Venerdì 7 marzo 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 marzo 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 10 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  
1 - Master in architettura a Carbonia (L'Unione - La Nuova)

 
1 – L’Unione Sarda
Prov Sulcis Pagina 23
carbonia Nel Centro del carbone
Master universitario in architettura, aperte le iscrizioni
 
 Il master universitario per il "Recupero e conservazione dell'architettura moderna" ritorna in città. Carbonia si conferma polo di attrazione scientifica e culturale ospitando, infatti, la seconda edizione dei corsi universitari di secondo livello riservati ai futuri progettisti nel campo della conservazione del patrimonio architettonico moderno e contemporaneo. E la città, in questo senso, è un laboratorio a cielo aperto. Non a caso la seconda edizione del master si terrà ancora una volta presso il Centro italiano della cultura del carbone, nella Grande Miniera di Serbariu, dove già si era svolta tre anni fa la prima edizione di questa prestigiosa esperienza culturale e didattica.
Il Master è organizzato dal Comune, dall'Università di Cagliari, dall'associazione Docomomo e dall'Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Ingegneria. Anche stavolta possono partecipare sino a trenta laureati in ingegneria o architettura. Dovranno presentare domanda di iscrizione entro il 19 marzo versando una quota di 2.400 euro. Potranno poi concorrere all'assegnazione di due borse di studio di importo pari alla quota di iscrizione. Il master è articolato in 1.500 ore di lezione da seguire nel Centro italiano della cultura del carbone e, a Cagliari, presso il Dipartimento di Architettura. In cattedra, una ventina di docenti di vari Atenei italiani ma anche tedeschi. L'obiettivo di questa edizione bis del corso universitario di secondo livello è quello di formare un nuova figura di progettista specializzato nel recupero del patrimonio moderno e contemporaneo. Le competenze che acquisiranno i partecipanti al master avranno ricadute positive nella stessa Carbonia, «già interessata - ricorda l'assessore comunale alla Formazione e all'Università Ia Gessa - da un ampio programma di recupero urbano».
Il master è in grado di offrire diversi sbocchi professionali. Si può trovare impiego in enti pubblici fra i quadri direttivi preposti alla tutela dell'architettura, in istituzioni e società private che operano nel settore del restauro o come liberi professionisti. Sono ammessi alla selezione i laureati con vecchio o nuovo ordinamento in Architettura, Ingegneria edile o civile, ma anche i dottori in discipline analoghe purché attinenti al percorso didattico che il master si prefigge.
Andrea Scano
 
2 – L’Unione Sarda
Week Gossip Pagina 35
Ma quanto vanno veloce questi ingegneri-piloti
Il capoteam: «A luglio le prove sul circuito di Silverstone
Quanto ci è costata la macchina? Settantamila euro
E la guideremo noi»
La monoposto da corsa progettata da dieci studenti della facoltà cagliaritana di Ingegneria
 
Da Cagliari a Silverstone per vincere. Un anno fa hanno progettato una formidabile monoposto da competizione ottenendo il primo premio nel prestigioso concorso internazionale Formula Ata; non paghi di quel trionfo, celebrato a Fiorano, oggi si preparano a scendere in pista sul leggendario circuito britannico di Silverstone per sbaragliare la concorrenza al volante della loro creatura a quattro ruote.
Protagonisti di questo grande sogno motoristico, dieci giovani ingegneri dell'Università di Cagliari animati da una sconfinata passione per le corse automobilistiche. Il concorso consisteva nel progettare una vettura completa, dinamica e competitiva. Loro ce l'hanno fatta, con pochi soldi e tanto impegno. Nell'ultimo anno sono andati a caccia di sponsor e fornitori. Hanno bussato a tante porte e ora sono riusciti a centrare anche il secondo obiettivo: mettere insieme i soldi necessari per trasformare il progetto in un prototipo realmente esistente e soprattutto funzionante. Sui circuiti del mondo.
«La vettura è in fase di realizzazione», spiega il capoteam Sara Cabitza, «stiamo lavorando sodo perché sia pronta per l'estate. A luglio infatti ci attendono le prove sul circuito di Silverstone e non vogliamo mancare all'appuntamento». In splendida forma.
Soldi spesi? «Il solo manufatto è costato 30 mila euro, ma considerando tutte le spese e il costo della trasferta in Inghilterra la cifra finale si aggira sui 70 mila euro». Una domanda sorge spontanea: ma se l'auto è una sola e i progettisti sono dieci, chi di loro avrà il compito di guidarla? «Piloteremo a turno», assicura, «perché le prove sono tante: tenuta, accelerazione in rettilineo, giro veloce, affidabilità, consumo. Nessuno resterà a guardare».
Ieri i piloti-igegneri made in Sardegna si sono dati appuntamento nell'aula magna di Ingegneria per avere qualche utile suggerimento da due autentiche icone dell'ingegneria automobilistica mondiale: Sergio Limone e Paolo Massai. Ingegnere meccanico responsabile della progettazione Lancia dal 1980 al 2005, Limone è famoso per aver ideato vetture leggendarie che hanno fatto la storia del rally. Qualche esempio? La Stratos, la Lancia Rally 037, la Delta S4 e la Delta Integrale pluricampione del mondo. Massai ha rivestito il ruolo di responsabile dei motori Ferrari ai tempi di Prost e Mansell ed è noto al grande pubblico grazie alla rivista Quattroruote, di cui è il più illustre collaboratore.
Paolo Loche
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 22
Belvì. Per la Giornata internazionale domani manifestazioni anche a Gavoi
Il lavoro delle donne nel cuore della Barbagia
 
“Democrazia e partecipazione, l'apporto delle donne”, è questo il tema del dibattito - promosso dalla consigliera regionale di Parità Luisa Marilotti e dal Sistema bibliotecario territoriale della Barbagia Mandrolisai - in programma domani, alle 17,30, all'Hotel Phillyrea di Belvì. «La scelta di celebrare il Centenario della Giornata Internazionale della Donna in un piccolo comune come Belvì, nel cuore delle Barbagie - spiega Luisa Marilotti - vuole essere una risposta concreta dell'Istituzione che rappresento, all'esigenza, molto sentita tra le donne di una delle aree più interne della Sardegna, di rilanciare forme aggregate e consapevoli di partecipazione attiva alla vita politica e sociale». L'incontro, rivolto ad amministratrici, imprenditrici, donne del mondo del lavoro e della cultura del paese e di tutto il territorio, sarà coordinato da Tonina Paba, dell'Università di Cagliari ed ex primo cittadino di Aritzo. Tra le relatrici che animeranno l'incontro la consigliera regionale Giovanna Cerina, la consigliera di Parità Luisa Marilotti; Tiziana Putzolu, esperta di mercato del lavoro e Paola Raspitzu, dirigente amministrativo dell'ospedale di Sorgono.
GAVOI In occasione della Giornata internazionale della donna la ProcivArci e il Collettivo Barbagia reverde di Gavoi hanno organizzato, in collaborazione con la libreria Aurelio Pullara, un incontro sul movimento studentesco del '68. Il dibattito, che si terrà domani alle 18,30 nella biblioteca comunale, partirà dalla discussione del libro dell'insegnante nuorese Salvatore Ciusa “Il 68 visto dal 68: movimenti, democrazia, emancipazione femminile”.
Michele Arbau
4 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 20
I bambini e le malattie allergiche: quali rimedi?
Convegno in città il 28 e 29 marzo con trenta specialisti isolani e della penisola
 
Si svolgerà a fine mese, in città, il primo congresso regionale della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip). Una trentina di specialisti, provenienti da tutta l'Isola e dalla penisola, si ritroveranno all'Hotel Mediterraneo, il 28 e il 29 marzo, per dar vita a un dibattito sulle malattie allergiche e infettive che colpiscono i bambini in età pediatrica (da zero a quattordici anni).
Si parlerà nello specifico di allergie alle proteine del latte, prevenzione e terapia dell'asma bronchiale, angiodema e celiachia. Una delle quattro sessioni previste sarà dedicata alla presentazione dei casi clinici e al confronto tra gli specialisti. Si parlerà inoltre di vaccinazioni, dell'utilità degli steroidi inalatori, degli antistaminici di nuova generazione e degli antileucotrieni nelle malattie non asmatiche.
Nel lungo elenco di relatori e moderatori spiccano tanti nomi illustri. Esperti del calibro di Antonio Cao, professore emerito di pediatria, che parlerà delle "febbri periodiche"; Stefano De Virgiliis, primario della Prima Clinica pediatrica di Cagliari, che parlerà di "bronchiolite e asma"; Pierfranco Biddau, primario del reparto di Onco-ematologia pediatrica del Microcitemico; Giuseppe Masnata dell'ospedale Brotzu; Paolo Emilio Manconi; Renzo Galanello; Roberto Targhetta; Paolo Pusceddu, primario della Divisione pediatrica del Brotzu, e Basilio Mostallino, segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri.
Ad arricchire il dibattito di ulteriori spunti ci penseranno Alberto Martelli (Milano), Marzia Duse e Salvatore Tripodi (Roma), Gian Luigi Marseglia (Pavia), Alberto Ugazio e Giorgio Bartolozzi (Firenze). La provincia di Sassari sarà rappresentata da Domenico Gallisai e Paolo Castiglia. Da Nuoro arriveranno Antonio Cualbu e Massimina Puddu. I casi clinici saranno proposti da Maria Grazia Leoni (Alghero), Filippo Fele (Ozieri), Sandro Paoletti e Davide Firinu (Cagliari) e Giampiero Piras (Iglesias). Coordinerà i lavori il presidente regionale della Siaip Umberto Pelosi.
Il congresso è patrocinato dalla Società italiana di malattie respiratorie infantili (Simri), dall'assessorato regionale alla Sanità e dall'Università degli studi di Cagliari. Per acquisire ogni ulteriore informazione si consiglia di contattare la segreteria organizzativa Corsi & Congressi telefonando al numero 070/383373 o allo 070/383126. In alternativa si può consultare il sito internet www.corsiecongressi.it.
Paolo Loche

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Confindustria. Incontro tra la giunta e il rettore 
Università e imprese, sinergie per la ricerca 
Il presidente Scanu: «Contatti continui in nome dello sviluppo» 
 
 CAGLIARI. Nuovo incontro tra l’Associazione degli industriali e il rettore Pasquale Mistretta sulle sinergie tra mondo del lavoro e l’università. Il presidente provinciale Alberto Scanu ha ribadito che uno degli obiettivi prioritari dell’Associazione è riattivare un rapporto che, negli ultimi anni, s’è via via affievolito e che è invece “oggi riteniamo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale del territorio”.
 Scanu è stato chiaro: «Il confronto tra l’Università e le imprese - ha detto - è essenziale per verificare le esigenze delle aziende e sostenerle nella ricerca e nell’innovazione. Ma questo rapporto è essenziale anche per l’università, perché le consentirà di sviluppare una attività non fine a se stessa ma funzionale alla crescita del Paese». Per questi motivi l’Associazione ha costituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di favorire il trasferimento delle conoscenze, di istituire reti di collegamento fra le imprese, di consolidare le relazioni fra le istituzioni pubbliche e private, di rafforzare i percorsi formativi e renderli più adeguati alle reali esigenze delle imprese. Particolare attenzione - secondo gli industriali - dev’essere posta anche all’internazionalizzazione che deve riguardare non solo le imprese ma anche gli studenti, i laureati, i docenti, e che deve orientarsi, almeno in questa fase cruciale per i mercati, verso il bacino del Mediterraneo e l’estremo Oriente, con particolare riferimento alla Cina e all’India.
 Il rettore Mistretta ha ribadito la volontà dell’Università di rinnovare e rinforzare i rapporti di collaborazione con il sistema delle imprese, puntando sulle sue eccellenze nella didattica e nella ricerca. Eccellente confermate dalle recenti classiche nazionali e che resistono nonostate i tagli nei contributi ministeriali e i vincoli posti dalla burocrazia.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Cagliari
Master in recupero dell’architettura moderna 
Seconda edizione del corso con le lezioni al Centro della cultura del carbone 
 
CARBONIA. Carbonia continua a collocarsi, nel mondo dell’urbanistica, come città laboratorio. La sua caratteristica peculiare di centro più importante dell’architettura razionalista ne fa infatti una sorta di città museo, la più completa delle città di fondazione. Qui da un lato si leggono gli indirizzi degli urbanisti del novecento e dall’altro ne fa una sede ideale per studiare e sperimentare nuove tecniche di conservazione e di recupero delle strutture, legate anche all’uso di particolari materiali della costruzione originaria. Motivi che ne fanno la sede naturale di corsi specialistici. Così, dopo il successo del primo corso, amministrazione comunale e Università di Cagliari hanno deciso di dare il via, con lezioni nella sede del Centro Italiano della cultura del carbone e a Cagliari presso il Dipartimento di Architettura dell’Università alla seconda edizione del Master su «Recupero e conservazione dell’architettura moderna».
 Il Master, come dimostrato dalla precedente edizione, rappresenta per Carbonia una importante occasione di crescita culturale. Il progetto formativo si propone, infatti, di realizzare proposte originali ed innovative e rafforza la scelta di caratterizzare la città, già interessata da un ampio programma di recupero urbano, come polo d’attrazione scientifico e culturale per i professionisti e gli appassionati di Architettura Moderna. Gli organismi coinvolti, oltre al comune di Carbonia e all’Università di Cagliari, sono molteplici Collaborano infatti anche la Docomomo Italia, l’Università di Roma-Tor Vergata, tutti interessati a sviluppare le tematiche relative al recupero e alla conservazione dell’Architettura Moderna, con un livello di specializzazione e di approfondimento tecnico e operativo che intende coinvolgere il mondo professionale, le aziende del settore e le Soprintendenze. Obiettivo del Master è, per questo, finalizzato a formare una figura di progettista del recupero e della conservazione con specifiche competenze nel settore del patrimonio moderno e contemporaneo, capace capacedi intervenire con uno spettro di competenze che vanno dalla conoscenza storica, alla Tecnica delle Costruzioni, le Scienze dei Materiali e la Diagnostica.
 In pratica, è un’occasione, per i laureati di Architettura e ingegneria, per acquisire nuove professionalità e intraprendere nuovi sbocchi professionali sia nel settore pubblico che nel privato.
 Carbonia vede contemporaneamente aprirsi nuove opportunità. Tutti i piani di recupero e di sistemazione urbanistica che vengono attuati in città sono svolti in collaborazione con l’Università e molte delle soluzioni adottate e degli studi che vengono utilizzati sono frutto di studi nati proprio nel corso del primo master realizzato in città. «Il Recupero e la Conservazione dell’Architettura Moderna costituiscono un tema di crescente e vivo interesse, con forti ricadute sul piano operativo ed economico - ha spiegato il sindaco Tore Cherchi -. Siamo felici che la nostra città diventi in questo settore uno dei protagonisti privilegiati».
Gianfranco Nurra 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Olbia
«Scuola, scienza e società», tavola rotonda alla Maddalena 
 
 LA MADDALENA. È iniziato ieri il convegno «Scuola, scienza e società» organizzato dall’Istituto nautico Millelire, capofila per il 2008 (con il dirigente Luciano Mannoni) con il liceo di La Maddalena (le insegnanti Lidia Gesualdi e Daniela Tobbia) e l’Istituto «Falcone-Borsellino» di Palau (Paola Cutroneo). Il coordinamento scientifico è stato affidato a Sebastiano Seatzu, maddalenino e ordinario di matematica all’università di Cagliari. A dare il benvenuto agli ospiti nel teatro Primo Longobardo, i tre docenti degli istituti, ma anche l’assessore alla Cultura Gian Vincenzo Belli e l’assessore provinciale Pierfranco Zanchetta, oltre il comandante delle scuole sottufficiali Maurizio Palmese.
 Si è parlato di limiti e prospettive delle fonti rinnovabili, di tecnologie per l’analisi dei cambiamenti climatici, di risanamento ambientale, di talassemia e di psicopatologie legate alla difficile fase adolescenziale. Temi centrali come l’ambiente, la tecnologia e l’applicazione matematica saranno approfonditi da esperti autorevoli, come Sebastiano Seatzu che a lungo ha parlato con gli studenti di fonti energetiche rinnovabili. Lo scopo fondamentale del convegno è avvicinare i giovani alla scienza, creare interesse e portarli a riflettere su un’importanza dello sviluppo scientifico per il progresso del paese.
«Ma anche - ha detto Seatzu - per la realizzazione personale. E’ molto difficile trovare un’occupazione soddisfacente senza oggi avere una cultura scientifica. Pur non avendo un contatto diretto con i ragazzi, se non tramite i componenti del comitato organizzatore, Seatzu ha confermato il notevole interesse dei ragazzi di fronte a temi fondamentali per lo sviluppo». (a.n.)
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ. SCIENZE DELLA FORMAZIONE 
Master in criminologia 
 
 CAGLIARI. La facoltà di Scienze della formazione ha organizzato tre master di secondo livello in “Psicologia giuridica e criminologia”, “Gestione dei processi di sviluppo umano e organizzativo” e in “Tecniche metodi di orientamento”. Bandi e moduli d’iscrizione sono pubblicati sul sito www.unica.it/postlauream. Ulteriori informazioni sono possibile anche allo 070/6557513 dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18. 
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Nazionale
SEMINARIO ALLA CAMERA DI COMMERCIO 
«L’agropastorizia non deve morire» 
Studiosi ed esperti alla ricerca di una via per uscire dalla crisi delle campagne 
 
 NUORO. «Pastoralismo mediterraneo: tra tradizione e innovazione scientifico-tecnologica», questo il tema del convegno di studi intorno al quale da ieri studiosi e ricercatori discutono nell’auditorium della Camera di commercio di via Papandrea. L’incontro, che proseguirà stamane, è stato organizzato dall’Associazione italiana società scientifiche agrarie, registra una larghissima partecipazione di studenti, tecnici ed esperti.
 Partendo dalla storia millenaria delle popolazioni dei paesi che gravitano sul bacino del Mediterraneo, docenti, studiosi e ricercatori hanno analizzato le relazioni tra il suolo, la vegetazione, il clima, gli animali e l’uomo, che tutti insieme contribuiscono a sviluppare l’attività pastorale, la formazione del paesaggio agroforestale, la biodiversità vegetale e lo sviluppo economico-sociale, attraverso i prodotti agroalimentari e zootecnici.
 Al centro delle attenzioni del pastoralismo mediterraneo, che da qualche tempo sta vivendo un momento di profonda crisi e di incertezza per il futuro, sono le tematiche e i problemi legati al mancato rinnovamento delle tecniche di allevamento, miglioramento dei pascoli e della qualità dei suoli, all’abbandono, conservazione ambientale, gestione sostenibile del pascolo in foresta, multifunzionalità e qualità di filiera.
 L’obiettivo dell’Associazione italiana delle società scientifiche agrarie è quello di richiamare tutti, insieme agli operatori del comparto, a fare una profonda riflessione sugli sviluppi futuri della scienza applicata ai sistemi pastorali mediterranei. Giusto per evitare la morte dell’agropastorizia.
 Al convegno prendono parte, insieme ai ricercatori dell’Università di agraria, anche gli studenti, gli amministratori pubblici, tecnici di varie organizzazioni, per tentare di garantire, con il confronto e le analisi, un futuro ad un sistema di relazioni che rappresenta le radici profonde della società mediterranea.
 Ieri alla tribuna dei relatori si sono alternati i ricercatori del Cnr-Ispaam di Sassari, del dipartimento di agronomia di Pisa, dell’Agris Sardegna, dell’Aissa, del nucleo di ricerca sulla desertificazione dell’ateneo turritano, del dipartimento di scienze agronomiche e genetica vegetale agraria, della Fao-Ciheam e del Csic di Madrid. Ciascuno ha dato un contributo per l’identificazione delle principali priorità di ricerca scientifica, offrendo supporti e suggerimenti per favorire i programmi relativi allo sviluppo di sistemi agro-silvo-pastorali sostenibili.
 Insieme alla necessità di rinnovare e ammodernare le aziende pastorali sono stati forniti dai relatori, ciascuno per un particolare aspetto delle varie problematiche, una serie di suggerimenti per la valorizzazione della professione e dei prodotti. Oltre che per l’innovazione tecnologica in azienda, guardando al pastoralismo come sistema di produzione zootecnica nel quale gli animali vanno al pascolo per più del 50% del tempo annuo, che può essere sostenibile a patto che i prodotti siano migliori e riconoscibili dal consumatore. Se non altro perchè il latte e i prodotti lattiero-caseari ottenuti da animali al pascolo sono indiscutibilmente più gustosi. Hanno riferito di questi argomenti Antonello Franca, che ha parlato a nome dei colleghi Salvatore Caredda, Claudio Porqueddu e Leonardo Sulas; da Giuseppe Pulina, Luca Battaglini, Vincenzo Fedele, Marcello Mele e Alessandro Priolo.
 Dei progetti internazionali sul pastoralismo ha riferito Michele Stanca, mentre Pietro Luciano ha trattato il tema della difesa del patrimonio boschivo a “Quercus suber” nella zona trasfrontaliera sardo-corsa, sottolineando la necessità di adottare misure fitosanitarie preventive e il risanamento delle sugherete danneggiate.
 Giovanni Molle, di Agris Sardegna, ha illustrato un progetto europeo finalizzato allo studio di sistemi foraggeri basati sulle leguminose, utilizzate con il pascolamento. Attraverso un’indagine su 5 aree pedo-climatiche della Sardegna, dove sono stati monitorati 40 allevamenti ovini per tastarne le diffusione, le tecniche di utilizzazione, le risposte zootecniche relative ai pascoli basati sulle leguminose, hanno attestato i vantaggi nell’utilizzo delle leguminose foraggere, suggerendo priorità per ricerche future. I lavori del seminario riprendono stamane, alle ore 9, presso la Camera di commercio, con la III e la IV sessione.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Fatto del giorno
La Regione pronta a salvare Baratz 
Le prime indicazioni sulle cure necessarie sono vecchie di 30 anni 
L’assessorato all’Ambiente annuncia un intervento straordinario 
 
 SASSARI. L’assessorato regionale alla Difesa dell’Ambiente muove i primi passi per salvare il Baratz, unico lago naturale della Sardegna. E anche l’Università sassarese, che per anni ha studiato le problematiche di quel sito, è pronta a scendere in campo.
 La situazione particolarmente critica rilevata nelle ultime settimane conferma la gravità della condizione del lago e pone una serie di quesiti relativi a una maggiore conoscenza dei meccanismi ecologico-ambientali. Anche l’intervento straordinario per «aiutare» il Baratz a non scomparire, infatti, non può prescindere dalle informazioni acquisite dagli studiosi attraverso una attività pluriennale di monitoraggio. E in questo senso possono tornare utili gli studi effettuati soprattutto tra il 1980 e i primi Anni Novanta dal Dipartimento di Botanica ed ecologia vegetale dell’Università di Sassari (con i professori Sechi e Cossu): attività importanti che, comunque, richiedevano la necessità di ulteriori approfondimenti, specialmente rivolti alla soluzione dei problemi già rilevati.
 E quella che sta emergendo a pochi giorni dall’inizio della stagione primaverile, è probabilmente la parte più grave di tutta la travagliata storia del lago di Baratz che - proprio perchè unico lago naturale dell’isola e sito di interesse comunitario - meriterebbe ben altre attenzioni e la destinazione di risorse fondamentali per la sua tutela.
 Già all’inizio degli Anni Ottanta, gli studiosi impegnati a verificare le criticità del lago avevano individuato due aspetti fondamentali: i problemi di bilancio idrico e di eutrofia. E da quelle valutazioni erano partiti per impostare un piano di risanamento.
 Le prime «indicazioni» di quasi trent’anni fa tornano utili ora che il lago di Baratz - che si è ritirato su un fronte di 60 metri - ha bisogno di immediati contributi idrici (magari utilizzando apporti che, in simili condizioni, solo le condotte del Consorzio di Bonifica della Nurra possono garantire. Le indagini sui sedimenti (Lugliè 1984-86) avevano già testimoniato che i problemi di bilancio idrico, probabilmente intrinsechi al lago, si erano manifestati nel secolo scorso. Proprio la natura peculiare del Baratz - si è formato a seguito dello sbarramento da parte di una duna sabbiosa, l’assenza di un emissario, il bacino limitato e le oscillazioni climatiche (specie il calo della piovosità) - ha messo in risalto la criticità del lago dove i deflussi idrici avvengono per evaporazione e filtrazione (attraverso la duna). Una ragione in più, in effetti, per non interrompere il monitoraggio e varare un piano di «assistenza» che, superata la fase di risanamento, possa entrare in quella della piena valorizzazione sul fronte ambientale e turistico. La grave situazione denunciata in questi giorni - non solo i problemi idrici ma anche la condizione di evidente abbandono attorno al lago - porta ad affermare che qualcosa si deve essere inceppata nel meccanismo avviato per la tutela della «risorsa sensibile». Per migliorare lo stato ecologico delle acque erano stati individuati gli interventi prioritari: contrastare il progressivo interrimento del lago; controllo e abbattimento delle principali fonti inquinanti nel bacino imbrifero; asporto e smaltimento dei fanghi in putrefazione presenti sul fondo del lago e opera di ossigenazione delle sostanze organiche. Interventi più che mai urgenti se davvero si vuole salvare il Baratz e assicurare quello sviluppo sostenibile della zona (che coinvolge i comuni di Sassari e Alghero) più volte annunciato.
Gianni Bazzoni
 

Questionario e social

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