Domenica 4 maggio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 maggio 2008
Rassegna stampa a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati X articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
 
 
1 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 35

L’Accademico della Crusca e dei Lincei si è spento nella sua Firenze a 96 anni
Nencioni, custode della lingua italiana



È morto nella sua Firenze a 96 Giovanni Nencioni, per 28 anni presidente dell’Accademia della Crusca, Accademico dei Lincei, decano degli storici della lingua italiana. Laureato nel 1932 con Piero Calamandrei con una tesi in diritto processuale, poi pubblicata nel 1935. Dal 1936, divenuto funzionario del Ministero della educazione nazionale, si è dedicato, a contatto con Vittorio Bertoldi, a ricerche lessicografiche e glottologiche. Vivendo intensamente il problematico rapporto tra Croce e la linguistica ha pubblicato nel 1946 Idealismo e realismo nella scienza del linguaggio . Ispettore centrale del Ministero della pubblica istruzione ha vissuto attivamente, a livello nazionale, gli orientamenti didattici del dopoguerra, rimanendo fedele ai suoi interessi linguistici e speculativi. Dopo aver insegnato negli anni 1950-1951 nella Università di Bari, è stato professore di storia della grammatica e della lingua italiana nell’ateneo fiorentino (1952-1974).
Nel 1953 è arrivato alla Crusca di Firenze, incaricato di studiare le condizioni di una possibile ripresa del lavoro lessicografico dell’Accademia di cui è diventato socio nel 1955. Accademico segretario e soprintendente all’Opera del Vocabolario dal 1964 al 1966 ha organizzato l’avvio dei lavori lessicografici, di cui ha assunto la direzione ad interim tra il 1972 e il 1974. Nel 1971 è diventato vicepresidente dell’ Accademia e l’anno dopo ne è diventato presidente, carica mantenuta fino al 2000.
Dal 1971 al 2000 è stato anche direttore del Centro di studi di grammatica dell’Accademia e direttore della rivista Studi di grammatica italiana . Trasferitosi alla Scuola Normale superiore di Pisa nel 1974, vi ha coltivato molteplici aspetti della lessicografia e della linguistica non solo in rapporto ai più vari protagonisti della letteratura italiana ma anche della storiografia artistica. Ha collaborato con il Centro di ricerche informatiche per i beni culturali della stessa Scuola, attivando una vasta memorizzazione di fonti storico-artistiche. Nel 1990 ha fondato La Crusca per voi dedicato alle scuole e agli amatori della lingua, che ha diretto fino al 2000.
 
2 - L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 52



Sassari L’azienda mista non decolla
Incertezze e sprechi: rivolta in corsia




Sindacati ed Rsu del settore sanità chiedono interventi per nomine ed organici nell’ambito dell’azienda ospedaliero universitaria, minacciando in caso contrario ogni forma di protesta.
Cgil, Cisl, Uil, Fsi, Fials e Nursind unitamente alla segreteria territoriale Rsu hanno inviato una dura nota al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità in cui si chiede «la nomina definitiva e regolare degli organismi preposti a gestire l’Azienda ospedaliero universitaria sassarese», come già richiesto in un’altra nota dello scorso 2 aprile.
Si descrivono situazioni limite in due reparti: «La ginecologia, dove in un unico reparto vi sono due primari e due équipe mediche che, in orari diversi passano nelle stanze di degenza chiedendo alle pazienti se sono seguite dalla clinica o dalla divisione»; quindi la radioterapia con la gestione del nuovo acceleratore lineare che permette di incrementare i trattamenti a un numero di pazienti da 40 a 50 nell’arco delle 12 ore giornaliere. Per mancanza di tecnici sanitari di radiologia medica viene utilizzato solo la mattina e per lo stesso motivo il vecchio acceleratore lineare non opera a pieno ritmo».
Riguardo le nomine nella nota congiunta i sindacati affermano che «nessuna risposta è stata data sulla gestione di una parte importantissima della sanità sassarese che doveva armonizzare didattica, ricerca e assistenza. Infatti , nonostante la legge 502 stabilisca che la nomina deve essere effettuata nel termine perentorio di 60 giorni dalla data di vacanza di ufficio ad oggi non si intravede alcuna volontà politica di dare una guida certa e legittima alla costituenda Azienda se non quella di una incomprensibile ostinazione su un unico nominativo che non potrebbe neanche essere inserito nell’elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore generale delle Aziende sanitarie. I sindacati hanno la percezione che l’attuale dirigenza non abbia non solo le idee ma neanche gli strumenti per rendere operativa una norma di riordino del Sistema sanitario Nazionale quale è la costituita azienda. Le poche scelte di riorganizzazione sono state fatte non con logiche di razionalizzazione ed integrazione delle due anime (ospedaliera ed universitaria) ma tenendole ben distinte in modo da non scontentare nessuno».
P. P.
 
3 - L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 36

STANGATA ALL’UNIVERSITà Improvvisa e retroattiva



L’enorme aumento delle tasse universitarie, come al solito, colpisce i "fessi" che presentano regolare denuncia dei redditi e pagano più dei furbi che risultano esenti. Mi sembra ci sia anche una palese "illegittimità". Prima dell’iscrizione al nuovo anno accademico 2007-2008 il Consiglio di amministrazione aveva comunicato che «le tasse potevano aumentare» e poi, con delibera del 17 dicembre, le ha triplicate. Vi pare possibile che, ad anno accademico iniziato e con una prima rata già versata, venga comunicato che il "saldo" è variato in modo così mostruoso? È come se mi chiedessero un anticipo per un appartamento dicendomi che del costo totale si parlerà poi. Come si fa a rendere "retroattivo" un provvedimento senza che nessuno si ribelli a questa palese violazione di legge?
Piergiogio Pagella - Cagliari

4 - La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari


«La Regione dia risposte, l’azienda unica mostra tutti i suoi limiti e non si può parlare del necessario rilancio»
Sanità ancora senza dirigente: i sindacati protestano

SASSARI. Un’azienda unica che mostra tutti i suoi limiti: è la considerazione delle segreterie territoriali Rsu dell’Azienda ospedaliera universitaria che hanno deciso di avviare ogni forma di protesta se l’assessore regionale alla Sanità non deciderà subito sulla «nomina definitiva e regolare degli organismi preposti a gestire l’Aou sassarese», scrivono Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fsi-Fials e Nursind.
I sindacati aveva inviato a metà aprile una nota alla Regione, ma «a circa un mese di distanza tale richiesta è stata elusa e nessuna risposta è stata ancora data sulla gestione di una parte importantissima della sanità sassarese che doveva armonizzare didattica, ricerca e assistenza».
La legge 502 stabilisce che la nomina debba essere effettuata nel “termine perentorio di sessanta giorni dalla data di vacanza dell’ufficio” ma finora «non si intravede alcuna volontà politica di dare una guida certa e legittima alla costituenda azienda se non quella di una incomprensibile ostinazione su un unico nominativo che non sarebbe, a quanto pare, neppure essere inserito nell’elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie».
Questo ritardo nella definizione dei vertici aziendali e la denunciata mancanza di requisiti dei direttori amministrativo e sanitario pone problemi di legittimità sugli atti deliberativi adottati e sulle somme a qualunque titolo impegnate.
«Esclusa la breve esperienza del compianto dottor Cherchi, che ben ci aveva fatto sperare in un reale rilancio della sanità e in un’organizzazione volta al miglioramento della qualità delle prestazioni e dell’offerta in quanto profondo conoscitore dell’organizzazione sanitaria - si legge ancora nel documento sindacale -, l’azienda ospedaliero universitaria sta mostrando tutti i suoi limiti e inadeguatezze primo fra tutti la consapevolezza di far parte di un un’unica azienda». I sindacati hanno la percezione che l’attuale dirigenza non abbia non solo le idee ma neanche gli strumenti per rendere operativa una norma di riordino del Servizio sanitario nazionale quale è la costituita azienda. «Le poche scelte di riorganizzazione sono state fatte non con logiche di razionalizzazione e integrazione delle due anime (ospedaliera-universitaria) ma tenendole ben distinte in modo da non scontentare nessuno». Per le segreterie è emblematica la riorganizzazione della ginecologia dove in un unico reparto vi sono due primari e due equipe mediche che in orari diversi passano nelle stanze di degenza chiedendo alle pazienti se sono seguite dalla clinica o dalla divisione.
Altra inadeguatezza organizzativa è quella relativa alla radioterapia e specificatamente alla gestione del nuovo acceleratore lineare che permette di incrementare i trattamenti a un numero di pazienti da 40 a 50 nell’arco delle 12 ore giornaliere. Per mancanza di tecnici sanitari di radiologia medica, l’apparecchio viene utilizzato esclusivamente la mattina e per lo stesso motivo il vecchio acceleratore lineare non opera a pieno ritmo. E la dirigenza «continua ad assumere da graduatorie e agenzie interinali, senza focalizzare al meglio il bisogno del personale necessario». Da qui, la decisione di avviare forme di protesta finchè non verrà garantito il rispetto di un assetto gestionale e organizzativo del secondo braccio del sistema sanitario volto a garantire assistenza, didattica e ricerca, con ricadute importanti sul personale dipendente.


5 - La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cagliari

La proposta contenuta in una mozione della commissione Politiche sociali
«Trasferire la mensa dal centro sociale alla nuova Casa dello studente»

ORISTANO. È necessario destinare l’intero edificio del Centro comunale di via Cagliari alle attività sociali organizzate dall’amministrazione e dalle associazioni di volontariato, mentre per il servizio mensa destinato agli studenti si potrebbe utilizzare una parte della Casa dello studente.
La proposta arriva dai componenti la Commissione consiliare Politiche sociali che sull’argomento hanno presentato una mozione. Il presidente Paolo Sulis, il vice Gianni Sanna, Mauro Solinas, Carlo Cerrone e Alberto Paratore chiedono che il Comune stabilisca che la sala mensa della Casa dello Studente venga adibito alla preparazione dei pasti per tutte le scuole cittadine e per la somministrazione agli studenti pendolari degli istituti d’istruzione secondaria superiore e dei corsi universitari attivati dal Consorzio 1.
La mozione impegna inoltre il consiglio comua esaminare nel più breve tempo possibile la modifica della deliberazione di utilizzo dellaCasa dello Studente, adottata durante il mandato della Giunta presieduta dal sindaco Piero Ortu.
Si chiede inoltre al Consiglio di «reperire i fondi per l’acquisto delle attrezzature necessarie al funzionamento della sala mensa della Casa dello Studente o, in alternativa, alla predisposizione di una apposita gara d’appalto integrata che preveda da parte dell’appaltatore oltreché la fornitura del servizio di somministrazione dei pasti per tutti i siti delle scuole cittadine, anche la fornitura e posa in opera delle attrezzature necessarie».
Secondo i componenti la Commissione il centro sociale di via Cagliari, interessato da lavori di ristrutturazione che stanno per ultimare, non può accogliere anche la mensa degli studenti.
«L’intervento di ristrutturazione - prosegue la mozione presentata dalla commissione Politiche sociali - non consentirà di rendere agibili nei tempi brevi i locali per l’erogazione del servizio mensa, che necessitano di ulteriori interventi di manutenzione straordinaria, rendendo di fatto non utilmente fruibili gli appositi locali».

6 - La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari


Diamogli credito L’Università sostiene il progetto “Diamogli credito” riservato ...

Diamogli credito L’Università sostiene il progetto “Diamogli credito” riservato agli studenti italiani e stranieri di età compresa tra i 18 e i 35 anni, comunitari e non, con residenza anagrafica in Italia, regolarmente iscritti all’università o a istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale. L’iniziativa consente di accedere a finanziamenti per pagamento di tasse e contributi universitari, spese di partecipazione a programmi Erasmus, acquisto di personal computer, spese per contratti di locazione, iscrizione a corsi post-laurea. Per informazioni rivolgersi al centro di orientamento, 079 2010650 o 079 229913.
 
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna

Parco geominerario, approvato il bilancio di previsione
Pinna: «Ora risorse certe»


IGLESIAS. Il bilancio di previsione per l’esercizio 2008 è il primo bilancio del Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna che viene approvato dai quattro Ministeri competenti (Ambiente, Sviluppo Economico, Università e Ricerca scientifica, Economia e finanze).
«Un risultato di grande rilievo - ha osservato il Commissario straordinario Giampiero Pinna - che consentirà finalmente di dare avvio con disponibilità di risorse certe all’attuazione delle attività programmate dal Consorzio del Parco». Il via libera ministeriale consente ora al Commissario di presentare pubblicamente i programmi e le attività operative e di fare il punto sullo stato di attuazione del riassetto giuridico del Consorzio del Parco.
La presentazione ai giornalisti è prevista il 9 maggio in coincidenza con la prima assemblea della Consulta delle associazioni che il Consorzio del Parco ha recentemente costituito quale «idoneo strumento per favorire la partecipazione popolare alle attività e alla vita del Parco».
L’assemblea della Consulta si terrà alle 16,30 di venerdì 9 maggio nell’Aula magna dell’Università del Sulcis Iglesiente, nel Palazzo Bellavista della miniera di Monteponi, a Iglesias.
All’ordine del giorno il Rapporto informativo del Commissario straordinario sullo stato di attuazione del riassetto giuridico del Consorzio del Parco e sulle attività operative dello stesso Consorzio. Quindi le comunicazioni sull’avvio delle attività della Consulta e il programma di iniziative per il 2008. Chiusura con dibattito.

8 - La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna


Alghero, la piantina di Porto Conte è una rarità mondiale
«Salvate l’Anchusa sardoa»


ALGHERO. Si chiama Anchusa sardoa ed è una piccola piantina erbacea perenne, a molti sconosciuta, che vive esclusivamente nella baia di Porto Conte, nella porzione retrodunale della lunga spiaggia di Mugoni. Una specie considerata prioritaria per la conservazione della biodiversità. Gli ultimi monitoraggi hanno delineato un quadro preoccupante riguardo la consistenza della popolazione di individui. «In un anno - spiega il ricercatore Emmanuele Farris - la specie ha perso circa 1/3 degli individui adulti rispetto al 2007 ed il totale è nuovamente sceso sotto le 1000 unità, dopo 2 anni in cui si era attestato sui 1500 esemplari. Tutto ciò è molto grave».
L’allarme viene dal Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale dell’Università di Sassari. La ragione del diradamento delle piantine sarebbe imputabile ad una pulizia delle sterpaglie della zona probabilmente effettuata senza conoscere l’importanza strategica della minuscola piantina, vero simbolo del Parco di Porto Conte, dal momento che il 100% della popolazione mondiale vive a Mugoni. Della drastica riduzione della popolazione di Anchusa sardoa è stato informato il Parco Regionale di Porto Conte che sta già predisponendo un piano d’azione per scongiurare un ulteriore riduzione della popolazione di Anchusa. «Eravamo già stati informati dal dottor Farris del problema -spiega il presidente del Parco Antonello Usai -ma ora i dati del monitoraggio annuale hanno messo in luce un quadro preoccupante, stiamo organizzando per i prossimi giorni un urgente conferenza di servizi con le istituzioni competenti nella specifica zona per studiare possibili interventi di tutela». Usai pensa che all’origine del diradamento ci sia il il decespugliamento. Dopo la conferenza di servizi verrà organizzato un incontro con gli operatori balneari, albergatori e tutti coloro che operano sulla zona di Mugoni per illustrare l’importanza della piantina e la necessità di preservarla. «Non dimentichiamo -conclude il presidente Usai - che Anchusa sardoa potrebbe assumere rilevanza anche dal punto di vista turistico costituendo un valore aggiunto per le imprese che operano all’interno del parco». Conoscere dunque per preservare, ma anche per mantenere inalterati habitat e specie che oltre che essere di importanza prioritaria possono contribuire a dare un ulteriore ricchezza all’indotto turistico. Anchusa sardoa rappresenta peraltro una sottospecie dell’endemica Anchusa crispa. Nel Parco di Porto Conte quest’ultima si trova nella spiaggia di Porticciolo, dove vive una delle popolazioni più numerose della Sardegna.
Sergio Ortu












Questionario e social

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