UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 28 febbraio 2008

Giovedì 28 febbraio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 febbraio 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 - Convegno a Cagliari su Cocco Ortu (L'Unione - La Nuova)
1 – L’Unione Sarda
Cultura – pagina 57
I prossimi appuntamenti saranno dedicati a Piloni, Angioy, Asproni, Delogu, Nivola e Spano
Viaggio nella Sardegna dei padri fondatori
Comincia oggi a Cagliari un ciclo di convegni: il primo è dedicato a Francesco Cocco Ortu  
 
Il viaggio nel passato, nella cultura e nell'identità della Sardegna inizia oggi: Preferiamo confrontarci con la speranza e l'augurio che la gente sarda...intenda che le sorti future dell'isola dipendono...dall'attività e dall'energia dei suoi abitatori è la frase di Francesco Cocco Ortu scelta per aprire il convegno a lui dedicato (“Francesco Cocco Ortu, nel centenario del testo unico sulla legislazione speciale per la Sardegna”) questa mattina nella sala Nanni Loy dell'Ersu (via Trentino 2, ore 9,15) di Cagliari. Per ricostruire la figura dell'uomo politico, del giornalista e approfondire alcuni aspetti del suo impegno non solo per l'Isola. Intervengono gli esperti dell'università di Roma La Sapienza Carlo Ghisalberti con “Luci ed ombre dell'età giolittiana” e Guido Melis con “La legislazione speciale nell'esperienza dello Sato liberale: il caso Sardegna” ma anche Antonio Scornajenghi dell'università di Roma 3 con “Dal Partito democratico costituzionale al Partito democratico costituzionale italiano. Francesco Cocco Ortu e l'organizzazione politica dei liberali in età giolittiana”. Nel pomeriggio (dalle 15) la seconda parte con le relazioni di Tito Orrù, presidente del comitato di Cagliari dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano con “Note biografiche sul ministro Cocco Ortu: dal programma zanardelliano all'avvento del fascismo”, Manlio Brigaglia dell'università di Sassari con “Le trasformazioni della società sarda nel periodo giolittiano” e i contributi dei docenti dell'università di Cagliari Gianfranco Tore con “Politica, agricoltura e bonifiche nella Sardegna del Novecento” e Franco Masala con “Bonifiche e trasformazioni del territorio: le conseguenze di una legge”. Coordina Luigi Lotti, presidente dell'Istituto italiano per la storia moderna e contemporanea.
Il convegno dedicato a Cocco Ortu è il primo passo di un lungo viaggio nel passato che hanno voluto intraprendere Regione e ministero dei Beni culturali (il convegno di oggi è in collaborazione con il comitato di Cagliari per la storia del Risorgimento italiano). Titolo del progetto “Protagonisti della storia e della cultura della Sardegna” che andrà avanti sino alla fine dell'anno. Altri incontri e iniziative si terranno (le date devono ancora essere fissate) nel tentativo di ripercorrere il cammino di Luigi Piloni (nato a Cagliari nel 1907), funzionario della presidenza del Consiglio dei ministri e intellettuale che ha donato libri, stampe e dipinti all'università di Cagliari; di Giovanni Maria Angioy, imprenditore, docente universitario, giudice della Reale Udienza, da ricordare nel bicentenario dalla sua scomparsa; di Giorgio Asproni (nato a Bitti nel 1808), anche lui impegnato in politica dopo aver tolto l'abito talare, ma anche giornalista e intellettuale; di Raffaele Delogu, storico dell'arte all'università di Cagliari, prima soprintendente ai Monumenti e Gallerie per la Sardegna poi a Roma per dirigere il Bollettino dell'arte del ministero della Pubblica istruzione; di Costantino Nivola (il grande artista di Orani, dove è nato nel 1803), pittore, scultore, grafico pubblicitario con una lunga esperienza a New York; di Giovanni Spano, laurea in Teologia, appassionato di lingue, studioso di greco, ebraico e arabo. Il convegno a lui dedicato è “Gli ebrei in Sardegna nel contesto mediterraneo: dagli studi di Giovanni Spano all'epoca contemporanea”. Tutti appuntamenti ancora da fissare, tutte occasioni da cui nasceranno delle collane per le scuole. «Il sentimento dell'identità si costruisce con una pedagogia basata sull'archeologia, sulla lingua, sulla musica e la memoria di chi ha dato lustro alla Sardegna», dice l'assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu.
In questo progetto, in questo viaggio nella cultura, sono (e saranno) coinvolti diversi esperti e studiosi (sardi e non solo). «Nel contribuire all'istituzione di una memoria al servizio dei cittadini è un'occasione importante anche per le scuole che non dedicano sempre molto spazio alla storia della Sardegna», spiega Marinella Ferrai Cocco Ortu, direttore dell'Archivio di Stato e oggi fra i protagonisti del convegno su Cocco Ortu. La geografa Isabella Zedda Macciò descrive Piloni di cui si parlerà in uno degli incontri in programma entro la fine dell'anno: «È un personaggio non tanto conosciuto ma il suo contributo nella ricostruzione e nella conservazione della storia è notevole». Il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, annuncia «gli appuntamenti dedicati ad Asproni per ottobre fra Bitti, Nuoro, Cagliari e Roma». La studiosa Cecilia Tasca introduce un altro personaggio, Spano: «Il suo impegno per la storia degli ebrei merita una grande attenzione». Ugo Collu, presidente della Fondazione Nivola, aggiunge: «Approfondire lo studio su questa figura rappresenta certamente un investimento. Costantino Nivola è considerato fra i cento più importanti europei vissuti in America nel secolo scorso. Uno degli obiettivi della Fondazione è proprio quello di porre l'attenzione sui progetti meno conosciuti». Sono in programma allestimenti, convegni e il contributo di Maria Lai.
La Sardegna adesso si guarda indietro. Per (ri)scoprire e per ricordare i propri padri. Per capire e non dimenticare.
Nikolaj Frigo

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Oristano
IL CONVEGNO 
Confronto tra esperti e politici 
 
 ALES. “L’Associazionismo tra imprese come occasione di rilancio di un territorio rurale”, questo il titolo del convegni in programma domenica alle 11 nella sala convegni del municipio.
 Dopo i saluti del sindaco Lino Trudu e del presidente del Consorzio “Due Giare Line Zedda, si entrerà nel merito dei lavori che saranno introdotti e coordinati da Diego Loi dell’Agenzia di sviluppo Due Giare.
 A seguire gli intervento di Cristiano Carrus, assessore provinciale al Turismo, sul tema “Il ruolo delle istituzioni provinciali nella promozione e valorizzazione delle imprese nelle aree interne”.
 Quindi il presidente della Camera di Commercio di Oristano Pietrino Scanu su “L’associazionismo: una leva per il rafforzamento competitivo del sistema imprenditoriale della provincia di Oristano”.
 A prendere il microfono sarà quindi Giuseppe Melis, presidente del corso di laurea in Economia e gestione dei servizi turistici presso la facoltà universitaria di Cagliari che relazionerà su “Formazione, imprese e territorio: una sfida per il rilancio delle aree rurali interne; a seguire Diego Loi sulle strategie a sostegno del sistema imprenditoriale locale e Andrea Ledda, presidente dell’associazione “Abas” sulle prospettive e azioni future per la promozione del Centro commerciale naturale. (t.s.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Alghero, Antomarini e Tagliagambe presentano un saggio su Florenskij 
 
 ALGHERO. Oggi alle ore 18 nei locali dell’Asilo Sella (Lungomare Garibaldi), Brunella Antomarini e Silvano Tagliagambe presenteranno il volume «La tecnica e il corpo. Riflessioni su uno scritto di Pavel Florenskij», edito da FrancoAngeli. Coordina e introduce Giovanni Maciocco, preside della Facoltà di Architettura e autore di un contributo allo stesso libro.
Pavel Aleksandrovic Florenskij (1882-1937), pensatore originale e poliedrico, teologo, filosofo della scienza e della religione, matematico, fisico, ingegnere elettronico, teorico dell’arte e di filosofia del linguaggio, studioso di estetica, di simbologia e semiotica, ha avuto una grande incidenza sul clima di acceso fervore innovativo che caratterizzò i primi anni della Russia sovietica anche in campo artistico.
 Brunella Antomarini insegna Filosofia contemporanea ed Estetica alla John Cabot University; ha pubblicato numerosi articoli su riviste italiane e straniere sul problema estetico-cognitivo della percezione della forma.
 Silvano Tagliagambe si è laureato in filosofia con Ludovico Geymonat e si è specializzato in fisica a Mosca. È stato docente di Filosofia della scienza nelle Università di Cagliari, Pisa e La Sapienza di Roma. Attualmente è professore ordinario di Filosofia della scienza presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari. È condirettore della rivista Nuova civiltà delle macchine, fondata da Francesco Barone.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Cultura e Spettacoli
Sette sardi da non dimenticare 
La Regione apre le celebrazioni dei suoi figli illustri Al via un programma di iniziative per tutto il 2008 
IL CONVEGNO Oggi il ricordo di Cocco Ortu 
 
La Sardegna celebra i suoi figli più illustri, quelli che hanno contribuito a rendere più grande la nostra storia e che hanno dato prestigio all’isola. Gran parte dei loro nomi sono conosciuti ai più, soprattutto quando, in alcuni casi, è stata loro dedicata una strada. Meno note sono invece le azioni e le opere che li hanno resi grandi e che hanno dato lustro alla Sardegna. E ci sono anche quei sardi che, nonostante il prestigio, sono per i più degli emeriti sconosciuti. Per far conoscere, soprattutto ai giovani, i personaggi che hanno contribuito, con le loro doti morali, intellettuali e artistiche, a tracciare la storia contemporanea della Sardegna, l’assessorato regionale alla Cultura ha deciso di promuovere una serie di iniziative per far conoscere i grandi dell’isola. Attraverso un calendario di manifestazioni, incontri, convegni ed altro che si snoderà per tutto il 2008, la Regione mette in campo un altro tassello nel percorso verso la costruzione di un senso e sentimento identitario, che, come ha sottolineato ieri l’assessore Maria Antonietta Mongiu durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi, «non esistono naturalmente ma sono, invece, costruzioni culturali». Per questo, ha affermato l’assessore, «vogliamo costruire il nostro senso di appartenenza a partire dai patrioti, nel senso usato dal presidente Soru di difensori del bene collettivo, ovvero dagli uomini e dalle donne illustri della Sardegna che hanno speso la loro vita per il bene generale e che oggi sono relegate in un cono d’ombra e private del giusto riconoscimento». Ma chi sono questi uomini illustri? Per ora la Regione ne ha individuato sette: primo fra tutti Francesco Cocco Ortu. Nel centenario del Testo Unico sulla legislazione speciale per la Sardegna, la giornata di oggi si apre con un convegno presso la sala Nanni Loy della Casa dello Studente in via Trentino a Cagliari, a cui parteciperà anche il presidente Renato Soru. Le altre manifestazioni si svolgeranno nel corso del 2008 e riguarderanno inoltre Luigi Piloni, Giovanni Maria Angioy, Giorgio Asproni, Raffaele Delogu, Costantino Nivola e Giovanni Spano. Personaggi che sono espressione di una densità che in Sardegna esiste ma che è poco nota. Se Giovanni Maria Angioy è per i sardi un simbolo di riscatto e di indipendenza per avere guidato un vigoroso movimento insurrezionale contro i privilegi feudali nella Sardegna del XVIII secolo, e per essersi battuto per il rinnovamento sociale dell’isola durante il duro dominio piemontese, sono pochi a sapere che Nivola, noto per le sue sculture, ha progettato, dal suo studio di New York, più di duecento interventi urbani e collaborato con i più grandi architetti internazionali. Architetti che riconoscono in lui un grande maestro e che dal suo insegnamento traggono spunto per contribuire a riprogettare anche il nostro ambiente urbano. Sono pochi anche quelli che sanno del Canonico Spano e dei suoi studi, a metà del 1800, sulla oscura storia degli ebrei in Sardegna. Poco noto anche Luigi Piloni, che raccolse una gran quantità di stampe, gioielli, libri e dipinti sulla Sardegna, oggi esposti in un museo insieme alle carte geografiche della Sardegna. Anche Giorgio Asproni, intellettuale, politico e giornalista, un attore fondamentale della storia sarda moderna.
 Raffaele Delogu è stato invece uno storico dell’arte, soprintendente ai monumenti e gallerie in Sardegna e a Roma. Scrisse molte opere importanti sulla storia dell’arte sarda e quella spagnola. Tutte le manifestazioni, sono organizzate dalla Regione in collaborazione con l’Università di Cagliari, l’Archivio di Stato, la Fondazione Nivola, la Fondazione Siotto e il Comune di Bitti. Tutti insieme uniti in un progetto che vuole essere al tempo stesso di condivisione e sintesi.
Stefania Siddi
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - Sassari
Nulvi e «Su Siddhadu» con le tesi di laurea 
 
 NULVI. Si aprirà questo venerdì, alle 18 nella sala convegni dell’ex convento di Santa Tecla, la rassegna “I venerdì de Su Siddhadu”, promossa dalla locale associazione culturale “Su Siddhadu”. Con un ciclo di incontri a cadenza mensile l’associazione nulvese punterà a far conoscere e divulgare le più belle tesi di laurea che abbiano avuto come tema Nulvi.
 La storia del paese, i suoi personaggi, gli aspetti più significativi di questa antica comunità un tempo il vero capoluogo culturale dell’Anglona. Molti di questi lavori dei neo laureati, spesso frutto della ricerca e dello studio appassionato e certosino, restano infatti circoscritte soltanto negli ambiti accademici e vengono consultati solo da una ristretta cerchia di addetti ai lavori. Si tratta invece di preziosi tesori che andrebbero valorizzati e divulgati visto che in molti casi rappresentano uno spaccato della vita sociale, economica e culturale del paese nei periodi storici che vengono presi in esame. L’iniziativa de “Su Siddhadu” è finalizzata alla loro divulgazione così che questi studi vengano condivisi ed apprezzati da più persone. Come nel caso della tesi di laurea che verrà presentata nel corso del primo incontro, elaborata per la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Sassari da Pier Giuseppe Flore, che ha condotto uno studio approfondito su “La Reale scuola pratica di agricoltura in Nulvi”. A presentare il lavoro sarà lo stesso autore con la relazione introduttiva di Vanni Dau, preside dell’Istituto Agrario “N. Pellegrini” di Sassari. La scelta del relatore non è casuale ed è stata dettata dal fatto che la scuola nulvese, istituita con Regio Decreto il 19 aprile del 1883 nell’ex convento dei cappuccini di Santa Tecla, dopo soli sette anni di attività, venne soppressa per una serie di motivi e dalle sue ceneri nacque proprio la scuola agraria sassarese, divenuta poi Istituto Agrario Niccolò Pellegrini. I venerdì de “Su Siddhadu” proseguiranno con la presentazione di altre tesi di laurea, altrettanto interessanti, su supersonaggi storici come Francesco Pais Serra, sul patrimonio artistico delle chiese nulvesi, sull’archivio parrocchiale della chiesa dell’Assunta, sull’economia agro-pastorale nell’era dei cosiddetti “Monti Granatici” e su altri aspetti della storia di questo paese.
Mauro Tedde 
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie