Giovedì 6 dicembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 dicembre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna 

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro Pagina 18
università
Emendamento di Murgia alla Finanziaria
 
Un emendamento alla Finanziaria per garantire 500 mila euro e la sopravvivenza dei corsi triennali in scienze dell’amministrazione e di scienze del servizio sociale di cui l’università di Cagliari ha annunciato la cancellazione. Lo propone il deputato di An Bruno Murgia che ha presentato l’emendamento, ora all’esame della commissione Bilancio. «La soppressione ha segnato un grosso passo indietro nell’ambito della vita culturale e sociale dei nuoresi», dice Murgia. «Ridurre drasticamente l’offerta formativa per i nostri ragazzi e costringerli a frequentare sedi più lontane, con conseguenti impatti economici negativi sulle famiglie, sottolinea la totale mancanza di volontà da parte delle istituzioni e dell’università di voler incrementare e promuovere la cultura universitaria a Nuoro». Murgia conclude: «È poco edificante chiudere corsi in nome della razionalizzazione dell’offerta formativa in relazione ai criteri di efficienza e di qualità stabiliti dal ministero dell’Università. In Finanziaria ci dovrebbe essere l’impegno di tutte le forze politiche per favorire la cultura e il progresso civile ovunque». 
 
2 – L’Unione Sarda
Oristano e Provincia Pagina 17
I primi dottori in archeologia subacquea
Università. Quello oristanese è l’unico corso in Italia: in città esistono i presupposti di studio e ricerca
 
 Un centodieci per iniziare. Il primo dottore in archeologia subacquea ha ottenuto il massimo dei voti e insieme a lui, ieri pomeriggio, altri quattro studenti hanno discusso la loro tesi. Il corso istituito qualche anno fa a Oristano dall’Università di Sassari ha raggiunto così il traguardo delle lauree e per il Consorzio Uno è stata una giornata di festa. «L’università di Oristano può avere una grande storia e per questo ci batteremo perché i corsi non vengano chiusi - ha detto il presidente della Provincia, Pasquale Onida - Le motivazioni che ci avevano spinto a chiedere l’istituzione dei corsi di laurea sono ancora valide, anzi attualissime. Le lauree in Archeologia subacquea sono la consacrazione del nostro impegno». I primi laureati sono Maurizio Concas, Gaetano Glorioso, Davide Lima, Simone Serra, Antonio Soru: due sono militari della Guardia di finanza, un altro è un agente del Corpo forestale. E infatti alla cerimonia di ieri pomeriggio erano presenti i vertici del comando provinciale della Fiamme gialle, il comandante regionale della forestale e anche i rappresentanti della Capitaneria di porto che collaborano spesso con gli archeologi dell’Università di Sassari. Quello oristanese è l’unico corso di archeosub presente in Italia e ora ha sfornato i primi titoli accademici. Alla discussione della tesi i neo dottori si sono presentati con la toga e anche il corpo accademico dell’Università di Sassari si è presentato con l’abito di gran gala, in tocco e toga. «Quella di Oristano è un’esperienza esaltante e i numeri dimostrano la vitalità del corso - ha commentato il preside della facoltà di Lettere dell’Università di Sassari, Aldo Maria Morace - Il corso di archeologia subacquea non è stato impiantato per caso in un territorio qualsiasi, ma in una zona dove esistono i presupposti per l’attività di studio e di ricerca».
Il riferimento insomma è anche troppo esplicito al taglio di risorse deciso dalla Regione per le sedi universitarie decentrate. E che rischia di far morire anche il corso di archeosub, che oltre ad approfondire gli studi nel territorio oristanese, si candida ad offrire importanti sbocchi occupazionali agli studenti. In questo senso un’opportunità potrebbe essere fornita dagli itinerari di subacquei sul modello di quelli che già esistono in Sicilia. In Sardegna non ce ne sono, eppure il patrimonio sommerso è considerevole. Legato al corso di archeosub resta in piedi anche l’idea di istituire una summer school, corsi estivi riservati anche a studenti stranieri per promuovere il confronto e lo scambio culturale. ( n. p. )
 
3 – L’Unione Sarda
Oristano e Planargia Pagina 20
ghilarza
Tavola rotonda sulla musica popolare
 
“La passione del canto”: è questo il tema scelto dall’associazione Onnigaza per la ventiduesima edizione di “Incontri di musica popolare”, in programma l’8 dicembre alle 16,30 all’auditorium comunale. A caratterizzare l’edizione 2007 sarà una tavola rotonda con proiezione di audiovisivi. Filo conduttore appunto il canto tradizionale sardo. A parlarne saranno l’etnomusicologo, e docente all’Università di Cagliari, Ignazio Macchiarella, i cantatori a chitarra Francesco Fais, Daniele Giallara e Tore Carboni, Sebastiano Pillosu, presidente dell’Associazione regionale dei cori a tenore e Franco Davoli, rappresentanti del canto riconosciuto bene dell’umanità dall’Unesco. Mario Corona e Bachisio Masia presenteranno invece la realtà dei cori a cuncordu. Tutti gli ospiti si confronteranno, cercando di capire la situazione attuale del canto tradizionale sardo, la sua vitalità, la passione degli esecutori, le modalità di trasmissione, l’importanza e l’interesse che suscita oggi nelle comunità dei diversi paesi e nel più vasto contesto regionale. La manifestazione è organizza dal gruppo folk Onnigaza con il contributo dell’Amministrazione comunale di Ghilarza, della Regione e della Provincia. (a.o.)
 
4 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 56
Nuova luce su Giaime Pintor, un romantico razionale
 
Giaime Pintor è ricordato soprattutto perché morì a 24 anni nel 1943, cadendo sulle mine tedesche a Castelnuovo al Volturno, nel tentativo di ricongiungersi alle forze partigiane. Questa immagine mitica ed eroica del partigiano intellettuale di origini sarde, fratello del giornalista Luigi, vuole essere superata dal lavoro di Maria Cecilia Calabri appena pubblicato dalla Utet, “Il costante piacere di vivere- Vita di Giaime Pintor”. Il libro sarà presentato oggi alle 16.30 nella sala Settecentesca della Biblioteca universitaria di Cagliari, via Università 32, dagli storici Claudio Natoli, Gian Giacomo Ortu e Albertina Vittoria. Sarà presente l’autrice. Promuove l’iniziativa una serie di istituzioni culturali con in testa il Dipartimento di Studi storici dell’Università di Cagliari.
Calabri ha analizzato una mole notevole di documenti inediti e mai studiati per ricostruire la figura complessa e sicuramente meno citata di Pintor. L’evoluzione personale e politica dell’antifascista Pintor è stata troppo spesso fraintesa. Si sottolinea nel volume: «Geniale, ambizioso, attivissimo, magnetico, lucido, elegante e impeccabile nella sua divisa militare come nei giudizi taglienti, diffidente verso le ideologie, Giaime Pintor emerge come una figura dal complesso profilo umano e storico dalle molteplici sfaccettature». Legato ai giovani comunisti romani, solidale con gli studenti antinazisti rifugiati a Roma ma anche brillante germanista presente a Weimar su invito della stessa ambasciata tedesca, Giaime Pintor è considerato un illuminato della giovane borghesia. Di lui diceva il fratello Luigi: «Quasi un personaggio da romanzo, che andrebbe interpretato in chiave poetica: così freddo e razionale eppure capace di tradurre in quel modo i romantici tedeschi; partecipe del momento storico eppure sempre indipendente e autonomo». (wa.f.) 
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 48
Accademia: arriva il commissario
Sassari. Contestata la gestione dell’Istituto fra graduatorie, concorsi e denari persi
 
L’avvocato Francesco Carboni di Alghero, deputato dei Diesse fino alla scorsa legislatura, è stato nominato dal ministero dell’Università commissario dell’Accademia delle Belle arti di Sassari. Prende il posto del presidente, l’avvocato Marcello Frau che, in scadenza di mandato, non ha ottenuto il gradimento da parte del consiglio di amministrazione.
L’arrivo di un commissario nell’istituto di via Duca degli Abruzzi potrebbe rivelarsi utile per far luce su alcuni meccanismi di gestione dell’Accademia. L’estate scorsa, in prossimità dell’emanazione del bando per l’elezione del direttore, un gruppo di docenti inviò un documento al direttore Nicola Martino chiedendo che venissero modificati due commi di un articolo che garantivano eccessivamente l’uscente impedendo di fatto la partecipazione di altri candidati.
Il direttore accolse la richiesta e modificò il bando. A concorrere furono lui, che guida l’Accademia da sedici anni, e il professor Duilio Tanchis, un oristanese che insegna all’Accademia di Brera. La scelta della Commissione è caduta egualmente su Nicola Martino che quindi proseguirà nel suo mandato per altri due anni.
Se questo sarà un bene per l’Accademia lo dovrà dire chi oggi ha ricevuto l’incarico di verificare cosa sta succedendo, esaminando gli atti e sentendo il parere del corpo docente. Qualche perplessità sulla gestione e la qualità della didattica emerge non solo dalle frequenti lamentele dei docenti ma anche dalla lettura della relazione illustrativa al bilancio di previsione 2007. Un istituto di alta formazione che dovrebbe incentivare l’esperienza dei propri alunni in analoghi istituti all’estero non ha speso un solo euro dei 15.880 che aveva ottenuto nell’ambito del progetto Erasmus, somme che ora «dovranno essere restituite per assenza di attività».
Un ulteriore scontro si è registrato per l’aggiornamento per titoli delle graduatorie di Istituto per l’anno accademico 2007-2008. Dopo aver confermato agli insegnanti precari i contratti a tempo determinato già stipulati lo scorso anno, il Consiglio Accademico ha nominato una commissione per aggiornare le graduatorie. Uno dei docenti designati, Duilio Tanchis, nel corso della prima riunione ha eccepito sulla opportunità di aggiornare una graduatoria dopo aver confermato gli insegnati che avevano ricoperto l’incarico lo scorso anno. E in assenza di alcuna sollecitazione da parte del ministero. In seguito alla rinuncia all’incarico del professor Tanchis, che ha minacciato di rivolgersi alla magistratura, la graduatoria per la docenza del corso di Restauro è stata al momento sospesa. 
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Cultura e Spettacoli
Cinque studenti hanno concluso con successo l’inedito corso di studio; ieri mattina la cerimonia 
Archeo sub, primi laureati 
Entro il prossimo mese di giugno altri venti dottori 
Il preside Morace: «Esperienza esaltante, un vero miracolo» 
 
 ORISTANO. «Una perla da salvaguardare», un «piccolo miracolo»: l’università a Oristano ha alle spalle un’esperienza ormai quasi decennale, ma rischia di sparire. La minacciano i piani di razionalizzazione del ministero e le idee del presidente della Regione, Renato Soru, che si è sempre detto contrario al proliferare di corsi di laurea.
 La difendono gli studenti, le istituzioni locali e anche l’Università di Sassari. Ieri, per le prime lauree nel corso di Archelogia subacquea, c’erano il prorettore Attilio Mastino, il preside della Facoltà di Lettere, Aldo Maria Morace, in tocco e toga, a testimoniare una vicinanza e un sostegno che vanno oltre le semplici dichiarazioni d’intenti. E come potrebbe, l’università sassarese, non difendere un corso di laurea che, come ha detto il preside, «è il più virtuoso di tutta la facoltà di Lettere»?
 Ieri sono arrivati alla laurea i primi cinque studenti: Maurizio Concas, Gaetano Glorioso, Davide Lima, Simone Serra e Antonio Soru. Hanno seguito un corso di laurea che ha utilizzato le conoscenze di archeologi, esperti dei fondali marini della costa oristanese, hanno effettato corsi in aziende, hanno affrontato iu temi dell’ambiente e quelli della legislazione. Alla fine di questo percorso, portato a termine in tre anni esatti, ottengono, primi in Italia, la laurea in archeologia subacquea.
 «Questi studenti rappresentano il 25 per cento degli iscritti e sono arrivati alla conclusione alla prima sessione - ha detto il prorettore Attilio Mastino -. Entro tre mesi arriveremo al 50 per cento e entro giugno al 100 per cento. Questo è il massimo del cammino virtuoso che si poteva ipotizzare».
 «L’università a Oristano è un’esperienza esaltante - ha aggiunto il preside Morace -. Lo dimostrano i numeri, lo dimostra la sua grande vitalità. Qui è stato compiuto un piccolo miracolo. E la facoltà di Lettere e filosofia, per sostenere il suo corso più virtuoso, ha voluto essere idealmente tutta qui oggi».
 L’Università oristanese, nel mirino del ministero che va a caccia di tagli e razionalizzazioni, e in quello del presidente della Regione, Renato Soru, deve tentare di sopravvivere puntando sulla qualità. «Gli stanziamenti previsti dal Fondo funzionale ordinario dipenderanno della produttività», ha ricordato Attilio Mastino. Quindi bisogna puntare su corsi che riescono a portare gli studenti alla laurea in tempi brevi e che poi diano uno sbocco nel mondo del lavoro. I neolaureati di ieri non avranno il problema del lavoro: alcuni di loro sono militari della Guardia di finanza o uomini del Corpo forestale. Altri hanno un lavoro. Ma le specificità dei corsi oristanesi devono mantenere un livello di eccellenza: «Il 65 per cento dei laureati nei corsi istituiti dalla facoltà di Agraria - ha ricordato il prorettore Mastino - hanno trovato lavoro. Solo un 10 per cento è disoccupato. Bisogna migliorare questo rapporto».
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Scuole di specializzazione 
Borse di studio negate a biologi farmacisti e chimici 
 
CAGLIARI. Borse di studio solo per i laureati in Medicina che frequentano le scuole di specializzazione, esclusi invece quelli in Biologia, Farmacia e Chimica che pure seguono lo stesso corso. La disparità ha provocato scontenti e malumori fra gli specializzandi penalizzati, ma la protesta è rimasta senza risposta, almeno per adesso.
 «È più di un anno che un gruppo di laureati e specializzandi non medici di Cagliari e di Sassari - dice Elisabetta Caredda, giovane biologa - attendono risposte dopo le tante riunioni e assemblee. Come per i medici e i veterinari, anche i “non medici” hanno l’obbligo di conseguire il titolo di specializzazione per accedere ai concorsi negli enti della Sanità pubblica e oggi anche in quella privata. Nonostante l’esigenza fosse comune, nella Finanziaria 2007 della Regione soltanto i laureati in Medicina e in Veterinaria sono stati agevolati nell’assegnazione dei finanziamenti per proseguire la qualificazione necessaria ai fini concorsuali in ambito sanitario».
 Biologi, farmacisti e chimici sottolineano anche che «i laureati in medicina veterinaria fanno parte delle professioni sanitarie “non mediche” e non dispongono di una normativa nazionale che assegni alla loro professione la privilegiata posizione economica che gli è stata attribuita». Il problema è stato esposto a diversi consiglieri regionali, che si sono impegnati a portarlo nelle commissioni consiliari Cultura e Sanità, e trovare una soluzione in un emendamento, così come in altre regioni italiane, che possa regolarizzare l’assegnazione dei fondi per tutti gli specializzandi.
 «Lo stesso assessore alla Sanità Nerina Dirindin, a cui ho avuto modo di esporre personalmente il problema - prosegue Elisabetta Caredda - ha riconosciuto che in Finanziaria 2007 non era stata disposta alcuna voce che potesse dare la possibilità di poter intervenire sulla nostra situazione nell’anno corrente e che erano però forse prevviste delle maggiori risorse per il 2008, pertanto avrebbe preso in considerazione anche la nostra causa».
 Gli specializzandi sollecitano la Regione «a prendere atto responsabilmente della necessità a perseguire una migliore qualificazione del servizio sanitario regionale e conseguentemente ad intervenire concretamente nell’impegno preso». (l.on)

Questionario e social

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