Domenica 9 dicembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 dicembre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Pagina 25 – Cronaca di Cagliari
Il caso. Sindacato contro Mistretta
Cisapuni in rettorato: dopo l’irruzione arriva la Polizia
   
All’Università scoppia la guerra dei sindacati. Invitati dal Rettore per discutere del bilancio 2008 e di politiche del personale, due rappresentanti del Cisapuni non hanno accettato la loro convocazione in un incontro separato da quello con le altre sigle sindacali, irrompendo nella riunione che Pasquale Mistretta stava per iniziare con i componenti di Cgil, Cisl, Uil e Cisal. Inevitabili le conseguenze con momenti di tensione che hanno costretto il Rettore a chiedere l’intervento della Polizia e a sospendere la seduta. La vicenda è poi proseguita con scambio di accuse.
Tutto ha inizio mercoledì mattina. Mistretta ha convocato alle 9,30, in rettorato, i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Cisal e della Rsu. Due ore dopo sarebbe toccato alla Confsal e al Cisapuni. Sul tavolo argomenti importanti come il bilancio 2008, compreso il nuovo regolamento delle tasse studenti e alcune decisioni sulla gestione del personale. Alle 9,15 però due componenti della segreteria del Cisapuni si presentano al primo incontro chiedendo di poter partecipare. «Ancora una volta - attacca in un documento il segretario Antonio Strazzera - il Rettore ha accolto la richiesta degli altri sindacati di discutere di questi temi importanti in tavoli separati. Noi siamo convinti di avere il diritto di essere convocati insieme alle altre organizzazioni sindacali e alla Rsu». La situazione precipita. Gli altri rappresentanti invitano Mistretta a prendere provvedimenti e il Rettore prima invita i membri del Cisapuni a rispettare gli orari delle riunioni e poi, vista l’insistenza dei due sindacalisti nel non lasciare l’aula, chiede un parere alle altre sigle sindacali. Cgil, Cisl e Cisal confermano di non volere la presenza dei membri del Cisapuni. I toni della discussione crescono e il rettore minaccia di chiamare la Polizia. I "ribelli" non cedono e alla fine Mistretta sospende la riunione.
«Sono convinto - prosegue Strazzera - che anche chi è iscritto alla nostra organizzazione sindacale abbia pari dignità degli altri e che merita il rispetto di tutti, in particolare del Rettore che ha pensato fosse opportuno scomodare le forze dell’ordine». Dura la replica dei componenti della Rsu: «Condanniamo il gravissimo episodio - fanno sapere dieci membri del sindacato - con l’irruzione nella sala consiliare da parte di due componenti del Cisapuni, che hanno impedito con urla e schiamazzi lo svolgimento della riunione di contrattazione. Un atteggiamento deplorevole perché esercitato da una sigla sindacale a danno dei lavoratori. In seguito a tale gesto le riunioni di contrattazione sono state sospese e non riconvocate».
La Rsu, così come Cgil, Cisl e Cisal, ha poi chiesto al Rettore una nuova e urgente convocazione dell’incontro per discutere il bilancio 2008. Sempre, hanno ribadito i rappresentanti sindacali di queste sigle, su tavoli separati.
Matteo Vercelli
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 26 – Cronaca di Cagliari
casa dello studente
Incontro tra i diplomati dei Master Ailun
   
Domani, alle 12, alla Casa dello studente di via Trentino ci sarà un incontro tra i diplomati dei Master internazionali Ailun (in Scienza dell’organizzazione e nel settore turistico), e gli studenti dell’Università di Cagliari. Durante l’incontro, gli allievi delle edizioni 2007 e i diplomati Ailun presenteranno ai colleghi universitari la realtà dei Master, evidenziando, tra le altre cose, il forte carattere di internazionalità (oltre l’80 per cento del corpo docente proviene dalle più importanti università europee e americane) e le metodologie didattiche innovative adottate, progettate non solo per favorire un miglior apprendimento dei contenuti conoscitivi trasmessi ma anche l’acquisizione di skills (procedure e i processi cognitivi) professionali basilari.
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina 26 – Cronaca di Cagliari
Università
Tecniche di analisi: tavola rotonda
   
Come si analizzano qualitativamente i dati degli studi sociali? Una delle tecniche più avanzate è la Grounded Theory, un sistema molto diffuso negli Stati Uniti e poco conosciuto e praticato in Italia. Susan Leigh Star, docente della Santa Clara University e visting professor all’Università di Cagliari, illustrerà la tecnica alla tavola rotonda su «Grounded Theory e dibattito metodologico in Italia» organizzata e coordinata dal professor Alessandro Mongili, ricercatore dell’Università di Cagliari. L’appuntamento, che chiude un semimario al quale hanno preso parte ricercatori di numerosi atenei italiani, è per martedì 11 dicembre alle ore 16 nell’Aula Magna della facoltà di Scienze Politiche.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Dal Bangladesh e dal Cile con i camici in valigia 
Le veterinarie Nasrin e Margarita: «A Bonassai per imparare i segreti delle biotecnologie» 
«Splendida l’esperienza degli anni di dottorato ma quanta burocrazia per i permessi...» 
L’altra faccia dell’immigrazione nei laboratori del centro internazionale di ricerca 
 
 SASSARI. Trascorrono le loro giornate in un laboratorio dove studiano le biotecnologie applicate alla riproduzione animale. Tra un anno e mezzo, concluso il dottorato di ricerca triennale, ritorneranno a casa per praticare sulle pecore le tecniche alternative alla fecondazione artificiale. «Cerchiamo soluzioni - spiegano - sostenibili dal punto di vista economico e meno invasivi per gli animali».
 Margarita e Nasrin sono due veterinarie specializzande nel centro Agris di Bonassai. L’ex Istituto zootecnico e caseario è diventato un centro di formazione di caratura internazionale e accoglie studenti provenienti dalle università di mezzo mondo. Margarita e Nasrin sono arrivate dal Cile e dal Bangladesh alla fine del 2006 per affinare, sotto la supervisione della team leader Maria Dattena, competenze già considerate di eccellenza nei paesi di origine.
 Nasrin Sultana Juyena, 29 anni, è una delle cinquanta donne veterinario del suo paese. Assistente universitaria a Dhaka, la capitale del Bangladesh, prima di partire ha sposato un collega.
 Margarita Isabel Mayorca Munoz, 31 anni, è single «e - scherza - considerati i ritmi dello studio sono destinata a restare tale». Margarita si è laureata in una delle trentadue facoltà di Veterninaria del Cile dove conta di ritornare nel 2009 con la specializzazione conseguita in Italia. «Questo mi permetterà di aumentare le mie competenze e, considerata la concorrenza che c’è in Cile, di posizionarmi bene sul mercato - spiega -. Il mio sogno è di aprire uno studio privato».
 Margarita e Nasrin si sono conosciute a Bonassai, dove sono approdate dopo un breve tirocinio all’Università di Padova e sono diventate amiche davanti ai microscopi. Diverse esperienze di vita, aspettative e cultura, sono convinte che non dimenticheranno mai gli anni trascorsi insieme in Sardegna. Le due donne sono l’altra faccia della immigrazione e conoscono i disagi che questo comporta.
 Nasrin e Margarita non si lamentano e, pur rimarcando la gentilezza e la disponibilità del personale, segnalano quanto sia complicato ottenere o rinnovare un permesso di soggiorno. Loro, che in Italia sono arrivate per ragioni di studio, hanno dovuto aspettare mesi il perfezionamento della pratica. E quando è arrivato il momento di rinnovare si sono pazientemente messe in fila davanti alla questura fin dalle prime ore del mattino. «Se hai un appuntamento non ci sono problemi, basta aspettare il tuo turno - raccontano -. Il discorso si complica se il tuo nome non è nella lista del giorno. In questo caso, rischi di perdere una mattinata di studio senza ottenere una risposta».
 Burocrazia a parte, entrambe porteranno a casa un ricordo splendido dell’Italia. Nessuna delle due però aspira a restare. «Partire è bello perché poi si può ritornare - dice Nasrin - e condividere la propria esperienza con chi è rimasto a casa». Lei, che ha seguito con angoscia le notizie della inondazione che ha sconvolto il suo paese «fortunatamente senza coinvolgere nessuno dei miei cari», ama lo studio, l’Italia e la Sardegna. Però non vede l’ora di ritornare in un laboratorio della sua università.
Daniela Scano
 

Questionario e social

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