UniCa UniCa News Rassegna stampa Domenica 16 dicembre 2007

Domenica 16 dicembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 dicembre 2007

 
Cronaca di Cagliari Pagina 25
Con il sistema wi-fi si potrà navigare senza fili in diverse facoltà
Università, internet gratis

Internet gratis per i 36 mila studenti universitari. Grazie a cinquanta antenne, nelle facoltà di Ingegneria e di Giurisprudenza, nel polo umanistico, nell’Orto botanico, nel palazzo delle Scienze e nella cittadella di Monserrato si potrà navigare sul web senza fili: basterà avere un computer portatile per connettersi con il sistema wi-fi. Gli studenti, ma anche i docenti universitari, dovranno utilizzare il loro account e la password: così verranno controllati gli accessi e i siti Internet visitati.
La rivoluzione telematica è diventata realtà grazie al lavoro dell’ufficio di comunicazione e web dell’Università che ha messo in piedi un sistema tecnologicamente secondo solo a quello creato dall’Ateneo di Roma. Per il progetto le casse universitarie cagliaritane hanno investito 620 mila euro, ai quali si aggiungono 129 mila euro della Regione. I punti dove si potrà usare Internet senza fili sono sparsi in alcune facoltà: in Ingegneria (nel piazzale e nella biblioteca), nel polo umanistico (biblioteca interdipartimentale e di interfacoltà, piazzale esterno), a Giurisprudenza (biblioteca), nell’Orto Botanico (aula B e zona esterna), Palazzo delle Scienze (piazzale esterno e andito centrale) e alla Cittadella universitaria di Monserrato (zona esterna, asse didattico D5, biblioteca piano terra e aula magna).
Il rettore Pasquale Mistretta ha evidenziato come il progetto giustifichi in parte «lo sforzo economico maggiore richiesto agli studenti con l’aumento delle tasse. Si tratta di un importante servizio a disposizione di tutti gli iscritti e degli stessi docenti». Soddisfatto anche il direttore generale dell’assessorato regionale degli Affari Generali Antonella Giglio: «Come Regione - ha detto durante la presentazione del servizio - stiamo investendo nelle infrastrutture e l’Università è uno dei settori strategicamente più importanti». Saranno inoltre messi a disposizione degli studenti 45 pc portatili, in prestito gratuito. Roberto Porcu, responsabile dell’ufficio universitario che si è occupato della realizzazione della rete wi-fi ha garantito il massimo livello di «sicurezza e tecnologia del sistema, creato da uno staff sardo e in collaborazione con due aziende della Sardegna». (m. v.)

L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 23
Prevenzione. L’Università ha redatto un decalogo per aiutare le donne

Un vademecum contro la violenza sessuale

Non fidarsi di nessuno, neanche quando l’apparenza è rassicurante. Responsabile di violenze sessuali e abusi contro le donne può essere chiunque. Lo sostiene “Prevenzione, supporto e primo intervento”, brochure redatta dall’Università di Cagliari e patrocinata dall’assessorato comunale alle Politiche Sociali. I dati contenuti nell’opuscolo (reperibile al dipartimento di Sanità pubblica del Policlinico universitario) sono inquietanti: la maggior parte dei reati è compiuta da conoscenti, addirittura da familiari; nel 70% dei casi avvengono in un’abitazione privata e spesso all’interno delle pareti domestiche.
La dispensa è una sorta di decalogo che ha l’obiettivo di informare per “prevenire, contrastare la vulnerabilità delle potenziali vittime di violenze sessuali”. Pratica e di facile lettura, raccomanda fra le altre cose che, in caso di pericolo, è bene cercare di attirare l’attenzione dei passanti. Insomma, “reagisci con prontezza e allontanati al più presto”. Oppure: all’uscita di un locale pubblico o in zone isolate bisogna evitare di farsi accompagnare da sconosciuti alla propria auto. Consiglia persino di non accettare alcun passaggio, soprattutto quando si assumono alcolici o sostanze che riducono la percezione di eventuali rischi: “A casa di persone di cui sai poco sulle loro abitudini”, consiglia, “fai attenzione che non ti vengano mescolate a cibi o bevande sostanze extra”.
La brochure dà suggerimenti, inoltre, su come comportarsi in caso di aggressione. In primo luogo, meglio affrontare l’abuso rivolgendosi a un medico o a una struttura in grado di fornire assistenza. Fondamentale è la tempestività degli accertamenti: “Fai in modo”, consiglia ancora l’opuscolo, “di non eliminare possibili tracce di dna che il molestatore può aver lasciato e che potrebbero concorrere alla sua identificazione. Recati subito al pronto soccorso. Denuncia senza indugio alle autorità e richiedi assistenza psicologica in un centro medico specializzato”.
Il decalogo mette in guardia anche da una probabile gravidanza o da malattie a trasmissione sessuale. Il messaggio cardine è “non sei mai sola”. Perciò viene rinnovato l’invito a rivolgersi al Presidio contro gli abusi e le violenze sessuali, istituito nel 1998 e coordinato da Giuseppe Santa Cruz, docente del dipartimento di Sanità pubblica. Per ogni tipo d’aiuto e consulenza gratuita ci si può recare al Policlinico universitario di Monserrato. Oppure telefonare ai numeri 070 510160, 392 9183061, 335 8221220 e consultare il sito: www.unica.it/santacr/.
VIVIANA RICCI



Pagina 3 - Cagliari

Guspini, oltre mille visitatori al salone dell’orientamento


GUSPINI. Si è concluso con un bilancio di oltre mille visite la due giorni dedicata al “Il salone dell’orientamento, una scelta per il futuro”, allestito al Palapip. Venticinque gli stand e tre le sezioni dedicate all’istruzione e formazione, istituzioni e ai servizi per i giovani. L’iniziativa, rivolta agli studenti dell’ultimo anno delle scuole medie, è stata organizzata dall’amministrazione provinciale e dall’associazione “Orientare”. Ed è stata proprio quest’ultima ad aver tenuto banco durante tutta la rassegna. Nata su iniziativa di un gruppo di studenti universitari, il suo scopo è quello di creare strumenti, servizi e attività nel settore dell’orientamento scolastico, professionale e del lavoro. Con questo obiettivo, “Orientare” ha costituito una fitta rete di collaborazione con enti pubblici e privati e istituti scolastici. (i.c)

La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna

Gli interni di «Olivomare» conquistano i giurati di Mosca: tra loro Fuksas, i Lagorreta e Okada

Un sardo l’architetto dell’anno

Pierluigi Piu premiato per un ristorante trendy a Londra

FELICE TESTA

CAGLIARI. Un piccolo ristorante nel cuore aristocratico di Londra, il quartiere di Belgravia, l’incontro tra due cagliaritani della diaspora, Pierluigi Piu, architetto, e Mauro Sanna, ristoratore di successo, celebrano il talento isolano affermato in terra straniera.
Pierluigi Piu fa del ristorante Olivomare un locale di tendenza londinese, che poi significa di tendenza tout court, e viene premiato come architetto dell’anno per l’innovazione negli interni dei locali pubblici.
Un premio prestigioso, il “Russian international architectural award 2007”, ritirato, nel novembre scorso, al “Manège” di Mosca, monumentale padiglione di gusto neoclassico. Davanti al Cremlino, un tempo adibito al dressage dei cavalli ed all’addestramento degli ufficiali di cavalleria dello Zar, ed oggi riconvertito in centro culturale ed espositivo.
Una giuria internazionale, composta da architetti del calibro di Massimiliano Fuksas, Emilio Ambasz, il belga Jo Crepen, i messicani Victor e Ricardo Lagorreta ed il giapponese Satoshi Okada, ha selezionato 50 candidati finalisti (per due categorie di concorso: le abitazioni unifamiliari e gli interni di spazi pubblici) in gran parte russi ed ucraini (il premio, istituito cinque anni fa, era quest’anno alla sua prima edizione internazionale), ma anche austriaci, tedeschi, peruviani, olandesi, statunitensi, australiani, portoghesi, spagnoli, lèttoni e giapponesi.
Due i finalisti italiani, la designer milanese Paola Navone e l’architetto cagliaritano Pierluigi Piu. In concorso nomi di spicco come il portoghese Alvaro Leite Siza Vieira (affermato figlio del maestro Alvaro Siza), l’olandese Ben van Berkel e lo spagnolo Carlos Ferrater (autore, fra l’altro, di un magnifico progetto per la nuova stazione ferroviara ad alta velocità di Firenze), già detentori di numerosi e prestigiosi premi internazionali.
A Pierluigi Piu, è andato il riconoscimento per il miglior progetto innovativo destinato ad un locale pubblico.
«Nell’allestire l’Olivomare ed il suo annesso negozio di delicatezze gastronomiche Olivino per Mauro Sanna, cagliaritano naturalizzato inglese - spiega l’architetto Piu - ho cercato di dare una forte personalità ad un ristorante la cui punta di diamante è una cucina di pesce fortemente influenzata dalla tradizione sarda, stando però ben attento a non farne, per questo, un luogo del folclore isolano ed a non cadere nel vernacolo da osteria che si compiace del trito copione di reti da pesca cascanti dai soffitti, aragoste di plastica e l’immancabile obitoriale esposizione di pesci in ghiaccio. Per questo, ho orientato la ricerca verso un linguaggio meno provinciale, ispirandomi anche, per una parte del mio progetto, ai disegni di Maurits Escher, il visionario artista olandese del ’900, del quale ho elaborato un bozzetto inedito. Una scelta legata al periodo dei miei primi sopralluoghi a Londra. Nel 2005, uno dei trend più in voga nell’allestimento degli interni era il grande ritorno della carta da parati (poi rapidamente esauritosi). Lo spunto, a quell’epoca, mi parve interessante, ma la carta da parati in sè era priva di sufficiente forza per dare personalità al locale».
«L’idea del pattern ripetitivo - spiega Pierluigi Piu - era stimolante ma avevo bisogno di qualcosa che fosse coerente col tema gastronomico del ristorante, che avesse un riferimento culturale di un certo lignaggio e che comportasse una lavorazione ben più pregiata di una semplice stampa su un qualsivoglia supporto. La mia ricerca sul riferimento culturale mi portò a Maurits Escher ed ai suoi lavori meno conosciuti, ispirati al mondo animale. Mi bastò reinterpretare un suo bozzetto, che fu, poi, inevitabile convertire in un gigantesco jigsaw puzzle». Il risultato è stato una sorta di Nautilus del Terzo Millenio, celebrazione del mondo marino e, al tempo stesso, dello stato dell’arte nella tecnologia realizzativa di questo genere di allestimenti, che trova applicazione in tecniche come il taglio laser o la fresatura computerizzata. Il Russian Award premia Pierluigi Piu dopo una lunga stagione di successi maturata, tutta, sul palcoscenico internazionale, fuori dai confini della «piccola patria sarda».
Nato a Cagliari nel 1954, studi a Firenze, fra il 1996 ed il 1998 soggiorna a Bruxelles, dove è chiamato dall’architetto Steven Beckers a collaborare al progetto di ricostruzione e rinnovamento del Palazzo “Berlaymont”, sede storica del Consiglio dei Ministri della Comunità Europea, incaricato, nell’ambito di un’equipe internazionale appositamente formata, della supervisione e del coordinamento del linguaggio estetico-formale degli interni dell’intero edificio, la cui costruzione è stata ultimata nel 2003. Oltre a collaborare con vari studi professionali, dà vita a Firenze, fra il 1982 ed il 1985, all’Atelier Proconsolo, studio di design ed azienda di autoproduzione, partecipando a varie mostre in Italia ed all’estero.
Dal 1985 lavora come consulente associato (per il Product e l’Interior Design) dello studio Acmè Consultants (Association pour la Création et les Méthodes d’Evolution), con sede a Parigi, e partecipa allo sviluppo del progetto di prodotti per aziende come Gaz de France, Essilor (leader mondiale dell’occhialeria), Fiat-Iveco, Aeroports de Paris ed altre.
Alla soddisfazione per il prestigio dei premi internazionali si accompagna, però, il rammarico per le difficoltà, particolarmente presenti in Sardegna, oltre che nel resto d’Italia, cui una disciplina come l’architettura - chiamata, non più tardi di qualche mese fa, dalla grandeur francese del presidente Sarkozy, a “salvare l’umanità” - deve far fronte nella nostra isola per affermare l’enorme importanza sociale del proprio ruolo.
«In Sardegna - conclude Pierluigi Piu - è pressoché latitante ogni forma di cultura architettonica, ed i professionisti di questa disciplina devono fare i conti con un contesto culturale ancora più provinciale ed insensibile che nel resto del sud d’Italia. E ciò, a ben vedere, avviene anche perché qui da noi è sempre stata assente l’istituzione principe che alla diffusione di tale cultura dovrebbe presiedere, la facoltà universitaria d’Architettura; e, se è vero che nel nord dell’isola si è negli ultimi anni finalmente provveduto a colmare il vuoto con l’istituzione ad Alghero di una facoltà che già fa ben parlare di sé, troppa strada rimane ancora da fare a Cagliari, dove la neonata facoltà di architettura altro non è che una clonazione di quella d’ingegneria, ancora convinta propugnatrice dell’idea che l’arte di costruire si risolva tutta in questioni tecnico/statiche, e nella quale la formazione umanistica e l’insegnamento dei valori spaziali, propri dell’architettura, sono ancora troppo trascurati. Inoltre, andrebbero meglio valorizzati i talenti locali, che pure esistono, da parte di una committenza, di necessità pubblica, molto poco attenta ed incapace di creare favorevoli condizioni di lavoro».

Questionario e social

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