Lunedì 14 gennaio 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 gennaio 2008
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 13
Disabili
Il calendario dell’Abc Sardegna
 
«Scale, sbarre, gradini mi impediscono di fare le cose che tutti gli altri possono fare». Paolo, 20 anni, ha una tetraparesi spastica e comunica attraverso una lavagnetta di plexiglass con le lettere incise. È al terzo anno d’Università in Lettere, dove con la comunicazione alternativa ha superato brillantemente 15 esami.
È uno dei diversamente abili che ha descritto l’amicizia, l’amore, le difficoltà e le conquiste, la comprensione profonda nel calendario 2008 dell’Abc, l’Associazione bambini cerebrolesi.
L’intento è di sensibilizzare sulle attività di auto aiuto e di tutela dei diritti delle persone con disabilità dell’associazione, ma anche e soprattutto per dar voce all’espressione e comunicazione dei ragazzi con gravi disabilità. Chi volesse averlo può contattare la segreteria ai numeri 070/401010-070/4828529 o inviare una e-mail all’indirizzo abc@abcsardegna.org. È possibile anche una libera donazione versando il contributo sul conto corrente postale numero 18030098 intestato all’ABC Sardegna. 
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale Pagina 6
Alti o bassi, ecco il responsabile
Il Dna dei sardi rivela il secondo gene che decide sulla statura 
Due scoperte dei ricercatori del Cnr di Cagliari aprono nuove strade per la cura di gravi malattie
 
Nuove cure per l’osteoartrite e per le patologie coronariche: sono solo due delle possibili ricadute delle scoperte annunciata ieri su “Nature Genetics”. La prestigiosa rivista scientifica ha pubblicato i risultati di due ricerche condotte dai ricercatori dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia del Cnr di Cagliari. Il primo riguarda l’individuazione di un gene responsabile della determinazione dell’altezza. Il secondo è relativo alla scoperta di 7 geni legati alla variazione dei livelli di colesterolo e dei trigliceridi.
Da anni è noto che circa il 90% delle variazioni nell’altezza degli esseri umani è dovuto a fattori genetici, lasciando ai fattori ambientali (attività fisica, dieta, ecc.) un’importanza residuale. L’altezza è un tipico “tratto poligenico”: la determinazione della nostra statura definitiva coinvolge numerosi geni. Sono state inoltre rilevate precise correlazioni tra la statura e alcune malattie. Ad esempio: le persone alte sono maggiormente esposte al rischio di contrarre alcune tipologie di tumore e l’osteoporosi, mentre ai “bassi” è correlato un lieve aumento del rischio di patologie cardiache.
Il gruppo di Cagliari, nell’ambito delle ricerche del progetto “Progenia”, ha scoperto che particolari variazioni nella sequenza di Dna, legate all’osteoartrite, hanno un ruolo essenziale nella determinazione dell’altezza di un individuo. La ricercatrice Serena Sanna, prima firma in entrambi gli articoli, spiega: «Fino a oggi si conosceva solo un altro gene responsabile della variazione nella statura. Le nuove varianti, sebbene siano responsabili solo per una piccola porzione della componente genetica di tale aspetto, con un effetto che può variare tra i 0,3 cm ai 1,4 cm., sono importanti in quanto si trovano in un gene, chiamato GDF5, che regola lo sviluppo e la crescita delle ossa. Ciò suggerisce una chiara evidenza sulla comune base genetica tra altezza e osteoartrite. Evidenza che non era mai stata scoperta. I nostri risultati dimostrano che la comprensione dei fattori coinvolti nella variazione dell’altezza possono produrre nuove conoscenze per malattie importanti e comuni nella popolazione. Le nuove varianti geniche da noi identificate, insieme con quelle presenti nel HMGA2 recentemente scoperte da un altro gruppo di ricerca con cui collaboriamo, sono responsabili per meno dell’1% della variazione dell’altezza».
Per quanto riguarda il secondo studio pubblicato su “Nature Genetics” i ricercatori di Cagliari hanno analizzato l’intero genoma di oltre 20.000 individui, scoprendo sette nuovi geni responsabili dell’aumento del colesterolo e trigliceridi e confermando 11 geni precedentemente scoperti da altri gruppi. Il colesterolo e i trigliceridi costituiscono, insieme ai fosfolipidi, la grande famiglia dei lipidi (i grassi) contenuti nel nostro organismo. Il colesterolo è il componente essenziale delle membrane cellulari e della bile. I fosfolipidi sono i principali costituenti delle membrane cellulari e delle guaine dei nervi. I trigliceridi rappresentano la più grande riserva dei nostri lipidi costituiscono quasi il 90% dei grassi ingeriti. Di colesterolo esistono due varietà: quello buono (con funzione protettiva delle arterie) e quello cattivo (provoca ispessimento delle arterie, fa aumentare il rischio di infarto e di ictus cerebrale).
«Sappiamo che numerosi fattori, come la sedentarietà, la dieta e il fumo, influenzano la produzione e l’accumulo dei lipidi nelle arterie - spiega ancora Serena Sanna - e quindi conoscere i fattori genetici connessi può aiutare a capire quali siano i meccanismi di base dell’organismo che regolano il metabolismo. E quindi il loro contributo nello sviluppo delle malattie cardiovascolari. Queste conoscenze permettono di attuare un processo di prevenzione nei soggetti a rischio e delle terapie mirate per i pazienti. Abbiamo scoperto che tutte le varianti geniche responsabili per alti valori di colesterolo cattivo sono più frequenti tra persone con affezioni coronariche. Anche le persone con varianti geniche associate con alti valori di trigliceridi hanno un maggiore rischio di sviluppare tali malattie».
Andrea Mameli
 
Il gruppo Collaborazione internazionale
Tra l’Isola e gli Usa studiando l’Ogliastra
 
Le due nuove scoperte nel campo della genetica, frutto di collaborazioni tra i ricercatori della Sardegna e gruppi internazionali, saranno presentate questa mattina alle 11 nella sede dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia alla Cittadella universitaria di Monserrato.
Attratti dalle caratteristiche di longevità degli isolani, fin dal 2001 i ricercatori del Cnr di Cagliari dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia studiano i pregi della popolazione sarda, attingendo dal patrimonio genetico degli abitanti di quattro comuni ogliastrini: 6162 volontari di Arzana, Elini, Ilbono, Lanusei, di età compresa fra i 14 e i 102 anni, pari al 62 per cento della popolazione del territorio (9995).
Il progetto “Progenia” - diretto da Manuela Uda (responsabile scientifico) con la partecipazione di Antonio Cao - è nato nel 2001 da una collaborazione tra il Cnr di Cagliari e l’Istituto del “National institute of health degli Stati Uniti”, dal quale è stato totalmente finanziato per dieci anni (fino al 2011). Il progetto trae origine da un’idea del ricercatore sardo Giuseppe Pilia, scomparso pochi anni dopo essere rientrato dagli Stati Uniti (già ricercatore dell’Istituto di neurogenetica e neurofarmacologia, del Cnr di Cagliari) e da David Schlessinger (direttore del compartimento di genetica dell’Istituto sulla vecchiaia di Baltimora).
La scoperta più recente (che è stata annunciata il 30 agosto scorso) si riferiva a un gene legato all’obesità. Altri studi futuri riguardano invece il diabete, la sclerosi multipla, le tiroiditi autoimmuni, e altre patologie che, come la talassemia, rivestono per la loro incidenza una particolare importanza in Sardegna.
Tra gli oltre 30 ricercatori coinvolti nel progetto “Progenia” alcuni, come Silvia Naitza, sono rientrati dopo una significativa esperienza scientifica all’estero. Anche questo è un modo per fronteggiare il problema della fuga di cervelli. 

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Fatto del giorno
E Soru si accorge di non essere solo 
Consensi per il presidente alla manifestazione di Legambiente al Poetto 
La sociologa Anna Oppo: «L’altra notte ho sentito sapore di squadrismo» 
 
CAGLIARI. Due mani si uniscono forte, poi diventano quattro, otto, dieci, centinaia ed è l’applauso. Come un gesto liberatorio, ma anche come una carezza, uno sguardo affettuoso: un sorriso verso quel viso teso, incorniciato dalla spiaggia del Poetto e sorretto da giacca e camicia senza cravatta. Renato Soru, alle dodici di ieri mattina è stato accolto non solo come il presidente della Regione, ma anche come l’uomo a cui qualcuno, venerdì notte, ha violato l’anima e offeso la privacy stracciando quel senso comune interiorizzato dai più, che parla di civiltà dei rapporti e rispetto della dimensione personale di vita. E al Poetto, dove Legambiente aveva organizzato una raccolta simbolica dei rifiuti sparsi sulla spiaggia («per dare una testimonianza di civiltà»), l’uomo Soru percepisce probabilmente, di non essere solo. «Volevo stare a casa... Non voglio minimizzare quello che è capitato venerdì, ma dimenticare in fretta e pensare alla politica nei modi giusti», dice col suo intercalare timido e granitico al tempo stesso.
 Poi il suo eloquio diventa più fluido, come quando si supera la burocrazia del contatto. Poco dopo in tanti vorranno stringergli la mano, come per rimarcare solidarietà, quasi per scusarsi, anche: perchè l’assalto alla sua abitazione è stato vissuto pure come un oltraggio al vivere civile. Di tutti. «Io sarei qui a solidarizzare anche se quei fatti fossero capitati a Mauro Pili», spiega Anna Oppo, già direttrice dell’istituto di sociologia della facoltà di Lettere di Cagliari. «Quel che è successo venerdì mi ha ricordato altri tempi, ho sentito sapore di squadrismo».
 E lo sgomento si percepisce in molti dei presenti che ieri hanno passato la mattinata sulla spiaggia dei cagliaritani. Luogo rivissuto come una piazza, in cui ci si incontra per parlare. E riflettere. Il rettore dell’università di Cagliari Pasquale Mistretta ricorda di essere stato da circa ventotto anni alla guida di strutture d’ateneo: «Prima era l’opera universitaria, poi l’università. E coi giovani ho sempre dialogato, a volte anche in maniera accesa, come per l’aumento delle tasse. E mi son preso anche del “buffone”, ma fa parte della cose. Però non ho mai dovuto aver paura, nè per me, nè per la mia casa: il confronto è sempre stato civile...». Poi, pensieroso e malinconico: «I fatti di venerdì notte...? Non li capisco». Poco prima all’arrivo del presidente Soru, il responsabile di Legambiente Vincenzo Tiana aveva lasciato spazio al suo intervento: «La nostra politica è di attaccamento all’ambiente e di creazione di regole per la difesa di questa ricchezza. Sappiamo anche di aver creato qualche difficoltà, e cercheremo di limitarle, ma siamo nella direzione giusta. E sui rifiuti debbo ringraziare gli sforzi di tutti che hanno permesso, in tre anni, di arrivare a circa il trenta per cento di raccolta differenziata. E tra un anno saremo al quaranta. Ma i rifiuti non vanno visti solo come un peso: possono anche essere una risorsa. In Sardegna esiste già un’azienda che ricicla la carta e ne produce altra, da riutilizzare. Ma non abbiamo ancora sufficiente materiale recuperato».
 Poi la mente torna alle immagini, di venerdì, di cassonetti bruciati, bombe incendiarie, visi coperti, sassi lanciati... E alle urla razziste contro i napoletani. Fotogrammi che hanno fatto il giro d’Italia e del mondo «e dato un’immagine della Sardegna priva di generosità», lamenta il neruoscienziato Gian Luigi Gessa. «Mentre il bello dei sardi - continua - è proprio il nostro modo di porsi verso gli altri, come racconta David Helbert Lawrence nel suo libro Sea and Sardinia. E venerdì tutto per un viscerale accanimento personale contro il governatore Soru. Credo che qualcuno dovrebbe rassegnarsi a comprare un altro paio di scarpette da tennis e correre...».
 E al Poetto in tanti, armati di paletta dentata raccolgono quei pochi rifiuti lasciati sulla spiaggia. Diverse le presenze, anche di ruolo, tra gli assessori regionali: Massimo Dadea (Affari generali), Luisanna Depau (Turismo) e Maria Antonietta Mongiu (Cultura). Molti i consiglieri, regionali (da Chicco Porcu a Tore Sanna), comunali e provinciali. Ogni tanto, però, torna «l’emozione e la paura - come ricorda il regista Enrico Pau - perchè quello che è capitato mi rammenta i racconti di mio nonno, durante il fascismo. Ma oggi sono venuto qui, al Poetto, con mia figlia perchè voglio che percepisca che cos’è la speranza e la solidarietà». E c’è anche lo scrittore Giorgio Todde che mantiene un silenzio che parla, come il suo Efisio Marini ne L’estremo delle cose che vive il presente con pesantezza.
 Ma tra i presenti pochi sono i ventenni («non ci sono», constata con rassegnazione l’architetto Antonello Sanna), rari i trentenni, molti dai quaranta in su. «Triste, dobbiamo agire sulla scuola e la formazione», ribadisce la Mongiu.
 «Il lavoro, però - continua il goverantore Soru - nasce anche dal riciclaggio dei rifiuti. È stato appena aperto a Macchiareddu un impianto per il recupero di scarti da computer e da materiali elettronici. Ma dobbiamo andare avanti in questo settore perchè noi, e va fatto sapere, a fronte di un po’ di solidarietà verso la Campania, esportiamo circa cinquecentomila tonnellate all’anno di rifiuti, anche nocivi, che non riusciamo ancora a smaltire qui in Sardegna. Ora abbiamo appena approvato un progetto per il recupero delle gomme delle auto: sia dei fili d’acciaio che delle altre parti, per fare dei composti stradali. E così vi saranno anche altri posti di lavoro, dai rifiuti». Come nelle parole della canzone di Fabrizio de Andrè, citata ieri, dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior. Poi sorrisi e strette di mano.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Sassari
Studiato per aiutare gli universitari ad abbattere i costi del canone di locazione 
Concorso dell’Ersu per aiutare gli studenti: partono i fondi «fitto casa» per i fuori sede 
 
 SASSARI. L’Ersu ha bandito un concorso per i contributi «fitto casa» destinati ad abbattere i costi relativi al canone di locazione. Possono accedere al contributo gli studenti fuori sede, nati o residenti in Sardegna, iscritti all’Università di Sassari. Ammessi gli studenti iscritti a tutti i corsi di laurea, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di musica. I richiedenti devono essersi iscritti all’anno accademico 2007/08 entro i termini, ed essere in possesso dei requisiti relativi alla condizione economica, al merito e alla carriera universitaria. Sono esclusi dal contributo gli studenti con un numero di anni di carriera superiore alla durata del corso di studi. Non saranno invece ammesse richieste di contributo per la seconda laurea.
 Il bando completo si può scaricare dal sito www.ersusassari.it.
 Le domande devono essere inviate on line (tramite lo stesso sito) entro le ore 13 del 31 gennaio, pena l’esclusione. La domanda dovrà contenere tutti i dati anagrafici, i dati sul merito e la carriera scolastica e/o universitaria; i dati sulla condizione economica della famiglia dello studente che risultano nell’attestazione Isee o Iseeu. «Con questo concorso - si legge in una nota - la Regione, attraverso gli Ersu, intende ampliare ulteriormente la fruizione del diritto allo studio agli studenti che non possono essere ospitati nelle residenze universitarie». A questo contributo possono accedere anche gli studenti appartenenti a una fascia di reddito superiore a quella richiesta per le borse di studio. Il provvedimento tende ad abbattere i costi delle locazioni anche in località come Alghero che non ha casa dello studente.

Questionario e social

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