Lunedì 17 dicembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 dicembre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 15
Oggi il via definitivo all’aumento delle tasse
Università. Il consiglio d’amministrazione discuterà anche il bilancio 2008
 
È atteso per oggi il via definitivo all’aumento delle tasse universitarie. Il consiglio d’amministrazione dell’Ateneo, dopo l’approvazione preliminare, si riunisce oggi (ore 9,15 in rettorato) per il voto finale. Difficile che ci possano essere modifiche, nonostante l’ultima disperata opposizione da parte del Consiglio studenti nell’incontro di venerdì con il rettore Pasquale Mistretta. Subito dopo la votazione del regolamento tasse il cda inizierà la discussione del bilancio 2008.
A meno di incredibili colpi di scena gli studenti, e le loro famiglie, da quest’anno dovranno mettere mano al portafoglio e sborsare una quota di iscrizione più alta rispetto al passato. In tutto nelle casse universitarie entreranno più di quattro milioni di euro. L’unica modifica che dovrebbe essere apportata è quella per la penale per chi non presenterà l’autocertificazione: nell’ultima proposta è stata portata a 2.500, cinquecento euro in più rispetto alla tassazione massima. Alcuni consiglieri hanno avanzato dubbi sulla legittimità del provvedimento. Così, per evitare una pioggia di ricorsi, è facile che il cda approvi un emendamento per riportare la penale a 2.000 euro. Per il resto resteranno valide le nuove fasce di reddito: fino a 43 mila euro non ci saranno incrementi rispetto al passato.
Gli studenti hanno ribadito a Mistretta, nell’incontro di venerdì, la loro contrarierà alla manovra. Inoltre, per l’occasione, sono state avanzate perplessità sul bilancio 2008. "Abbiamo votato un documento - spiega il presidente del Consiglio degli studenti, Lorenzo Espa - che consegneremo al rettore prima dell’inizio del consiglio d’amministrazione". I cinque rappresentanti dei ragazzi (che voteranno contro al nuovo regolamento tasse e che potrebbero astenersi sul bilancio) vogliono maggiori garanzie: "Visto che l’aumento è praticamente certo - sottolinea Andrea Zucca - chiediamo certezze su come verranno spesi i quattro milioni di euro di risorse in più".
Matteo Vercelli
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 17
Avis, record delle donazioni
 
Centoventidue donazioni in una sola settimana. È il sorprendente risultato ottenuto nei giorni scorsi dagli studenti cagliaritani grazie all’iniziativa che ha coinvolto l’Avis di Cagliari in collaborazione con l’Ersu e le associazioni studentesche della città. Una cooperazione arrivata ormai al dodicesimo anno, che sta riscuotendo sempre maggiore successo tra i giovani universitari: «A dicembre il numero di donazioni di questi ragazzi corrisponde a quasi il dieci per cento di quelle totali - fa sapere Antonello Carta, presidente dell’Avis provinciale di Cagliari -. Un’iniziativa come questa non può che avere riscontri positivi per tutta la cittadinanza, in quanto i giovani che si sono avvicinati a noi per la prima volta con tutta la probabilità torneranno e diventeranno frequentatori abituali delle nostre autoemoteche». (p. c. c.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 15
medicina
Oggi il battesimo del Panglic il pane per i diabetici
 
Sarà presentato questo pomeriggio, nel panificio Le Plus Bon 2 in via Barone Rossi, Panglic, un pane a ridotto indice glicemico, creato dalla sezione Microbiologia dell’Università di Sassari, in collaborazione con l’Adms (associazione diabete mellito e celiachia della Sardegna). Un alimento particolarmente adatto ai diabetici: l’assunzione di alimenti a basso indice glicemico, piuttosto che quelli ad alto, porta ad una digestione più lenta degli amidi e degli zuccheri e ad un assorbimento più lento dello zucchero nel sangue. Il Panglic, ottenuto per fermentazione naturale da pasta acida, inoltre, può contribuire a ridurre il rischio di altre patologie, come, ad esempio, le malattie cardiache e l’ipertensione (anche se gli studi in questo contesto non sono ancora definitivi). L’insulina, un ormone necessario a metabolizzare i carboidrati, influenza in modo significativo l’incidenza di molte malattie. Si ritiene che la presenza di elevati livelli di insulina sia uno dei fattori responsabili dell’insorgere di malattie cardiache e dell’ipertensione. Il ricorso ad una dieta ricca di alimenti a basso indice glicemico può contribuire ad abbassare tali livelli.
Alla presentazione di questo pomeriggio prendono parte, insieme a Raffaele Coccodi, amministratore di Le Plus Bon 2, Giovanni Antonio Farris e Manuela Sanna, docenti dell’Università sassarese, Giancarlo Tonolo, responsabile aziendale di diabetologia dell’Asl 2 di Olbia, e i rappresentanti dell’Adms Domenica Obinu e Michele Calvisi. 

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Cultura e Spettacoli
Quel ponte invisibile che porta la civiltà nuragica oltre Tirreno 
 
Se riusciamo ad emanciparci dalle categorie del mistero e delle origini, la prima impropria rispetto alla ricerca, la seconda eccessivamente enfatizzata rispetto alla sua utilità per la comprensione dei fenomeni storici, possiamo scoprire che i materiali che obiettivamente uniscono le antichità della Sardegna con quelle etrusche sono moltissimi, di eccezionale qualità storica e vastissimo interesse tematico. E’ soprattutto il mondo nuragico a fare la parte del leone, con una lunga frequenza che pare porsi, grazie ad esempio al ponte dell’isola d’Elba, in notevole antichità.
 I temi: architettonici, di presenze di manufatti mobili, di antropologie. Su tutti direi l’improvvisa apparizione delle tholoi nell’Etruria costiera e mineraria, con gli esemplari di Populonia e Vetulonia, sino a quelle celebri e spettacolari della piana fiorentina. Le navicelle nuragiche in bronzo, le brocchette, ancora nuragiche, di tipo askoide, cioè a forma di otre, panciute, dalla sagoma elegante e di grande successo. L’eccezionale corredo proveniente dalla tomba di Cavalupo in Vulci e databile nella seconda metà del IX secolo a.C.: entro un’urna cineraria villanoviana stavano tre magnifici bronzi sardi come un personaggio di rango nello stile nuragico di Abini, una cesta miniaturistica e uno sgabello rituale, interpretati come il racconto di un matrimonio incrociato fra un principe etrusco ed una principessa nuragica. Ideologia, aristocrazia, scambi, presenze, architetture: un tale complesso da giustificare l’attribuzione dello splendore villanoviano della grande Vulci al dinamismo delle aristocrazie nuragiche e dei relativi, grandi saperi metallurgici.
 Ma esistono numerosi e notevoli testimonianze etrusche in Sardegna, senza la necessità dei falsi che periodicamente appaiono, devo dire in maniera irresponsabile, a intorbidire le acque e ingannare le amministrazioni locali): circolazioni di anfore vinarie (non molte), ceramiche in bucchero, avori, bronzi; in particolare fibule, legate all’abbigliamento e quindi a presenze non irrilevanti.
 E quando parliamo di bucchero, la famosa ceramica etrusca imitante i più pregiati vasi metallici, ecco apparire nello scenario un altro grande soggetto storico della Sardegna: il mondo fenicio, che, se riceve dalla mediazione etrusca un numero significativo di vasi figurati greci, vede una rilevante attestazione nelle sue città, e in particolare a Tharros, della celebre ceramica etrusca, addirittura in assoluto la più alta quantità della stessa al di fuori dell’Etruria. Assieme alle stesse forme prodotte localmente, ha permesso di ipotizzare la residenza di nuclei di etruschi proprio nella grande città del Sinis (come del resto, sappiamo, anche a Cartagine).
 Il triangolo si chiude, in età storica, con la presenza dei fenici in Etruria, spesso negli stessi luoghi interessati dalla presenza sarda: anche questo un tema di eccezionale interesse e meritevole di attente e raffinate indagini. E il mondo degli studi? Vastissimo.
 Giovanni Lilliu ebbe a scrivere un saggio ancora - a distanza di oltre sessant’anni - magistrale sui rapporti fra Sardegna ed Etruria, come pure massimo Massimo Pallottino, il più celebre etruscologo, fu autore di un esemplare «Sardegna nuragica», da poco ristampato dalla nostra Ilisso.
 Gli ultimi trent’anni, con una particolare intensità di studi e circolazione di studiosi - dal magistero di Mario Torelli all’Università di Cagliari alla Soprintendente archeologa della Toscana, Fulvia Lo Schiavo, a lungo nello stesso ruolo alla Soprintendenza di Sassari e Nuoro e attenta studiosa delle relazioni fra i due mondi - hanno disegnato una trama ricca e foriera di nuove prospettive e interpretazioni, ben espressa da ultimo nel XXI Convegno di studi etruschi e italici tenutosi in Sardegna nel 1999. (m.m.)
 
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie