UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 27 novembre 2008

Giovedì 27 novembre 2008

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 novembre 2008
Rassegna quotidiani locali
A cura dell'Ufficio Stampa
 L'UNIONE SARDA
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 22
Università. Il Tar ha accolto il ricorso della lista Ichnusa
Le elezioni studentesche durano solo un'ora: sospese
   
Il Tribunale amministrativo si riunirà per la sentenza cautelare il 10 dicembre. Ichnusa aveva presentato un ricorso contro l'esclusione di quattro candidati da parte dell'ufficio elettorale dell'Ateneo.
Urne aperte per poco più di un'ora. Poi le elezioni dei rappresentanti degli studenti universitarie sono state interrotte: sospese per un decreto del Tar che ha accolto, in parte, un ricorso presentato dalla lista “Ichnusa” per l'esclusione di quattro suoi candidati. Uno stop temporaneo, fino al 10 dicembre quando i giudici del Tribunale amministrativo si riuniranno per la sentenza cautelare.
LA DECISIONE Il colpo di scena è arrivato verso le 9,30. I seggi erano stati aperti regolarmente e alcuni studenti avevano già votato. Poi lo stop per decreto del rettore Pasquale Mistretta una volta ricevuto il provvedimento del Tar. Il ricorso è stato depositato da quattro candidati di “Ichnusa” (Arian Palushaj, Michele Cocco, Davide Deiana e Matteo Corso, difesi dagli avvocati Mauro Barberio e Stefano Porcu) martedì pomeriggio: erano stati esclusi al momento della presentazione della liste perché “non in regola con l'iscrizione”. Su questo punto si è aperto lo scontro con l'ufficio elezioni dell'Università. «Il regolamento generale dell'Ateneo», spiega uno dei leader, Paolo Pirino, «limita l'elettorato passivo, quindi i candidati, a chi è regolarmente iscritto al momento delle elezioni, in questo caso entro il 26 novembre. Il regolamento delle elezioni 2008 ha previsto invece una limitazione minore: avere l'iscrizione in regola al momento della presentazione delle liste». Su questo punto Ichnusa si è battuta da subito: «Da settimane», continua Pirino, «abbiamo fatto notare l'irregolarità dell'esclusione dei quattro candidati che avevano pagato le tasse, ed erano quindi iscritti, prima del giorno delle votazioni. Abbiamo cercato tutte le vie per evitare di arrivare a presentare il ricorso al Tar. Dovevamo garantire la libertà degli studenti di candidarsi. Abbiamo chiesto la riammissione ma è stata respinta dall'uffico competente. Soltanto martedì la commissione ha detto l'ultima parola, consegnandoci il verbale nel pomeriggio. A quel punto abbiamo presentato il ricorso».
TUTTO FERMO Tutto è congelato almeno fino al 10 dicembre: il Tar si pronuncerà sulla misura cautelare che, spiega nel decreto il direttore della sezione Paolo Numerico, «potrà essere contraria o comunque difforme dalla soluzione qui accordata». Tra gli studenti c'è stata molta confusione: i ragazzi che ieri mattina si sono recati ai seggi per votare hanno trovato tutto chiuso e un cartello con scritto “elezioni sospese”. «Eravamo pronti al voto», spiega Lorenzo Espa della lista UxS, Università per gli studenti, «e ora vorremmo capire il motivo della sospensione che ci lascia perplessi visto che è avvenuta con le votazioni già in corso». Comunque vada a finire la partita le elezioni potrebbero slittare dopo il mese di marzo: il regolamento non prevede infatti tornate elettorali tra dicembre e marzo.
MATTEO VERCELLI
 
I commenti. Nelle facoltà
Tra gli iscritti regna il disinteresse: «Meglio studiare»
   
La sospensione delle elezioni universitarie non ha turbato il clima degli atenei, dove la maggior parte degli studenti non si ricordava nemmeno di doversi presentare alle urne. Disinteressati anche coloro che hanno fatto in tempo a esprimere la propria preferenza, per poi sentire qualche ora dopo che le votazioni saranno rinviate a data da destinarsi. Lo testimoniano i potenziali elettori di varie facoltà cagliaritane.
C'è chi cade dalle nuvole. «Elezioni? E per cosa?», si chiede Marco Piras, iscritto in Ingegneria edile. Poi ci pensa un attimo: «Ah, ho capito. No, non m'interessano. Non ho visto tanta propaganda in giro, a parte pochi volantini. Mi ha anche fermato qualche ragazzo per chiedermi il voto: i soliti personaggi che compaiono in periodi di elezioni e poi scompaiono nuovamente e ti chiedi se sono davvero studenti come noi».
Più drastica Martina Manca, iscritta in Lingue: «Quali elezioni? Quelle universitarie? Non ricordavo fossero oggi ma in ogni caso non m'interessano». A volte anche la memoria gioca brutti scherzi. «Ma non sono la settimana prossima?», si interroga Maria Luisa Mereu, di Scienze Politiche.
CAMPAGNA ELETTORALE Non tutti hanno fatto caso alla campagna elettorale. «Non ne sapevo niente», confessa Laura Dessì, iscritta in Lettere, «devo consegnare la tesi tra tre settimane e sono un po' fuori dal mondo. Non avrei votato comunque». Non è l'unica. «Preferisco stare a studiare piuttosto che andare a votare», ammette Marco Businco di Architettura, «chi va lo fa solo perché ha un amico che lo stressa per votarlo. Io, invece, nonostante mi abbiano implorato sostegno, ho resistito. E tiro un sospiro di sollievo per questo rinvio: avrò più tempo per inventarmi altre scuse per non andare a votare».
Poco cambia, invece, per chi ha già le idee chiare. «Non sarei andata in questi due giorni e non andrò quando le rifaranno», sottolinea Claudia Piras di Giurisprudenza, «rispetto ai primi anni in cui mi informavo di più ho perso totalmente interesse». C'è anche chi l'ha presa con filosofia. «Meglio così», commenta Sara Sossich di Lettere, «non credo che i candidati fossero ancora pronti per queste elezioni. Sono stati troppo scorretti tra loro, facendosi mille dispetti a vicenda. Grazie a questa sospensione spero si chiariscano le idee e trovino il tempo per organizzarsi meglio».
STEFANO CORTIS
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 21
Ha discusso tra figli e nipoti una tesi sulla riscossione dei tributi
Diventa dottore a novant'anni
Anselmo Raccis, del 1919, si è laureato a Sassari  
 
Ha bruciato i tempi sostenendo sei esami in poco più di un anno e mezzo: aveva fretta di laurearsi, lo studente Anselmo Raccis, classe 1919. Per riprendersi a 90 anni (li compirà il 22 febbraio) quello che la guerra prima e la vita dopo gli avevano negato, per completare un corso di studi interrotto a Cagliari nel 1961, a quota 14 esami.
Il traguardo lo ha superato ieri mattina, accompagnato da moglie, figli, nipoti nell'aula magna dell'università di Sassari, dove'era iscritto, Facoltà di Scienze politiche.
Ha discusso con sicurezza, davanti alla commissione, alla presenza del preside Virgilio Mura e del rettore Alessandro Maida, la tesi “La riforma della riscossione, aspetti delle criticità”. Per i docenti, incuriositi e ammirati, quello di Alfonso Raccis, ex procuratore del Registro, ex tributarista, è l'esempio più evidente di quella formazione continua richiesta per competere nella società della conoscenza.
Per il neolaureato solo un attimo di commozione, dopo gli applausi, la consegna di una medaglia ricordo, il distintivo dell'ateneo sassarese e alcuni volumi: è stato quando ha ricordato quel che gli disse un docente quando interruppe gli studi al Liceo scientifico di Trieste, nel 1941, per andare a combattere (prima in Jugoslavia e poi in Sardegna, fra le fila dell'avvistamento costiero): «La vita le restituirà quello che ora le sta togliendo». La vita, certo. Ma anche la grande tenacia.

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Con le urne già aperte arriva la sospensione che accoglie il ricorso della lista Ichnusa-studenti 
Ateneo, il Tar blocca le elezioni 
L’udienza è il 10 dicembre, ma il rinvio è a marzo 
Due diverse modalità previste dai due regolamenti in vigore nell’università cagliaritana 
SABRINA ZEDDA 
 
 CAGLIARI. Tutto sospeso sino al 10 dicembre, o per essere realistici, tutto rimandato almeno sino a marzo. Sulle elezioni per i rappresentanti degli studenti universitari ieri è arrivato un colpo di scena che ha imposto lo stop quando ormai le urne erano aperte da qualche ora: il Tribunale amministrativo regionale ha deciso di accogliere il ricorso presentato da 5 candidati della lista Icnusa-studenti liberi, che ritengono di essere stati tagliati fuori ingiustamente dalla competizione elettorale. Elezioni bloccate dunque, almeno sino al 10 dicembre, quando il Tar si riunirà in camera di consiglio per esaminare l’intera faccenda.
 Anche se a questo punto appare improbabile, qualunque cosa emerga, che si tornerà alle urne entro la fine dell’anno: il regolamento elettorale dell’università prevede che le elezioni possano tenersi solo dal primo ottobre al 30 novembre o dal primo marzo al 30 aprile, ragion per cui a questo punto è lecito aspettarsi che gli universitari saranno chiamati di nuovo al voto non prima di marzo.
 L’intera questione ruota attorno alle norme di due diversi regolamenti universitari: quello generale d’ateneo e quello elettorale. Mentre secondo il primo, per poter far parte dell’elettorato passivo, cioè perché si possa essere eletti, bisogna essere in regola con il pagamento delle tasse entro la data di scadenza per la presentazione delle liste, per il secondo è diverso: chi si candida infatti deve essere in regola almeno entro la data delle elezioni.
 La differenza è sostanziale, perché nel primo caso i candidati dovevano aver pagato le tasse entro il 6 novembre, nel secondo avrebbero potuto pagarle ancora sino a ieri. «I nostri cinque candidati esclusi - spiega Andrea Marrone, rappresentante degli studenti nel Cda d’ateneo per la lista Ichnusa -. Hanno presentato ricorso proprio per via del conflitto tra i diversi regolamenti: solo tre giorni fa la commissione elettorale ha ufficializzato la loro esclusione, ragion per cui si son rivolti al Tar così tardi». E siccome, secondo il Tribunale amministrativo regionale, se le elezioni si fossero svolte comunque, i cinque candidati mancati avrebbero patito l’ingiustizia (sempre se le loro ragioni fossero confermate) di non poter partecipare a un così importante momento di democrazia, ecco che è stata imposto lo stop alle elezioni. Un fatto che se da un lato rallegra gli studenti della lista Icnusa («adesso - dice Andrea Marrone - potrà farsi finalmente chiarezza su norme tra loro in conflitto), dall’altro scatena la perplessità dei giovani del gruppo Uniti per gli studenti: «Ci chiediamo perché - dice il loro rappresentante nel cda, Lorenzo Espa - tutto sia stato bloccato all’improvviso, a urne già aperte».
 I più di 40 mila studenti dell’università devono eleggere i loro rappresentanti in diversi organismi: il Consiglio d’amministrazione (cinque posti), il Senato accademico (cinque posti), il Senato accademico allargato (cinque posti) il Cus (Centro sportivo universitario, dove agli studenti spettano due posti) e i consigli delle singole facoltà. A fronteggiarsi sono quattro liste: oltre a Ichnusa (vicina a Comunione e liberazione, e quindi con un orientamento di centrodestra) e a Uniti per gli studenti (di centrosinistra), ci sono Unica 2.0 - università per tutti e Università futura.
 Gli studenti che saranno eletti in questa tornata faranno parte dell’esercito di universitari che a maggio dovrà partecipare a un’altra elezione, quella del successore del rettore Pasquale Mistretta.
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Nuoro
Sabato alle 9 nell’auditorium dell’Etnografico 
Un convegno promosso dall’Isre sulla malaria e la Sardegna 
 
 NUORO. Sabato, alle 9 presso l’Auditorium del Museo Etnografico Sardo, in via Mereu, si terrà il convegno di studi organizzato dall’Isre, “Malaria e Sardegna. Storia di una malattia e dei suoi effetti sulla società e sull’economia”. Il convegno presenta aspetti medico-sanitari, storici e antropologici della malattia che ha connotato la vita dei sardi da tempi lontanissimi fino agli anni cinquanta del secolo scorso. La manifestazione costituisce, oltre che un aggiornato panorama degli studi italiani e stranieri sull’argomento, anche la prima di una serie di iniziative che si concluderanno con una grande mostra fotografica basata sulle immagini di Wolfgang Suschitzky che nel 1948 e nel 1950 documentò le varie fasi della campagna antimalarica cui si deve la definitiva sconfitta della malattia. Interverranno Emilio Asproni (presidente Isre), Franco Mariano Mulas, (manager della Asl 3), Maria Stella Mura (Università di Sassari), Giuseppe Angioni (Asl 8 Cagliari), Eugenia Tognotti (Università di Sassari), Pietro Mesina (Asl 3), Pier Paolo Bitti (Asl 3), Alessandro Maida, (rettore dell’Università di Sassari), Frank Snowden (Università Yale), Giulio Angioni (Università Cagliari), Manlio Brigaglia (Università Sassari), Salvatore Calvisi (testimone diretto), Paolo Piquereddu (direttore Isre).
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Dottore in Scienze politiche a 90 anni 
Un cagliaritano realizza il suo sogno grazie all’ateneo turritano 
UNIVERSITÀ Alla discussione con figli e nipoti 
MARCO DELIGIA 
 
 SASSARI. Si chiama Anselmo Raccis, classe 1919, novanta anni il prossimo 22 febbraio, ex dirigente dell’Ufficio imposte (ora Agenzia delle entrate). Da lui arriva un magnifico esempio di formazione permanente.Voglia di approfondire e di aggiornarsi che il lucidissimo ambasciatore della terza età proveniente da Cagliari ha visto premiate con la laurea in Scienze politiche conseguita nell’ateneo turritano con un’ottima valutazione di 101/110. Raccis è stato dichiarato “dottore” dopo aver discusso ieri mattina, in aula magna, una tesi su “La riforma della riscossione: analisi economica ed elementi di criticità” con il professor Antonello Paba relatore nella commissione presieduta dalla docente Patrizia Patrizi, presenti il rettore Alessandro Maida e il preside di facoltà Lio Mura. La sua laurea è stata festeggiata da moglie, tre figli e due nipoti che lo hanno accompagnato al meritatissimo traguardo, da intendere sportivamente come una rivincita nei confronti dell’università cagliaritana. «Papà aveva sostenuto una quindicina di esami a Cagliari, considerati però decaduti dopo otto anni trascorsi dall’ultimo appello - ha spiegato la figlia Susanna che con il fratello Antonello coordina uno studio di commercialista nel capoluogo isolano, in via Sonnino, avviato dal padre, in pensione dal 1973 e poi libero professionista e componente nelle commissioni tributarie -. L’ateneo sassarese gli ha invece riconosciuto il curriculum dandogli la possibilità di completare il corso». A Sassari Anselmo Raccis ha infilato sei esami in un anno e mezzo, imboccando trionfalmente la strada per la laurea. Uno sfizio dopo una vita da scrupoloso dirigente delle imposte. La dedizione professionale alle materie amministrative e finanziarie è stata sempre integrata da una insaziabile passione letteraria. «Papà scrive poesie e predilige autori come Leopardi e Foscolo, in particolare un’opera come “Ultime lettere di Jacopo Ortis” - ha rivelato Susanna Raccis -. E non disdegna i classici latini come Catullo».
 Lui, Anselmo Raccis, prima di discutere la tesi ha regalato una carrellata della sua vita, partendo dall’esperienza da adolescente a Trieste, dove risiedeva Vincenzino, un fratello maggiore tra i sette figli di un capostazione di Mandas. «A Trieste ho studiato al liceo Oberdan, una scuola selettiva. Poi c’è stata la guerra - ha ricordato il dottor Raccis -. I combattimenti contro i partigiani di Tito e quindi il ritorno in Sardegna. Intrapresa la professione, ho avuto modo di conoscere il presidente della Repubblica, Luigi Einaudi, economista, e il ministro Ezio Vanoni, quello della riforma tributaria del 1951». Echi di riforma della riscossione sono risuonati ieri mattina in una tesi di laurea oggetto di attestati di ammirazione per il suo autore, che non ha trascurato di rilevare la necessità tutta italiana di fare seguire a leggi ed enunciazioni fatti concreti anche per quanto riguarda il settore tributario. «Bisogna avere soggetti capaci a livello amministrativo. Chi decide delle riscossioni deve sapere bene dove mettere le mani». E se lo dice il dottor Anselmo Raccis, dall’alto della sua esperienza e della sua laurea alle porte dei novant’anni, bisogna crederci.
 
 
 

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