Domenica 20 gennaio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 gennaio 2008

Rassegna stampa a cura dell’Ufficio Stampa e Web
Segnalati 5 articoli de L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna


1 - L’Unione Sarda
Pagina 30

Paleontologia che passione Chi è l’autore

Alberto Angela ha 46 anni. È nato a Parigi l’8 aprile 1962. Oggi è un paleontologo e divulgatore scientifico. Stesso percorso compiuto dal padre Piero, che ha accompagnato nei suoi viaggi sin da bambino. Dopo essersi diplomato in Francia si è iscritto al corso di Scienze naturali all’università La Sapienza di Roma laureandosi con 110 e lode. Ha continuato gli studi frequentando diversi corsi di specializzazione in università americane.
È passato alla ricerca sul campo partecipando a spedizioni di paleoantropologia in vari luoghi del mondo, tra i quali Zaire, Ishango, Tanzania, Olduvai e Laetoli, Sultanato dell’Oman, Mongolia, deserto del Gobi. Nel 1988 ha pubblicato un saggio sulle nuove tecniche d’interattività nei musei scientifici, intitolato Musei (e mostre) a misura d’uomo. Come comunicare attraverso gli oggetti . Assieme al padre ha scritto vari libri di divulgazione scientifica: La straordinaria storia dell’uomo (Mondadori, 1989), La straordinaria storia della vita sulla Terra (Mondadori, 1992), Il Pianeta dei Dinosauri (Mondadori, 1993), Dentro al Mediterraneo (Mondadori, 1995), La straordinaria storia di una vita che nasce - 9 mesi nel ventre materno (RAI-Eri-Mondadori, 1996), Squali (Mondadori, 1997), Viaggio nel Cosmo (Mondadori, 1998).


Giornalista pubblicista, ha collaborato con vari quotidiani e periodici, tra i quali La Stampa, Airone, Epoca. Per la televisione ha ideato e scritto assieme al padre Il pianeta dei dinosauri , trasmesso da Raiuno nel 1993; è uno degli autori dei programmi: Superquark , Quark Speciale , e Viaggio nel cosmo per Raiuno. È l’autore del programma Passaggio a Nord Ovest , su Raiuno. Nel 1998 è stato il commentatore sul campo della versione italiana della serie di documentari Big Cat Diary dedicata ai grandi felini africani, realizzata in coproduzione tra la Rai e la Bbc e girata interamente nella riserva di Masai Mara, in Kenya. È il conduttore e assieme al padre anche l’autore del programma Ulisse , in onda dal 2000 su Raitre, la cui prima edizione ha vinto il Premio Flaiano per la televisione. Nel 2002, durante le riprese di una spedizione nel Sahara, assieme al regista ed alla troupe, fu sequestrato e rapinato da banditi nel Niger.
 
2 - L’Unione Sarda
Pagina 36

Volatili sardi a rischio estinzione
Pubblicato l’Atlante climatico sullo studio dei pennuti

Ci sono anche la pernice sarda, il gabbiano corso e l’airone bianco maggiore (che vivono in Sardegna) tra le quindici specie di uccelli a rischio estinzione in Italia. L’allarme viene lanciato dall’Atlante climatico degli uccelli nidificanti in Europa, realizzato dall’università di Durham (Regno Unito) e pubblicato questa settimana.
Duecentosessantadue sono state le specie esaminate nel nostro Paese, tra le quali ben 141 subiranno una contrazione dell’areale (ossia della superficie sulla quale vivono e si riproducono). In compenso, 19 specie verranno a nidificare per la prima volta in Italia, lasciando Spagna e Grecia.
A causare queste importanti conseguenze, secondo l’Atlante (il primo al mondo che studia gli impatti potenziali dei cambiamenti climatici sulla distribuzione degli uccelli selvatici in Europa) sarebbero le variazioni dell’habitat in cui gli animali vivono, sempre più modificato dall’uomo e sempre più soggetto ad aumenti di temperatura. In base alle previsioni, entro la fine del XXI secolo, si sposteranno verso il nord-est d’Europa tutte le specie del Vecchio continente, per un tragitto che è stato calcolato pari a 550 chilometri. D’altro canto, il caldo porterà nuove specie, tra le quali l’aquila imperiale spagnola, il nibbio bianco, l’usignolo d’Africa e la gazza azzurra.

Fortemente preoccupato è Mark Avery, tra gli autori dell’Atlante e direttore della Royal Society for the protection of birds, che ha finanziato lo studio: «I nostri modelli mostrano che alcune specie del Mediterraneo si sposteranno a nord, fino al sud della Gran Bretagna, come l’airone, il gufo e l’upupa, ma anche questi colonizzatori potrebbero avere vita dura se non preserviamo il loro potenziale habitat». A causa di questo spostamento, le aree con la maggior ricchezza complessiva, in termini di fauna, saranno Islanda, Norvegia, Svezia e Finlandia, che avranno più specie di quelle attuali rispetto a Spagna, Grecia, Italia e Francia.
Coinvolti nel pericolo estinzione anche uccelli che vivono in Sardegna: la pernice sarda, l’airone bianco maggiore e il gabbiano corso. La prima specie, dal classico collarino bruno-ruggine macchiato di bianco e con becco e zampe rossi, nidifica esclusivamente nell’Isola e nelle zone circostanti. Di solito, la femmina depone le uova una volta l’anno, tra marzo e maggio. L’airone bianco maggiore ha le piume bianche, becco allungato di colore giallo e zampe scure. Solitamente lo si può avvistare nelle zone umide e paludose, soprattutto nel sud Sardegna. Durante la stagione riproduttiva, il becco diventa nerastro e le zampe più gialle. Il gabbiano corso, infine, ha il caratteristico becco di colore rosso corallo e le zampe scure; vive sulle coste del Mediterraneo meno inquinate, in particolare nelle isole, dove sono state osservate colonie nidificanti.

Marco Giustin, responsabile specie e ricerca della Lipu-BirdLifeItalia (che ha collaborato allo studio), spiega la situazione italiana: «Lo scenario è molto preoccupante, oltre la metà delle specie nidificanti in Italia subiranno un declino e alcune si estingueranno. Per molte di esse ci sarà una riduzione netta del proprio areale di riproduzione. Senza dimenticare che vi sono altri fattori altrettanto importanti quali la distruzione dell’habitat e la modifica della vegetazione, che se venissero considerati, porterebbero senz’altro a previsioni peggiori di questa».

1 - La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualità

Caso Sapienza. La mobilitazione di massa voluta dal cardinale Ruini

Politici bipartisan per Benedetto
Oggi a San Pietro cattolici del Pd con Rutelli e tanti esponenti Cdl
Attese decine di migliaia di persone per l’Angelus Misure di sicurezza

CITTA’ DEL VATICANO. Una domenica come tante altre in piazza San Pietro, con i maxischermi, la macchina della sicurezza ben oliata, l’interdizione assoluta nell’ellisse del Bernini per qualsiasi simbolo nazionale o di partito. Una domenica ordinaria durante la quale il papa impartirà, a mezzogiorno, la benedizione Urbi et Orbi, alla città e al mondo. Una domenica tutt’altro che ordinaria per la città di Roma e per la politica italiana. Dopo il gran rifiuto di 67 professori della Sapienza all’invito al papa per l’inaugurazione dell’anno accademico e dopo il «no grazie» di Benedetto XVI, dopo le polemiche, il vicario del papa per Roma, cardinale Camillo Ruini, ha chiesto solidarietà per il Pontefice. «Andiamo tutti all’Angelus», ha esortato, raccogliendo l’adesione di mezzo governo, da Francesco Rutelli a Clemente Mastella, e di abbondanti settori del Parlamento, fra maggioranza e opposizione.
Parecchia gente ci sarà, oggi, in piazza San Pietro. Perché già prima dell’appello di Ruini per la giornata era stata programmata una festa, quella della scuola cattolica. Appuntamento preso da tempo e al quale, molti, avrebbero comunque partecipato. Dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, ai teodem Enzo Carra, Paola Binetti, Luigi Bobba, Emanuela Baio. Del resto l’appuntamento in piazza San Pietro non aggiunge e non toglie nulla alla polemica sulla laicità nella quale ieri è intervenuto il presidente del consiglio Romano Prodi.
«Quando si impedisce al Papa di parlare è una messa in crisi della libertà di tutti», ha detto Prodi aggiungendo che «non è questa la mia idea di libertà e laicità dobbiamo batterci per permettere a tutti di parlare perché questo confronto è indispensabile e lo sarà ancora di più domani, per questa paura dello scontro di civiltà».
Insomma, una cosa è la discussione sulla laicità, altra è approfittare di un appuntamento di preghiera, l’Angelus della domenica in San Pietro, per contarsi. Non tutti i cattolici del partito democratico risponderanno all’appello di Ruini. Anzi, alcuni come Rosy Bindi e Arturo Parisi, considerano «tragico» il farlo, come secondo loro è «tragico» pensare di costituire una componente cattolica all’interno del Pd.
Massiccia sarà la presenza del centro destra, il che rafforza le accuse a Ruini di aver promosso una «iniziativa equivoca». Anzi, proprio da destra arrivano le tentazioni di trasformare il momento di preghiera in manifestazione politica con Maurizio Gasparri, di An, che promette di portare in piazza 600 professori firmatari di un documento nel quale di chiedono le dimissioni del ministro dell’Università Fabio Mussi.
In piazza, da destra, ci daranno anche Gianni Alemano, sempre di An, Forza Italia con Francesco Giro e l’Udc con Lorenzo Cesa, quest’ultimo preoccupato di spiegare ai suoi compagni di schieramento che i simboli di partito non saranno graditi.
Lucia Visca
 
2 - La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Cultura e Spettacoli

Mappe della Sardegna, come difendere il paesaggio
Domani pomeriggio Renato Soru incontra a Sassari gli studenti di Scienze politiche



SASSARI. Domani alle 16,30 nell’aula magna dell’ateneo (in piazza Università) il presidente della Regione Renato Soru incontrerà gli studenti della facoltà di Scienze politiche sul tema «Mappe della Sardegna: quali paesaggi per quali abitanti». L’incontro, coordinato da Giacomo Mameli, è aperto a tutti, anche se rientra in un progetto formativo maturato dentro il corso avanzato di Sociologia urbana delle classi magistrali in Scienze politiche e in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo tenuto dalla professoressa Antonietta Mazzette. Ci saranno anche il rettore Alessandro Maida, il preside di Scienze politiche Virgilio Mura e il direttore del Dipartimento di Economia, Istituzioni e Società Antonio Fadda.
L’iniziativa di domani pomeriggio conclude un ciclo di iniziative che ha visto gli studenti a confronto, il 4 dicembre 2007, con lo scrittore Giorgio Todde, con il giornalista Costantino Cossu e con l’attore Sante Maurizi in occasione della presentazione del libro di Sandro Roggio «C’è di mezzo il mare», e lo scorso 14 gennaio con i sindaci di Mamoiada, di Orosei e di Seulo in occasione dell’incontro su «Sguardi sul mare da vicino e da lontano».
«Obiettivo principale di questa nostra iniziativa - spiega Antonietta Mazzette - è creare un confronto diretto tra Soru, gli studenti e i dottorandi in Scienze della governance e dei sistemi complessi, a partire da interrogativi sui costi e i benefici delle trasformazioni territoriali, sui modi di guardare un paesaggio, sulle responsabilità individuali, sociali e politiche nell’uso-consumo delle risorse dell’isola.
«Tutto ciò - dice ancora la Mazzette - al fine di cogliere gli intenti progettuali di chi governa e le speranze di chi ha iniziato, com’è il caso degli studenti, a costruire il proprio progetto di vita. I ragazzi apriranno l’incontro con immagini e suoni che costituiranno mappe possibili della Sardegna. Parteciperà anche Sante Maurizi, che, con le sue letture, è stato parte integrante di tutto il percorso formativo».
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari

Alzheimer, emergenza sociale
Il punto in un convegno-dibattito sulla malattia
L’iniziativa promossa dall’associazione Alzheimer di Sassari

SASSARI. L’associazione di volontariato Alzheimer sasserese, con la collaborazione del preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, Giulio Rosati, ha dedicato una serata d’informazione sulla malattia, dando vita ad un congresso-dibattito durato circa quattro ore. Un’iniziativa per rispondere ai grandi interrogativi intorno a questa tremenda patologia e alle implicazioni socio-assistenziali che ne derivano.
Il morbo di Alzheimer costituisce oggi una delle grandi emergenze sociali e sanitarie, registrando un progressivo aumento della patologia fra la popolazione più anziana. Si tratta di una malattia degenerativa e invalidante, che colpisce i neuroni portando il soggetto verso un grave stato di demenza. In Sardegna, circa il 17,6 per cento della popolazione over 60 ne è colpito in modo grave, con compromissione e decadimento delle funzioni cognitive. «Un dramma che colpisce non solo il malato, ma tutta la famiglia - afferma il presidente dell’associazione Alzheimer Gianfranco Favini - e spesso ci si trova impreparati ad affrontare il duro decorso della malattia». La struttura di San Camillo, sede del centro sperimentale, con i suoi 1200 metri quadrati, offre la possibilità ai numerosi pazienti di ricevere assistenza e terapie riabilitative, tra cui la fisioterapia, la logopedia, la musicoterapica e la ginnastica allo scopo di riattivare le funzioni cognitive. Ne deriva un miglioramento delle condizioni di salute del malato. Un’ équipe di professionisti, fra cui neurologi, educatori, infermieri e operatori sanitari impegnati in programmi di recupero rivolti sia al malato sia alle famiglie. «L’unità di valutazione Alzheimer, è indispensabile nella diagnosi e nella cura della malattia - aggiunge Favini - garantendo la continuità nella valutazione dell’appropriatezza del trattamento terapeutico (per i primi 4 mesi). Purtroppo le unità di valutazione presenti in provincia sono poche e per di più carenti di personale. Mancano le residenze sanitarie assistenziali ed è necessario potenziare l’assistenza domiciliare». Presenti al congresso numerosi medici fra cui Maria Rita Piras, responsabile dell’unità di valutazione Alzheimer, i neurologi del centro Franca Sulas e Emiliano Deiana, la docente universitaria di Milano Maria Rita Gismondo, che ha ribadito l’importanza della ricerca e della sperimentazione. «E’ fondamentale una collaborazione con le università e con il comune - afferma il presidente dell’associazione Alzheimer - al fine di potenziare il centro e di creare strutture accessorie». Dura la polemica portata avanti dal preside della facoltà di Madicina Rosati e dal presidente Favini contro la commissione di invalidità civile. «È un organo che agisce in modo scarsamente umano - accusano - dimostrando l’incapacità a diagnosticare situazioni di malati già certificate da medici competenti».
Daria Pinna












 

 

 

 

 

 

 

Questionario e social

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