UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 27 dicembre 2007

Giovedì 27 dicembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 dicembre 2007

Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna


1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
Docente universitario

Congresso cardiologi italiani, l’omaggio ad Angelo Cherchi

In occasione del 68° Congresso nazionale, la Società italiana di cardiologia ha voluto onorare Angelo Cherchi dell’Università di Cagliari, presidente della Società nel 1986, maestro di generazioni di cardiologi italiani .
Il docente ha iniziato la sua preparazione nel 1950, come assistente del professor Donzelot (direttore della Clinique Cardiologique dell’Università di Parigi), per continuare in seguito la carriera accademica sotto la guida di Mario Aresu. È stato libero docente in Medicina del lavoro (1959), Patologia speciale medica e Metodologia clinica (1961), Clinica medica generale (1967), Semeiotica medica (1071). Con l’avvento della disciplina di Cardiologia nell’Università italiana, Angelo Cherchi è stato successivamente professore incaricato di Malattie cardiovascolari (1971-1975), professore straordinario della stessa materia come vincitore del primo concorso nazionale di Cardiologia (1975-1978), professore ordinario di Malattie cardiovascolari (Cardiologia, 1978-1996), fuori ruolo (1996-1999) e quindi professore emerito di Cardiologia. Ha insegnato nella Scuola di specializzazione in Cardiologia della nostra Università fin dal suo sorgere (1964), per divenirne direttore dal 1975 al 1999. Ha promosso la costituzione dell’Istituto di Cardiologia, di cui è stato anche direttore dal 1986 al 1999. Ha organizzato due nuovi reparti universitari, uno nel contesto della Clinica medica “Aresu”, l’altro nell’Ospedale civile San Giovanni di Dio, dirigendoli fino al 1996. 

2 – L’Unione Sarda
Prov Medio Camp Pagina 43
Ingurtosu. Esposizione entomologica nelle ex elementari

Ambiente, mostra ed escursione

Ad Ingurtosu, nei locali dell’ex scuola elementare, l’assessorato provinciale all’Ambiente ha aperto al pubblico la mostra entomologica, allestita dall’Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Protezione delle piante. «La mostra», dice l’assessore provinciale all’Ambiente Giuseppe De Fanti, «rientra nelle attività del Programma di educazione ambientale». Ai visitatori sarà offerta un’apposita guida scientifico-didattica della mostra, redatta dall’Università di Sassari e prodotta dalla Provincia. Per gli alunni delle scuole elementari e medie è stato preparato anche un percorso didattico naturalistico. Oltre alla visita della mostra, prevista un’escursione nei siti minerari per far conoscere la natura e la storia sociale delle miniere. (g.p.p.)


1 - La Nuova Sardegna
Pagina 18 - fatto

di Simone Campus *

Il diritto allo studio a rischio

La giunta regionale sforbicia le risorse per gli studenti
Gli Ersu vanno sostenuti, altrimenti è meglio passare ad altri modelli

La difesa del diritto allo studio, oggi, sembra non godere più dell’attenzione della politica. Eppure quest’anno sono trascorsi vent’anni dall’entrata in vigore della legge regionale 37 (concernente norme per l’attuazione del diritto allo studio in Sardegna).
In attuazione degli articoli 3 e 34 della Costituzione, la Regione interviene per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano l’uguaglianza dei cittadini e per consentire ai capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi. Gli enti per il diritto allo studio sostituiscono l’Opera Universitaria nella gestione dei servizi agli studenti, secondo quanto stabilito dal D.P.C.M. del 09/04/2001. Gli Ersu sono dotati di autonomia amministrativa, contabile e di gestione e realizzano interventi atti a garantire il diritto allo studio mediante assegni e borse di studio, servizi abitativi, prestiti d’onore, servizi di mensa, facilitazioni di trasporto e altro. Può accadere, però, come recentemente avvenuto all’Ersu di Sassari, che atti di indirizzo politico siano profondamente rivisti dalla Giunta regionale, riducendone l’efficacia. 2.098.000 euro di risorse aggiuntive per pagare le borse di studio agli studenti aventi diritto per il 2007/2008 sono stati sforbiciati su precisa proposta dell’assessore Mongiu, benché l’assessorato al Bilancio avesse dato parere favorevole.
Si può discutere se si sia trattato di un atto di imperio sbagliato nella forma e nella sostanza, o se si sia trattato, invece, del legittimo uso di prerogative in capo alla Giunta; sta di fatto che oggi gli Ersu arrancano nel difficile tentativo di garantire comunque i servizi all’utenza, con una dotazione organica ormai ridotta al lumicino.
A questo punto, coerentemente con gli indirizzi fin qui espressi, l’assessore Mongiu avrebbe dovuto proporre la soppressione dei consigli di amministrazione degli Ersu, l’istituzione di una Direzione Generale per il Diritto allo Studio Universitario in seno all’assessorato Pubblica Istruzione e articolare una Direzione di Servizio a Cagliari e a Sassari. La Mongiu si sarebbe così assunta pienamente la responsabilità delle politiche per il diritto allo studio della Regione, gestendo senza vincoli il bilancio di ciò che resta degli Ersu e occupandosi dell’erogazione dei servizi.
Pagare oltre duemila borse di studio, gestire tre grandi strutture per oltre cinquecento posti letto, dar da mangiare a oltre duemila persone al giorno con poco più di sessanta dipendenti, e soprattutto aver aumentato le tasse, non è un esercizio facile. Mostrare maggior fiducia e rispetto per chi amministra un Ente con un bilancio superiore ai 20.000.000 e grandi investimenti già programmati, viceversa, credo sia un atto di intelligenza politica. Tutto ciò senza dimenticare mai il dialogo con gli studenti.
Per questo oggi è utile ragionare non più sui principi della legge 37, quanto mai attuali, quanto sull’applicazione di essi. Suggerisco, sulla base dell’esperienza di altre Regioni, l’istituzione di un’unica agenzia regionale per il diritto allo studio, con a capo un manager che risponda direttamente alla Giunta ed agisca sentito il parere vincolante di un comitato d’indirizzo composto dai due rettori e di rappresentanti eletti dagli studenti.
* Rappresentante studenti Ersu Sassari

2 - La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Cagliari

Orroli capitale dei centenari

Festa nel Sarcidano per il compleanno di nonna Rita
Sabato l’inaugurazione del circolo intitolato a Tziu Giuanniccu

ORROLI. Quarantatré orrolesi hanno superato i novantuno anni di età. E proprio ieri la comunità ha festeggiato le centouno primavere di Rita Lobina, nata il 26 dicembre del 1906. Se non è un record mondiale, poco ci manca. Anche per questo il Comune ha pensato che gli anziani del paese del Sarcidano dovessero avere un circolo tutto per loro. Saranno accontentati.
Si trova nella piazza Monsignor Orrù. Lo inaugurerà sabato pomeriggio il sindaco Antonio Orgiana al termine della messa che sarà animata dal coro polifonico dell’associazione culturale Padentes du Desulo. Il circolo sarà intestato a Tziu Giuanniccu Frau morto alla venerabile età di 112 anni il 19 giugno del 2003. L’intestazione è senz’altro un tangibile segno di riconoscimento della comunità orrolese per l’uomo divenuto nel 2000 il più vecchio d’Europa. Tziu Giuanniccu ha fatto conoscere in tutto il mondo il paese del Sarcidano che è al centro di Akea (A kent’annos) il progetto sullo studio della longevità umana in Sardegna avviato nel 1996 da Luca Deiana, professore dell’Università di Sassari. Orroli, poco meno di 2000 abitanti continua a fregiarsi del titolo di paese di longevi. Negli ultimi vent’anni oltre a tziu Giuanniccu sono sedici gli orrolesi che hanno superato il soglio del secolo di vita. E quattro di loro sono ancora vivi (Giuseppe Sulis, Agostino Marcialis, Rita Lobina ed Efisio Piras).
Rita Lobina, la donna festeggiata ieri, si era sposata nel 1926 con Giovanni Pisano e ha messo al mondo dieci figli. Tutti i giorni si alzava alle 5 del mattino per aiutare il marito nei campi. Oltre a fare il pane ha sempre provveduto a preparare le provvista (salumi, sugo, marlellate, olive). La coppia più anziana di Orroli e con molta probabilità di tutta la Sardegna è quella formata da Efisio Piras che compirà 101 anni il 1º marzo e Silvia Piras che ne compirà 99 il 19 novembre. Duecento anni in due. Sempre a Orroli il 23 dicembre compirà 100 anni Giuseppa Orrù. Il giorno di Natale è stata festa grande anche a San Vito per il raggiungimento del secolo di vita di Emilia Cardia. Sono ora due nel paese del Sarrabus le centenarie. L’altra è Amelia Cauli, vedova Giaviano che li ha compiuti il 24 novembre. Le due donne hanno ricevuto nei giorni scorsi la visita dell’arcivescovo di Cagliari monsignor Giuseppe Mani. Domenica intanto a Villaputzu compirà 101 anni Clelia Moro vedova Boi.
«Le cause della longevità - afferma il professor Luca Deiana, coordinatore del progetto Akea - è la ricerca di un insieme di fattori: i geni sono senz’altro fondamentali ma incidono anche fattori ambientali e sociali (il mangiare, il bere e il vivere sano, ma anche il vivere in famiglia benvoluti da tutti













Questionario e social

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