli alimenti.
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Stage degli studenti: intesa con l’università 
 
STINTINO. Comune di Stintino e Facoltà di Scienze politiche assieme per consentire agli studenti di arricchire il loro percorso formativo con un tirocinio. Il Comune infatti, in virtù di una convezione stipulata nei giorni scorsi, accetterà sei studenti per una durata di tre mesi nei settori Turismo, Portualità, Amministrativo e Ufficio stampa.
 Gli obiettivi del tirocinio, fissati nell’accordo siglato tra i due enti, prevedono che gli studenti possano maturare esperienze lavorative nei vari campi di azione della amministrazione comunale. A partire dall’Ufficio Turistico e dall’ufficio del porto turistico Marina di Stintino: in questo caso l’azione sarà rivolta al rapporto con l’utenza, alla diffusione di informazioni e allo svolgimento di elementari funzioni amministrative.
 Per quanto riguarda invece il settore amministrativo l’attività sarà indirizzata allo sviluppo delle conoscenze nel supporto agli uffici protocollo, tecnico, anagrafe, commercio e servizi sociali e cultura. Saranno infine previste attività pratiche di collaborazione per l’Ufficio stampa.
 Il tirocinio è riservato agli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale in Scienze politiche, che abbiano acquisito 36 crediti formativi universitari al momento della presentazione della domanda. A questi si aggiungono gli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale in Scienze politiche o Scienze dell’amministrazione e gestione delle risorse umane che abbiano acquisito 90 crediti formativi universitari al momento della presentazione della domanda. Quindi possono partecipare anche i laureati di tutti i corsi di laurea della Facoltà di Scienze politiche entro 18 mesi dalla laurea, che non intendano proseguire il proprio percorso formativo. Le domande potranno essere presentate sino al 30 maggio e dovranno essere indirizzate alla dottoressa Pittalis, Servizio Tirocini della Facoltà di Scienze Politiche. La domanda dovrà essere inviata solo per posta elettronica all’indirizzo mdscipol@uniss.it.
 La modulistica è disponibile sul sito www.sdco.uniss.it, nella sezione dedicata al Servizio Tirocini.
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
«Una università così non può chiudere» 
Audizione in Commissione cultura Il Consorzio 1 dà numeri da record 
Quasi mille iscritti Il 48,7% dei laureati trova lavoro nell’arco di 12 mesi 
 
 ORISTANO. Novecentocinquanta iscritti, dei quali 450 in regola con gli studi; un tempo medio di conseguimento della laurea inferiore alla media nazionale (46 mesi circa, contro i 51 per la non specialistica); mediamente il 48,74 per cento dei laureati nell’arco di 12 mesi trova lavoro (si arriva addirittura al 62,5% per la laurea in viticoltura ed enologia), e il 28,06% continua i propri studi nei corsi specialistici.
 Sono alcuni dei dati forniti dal direttore del Consorzio 1, che amministra la sede universitaria decentrata di Oristano, Eugenio Aymerich, dal presidente della Provincia, Pasquale Onida, e dall’assessore comunale alla pubblica Istruzione, Antonio Falconi, nel corso della audizione davanti alla Commissione cultura e istruzione, presieduta da Peppino Balia.
 Una audizione richiesta dai responsabili della sede universitaria per ribadire la necessità che i corsi di laurea di Oristano sono oltremodo validi e indispensabili per lo sviluppo del territorio e in generale della Sardegna centrale.
 “Ma non basta - ha detto Aymerich, che ha cominciato la serie degli interventi -. Si sta avviando anche la fase della ricerca, mentre un corso di laurea ha già ottenuto la certificazione di qualità e per gli altri quattro la certificazione dovrebbe arrivare entro l’anno”.
 “Sulla valenza dell’Università decentrata di Oristano - ha detto Antonio Falconi - occorre riflettere attentamente. Già soltanto prendere atto delle medie di conseguimento della laurea e delle percentuali sull’occupazione dà la dimensione della qualità dei corsi”.
 «Siamo qui per sollecitare l’attenzione del Consiglio - ha precisato Pasquale Onida -. La relazione del direttore fa riflettere e tutto ci dice che l’Università di Oristano deve restare in vita. Il valore di fondo sta nella unicità dei corsi e nel rapporto stretto con il sistema economico locale basato su alcuni punti di forza: la pesca e i compendi lagunari, agroalimentare e l’archeologia”.
 Nel corso del dibattito sono intervenuti con quesiti e considerazioni numerosi consiglieri. Gianluigi Gessa, del Pd, ha espresso qualche riserva soprattutto chiedendo quanti docenti sono pendolari o residenti (per migliorare il rapporto professore studente), quanti professori sono “nati” in quanto docenti in quella Università.
 Giovanna Cerina, ancora del Pd, ha posto alcune riflessioni sull’esigenza che l’università sarda abbia punti di eccellenza significativi, ponendo anche lei la questione della qualità della ricerca e dell’insegnamento e della finalizzazione di quei corsi al lavoro.
 Nessuna visione eccessivamente economicistica, ma neppure giustificare i rami secchi, questa la riflessione di fondo di Simonetta Sanna (Pd), per la quale occorre avere ben presente il modello di sviluppo che si intende perseguire: occorre aprire un tavolo Regione-Università.
 Difendere l’Università di Oristano è un atto doveroso per Oscar Cherchi (Fi), che ha sottolineato con forza i dati forniti dal Consorzio 1, che lo pongono in una situazione del tutto speciale rispetto alle altre università cosiddette gemmate. Ma è anche fondamentale conoscere quali esigenze ulteriori manifesta il polo universitario di Oristano, alle quali il Consiglio deve prestare grande attenzione.
 Sulla medesima lunghezza d’onda Ciriaco Davoli (Prc), per il quale il chiedersi quanti laureati di Oristano trovano lavoro nelle proprie specialità deve avere come corollario identica domanda per i laureati sardi che studiano a Milano o Torino. “La validità dell’Università non riguarda, e questo vale per Oristano come per Nuoro, gli aspetti di carattere economico”, ma soprattutto è importante il ruolo che essa svolge nel territorio dopo che gli altri modelli di sviluppo sperimentati sono entrati in crisi. La necessità di sostenere e difendere l’università oristanese è stata sottolineata anche da Carlo Sanjust (Fi), che si è chiesto quale veramente sia la posizione della Giunta e del Presidente della Regione sull’argomento. “L’attenzione con cui la Commissione sta discutendo è sintomatica dell’importanza del problema”, ha detto il presidente Peppino Balia, che si è posto il problema se non vi sia qualche atteggiamento negativo da parte delle università di Sassari e Nuoro, e dei cattedrattici nei confronti dell’Università diffusa, ponendo sullo stesso piano delle realtà oristanese e nuorese le varie sedi decentrate. “Certamente - ha detto Balia - la questione delle università sarde non può essere affidata a una norma nella Legge finanziaria, ma va affrontata con una discussione organica e una legge apposita”.
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
CONVEGNO 
I progressi dell’ematologia 
 
 CAGLIARI. Domani (dalle 15 alle 19) e sabato (dalle 9 alle 14) si terrà all’Hotel Mediterraneo il congresso “Nuovi progressi in ematologia e nella coagulazione”. Il simposio, presieduto dal professor Roberto Targhetta, è curato dal Centro emofilia e patologia della coagulazione dell’Università di Cagliari delll’Ospedale Microcitemico. All’evento prendono parte i più qualificati esperti nelle varie branche dell’ematologia regionale e nazionale. Tra i relatori, oltre al luminare inglese, Paul Giangrande (Oxford), gli specialisti Peyvandi, Muça Perja (Milano), Mazzucconi (Roma), Levis (Alessandra), Vitolo (Torino), Morfini (Firenze), Piseddu (Sassari), Monni, Cabras, Lochi, Biddua, Murgia, Pelosi (Cagliari). L’Università di Cagliari è rappresentata dai professori De Virgilis, Galanello, Fanos, Nurchi, Marongiu, La Nasa e Angelucci.
 In Sardegna i pazienti seguiti in oncoematologia pediatrica sono circa 250 con 20 nuove diagnosi all’anno. I coagulopatici seguiti nel Centro emofilia sono circa 250. I talassemici seguiti all’Ospedale microcitemico sono circa 500 (su circa un migliaio in tutta la Sardegna, con 10 nuovi nati per anno). I pazienti in terapia anticoagulante orale (Tao) sono circa tremila seguiti in vari centri di Cagliari.
 
 

Questionario e social

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