UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 20 dicembre 2007

Giovedì 20 dicembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 dicembre 2007

 Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna



Cronaca di Nuoro Pagina 501

Un ordine del giorno del deputato di An Bruno Murgia viene sostenuto dall’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale
Allarme Università, parte la protesta

Il Deputato di An Bruno Murgia tenta di salvare l’Università nuorese dalle tentazioni accentratrici dell’ateneo cagliaritano, che ha deciso, in applicazione del decreto di razionalizzazione approvato recentemente, di riportare a casa i corsi triennali di Scienza dell’amministrazione e Scienza del servizio sociale che attualmente si svolgono in città. Lo ha fatto attraverso un ordine del giorno discusso in occasione della Finanziaria. «L’Università degli studi di Cagliari - scrive Murgia - è stata costretta a penalizzare la città di Nuoro razionalizzando l’offerta formativa in relazione a criteri di efficienza e di qualità stabiliti dal Ministero dell’Università e della ricerca e privando, di conseguenza, la provincia nuorese di corsi formativi universitari seguiti da molti giovani sardi che ora saranno costretti a frequentare gli stessi corsi nelle sedi universitarie di Cagliari con evidenti disagi sia sul piano dei trasporti che sul piano economico. Il ripristino dei corsi di Scienze dell’Amministrazione e di Scienze del Servizio Sociale nella sede universitaria gemmata di Nuoro sarebbe necessario accreditare all’Università degli Studi di Cagliari 500 mila euro». Perciò, secondo il Deputato di An, la Camera dovrebbe chiedere al Governo di fare in modo che i due corsi restino a Nuoro.
Per sostenere la posizione di Murgia, i consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra Francesco Pili, Gianni Falchi, Pietro Sanna, Paolo Manca, Filippo Cambedda e Roberto Capelli, hanno proposto un ordine del giorno perché «la chiusura di questi corsi di laurea rappresenta un duro colpo per lo sviluppo del territorio». Perciò si chiede a sindaco e giunta di sostenere l’ordine del giorno Murgia, di invitare il presidente della Provincia, la Giunta ed il Consiglio provinciale ad intraprendere analoga iniziativa e di coinvolgere nella stessa i consiglieri regionali, i Deputati e i Senatori nuoresi.
Soprattutto in riferimento all’incertezza sulla dislocazione della sede dell’Università cittadina che sembra emergere dalla bozza di Puc illustrata martedì in Consiglio comunale, prende posizione il coordinatore regionale dei giovani di Forza Italia Pierluigi Saiu, in una nota significativamente intitolata “Arrivano i pacchi”. «La prima brutta sorpresa - scrive Saiu - è per i lottisti di Testimonzos. Ancora una volta, nonostante promesse e rassicurazioni, non si dà alcuna speranza alle centinaia di persone costrette a vivere sotto la minaccia delle ruspe. La seconda brutta sorpresa riguarda l’Università. Sparisce il campus universitario nell’area della vecchia artiglieria, sostituito (forse) dall’ennesimo centro commerciale, il terzo per una popolazione di circa 36 mila abitanti. Zidda e i suoi sono ancora una volta molto ossequiosi rispetto alle volontà del Presidente della Regione, perché Soru vuole chiudere l’Università a Nuoro. L’incapacità degli amministratori di difendere gli interessi della città è sempre più insopportabile». 


Pagina 2 - Cagliari

I risultati di una ricerca condotta dal Polo formativo logistica e trasporti in partenariato con enti e istituti scolastici
«Le professioni del futuro sono legate al territorio»

CAGLIARI. Un’offerta formativa «coerente con lo sviluppo del territorio» per stare al passo coi mille cambiamenti della nostra epoca e aprire ai giovani vere prospettive di lavoro. E’ possibile, stando ai risultati di una ricerca su “Comparti del trasporto integrato, delle infrastrutture e dei servizi al trasporto e alla nautica da diporto” svolta negli ultimi mesi dal Polo formativo logistica e trasporti - un partenariato tra Università di Cagliari, Istituto nautico Buccari, Cirem, Enaip, Uniform-Confcommercio, province di Cagliari e Sassari, Sogaer, Cict, Centro servizi della Camera di commercio, Consorzio rete porti Sardenga, Istituto Paglietti di Porto Torres - che nel settore ha voluto aprire uno studio a 360 gradi per capire quali potrebbero essere le figure professionali capaci di assicurare il successo degli affari. Dopo contatti diretti con le aziende delle provincie di Cagliari e Sassari, che hanno scoperto le carte sul funzionamento della loro attività e su come particolari qualifiche potrebbero dare una mano in più, gli studiosi hanno individuato due nuove figure professionali: il “tecnico superiore del trasporto e della logistica integrata” e il “tecnico superiore per la gestione di porti turistici”. Lavoratori che sarebbero capaci, tenendo conto di fattori come l’apertura di nuove frontiere o lo sviluppo tecnologico, di rispondere alle nuove esigenze, e per cui sono necessari degli opportuni corsi di Istruzione formazione tecnica superiore. (s.z.)

La Nuova Sardegna
Pagina 42 - Cultura e Spettacoli
Giovanni Lilliu diventa Sardus Pater
Oggi il presidente Soru consegna l’onorificenza all’archeologo

CAGLIARI. Oggi alle ore 10,30 il presidente della Regione Sardegna Renato Soru consegnerà nel corso della seduta di giunta al professor Giovanni Lilliu, archeologo di fama internazionale, Accademico dei Lincei, «intellettuale il cui impegno civile a favore dell’identità sarda ha segnato il secolo scorso e l’attuale», il riconoscimento dell’onorificenza regionale di recente istituita denominata “Sardus Pater”. Giovanni Lilliu (nato a Barumini il 13 marzo 1914) è considerato il massimo conoscitore della Civiltà nuragica. Archeologo di fama internazionale, Lilliu (nella foto) è conosciuto soprattutto per aver riportato alla luce la reggia nuragica Su Nuraxi, dichiarata nel 2000 patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco. Laureatosi in Lettere classiche, è stato allievo di Ugo Rellini alla Scuola Nazionale di Archeologia a Roma dove ha ottenuto la specializzazione. Dal 1943 al 1945 ha operato nella Soprintendenza alle Antichità della Sardegna. Nel 1955 ha fondato e diretto per venti anni la Scuola di specializzazione di Studi Sardi dell’Università di Cagliari ricoprendo anche il ruolo di professore ordinario di Antichità sarde. Dal 1990 è membro dell’Accademia dei Lincei.

La Nuova Sardegna
Pagina 33 - Sassari
Sanna: «Soru difenda gli universitari»

ALGHERO. Un appello pubblico diretto ai consiglieri regionali Pino Giorico e Mario Bruno per farsi carico di tutte le iniziative che si rendono necessarie in difesa del popolo universitario algherese è stato diffuso dall’assessore comunale Giuseppe Sanna.
L’assessore, che sullo stesso argomento ha indirizzato una nota al presidente della Regione Renato Soru, segnala che i corsi universitari fanno parte del programma di Agenza 21 e del Piano strategico recentemente votato dal Consiglio comunale. Sanna ricorda poi che Alghero, grazia alla collaborazione dell’Isprom, si è resa promotrice di una conferenza permanente delle città storiche del Mediterraneo e in tale contesto è nata l’idea per una facoltà consortile.

La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Dall’Ersu contributi per abbattere i canoni d’affitto

SASSARI. L’Ersu di Sassari, in applicazione della delibera della giunta regionale del luglio scorso, ha indetto un concorso per la concessione di contributi per il “fitto casa”, destinati all’abbattimento dei costi relativi al canone di locazione.
Possono accedere al contributo gli studenti fuori sede, nati o residenti in Sardegna, iscritti all’Università degli studi Sassari (corsi di laurea, laurea magistrale, laurea specialistica a ciclo unico e biennale), all’Accademia di Belle Arti, al Conservatorio di musica. I richiedenti devono essere iscritti all’anno accademico 2007/08 entro i termini consentiti, devono inoltre essere in possesso dei requisiti relativi alla condizione economica, al merito e alla carriera universitaria. Sono esclusi dal contributo gli studenti con un numero di anni di carriera superiore alla durata del corso di studi. Non saranno ritenute ammissibili le domande tendenti ad ottenere il contributo per la seconda laurea. Il bando completo si può scaricare dal sito www.ersusassari.it. Le domande devono essere inviate on line (tramite lo stesso sito) entro le ore 13 del 31 gennaio 2008, pena l’esclusione. La richiesta può essere inviata da qualsiasi computer collegato alla rete internet. La domanda dovrà contenere tutti i dati anagrafici, i dati sul merito e la carriera scolastica e/o universitaria; i dati sulla condizione economica della famiglia dello studente che risultano nell’attestazione Isee o Iseeu. Con questo concorso la Regione, attraverso gli Ersu, intende ampliare ulteriormente la fruizione del diritto allo studio agli studenti che non possono essere ospitati nelle residenze universitarie. A questo contributo possono accedere infatti anche gli studenti appartenennti ad una fascia di reddito superiore a quella richiesta per le borse di studio. Il provvedimento inoltre tende ad abbattere i costi delle locazioni anche in quelle realtà come Alghero che non dispone di casa dello studente.

La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Attualità
LA CULTURA SCONFITTA DAL MERCATO

MASSIMO ONOFRI

E’vero: i dati che emergono dall’indagine Ocse-Pisa sono drammatici. I questionari che sono stati somministrati a ventunomila quindicenni parlano sin troppo chiaro: il sessantadue per cento di costoro ignora che l’alternanza del giorno e della notte sia dovuta alla rotazione della terra intorno al proprio asse. Di più: tre adolescenti su dieci non sono in grado di comprendere una semplice formula come quella del tasso di cambio da una valuta ad un’altra, mentre per un quarto degli alunni di scuola media la lettura di un semplice grafico rappresenta una difficoltà insormontabile. In brusca sintesi: i giovanissimi italiani non sanno leggere, né scrivere, né far di conto: ragion per cui il ministro Fioroni ha parlato di «un’emergenza non solo della scuola italiana ma di tutto il sistema paese». E non si può certo dargli torto: non soltanto i coetanei europei, ma addirittura quelli asiatici, se la cavano molto meglio dei nostri ragazzi.
Le misure correttive proposte sono improntate all’ormai consueto interventismo e decisionismo ministeriale, a quella sua nostalgia di gran provinciale per gli studi solidi dei buoni tempi andati, insomma a quello spirito impavidamente reazionario di conio umanistico e gentiliano, di cui abbiamo già avuto consistente dimostrazione. In prima istanza: finanziamenti mirati - cinque milioni circa- per combattere la dispersione scolastica e poi, a ruota, un deciso (ma quanto decisivo?) incremento del fondo, intorno ai trecentoventi milioni- per organizzare i corsi di recupero e di sostegno a saldare realmente, e con tempestività, i debiti formativi accumulati. In seconda battuta: un piano di riqualificazione e aggiornamento dei docenti italiani che patiscono - e il dato è inquietante - un processo di invecchiamento inesorabile, quando è vero che la loro età media si attesta sui cinquant’anni, mentre in tutta la scuola media italiana - rivela il ministro - si possono trovare soltanto due insegnanti di matematica sotto i trentuno anni. Fatte salve le buonissime intenzioni e quella vivace intraprendenza che sfida la naturale inerzia della nostra scuola - ma anche certo pedagogismo edonista e progressista - una domanda risulta inevitabile: quante possibilità ha di giovare davvero alla scuola italiana, e all’intero Paese, la cura Fioroni? Come si può operare per singole e rapsodiche iniziative, non importa quanto lodevoli, senza trarne le inevitabili conseguenze relativamente a tutto il sistema scolastico e universitario, senza insomma mettere mano all’ennesimo cambiamento globale? E più precisamente: come conciliare queste stesse iniziative con l’efficientismo aziendalista della riforma Berlinguer e Moratti, in beata continuità l’una con l’altra, nonostante l’opposta collocazione politica dei due ispiratori? In attesa che il governo di centrosinistra, quanto a politica scolastica, risolva le sue contraddizioni, un solo fatto ci pare sicuro: nella nuova scuola enfaticamente professionalizzante - in realtà sempre più burocratizzata e screditata nella sua vocazione educativa e formativa -, quella che sancisce la vittoria totalitaria del mercato, sono entrambe le culture, la scientifica e l’umanistica, una volta nemiche, a soccombere veramente.














Questionario e social

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