Martedì 1 aprile 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
01 aprile 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 12 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 - Il disastro annunciato delle università, un editoriale di Beniamino Moro
5 - Il silenzio, per capire gli altri, un commento di Giuseppe Marci

 
1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
Istruzione e ricerca
Il disastro annunciato delle università
di Beniamino Moro
 
La riforma universitaria Berlinguer-Zecchino del 1999, meglio nota come riforma del "3+2" perché si basa sulla laurea triennale cui segue un biennio di specializzazione, aveva come obiettivi principali la qualificazione della ricerca scientifica e una migliore organizzazione della didattica, che consentisse di ridurre il fenomeno tutto italiano dei fuori corso. Nel 2000, infatti, solo 9 laureati su 100 conseguivano il titolo nella durata legale degli studi. A distanza di quasi un decennio, si nutrono forti dubbi sul perseguimento di entrambi gli obiettivi. La percentuale degli studenti che si laureano in corso è salita ma non di molto (intorno al 15%), mentre ha ripreso a salire anche il numero dei fuori corso. Solo in un anno, dal 2005 al 2006, è quasi raddoppiata (dall’11,5 al 20,3%) la percentuale di coloro che si sono laureati due anni oltre la durata regolare degli studi. L’incidenza dei fuori corso nel 2006-7, pari al 37% degli iscritti, è tornata agli stessi livelli del 2001-2, quando era del 37,3%. Spiace constatare, peraltro, che l’Università di Cagliari, col 46,6% di fuori corso, svetta prima nella classifica degli atenei con più di 30 mila studenti, seguita dalle università di Catania, Salerno e Pisa.
Se l’obiettivo del miglioramento della didattica non pare essere stato conseguito, almeno come era nei propositi della riforma, il grido d’allarme si fa ancora più forte con riguardo alla qualificazione della ricerca scientifica, che è rimasta solo un auspicio, un mero enunciato teorico. Si sono moltiplicati gli insegnamenti oltre ogni ragionevole misura, che solo di recente gli ultimi provvedimenti del ministro Mussi hanno cercato di arginare, e dietro ogni insegnamento si è cercato di costruire la carriera di un docente, non sempre basata su meriti scientifici riconosciuti. L’ultimo tentativo fatto da Mussi l’estate scorsa di legare i finanziamenti ai risultati dell’attività di ricerca, che è stato definito pomposamente come "patto per l’università" tra governo e vertici degli atenei (Conferenza dei rettori), è finito miseramente tra le norme stralciate dal recente decreto milleproroghe.
Come risposta, una dozzina di atenei si sono auto-proclamati nei giorni scorsi come università di eccellenza, fissando le regole da rispettare per essere ammessi nel club di serie A. Tra queste, in particolare, si fa riferimento a una produttività scientifica superiore alla media nazionale e a una spiccata politica di internazionalizzazione. Sarebbero una ventina su 77 gli atenei che rientrerebbero nella categoria degli "atenei di ricerca", con il 40% della popolazione studentesca. Utilizzando una distinzione introdotta nei paesi anglosassoni, tutti gli altri verrebbero considerati come "atenei di istruzione", dediti cioè prevalentemente, se non esclusivamente, alla sola attività didattica per una prima selezione triennale dei laureati.
L’Università di Cagliari rischia di essere marginalizzata ad "ateneo di istruzione", in assenza di un disegno di forte recupero dell’attività di ricerca. Tra un anno si eleggerà il nuovo rettore. Già avanzano dietro le quinte varie candidature. E’ opportuno che esse si confrontino pubblicamente sulle proposte idonee a fare del nostro un vero e proprio "ateneo di ricerca". 
2 – L’Unione Sarda
Lavoro e Previdenza Pagina 37
Giornata di incontro
 
La Direzione orientamento e comunicazione dell’Università di Cagliari ha organizzato una giornata di incontro tra i laureandi e laureati di ingegneria elettronica, informatica ed economia e la Oracle Italia Srl, durante la quale la società presenterà le opportunità di stage per le sedi di Roma, Sesto San Giovanni e Padova. L’incontro si terrà giovedì 10 aprile, dalle 9.30 alle 13, nell’Aula magna in via Ospedale 121 a Cagliari, previa registrazione dei partecipanti nel sito internet www.unica.it/orientamento/careerday.htm ed invio del curriculum vitae all’indirizzo e-mail francesca.fumagalli@oracle.com. Gli stage sono rivolti ai giovani nati dal 1982 e laureati da non più di dodici mesi.
 
Lavoro e Previdenza Pagina 34
Incentivi L’Eni e lo Ied mettono a disposizione borse di studio per diventare professionisti dei settori specialistici
Ambiente e design, 122 sovvenzioni I master e i corsi, in tre indirizzi di studio, sono riservati a giovani laureati
 
 Sovvenzioni per diventare professionisti nel settore dell’ambiente o delle arti. Sono in totale 122 le borse di studio che l’Eni Corporate University e l’Istituto europeo di Design (Ied) di Torino assegneranno a giovani che intendano frequentare il master in Energia dell’ambiente promosso dall’Eni stesso o il corso in design organizzato dallo Ied. L’Eni e la Scuola “Enrico Mattei” hanno infatti indetto un concorso per l’ammissione al master in “Management ed economia dell’energia e dell’ambiente” (Medea) di cinquanta laureati, italiani o stranieri. Ai partecipanti si richiede una laurea in chimica, chimica industriale, economia, fisica, giurisprudenza (indirizzo internazionale), ingegneria, scienze geologiche, scienze statistiche ed economiche, una votazione finale non inferiore a 105/110 e un’età massima di 28 anni, se italiani, e 32 anni, se stranieri. Saranno inoltre accettate domande da parte di candidati italiani la cui laurea è prevista entro il 31 luglio 2008.
FORMAZIONE Il programma formativo si articola in tre indirizzi di studio: economico, pubblica amministrazione e manageriale. Poiché le lezioni si svolgeranno sia in italiano sia in inglese, a tutti i partecipanti è richiesta una buona conoscenza della lingua straniera. I vincitori usufruiranno dell’esenzione dal pagamento della tassa d’iscrizione, del materiale didattico gratuito, di un contributo alle spese di alloggio e dell’utilizzo delle mense aziendali. Sono inoltre previste altre forme di contributo economico alle spese sostenute per la partecipazione al master, erogate in base al rendimento negli esami. La domanda va inviata esclusivamente on line all’indirizzo www.enicorporateuniversity.it/scuolamattei entro il 30 aprile. Per informazioni e per visionare il bando completo è consigliabile consultare il sito dell’Eni www.enicorporateuniversity.it/scuolamattei/ o scrivere alla e-mail: info.scuolamattei@eni.it .
DESIGN L’Istituto europeo di Design di Torino e la Barilla hanno invece messo in palio 72 borse di studio per frequentare un corso triennale post diploma in Design. I partecipanti, a cui è richiesto il solo diploma, dovranno sviluppare un progetto in una delle seguenti aree: arti visive, comunicazione, design o moda. L’assegnazione della borsa dipenderà dalla singolarità e dall’originalità dell’idea presentata. Le domande di partecipazione dovranno essere inviate all’Istituto europeo di Design, via S. Quintino 39, 10123 Torino, entro il 23 maggio. I candidati potranno partecipare con più progetti per ogni area. Regolamento e informazioni sono disponibili nel sito www.ied.it .
Renata Fadda
 
Lavoro e Previdenza Pagina 35
Specializzazioni
Borse dell’Unesco
Opportunità per studiare all’estero
L’iniziativa è rivolta prevalentemente alle donne laureate
Cinque i settori
 
 L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) assegnerà borse di studio a laureati che vogliono continuare o migliorare la propria formazione all’estero. Possono partecipare i laureati, preferibilmente donne, con non più di 45 anni, che intendono sviluppare progetti di studio o ricerca finalizzati a migliorare lo sviluppo sociale, culturale ed economico dei Paesi prevalentemente in via di sviluppo. I settori interessati ai progetti sono cinque: educazione, scienze, scienze umane e sociali, cultura, comunicazione e informazione. Ai partecipanti si richiede buona conoscenza scritta e orale della lingua del Paese dove si intende studiare. L’importo delle borse, che durano da un minimo di un mese a un massimo di sei mesi, ammonta a circa 15 mila dollari, per coprire le spese parziali o totali riferite al programma di studio. Le domande devono essere inviate per fax (33-1 45685503) e successivamente in cartaceo a Fellowships Programme Section, 7 place de Fontenoy, 75352 Paris 07 SP, France, entro il 30 aprile. Maggiori informazioni nel sito dell’Unesco www.portal.unesco.org . ( r. f. ) 
 
Lavoro e Previdenza Pagina 37
BANDO Le domande devono essere presentate entro lunedì 21 aprile
Giustizia, a concorso 500 posti in magistratura
 
Il ministero della Giustizia ha messo a concorso cinquecento posti di magistrato ordinario. Per poter partecipare, i candidati devono avere, oltre alla cittadinanza italiana, una condotta non censurabile, fisicamente idonei all’impiego e abbiano una posizione regolare nei confronti del servizio di leva e non essere stati dichiarati per tre volte non idoneo nel concorso.
REQUISITI I candidati devono inoltre rientrare in una delle dodici categorie indicate in modo dettagliato nel bando, tra cui: magistrati amministrativi e contabili; procuratori dello Stato; avvocati iscritti all’albo che non siano incorsi in sanzioni disciplinari; i laureati in possesso di laurea in giurisprudenza conseguito (salvo che non si tratti di seconda laurea) al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito nelle scuole di specializzazione per le professioni legali o hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche o conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica al termine di un corso di studi almeno biennale in scuole di specializzazione; i laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario almeno quadriennale iscritti anteriormente all’anno accademico 1998-1999; chi abbia svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace o onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni; i dipendenti dello Stato con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni dell’area C, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o appartenenti alla ex-area direttiva della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali.
SCADENZA La domanda di partecipazione al concorso, redatta compilando il modulo predisposto dall’amministrazione (reperibile nelle Procure della Repubblica e nel sito internet www.giustizia.it ), deve essere presentata oppure spedita esclusivamente per raccomandata al Procuratore della Repubblica del Tribunale nel cui circondario il candidato è residente, improrogabilmente entro lunedì 21 aprile.
SELEZIONI L’esame consiste in due prove, scritto e orale. Lo scritto prevede lo svolgimento di tre elaborati teorici vertenti su diritto civile, penale e amministrativo. Per lo svolgimento di ciascun elaborato i candidati avranno a disposizione otto ore dalla dettatura della traccia. L’orale verte sulle seguenti materie: diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano, procedura civile, diritto penale, procedura penale, diritto amministrativo, costituzionale e tributario, diritto commerciale e fallimentare, diritto del lavoro e della previdenza sociale, diritto comunitario, diritto internazionale pubblico e privato, elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario, ed infine il colloquio su una lingua straniera (scelta fra inglese, spagnolo, francese e tedesco). Il diario con la disciplina degli scritti sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 10 giugno.
INFORMAZIONI Il bando è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale 23 di venerdì 21 marzo e nel sito internet www.giustizia.it .
Giuseppe Deplano
3 – L’Unione Sarda
Prov Ogliastra Pagina 24
Villagrande
Usi civici: esperti e politici a convegno
 
Pianificazione e programmazione sulle terre collettive, scelte e strategie di sviluppo”. E’questo il titolo del convegno, organizzato dalla Provincia Ogliastra in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’amministrazione comunale di Villagrande, che affronterà la complessa materia degli usi civici, particolarmente sentita nel territorio ogliastrino. All’iniziativa, in programma per sabato alle 15,30 nel salone parrocchiale parteciperanno i massimi esperti del settore. Dopo i saluti del sindaco Gabriele Basoccu e del presidente della Provincia Piero Carta prenderanno la parola Michelina Masia, docente di Sociologia del diritto dell’ateneo cagliaritano. A seguire gli interventi di Pietro Nervi, professore di Economia all’Università di Trento dove ha sede il principale centro studi italiano, di Francesco Nuvoli (Sassari) e Mauro Ballero (Cagliari). È stata annunciata la presenza degli assessori regionali all’Agricoltura e agli Enti locali, Francesco Foddis e Gian Valerio Sanna, e del presidente della giunta Renato Soru. ( gy. fe. )
4 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia Pagina 17
Università, la Provincia stringe i tempi
Obiettivo la fondazione al posto del consorzio attuale
Oggi riunione in città con i sindaci del Nuorese e dell’Ogliastra, incerta la partecipazione di quello del capoluogo
 
 Dopo le recenti divisioni sul futuro dell’ateneo tra Comune e Provincia, il vice sindaco Carboni dice: «È la prima volta che un’università nasce senza il contributo dei rappresentanti della comunità locale».
La Provincia tira dritto sulla strada della fondazione: per risolvere la crisi dell’università punta alla sostituzione dell’attuale consorzio. E per centrare l’obiettivo, annunciato già a febbraio, mobilita ancora una volta gli amministratori del Nuorese e dell’Ogliastra. Così, il caso-università arriva a riunire la vecchia Provincia di Nuoro. Non a caso il presidente Roberto Deriu e il collega ogliastrino Piero Carta convocano assieme per oggi sindaci e presidenti dei consigli comunali dei cento paesi della provincia d’un tempo, oltre a consiglieri regionali, parlamentari e presidenti di vari enti pronti a fare pare della fondazione: Camera di commercio, Fondazione Banco di Sardegna, Istituto superiore regionale etnografico.
IL CAPOLUOGO Tra gli invitati all’appuntamento di stamattina, nell’aula consiliare della Provincia, naturalmente non manca il Comune capoluogo che, finora, ha professato una linea diversa sul futuro dell’università nuorese. Il sindaco Mario Zidda, esponente del Pd come Deriu, un mese fa ha sottolineato in Consiglio che la priorità non è l’eventuale revisione dell’ente di gestione quanto un protocollo d’intesa con la Regione per ridefinire il ruolo del polo nuorese e un confronto con il ministero per raggiungere l’autonomia. Il Comune, oltretutto, fa parte come la Provincia dell’assemblea del consorzio che si vorrebbe buttare a mare. E per il prossimo 17 aprile ha previsto un Consiglio ad hoc, già annunciato dal presidente dell’assemblea Leonardo Moro. Della fondazione, finora, ha dibattuto la commissione consiliare Cultura, non senza qualche polemica. Ma la Provincia stringe i tempi, senza aspettare che dal palazzo di via Dante giungano indicazioni ufficiali. «È il primo caso di una università, dall’anno Mille in poi, che nasce senza il contributo dei rappresentanti della comunità locale che deve accogliere le strutture universitarie», fa notare il vice sindaco socialista Ivo Carboni. Non aggiunge altro di fronte a una vicenda tutta interna al Partito democratico. Resta da vedere perciò se il sindaco, che al precedente incontro in Provincia ha delegato l’assessore alla Cultura, oggi sarà presente. E se condividerà i tempi del nuovo corso.
LA PROVINCIA La riunione di oggi segue un’iniziativa analoga svolta lo scorso 18 febbraio quando Deriu ha lanciato l’idea della fondazione. «In quella riunione - spiegano Deriu e Carta - si è analizzata la difficile situazione in cui versa l’università cercando di individuarne gli elementi di criticità e proponendo ipotesi di soluzione. Dall’incontro è emersa l’urgenza di verificare e individuare possibili alternative di carattere tecnico e organizzativo atte alla soluzione del problema e si è concordato sulla necessità di individuare un nuovo soggetto istituzionale più efficace, caratterizzato da flessibilità organizzativa e dalla capacità di essere un più efficiente supporto alle attività didattiche e di ricerca». In occasione dell’incontro di oggi, i presidenti delle due Province diffondono anche una nota esplicativa sulle virtù della fondazione “di partecipazione”, istituto innovativo giudicato più agile ed efficace rispetto al consorzio attuale.
FONDAZIONE «Le fondazioni di partecipazione - spiegano Deriu e Carta - assumono direttamente lo scopo di promuovere, indirizzare e gestire le attività in base a un modello che permette, da una parte, di esercitare entro dati limiti un’attività di impresa in autonomia, e dall’altra di ricevere talora ingenti risorse pubbliche dirette e indirette che si pongono al di fuori dei contratti di servizio e del controllo dei revisori dell’ente locale e senza l’estensione della rimanente disciplina in materia di enti pubblici. Tale istituto - aggiungono - viene utilizzato quando si vogliono mettere insieme agevolmente partner pubblici e privati. È un modello organizzativo ispirato a forte flessibilità a cui possono aderire soggetti molto diversi, quali persone fisiche, associazioni, altre fondazioni, società, istituzioni, imprese, enti pubblici, accademie e istituti». Da queste premesse parte il progetto della Provincia per il futuro dell’università. E anche il dibattito di oggi, esteso indistintamente a cento Comuni, dal capoluogo al più minuscolo paese di periferia.
Marilena Orunesu
5 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 16
Il silenzio, per riuscire a capire gli altri
Intervento. Oggi, sommersi dalla comunicazione, comprendiamo sempre meno
 
I libri, alle volte, ti vengono incontro senza che tu li cerchi, ti chiamano e se rispondi accettando l’invito silenzioso, in qualche caso ti aiutano ad affrontare i problemi nei quali ti dibatti, quanto meno a vederli in una luce diversa. Vorrei dire d’un caso che mi è capitato: rappresentativo di situazioni sempre più frequenti nel mondo in cui viviamo. Siamo immersi in una fittissima rete di messaggi che si muovono su canali sofisticati, tecnologie avveniristiche, immagini in alta definizione, composizione grafica che travalica i confini dell’arte. Il problema è: ci comprendiamo? Comprendiamo ciò che chi parla (o scrive) vuol dire e non quel che riceviamo, disturbati e turbati da molteplici rumori di fondo provenienti dall’esterno o dalla nostra interiorità?
Me lo chiedo sempre più spesso, e non, come si potrebbe pensare, per gli alunni che trovo in aula, così diversi da quelli d’un tempo, da quelli che siamo stati, quando sedevamo sui banchi di scuola e dell’università. No, me lo chiedo frequentando, come faccio, quelli che hanno superato i quarant’anni, molti dei quali mi sembrano vacillare, incerti fra un’adolescenza che non accenna a finire e un’incompiuta maturità. Ho provato a costruire con loro un progetto, a formare un gruppo che crescesse per competenza tecnica e capacità gestionale. Su quest’ultimo aspetto certe volte mi sembra di aver fallito: hanno imparato a guidare, ma non allungano la mano per chiedere le chiavi della macchina e andare dove ritengano meglio.
È stato a questo punto che, giunto a me per improbabili sentieri ad alto rischio di smarrimento, ho preso in mano un libro di Carlo Carretto e ho cominciato a leggerlo attratto, devo dirlo, non dalla sua esperienza spirituale ma dal posto in cui si svolge, il Sahara, anche per me luogo dell’anima e del più profondo rapporto con la natura e con l’uomo. Ho letto: «Avevo camminato, corso, parlato, organizzato, lavorato, credendo di sostenere qualcosa; e in realtà avevo sostenuto proprio nulla». Tale e quale. Il passo successivo, per Carretto, è l’approfondimento di una concezione religiosa che lo porta alla libertà: «L’aver scoperto che ero nulla, che non ero responsabile di nessuno, che non ero uomo importante, mi diede la gioia del ragazzino in vacanza».
Il dramma nostro, di uomini e donne che vivono nella società della comunicazione è che, pur non essendo "importanti" siamo responsabili di tutti. Le parole dette e le infinite scritte, gli sms e le e-mail, queste note sul giornale, ci legano gli uni agli altri in un vincolo di responsabilità che può anche dar gioia: più spesso ci turba e impone di chiederci se la comunicazione è andata a buon fine. Certo è che quasi mai possiamo avere lo stato d’animo del ragazzino in vacanza.
Giuseppe Marci
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 25
monserrato
Si monta il pilone del ponte strallato: chiusa la strada per l’Università
 
Divieto di transito sulla strada per Sestu, per consentire i lavori di costruzione del ponte strallato. Scatterà oggi alle 17 la chiusura al traffico della strada provinciale 8: quella che dalla 554 porta al Polo universitario di Monserrato.
Su quel tratto di strada prenderà forma nei prossimi mesi il ponte strallato che si trasformerà in un maxi-svincolo sulla circonvallazione. L’ordinanza è stata emessa dell’assessorato provinciale alla Viabilità, che ha il compito di sovraintendere i lavori per il ponte.
Ci sono alternative, ma non per tutte le esigenze. La Cittadella universitaria, grazie a una nuova bretella, potrà essere raggiunta solo da chi - sulla 554 - viaggia in direzione di Cagliari, ma non per chi proviene dal Capoluogo: in quel caso, gli automobilisti dovranno imboccare via Decio Mure e rientrare sulla Statale, nella direzione opposta, dal cimitero di Monserrato.
Dal Polo universitario, inoltre, si potrà raggiungere Cagliari attraverso una seconda bretella, ma non si potrà più imboccare la 554 verso Quartu. (s. se.) 
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
cittadella
Al via oggi la settimana dei numeri
 
Inizia oggi la Settimana della matematica con conferenze, mostre e spettacoli riservati agli studenti delle scuole e a tutti gli appassionati di algebra e di geometria. La manifestazione, intitolata Do you play mathematics, è organizzata dai docenti del dipartimento di Matematica e informatica dell’Università e dagli studenti. L’evento è ospitato nei locali della Cittadella dei musei, in piazza Arsenale.
La prima conferenza in programma (oggi alle 11 della sala mostre) è quella di Sabina Tessieri, de Il Giardino di Archimede, che parlerà della divulgazione, diffusione e apprendimento della matematica. Venerdì alle 16,30, nell’aula rossa, sarà la volta di François Apéry, dell’Università dell’Alta Alsazia, seguito, alle 18, da Gregorio Franzoni dell’Ateneo cagliaritano. Domani e giovedì (in Cittadella alle 16) e sabato (teatro Civico, ore 21) andrà in scena lo spettacolo Frigoriferi dell’altro mondo, un viaggio in uno degli aspetti della matematica: la dimensione dello spazio. Durante la settimana, (dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19) fino a domenica, sarà possibile visitare diverse mostre tutte dedicate alla matematica. 
8 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Centro linguistico, nuovi corsi al via
 
Il Centro linguistico d’ateneo da aprile organizzerà per studenti, personale docente e non docente e per soggetti esterni all’Università, corsi di: arabo, catalano, cinese, giapponese, inglese, francese, portoghese, russo, spagnolo e tedesco. Per ulteriori informazioni: http://cla.unica.it/index.php; 070/6757183.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Abbattimento controllato dei cinghiali 
Parte la campagna di censimento nell’area del parco di Porto Conte 
Un progetto in sinergia con Università, Parco e Corpo forestale 
 
ALGHERO. Provincia di Sassari, Parco Regionale di Porto Conte, Ente Foreste della Sardegna, Corpo Forestale Regionale e Università di Sassari insieme per risolvere la piaga dell’aumento consistente della fauna selvatica e precisamente dei cinghiali nell’area di Porto Conte. Il programma di questa benvenuta sinergia istituzionale atteso da decenni ma mai realizzato, è stato presentato ieri mattina ai rappresentanti dei comitati di borgata, degli agricoltori e dei residenti nell’area del parco. Parte ora la campagna di censimento degli ungulati e si comincia così a entrare nel merito di un fenomeno finora affrontato soltanto attraverso le purtroppo inutili proteste di quanti ne hanno subito danni e disagi.
 A illustrare i dettagli del programma è stato il presidente del Parco Antonello Usai e successivamente sotto l’aspetto più tecnico i funzionari della Provincia, Francesca Caria, dell’Ente Foreste, Lidia Fleba, e infine Marco Apollonio dell’Università di Sassari. Si partirà a metà aprile con la formazione del personale dell’Ente Foreste che si occuperà dei 14 siti di foraggiamento individuati in oltre tremila ettari. Siti ubicati nella zona di Punta Giglio, nel versante di Monte TimidoPorticciolo e nella zona di Monte Doglia. Altri due siti invece che ricadono al di fuori dei terreni dell’Ente Foreste saranno gestiti dal Corpo Forestale regionale. La formazione sarà curata dagli zoologi del dipartimento di Zoologia e Genetica evoluzionistica dell’Università di Sassari guidato dal professor Marco Apollonio. Nel mese di maggio e giugno invece saranno gli zoologi stessi coadiuvati dagli operai dell’Ente Foreste e dalla guardie forestali a condurre materialmente il censimento con la conta vera e propria degli animali.
 «I cinghiali sono degli animali abitudinari - ha riferito Apollonio - non sarà dunque difficile educarli a mangiare nei siti da dove poi verrà fatta la conta. Sarà comunque necessaria la collaborazione anche dei residenti e degli agricoltori affinché tutta l’operazione venga fatta nel modo corretto ed in totale sicurezza». Entro il mese di luglio dall’Università giungerà la relazione finale e i dati sulle stime della popolazione degli ungulati. Dopodichè gli enti competenti nella gestione faunistica, Provincia e Regione, di concerto con il Parco dovranno individuare le migliori strategie per la riduzione della popolazione dei cinghiali. Riduzione che inizialmente si baserà su un abbattimento selettivo che interesserà le femmine per rallentare la proliferazione incontrollata. Se i dati dovessero dimostrare che la popolazione è davvero eccessiva si potrà pensare ad un abbattimento controllato anche se vi sono rigide normative comunitarie in merito alla caccia controllata o comunque del prelievo nelle aree parco. «Quello che conta ora - ha riferito il presidente Usai - è che si parta con il censimento. Solo con questo strumento si potranno individuare le soluzioni più opportune di concerto con gli zoologi. Ma ancora più significativa è la collaborazione che si è instaurata tra gli enti che oggi sono seduti intorno ad un tavolo con la volontà di risolvere il problema, alleviare i disagi degli agricoltori e i problemi della sicurezza stradale».
Sergio Ortu 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Monserrato. Sulla 554 davanti allo svincolo per il Policlinico universitario 
Ponte strallato, lavori in corso 
Nel frattempo chiude la strada provinciale per Sestu 
 
MONSERRATO. Proseguono i lavori per la realizzazione del ponte strallato sulla statale 554, in corrispondenza con lo svincolo per il Policlinico universitario. Per questo, a partire dalle 17 di oggi, sarà chiuso al traffico il tratto della strada provinciale 8, in direzione Monserrato-Sestu e viceversa. Lo prevede un’ordinanza dell’assessorato alla Viabilità della Provincia, firmata ieri. Secondo quanto disposto dagli uffici di via Cadello, ‹‹è consentita la percorrenza dei raccordi esterni al cantiere del nuovo Quadrifoglio per chi da Monserrato si reca a Quartu - si legge nell’ordinanza - da Quartu a Sestu e da Sestu a Cagliari. I lavori per la realizzazione del ponte strallato, le cui spalle insistono sulla attuale sede della strada provinciale 8, rendono indispensabile, per ragioni di sicurezza, la chiusura al traffico del tratto interessato dai lavori››.
 Secondo il progetto, l’opera in costruzione avrà un pilone unico, alto 63 metri, e una “travata” di 85. A breve dovrebbero essere aperte al traffico le bretelle di collegamento tra la statale 554 e il policlinico. Intanto, però, per ovviare alla chiusura della Provinciale 8 c’è la possibilità di utilizzare via Decio Mure, come viabilità alternativa, per chi da Cagliari si reca Monserrato e viceversa. E proprio sulle condizioni di via Decio Mure ha chiesto delucidazioni, durante l’ultima seduta del consiglio provinciale, Pierpaolo Ledda dei Riformatori: ‹‹Stiamo parlando di una strada diventata un colabrodo da quando, per la chiusura di via San Fulgenzio a causa dei lavori di realizzazione del ponte, è costretta a sopportare una mole di traffico eccessiva››. In merito, l’assessore alla Viabilità Paolo Mureddu ha assicurato come ‹‹l’impresa che si è aggiudicata i lavori provvederà, nel corso della settimana, a tappare le buche che si sono create negli ultimi temi››. (pa.so.)
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari
Villacidro. Eventi 
Musicologia, c’è il primo laureato sardo 
 
VILLACIDRO. È villacidrese il primo laureato di musicologia in Sardegna. Si chiama Vincenzo Spada, ha trentatrè anni, 108 su 110 la votazione finale. Quella di Vincenzo Spada è la storia di una vita completamente dedicata alla musica. Subito dopo il diploma di maturità classica, ha scoperto l’amore per la musica classica ed in particolare per quella barocca e rinascimentale. Poi l’iscrizione al Conservatorio di Cagliari, corso di contrabbasso, e nel tempo anche il diploma di “musicoterapista”, specializzazione che permettere di curare svariate patologie neuropsicologiche con l’aiuto della musica. Contemporaneamente ha continuato il corso di musicologia, approfondendo lo studio della resa filologica dell’esecuzione musicale con gli strumenti rinascimentali e barocchi. Tutta la sua tesi, preparata in collaborazione col docente Gianluigi Mattietti, verte sulla necessità di recuperare e preservare la tecnica degli antichi maestri, tecnica che si è persa invece col passare dei secoli. Il prossimo passo per la carriera del neo musicologo sarà la specializzazione all’università di Bologna. «Un passo necessario - dice Spada - a causa della poca sensibilità nei confronti degli studi musicologici in Sardegna. Nella penisola, esiste ancora la possibilità di approfondire, diffondere e preservare questa parte della cultura italiana che tutto il mondo ci invidia».(iv.fo.)
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
Sabato se ne parlerà in un convegno a Thiesi 
Distrofia muscolare, innovazioni terapeutiche 
 
 THIESI. «Dalla diagnosi alla presa in carico dei pazienti Duchenne e Becker» è il titolo del convegno che si terrà sabato 5 aprile, con inizio alle ore 9, nella sala Aligi Sassu. Si parlerà di questa distrofia muscolare che colpisce i bambini maschi nel convegno è organizzato per diffondere gli sviluppi dei trattamenti terapeutici multidisciplinari e formare le famiglie dei ragazzi affetti da distrofia muscolare Duchenne e Becker nel loro corretto utilizzo.
 Saranno approfonditi i temi riguardanti la diagnosi molecolare, la prevenzione dei problemi cardiaci, la fisioterapia, il servizio counseling psicologico. E inoltre verrà presentato il Registro nazionale pazienti Dmb/Bmd e Sma recentemente avviato e sarà fatta una panoramica sulle ultime novità che riguardano i trial chimici.
 Per partecipare, contattare la segreteria di «Parent project onlus» allo 06-66182811. Il programma prevede l’apertura dei lavori alle ore 9 con Giacomo Spissu, presidente del Consiglio regionale. Poi le relazioni di Maria Antonietta Melis dell’Università di Cagliari: «Diagnosi molecolare delle distrofinopatie»; Loredana Boccone, del Microcitemico di Cagliari: «Variabilità fenotipica nei pazienti con distrofinopatie»; Marcello Villanova dell’ospedale Nigrisoli di Bologna: «La presa in carico dei pazienti Duchenne e Becker».
 Dopo il coffee break, si riprenderà con Simonetta Vinelli, dell’ospedale di Bologna: «La prevenzione dei problemi cardiaci nel paziente Duchenne e Becker»; Elena Lora, dell’ospedale di Bologna: «La fisioterapia nelle Dmb/Bmd”; Francesca Ceradini responsabile del registro nazionale pazienti: «Il registro pazienti Dmb/Bmd e Sma e i trial chimici».
 Dopo la pausa pranzo, alle 15, Alessandra Franceschini, ospedale di Bologna parlerà su: «Il servizio counseling psicologico»; Filippo Buccella, presidente Parent projet onlus su: «Il ruolo del parent projet e delle famiglie». (s.cu.) 

Questionario e social

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