Giovedì 20 marzo 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 marzo 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 09 articoli delle testate: L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e Il Nord Sardegna
 

 
1 - L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia - Pagina 17
«Non è un’università morta»
Prof e ricercatori hanno accolto centinaia di studenti delle superiori per le tre giornate di orientamento
Il corso di Scienze ambientali cerca matricole
«Tanti gli studi su discariche abusive, inquinamento, energia per il territorio», dicono i docenti.
La professoressa Chiara Rosnati, docente di Valutazione di impatto ambientale, finisce di commentare - davanti al pubblico di studenti del quinto anno dell’istituto d’Arte - le diapositive sulle discariche abusive nel Nuorese, accenna al lavoro fatto sui campi eolici, sulla gestione della fauna all’Asinara, sul pericolo inquinamento del fiume Tirso, sulle miniere di Bacu Locci. «Se questa vi sembra un’università morta...».
CACCIA ALLA MATRICOLA Dopo il grande minestrone di proteste seguito all’annunciata chiusura dei corsi gemmati dall’Ateneo di Cagliari (Scienze sociali e Governo del territorio), il campus che dopo anni è ancora un progetto nel limbo, i professori globetrotter, niente soldi per la ricerca - al corso di Scienze ambientali e di Scienze forestali vince nonostante tutto l’ottimismo e si va a caccia di matricole. Da lunedì scorso, fino a ieri mattina, nelle aule di Sa Terra Mala e nei laboratori della struttura di Cartaloi sono passati centinaia di studenti del quinto anno delle scuole superiori di Nuoro e provincia per le tre giornate dell’orientamento universitario. Così, nel momento in cui tutti gli atenei si fanno pubblicità, anche l’università barbaricina - che soprattutto in questo momento non si sente troppo bene - cerca di attirare nuovi iscritti.
IL PRESIDE «Puntiamo all’assunzione dei giovani ricercatori e a un bando di concorso per le cattedre entro due anni», spiega il preside della Facoltà di Agraria di Sassari Pietro Luciano. Adesso i docenti dei due corsi nuoresi sono una cinquantina, pendolari che fanno avanti e indietro tra impegni a progetto e contratti. Se l’università non vuole morire sarà necessario trovare docenti fissi, ma intanto dal prossimo anno accademico ci sarà l’accorpamento di Scienze forestali e scienze ambientali, «e sarà un percorso di studi unico in Sardegna», garantisce il preside. Anche perché, vista la riforma universitaria, i doppioni verranno eliminati. Quest’anno le matricole sono 34 a Scienze forestali e 15 in Scienze ambientali. «Un po’ pochine? Non direi, in ogni caso per il prossimo anno accademico puntiamo ad avere tanti più iscritti».
TECNICI PER L’AMBIENTE La professoressa Chiara Rosnati ha seguito i ragazzi delle superiori durante tutte le giornate dell’orientamento. «Questa è un’università profondamente legata al territorio e basta vedere gli studi e le indagini che abbiamo svolto e stiamo svolgendo sulle discariche abusive, l’inquinamento, le problematiche energetiche», spiega.
I RICERCATORI «La nostra non è un’università di serie B». Emanuela Cabula, 33 anni, nuorese, una dei primi cinquanta iscritti a Nuoro, si è laureata nel 1999 e dal 2003 ha un contratto da ricercatrice con il Dipartimento di Botanica. «Cinque dei miei colleghi di studi oggi lavorano qui e fanno ricerca, mentre tanti altri hanno trovato un posto chi in Regione, chi allo Zooprofilattico, chi all’Ente Foreste, chi all’estero. Credo che questa sia una università da far crescere perché è una ricchezza per il territorio non solo in termini di ricerca, ma anche come sostegno alle politiche di tutela e salvaguardia dell’ambiente». Per adesso, purtroppo, la ricerca a Nuoro la si fa in un triste edificio in zona Cartaloi, una discarica di pneumatici e un cancello arrugginito come biglietto da visita. Qui, tra gli altri, lavora Omar Cao, 33 anni, di Ottana, dottore in Entomologia forestale, che per 800 euro al mese dedica le sue giornate allo studio dei lepidotteri. «Il senso dell’università è proprio la ricerca: è su questa, sul campus promesso da anni e mai realizzato, sui docenti non più pendolari, sulla qualità dei servizi che bisogna puntare».
PIERA SERUSI
2 - L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia - Pagina 17
Campus - Parisi ha firmato l’accordo ufficiale
L’accordo fra Esercito, Regione e Comune per la costruzione della nuova caserma a Pratosardo e per la realizzazione del campus universitario nell’area dell’Artiglieria di viale Sardegna, è diventato ufficiale. È stato sottoscritto ieri sera a Roma dal ministro della Difesa Arturo Parisi, dal segretario generale della Regione Fulvio Dettori e dal sindaco di Nuoro Mario Demuru Zidda. Un atto di fondamentale importanza che a brevissima scadenza si dovrà tradurre nella modifica dell’accordo di programma sottoscritto a suo tempo dalle tre istituzioni e che consentirà, fra l’altro, di iniziare subito i lavori a Pratosardo.
Molto soddisfatto il sindaco Mario Zidda: «È la conclusione positiva di un percorso ripreso qualche tempo fa - ha detto - quando il ministro Parisi ci ha detto che c’era la possibilità di localizzare un reparto dell’Esercito a Nuoro. Dopo quell’annuncio ci siamo mossi con estrema rapidità ed oggi finalmente intravediamo il traguardo». L’accordo prevede, sostanzialmente, quanto già concordato martedì scorso in Comune fra i vertici regionali dell’Esercito e l’assessore ai lavori pubblici Ventura Meloni. Il progetto della caserma di Pratosardo verrà modificato, ma l’impresa potrà iniziare i lavori già fra qualche mese. Nel frattempo verranno ceduti al Comune i quattro quinti dell’area dell’Artiglieria per l’esecuzione del primo stralcio del campus universitario.
3 - L’Unione Sarda
Provincia del  Sulcis - Pagina 21
«Non paghi, niente esami»
Iglesias. Studia scienze dell’educazione, ha altri 2 fratelli iscritti e la famiglia non la può aiutare
Università sbarrata per Elisa: è poco povera
 Elisa va all’Università ma i soldi non bastano in famiglia per pagare gli studi anche a due fratelli. Per questo è in arretrato con le tasse e ora è arrivato l’ultimatum: se non pagi, niente esami. La sua storia mette in luce le crescenti difficoltà di tanti giovani.
«Le consigliamo di non sostenere più esami finché non si metterà in regola con il pagamento delle rette universitarie». Prima di tutto i soldi, insomma. Poi, in seconda istanza, il diritto allo studio che, come recita la Costituzione, dovrebbe essere garantito a tutti. La scarna comunicazione giunta dalla segreteria della facoltà cagliaritana di Scienze dell’Educazione, è di quelle che mettono di fronte a un bivio: trovare, in fretta, i soldi per pagare le tasse, oppure abbandonare gli studi. E, con questi, i sogni di costruirsi un futuro che non abbia necessariamente come approdo la postazione di un call center o gli scaffali di un centro commerciale. Per Elisa Granella, 26 anni di Iglesias, il sogno della carriera universitaria e della laurea, rischia di infrangersi in una realtà ben più amara per l’impossibilità finanziaria di mantenersi agli studi. Il suo è un caso limite che mette alla luce le incongruenze di un sistema scolastico il quale, nonostante la sempre declamata importanza dell’istruzione, risulta nella pratica di difficile accesso alle persone meno abbienti.
IL DIKTAT Elisa non ha i soldi necessari per poter far fronte al pagamento delle tasse universitarie, e la facoltà di Scienze dell’Educazione nella quale è iscritta al primo anno fuori corso, le sconsiglia di dare gli esami fino a che non si metterà in regola con il versamento delle tasse. Perché tanto, le comunicano dalla segreteria, non le saranno convalidati.
IL RACCONTO «Le ultime due prove che ho sostenuto - racconta la studentessa - rischiano di non essere considerate valide perché sono in ritardo con il pagamento delle tasse universitarie». Un onere a cui la studentessa non può far fronte. Eppure l’approccio con l’Università per Elisa, che aveva deciso di riprendere gli studi dopo tre anni di abbandono, è stato positivo e proficuo. «Il primo anno - racconta la studentessa - è andato tutto bene perché mi è stata concessa una borsa di studio che mi ha consentito di mantenermi agli studi e ho potuto dare numerosi esami. Poi è venuto a mancare anche questo aiuto economico e sono cominciati i problemi».
LE SPESE Problemi che gran parte degli studenti conoscono molto bene: tasse universitarie, abbonamento ferroviario, libri. Una spesa che la famiglia di Elisa, la quale ha altri due fratelli iscritti all’Università, non può sostenere. L’unica via di uscita è quella di trovare un lavoro che le consenta di pagare le tasse arretrate e di essere reinserita nel corso di studi. Per questo Elisa si è rivolta ai servizi sociali per essere inserita nei cantieri dei lavori di pubblica utilità. Ma dal Comune le hanno fatto capire che, purtroppo, in città ci sono altre priorità. In fondo Elisa è solo una ragazza che vorrebbe poter continuare gli studi e laurearsi. «Si parla tanto dell’importanza dell’istruzione - afferma - però nei fatti questo diritto per molti è negato. Sembra di essere ritornati indietro nel tempo quando, secondo un vecchio detto, potevano frequentare l’Università solo i figli dei dottori. Però sono ottimista e mi rifiuto di pensare che sia davvero così».
STEFANO ARDAU
4 - L’Unione Sarda
Carbonia - Pagina 22
Trenta criteri urbanistici per rifare dieci piazze della città
La scelta
Piazza Roma farà scuola in tutto il resto della città, frazioni comprese. Per la riqualificazione di altri dieci spazi urbani individuati in centro, in periferia e nelle circoscrizioni, il Comune ha deciso, infatti, di adottare la metodologia dei trenta criteri, molti dei quali hanno ispirato gli urbanisti dell’Università di Cagliari e i tecnici del Comune nel progetto di ripristino di piazza Roma. Una scelta felice dato che la piazza è stata scelta come una delle sessanta più funzionali d’Europa da un pool di esperti di cinque Università che ha effettuato una ricerca su mandato della Commissione Cultura dell’Unione Europea. La mostra che celebra l’avvenimento, di cui si è dibattuto anche nel convegno di lunedì scorso in aula consiliare, resterà aperta per un mese in biblioteca.
Ma non esiste solo piazza Roma. È stato infatti il sindaco ad anticipare che «per il progetto di riqualificazione di altri dieci spazi urbani adotteremo i criteri elaborati dai ricercatori». Su tutti, non il criterio del bello, ma quelli della buona progettazione architettonica e urbanistica, finalizzata a concepire la piazza come luogo di convivenza, socialità e creatività. Molti dei ripristini realizzati sono passati anche attraverso l’uso di materiali locali e si sono arricchite di opere d’arte, come ad esempio quella di Gio’ Pomodoro in piazza Roma.
Insomma, la piazza riprende il suo rango. È una specie di rivincita sui centri commerciali, un riscatto dopo decenni in cui nessuno più le progettava. Le aree individuate in città sono le piazze Cagliari, Repubblica, Italia, Iglesias, lo slargo fra via D’Annunzio e la chiesa Beata Vergine Addolorata di via Liguria, la piazza Chiesa di Serbariu, la piazzetta della frazione di campagna di Sirri e, ancora, il vasto incrocio fra le vie Piolanas, Marche e Sardegna, la piazzetta di Barbusi e quella di Medau Desogus.
(a. s.)
5 - L’Unione Sarda
Cultura - Pagina 55
MASTER LINGUA
Scade il 28 marzo l’iscrizione al Master di II livello in “Lingua e cultura sarde nel contesto mediterraneo” organizzato dal Dipartimento di Linguistica e Stilistica dell’Università di Cagliari. La didattica del Master mira a fornire competenze di alto profilo scientifico negli ambiti della lingua e della cultura sarde; a consentire l’acquisizione di operatività - tramite specifica pratica di laboratorio - finalizzata all’attività di consulenza presso enti pubblici regionali e internazionali, istituzioni culturali, musei, biblioteche, archivi, aziende giornalistiche (giornali, radio, televisione), scuole di ogni ordine e grado su problemi relativi alla lingua e alla cultura sarde anche nella molteplicità dei loro rapporti con le lingue e le culture del Mediterraneo. Le lezioni curricolari saranno tenute da un qualificato pool di docenti nazionali e internazionali. I corsi saranno affiancati da una ricca serie di iniziative culturali intese a favorire l’incontro diretto tra gli studenti e alcuni dei principali protagonisti della vita culturale sarda: registi, scrittori, cantanti, giornalisti. Le lezioni si terranno nel pomeriggio. Il titolo di master può essere impiegato come titolo preferenziale nei concorsi pubblici e consente di maturare 3 punti da utilizzare nelle graduatorie permanenti per l’insegnamento. Informazioni http://www.diplist.it/master.php.

 
6- La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Nazionale
Campus universitario e caserma, si impegna anche la Regione 
Vertice con il sindaco al ministero della Difesa, Renato Soru invia Fulvio Dettori 
NUORO. Anche la Regione contribuirà alla realizzazione del campus universitario e alla costruzione della nuova caserma dell’Esercito a Pratosardo. La notizia di un impegno più preciso arriva da Roma, dove ieri si è tenuto un vertice al ministero della Difesa al quale hanno partecipato il sindaco Mario Zidda (al rientro in attività dopo un breve periodo di congedo per motivi di salute) e, su incarico del presidente Renato Soru, il direttore generale della Regione Fulvio Dettori.
Pare che l’incontro sia stato chiesto da Zidda al ministro Arturo Parisi che ha partecipato l’altro ieri alla presentazione cagliaritana delle liste del Pd.
L’accordo è che si dovrà firmare in tempi brevissimi un aggiornamento dell’accordo di programma. I contenuti sono quelli emersi dall’incontro militari-lavori pubblici che si è tenuto in municipio martedì e anticipati ieri dalla “Nuova”. Dovrano essere liberati subito circa quattro quinti dell’attuale caserma per fare in modo che nello spazio restante i militari continuino ad operare. La gara per la progettazione del campus universitario partirà subito e intanto andrà l’iter della nuova caserma. La Regione si impegna a contribuire finanziariamente. Una volta completata la caserma che dovrà ospitare un reparto, verrà liberato la parte rimanente della caserma. L’appalto, spiegano dal Comune, non dovrà essere rifatto.
L’accordo di programma con le modifiche verrà firmato in tempi molto brevi, pare con Parisi ministro, quindi prima dell’insediamento del governo che uscirà vincente dalle imminenti elezioni politiche. Soddisfatto Zidda, che ieri sera ha diffuso una dichiarazione. «L’accordo - afferma - conferma la linearità degli impegni presi dal ministro nell’ottica di rilanciare l’accordo di programma per la realizzazione del campus. Ora che il ministero ha deciso quale tipo di presenza militare dovrà sostituire quella della artiglieria, possiamo rilanciare il progetto campus e nuova caserma in modo deciso. È un incontro soddisfacente per l’amministrazione che ha sempre creduto nel progetto».
7 - La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
«Guardare con le orecchie» 
Architettura, ad Alghero mostre e incontri sulla ridefinizione dello spazio urbano 
DA OGGI «Nuove sonorità per piazza Civica» 
ALGHERO. Due eventi nei prossimi giorni si svolgeranno ad Alghero a cura della Facoltà di Architettura: una mostra, organizzata dalla professoressa Paola Rizzi, che avrà come tema «Nuove sonorità per Piazza Civica», e una lezione aperta della professoressa Elisabetta Cioni su legami di coppia e legami di parentela nella città contemporanea. Le iniziative sono ovviamente aperte al pubblico.
La mostra sarà inaugurata oggi nella Sala di Piazza Sant’Erasmo 13 ai Bastioni Magellano alle 19 e resterà aperta sino al 24. Intitolata «Ascoltare con gli occhi guardare con le orecchie: nuove sonografie per Piazza Civica», la mostra presenta i risultati dei lavori di progetto di studenti e studentesse del III e del V di Architettura. I progetti sono stati elaborati durante il corso di Analisi e progettazione urbana. Il corso aveva un duplice obiettivo: da un lato porre l’accento su approcci percettivi trascurati, se non nel loro aspetto di «spettacolarizzazione», dell’analisi e dall’altro, attraverso una restituzione sensoriale soggettiva, ridefinire e progettare lo spazio urbano.
Contributi teorici e progettuali diversi sono stati attivati attraverso lezioni aperte e due workshop di sonorità civile e urbana. Tutti organizzati all’interno del laboratorio sulla città Diver s City, hanno permesso l’incontro con l’architetto e grafico Lorenzo Cotti, il soundresearcher Davide Tidoni, il compositore e musicista Massimo Rinaldi. Accanto a questi la valutazione dei progetti ha visto l’amichevole contributo del musicista ed esperto in soundscape Enzo Favata.
I corsi sono stati caratterizzati da una prima fase di analisi legata alla mappatura sonora che anche attraverso la qualità della rappresentazione grafica ha permesso una lettura della piazza articolata e in profondità. Studentesse e studenti si sono cimentati con progetti che tengono conto della dimensione «sonora» dello spazio e le proposte sono state articolate utilizzando anche software di rielaborazione audiovisiva.
L’elaborazione di sonografie della piazza, anche se legata all’approccio multidisciplinare del noto progetto di ricerca World Soundscapes, è diventata una sorta di pretesto/preambolo volto alla sensibilizzazione di aspetti spesso trascurati dell’interpretazione delle forme dello spazio pubblico e non solo.
 Il secondo appuntamento è la lezione aperta di Elisabetta Cioni, ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Sassari. Intitolata «Chi vive con chi: legami di coppia e legami di parentela nella città contemporanea», la lezione si terrà il 21 marzo alle 15 nell’Asilo Sella sul Lungomare Garibaldi. Nelle società in cui il capitalismo si è da più lungo tempo radicato e diffuso, i comportamenti sentimentali e sessuali degli uomini e delle donne hanno cominciato a manifestare tangibili segni di cambiamento fin dalla metà degli anni Sessanta del secolo scorso. Da allora è iniziata a diminuire la quota delle unioni matrimoniali stabili e a crescere quella delle unioni coniugali non sancite da matrimonio; il numero delle persone che restano nubili e celibi tutta la vita è in aumento; cresce la possibilità di divenire padri e madri senza sposarsi; le coppie omosessuali sono divenute più numerose, oltre che più visibili. Che cosa c’è all’origine di questi cambiamenti? Quali conseguenze si sono determinate nella vita quotidiana degli abitanti delle città contemporanee? Quali evoluzioni è possibile aspettarsi in futuro?
PAOLO CORETTI 
8 - La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Sassari
Sabato una serie di incontri con gli studenti della Corsica 
ALGHERO. Proseguono le attività culturali e sportive del programma Interreg IIIA Italia - Francia, nel quale il Comune riveste il ruolo di partner con la Corsica.
Il progetto, denominato Sport e Società Mediterranea, si prefigge la condivisione di obiettivi comuni tra le due regioni transfrontaliere.
Una tappa del progetto si svolgerà sabato prossimo con la visita ad Alghero degli studenti universitari corsi. Il programma prevede al mattino una visita al parco di Porto Conte e una escursione in battello nell’area marina protetta di Capo Caccia Isola Piana. Nel pomeriggio, alle 14,30, gli studenti si sfideranno in due incontri di calcio che si svolgeranno nel campo sportivo del Mariotti.
Alle 16 gli universitari algheresi si incontreranno per un confronto di esperienze con i loro colleghi dell’Università di Corsica. L’evento si svolge con il coordinamento dell’assessorato allo Sport il cui assessore, Giuseppe Sanna, pone in evidenza che: «Momenti come quello di sabato prossimo sottolineano la collaborazione tra due Paesi europei caratterizzati da differenti peculiarità culturali ma uniti dalla necessità di crescita e sviluppo. L’iniziativa consente a molti giovani di prendere parte a un importante scambio culturale sviluppando una mentalità europea che va oltre i confini territoriali e che si proietta verso un futuro ancora più sinergico».

 
9 - Il Nord Sardegna
Culture – Pagina 32
Dalla Facoltà di architettura i progetti degli studenti in mostra
L’esposizione “Ascoltare con gli occhi guardare con le orecchie” è visitabile fino al 24 marzo
Indaga i volti possibili della città, in un affascinante percorso che attraversa e intreccia i diversi livelli della percezione, “Ascoltare con gli occhi guardare con le orecchie. Nuove sonografie per Piazza Civica”, la mostra che sarà inaugurata stasera alle 19 nella Sala di piazza Sant’Erasmo 13, presso i Bastioni Magellano ad Alghero. L’iniziativa promossa dalla Facoltà di Architettura mette l’accento su peculiarità spesso trascurate del paesaggio urbano, per proporre un’idea di spazio globale che include forme e colori, suoni e ritmi, attribuendo inediti significati e funzioni a geometrie e volumi. La collettiva curata dalla professoressa Paola Rizzi raccoglie i lavori realizzati dagli allievi dei corsi di analisi e progettazione urbana del III e V anno di Architettura, arricchiti dai numerosi spunti offerti da incontri e workshops di “sonorità civile e urbana” nell’ambito del laboratorio sulla città Divers City. Dal confronto con artisti e studiosi, dall’architetto e grafico Lorenzo Cotti al soundresearcher ��avide Tidoni, il compositore Massimo Rinaldi e il sassofonista esperto in soundscapes Enzo Favata sono scaturiti i progetti che ripensano in chiave sonora attraverso interventi minimalisti o più radicali un luogo emblematico della topografia della città catalana. ��uarda con attenzione alle metamorfosi culturali e sociali e alle rivoluzioni della geografia degli affetti, la sociologa Elisabetta Cioni, docente e presidente del corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’ateneo sassarese, che domani alle 15 presso l’Asilo Sella sul Lungomare Garibaldi di Alghero terrà una lezione aperta su “Chi vive con chi. Legami di coppia e legami di parentela nella Città Contemporanea”.

Questionario e social

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