Martedì 30 ottobre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 ottobre 2007
Rassegna stampa
a cura dell’Ufficio stampa e web
Segnalati 3 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 18
Università. Chiusura in vista per gli indirizzi con un numero insufficiente di insegnanti
Cura dimagrante per i corsi di laurea
I docenti sono pochi: rischiano Scienze politiche e Ingegneria  
 
 Un provvedimento del governo che scade fra tre anni. Un freno ai nuovi corsi di laurea se non hanno un numero adeguato di docenti.
 La pioggia di corsi di laurea in questi ultimi anni si è abbattuta anche sull’Università di Cagliari. Si è assistito a un proliferare di nuovi indirizzi che hanno arricchito l’offerta formativa a disposizione degli studenti. Alla crescita esponenziale delle lauree non è però seguito un incremento analogo dei docenti, con l’inevitabile caduta della qualità didattica. Il governo ha così deciso di mettere un freno stabilendo un numero minimo di professori per corsi di laurea che dovrà entrare in vigore nel 2010.
IL TETTO Una rivoluzione che in due anni porterà alla chiusura di moltissimi corsi anche a Cagliari dove, secondo i nuovi parametri, cinque facoltà su undici non raggiungono il tetto sufficiente di docenti. A Sassari la situazione è ancora più critica perché le facoltà che non sono in regola sono otto su undici.
Insomma entro il 2010 si assisterà a un dimagrimento dell’offerta formativa negli atenei sardi. Difficile infatti prevedere un’infornata di assunzioni di professori associati e ordinari tale da arrivare ai numeri richiesti dalle linee guida emanate dal ministero dell’Università: dodici docenti per un corso di laurea, otto per la specialistica, venti per la laurea specialistica a ciclo unico di cinque anni che salgono a ventiquattro per i corsi di sei anni.
I PARAMETRI A Cagliari i segni meno abbondano. La facoltà che dovrà sforbiciare notevolmente il numero di corsi di laurea per rientrare nel decreto ministeriale, è Scienze Politiche: ha 59 docenti e, secondo i nuovi parametri, ne dovrebbe avere 112 per mantenere l’attuale offerta formativa. Strada in salita anche per Ingegneria (184 i professori reali, 224 quelli necessari per rispettare le linee guida del ministero), Lettere (99 contro i 116 richiesti), Scienze matematiche, fisiche e naturali (219 quelli attuali, 236 per conservare i corsi attivati), Architettura (37, tre in meno di quanti saranno quelli richiesti).
CHI STA MEGLIO Paradossalmente in alcune facoltà ci sarebbe abbondanza, e talvolta sovrabbondanza, di professori. Succederà per i corsi in Economia (+23), Farmacia (+34), Giurisprudenza (+11), Lingue (+2), Medicina (+112) e Scienze della formazione (+27).
A Sassari problemi in vista per otto facoltà: Lingue, Architettura, Farmacia, Lettere, Scienze politiche, Economia, Agraria e Scienze.
PRIMO PASSO La situazione non è sconosciuta al rettore di Cagliari, ai presidi, e agli organi di governo dell’Università, consiglio d’amministrazione e senato accademico. In alcuni casi si sono già registrate delle soppressioni di corsi ritenuti sottoutilizzati dagli studenti. Si tratta di un primo passo, molto piccolo: per rientrare nei ranghi, e non essere così escluso dall’offerta formativa non potendo attivare il corso, ogni facoltà nei prossimi due anni dovrà fare delle scelte.
ULTIMO MANIFESTO Nell’ateneo cagliaritano l’ultimo manifesto degli studenti presentava un’offerta con oltre cento corsi di laurea. Un’offerta che, come nel resto d’Italia, è cresciuta in modo enorme e in alcuni casi oltre le dimensioni sostenibili dalle singole facoltà. Basti pensare che nell’anno accademico 2005-2006 sono stati attività più del doppio dei corsi di laurea presenti nel ’99-2000, passando da 1.330 a 3.082 proposte didattiche nelle università italiane. Oltre a non aver registrato un aumento dei docenti in questi ultimi anni c’è stata una diminuzione di immatricolati per corso con una media che è scesa da 185 a 98. Un eccesso figlio soprattutto della riforma universitaria del "3+2" e che ora deve fare i conti con l’eccesso di quella che è stata ribattezzata "creatività didattica".
Matteo Vercelli 

Approfondimenti a cura dell'Ufficio stampa e web:
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 18
Ateneo. Assemblea con 130 persone. Domani una delegazione in rettorato
La rabbia dei precari: «Sfruttati e cacciati»
 
L’aula 8 della facoltà di Lettere è risultata troppo piccola per contenere la protesta e la disperazione del plotone dei lavoratori precari dell’Università. Ieri mattina si sono dati appuntamento, su invito della Cgil in occasione della giornata di sciopero generale del mondo accademico, per decidere le nuove forme di lotta: domani una delegazione si presenterà in rettorato per chiedere un appuntamento con il rettore, Pasquale Mistretta. E se non arriverà una risposta positiva la settimana prossima verrà organizzata una manifestazione di protesta in via Università, sotto il rettorato.
Nell’aula di Lettere, erano in 130: «Molti sono stati costretti dai dirigenti e dai funzionari a restare in ufficio. L’hanno fatto perché sono vittime facilmente ricattabili», hanno denunciato Pino Calledda e Paolo Deidda della Cgil.
Secondo il sindacato sono quasi 400 i lavoratori precari, con contratti CoCoCo, prestazioni d’opera, assegni di ricerca, borse di studio. «Sono loro a tenere in piedi molti servizi», hanno spiegato i due sindacalisti, «collezionando anche dieci anni di lavoro, e con il rischio di essere scaricati da un giorno all’altro». Come capitato a un  assegnista  che ha raccontato la sua esperienza: «Otto anni di lavoro, tra esami e ricerca, e ora arriva il ben servito. Il tutto senza ferie, contributi per la pensione, malattia e tredicesima».
Stesso problema per chi ha un Contratto di collaborazione coordinata e continuativa da 820 euro al mese. Il contratto di molti di loro scadrà proprio domani: «Serve una proroga al 31 dicembre», hanno evidenziato Calledda e Deidda, «per permettere l’apertura di un tavolo di confronto. È quanto chiederemo al rettore nell’incontro che speriamo di ottenere mercoledì». Altrimenti sarà battaglia. Anche a livello nazionale i sindacati e i lavoratori si sono mobilitati per rivendicare adeguate risorse finanziarie per i rinnovi contrattuali, ulteriori interventi a favore della stabilizzazione dei precari e adeguati fondi per il funzionamento delle Università e degli Enti di ricerca. (m.v.)
 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Workshop sulla cultura scientifica
Iniziativa promossa dall’Osservatorio astronomico
 
 CAGLIARI. Come incentivare la diffusione della cultura scientifica? Con quali strumenti e con quali metodi? A queste domande cercherà oggi di dare una risposta “Comunicazione della scienza in astrofisica” il workshop in programma a partire dalle 10 nell’auditorium della banca Cis, organizzato dall’Inaf-Osservatorio astronomico di Cagliari, Sardegna ricerche, Crs4 e dall’ateneo del capoluogo. Esperti provenienti da tutta Italia metteranno a confronto le loro esperienze di divulgazione scientifica partendo dall’iniziativa dell’Srt, il radiotelescopio in via di realizzazione a San Basilio, cui si affiancherà un “visitor center”, un’area dove scolaresche e pubblico potranno entrare direttamente in contatto con la scienza. I lavori di oggi saranno aperti dalla relazione di Nichi d’Amico, direttore dell’Osservatorio astronomico di Cagliari e del progetto Srt, cui seguirà un intervento del direttore del Museo di fisica dell’università di Cagliari, Guido Pegna su “Attività divulgative ed exhibits nel dipartimento di Fisica”. (s.z.)

 

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