Domenica 28 ottobre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 ottobre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 2 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
pagina 27 – Cronaca di Cagliari
Università. Corsi di laurea
Missione dell’Ateneo nelle scuole cinesi: «Iscrivetevi da noi»
 
Anche l’Università di Cagliari va a caccia di studenti cinesi da attrarre nei corsi di laurea delle facoltà cagliaritane. Lo ha fatto partecipando alla Fiera sull’educazione secondaria europea, che si è svolta a Pechino, con una delegazione guidata dal prorettore all’Internazionalizzazione, Giovanna Maria Ledda. Obiettivo, migliorare i numeri attuali: risultano iscritti all’Ateneo infatti soltanto tre ragazzi cinesi, oltre a due studentesse in città attraverso un programma di scambio culturale.
 Dati bassissimi se si considera che sono 1.800 i cinesi che seguono un corso di formazione in Italia. Ancor più irrisori perché in tutto i ragazzi che vanno a studiare fuori dalla Cina sono circa 90 mila.
Una spedizione che puntava a colmare il ritardo accumulato nell’attrazione di studenti cinesi nel nostro paese. Qualche passo rispetto a quattro anni fa è stato fatto: nel 2003 erano appena quaranta i cinesi iscritti in corsi di laurea o di studio in Italia. Come detto, dai dati dell’Istituto di Cultura italiano a Pechino, si è arrivati a 1.800, il due per cento del totale dei cinesi che vanno a studiare all’estero. Ancora molto poco. A Cagliari la situazione è peggiore: sono tre gli studenti iscritti, due nella facoltà di Scienze Politiche e uno in Lingue e letterature straniere. Grazie al programma di studio culturale Globus sono in città altre due studentesse cinesi. Troppo poco nonostante ogni corso di laurea abbia un certo numero di posti (uno o due) riservato proprio agli studenti che arrivano dalla Cina.
Per cercare di potenziare lo scambio, secondo Giovanna Maria Ledda, è necessario puntare ad accordi con le università cinesi: «Grazie a questi progetti - ha spiegato durante la Fiera di Pechino - si hanno maggiori garanzie che gli studenti siano qualificati e meritevoli. Così si può arrivare a uno scambio fra i nostri studenti che scelgono di formarsi in Cina e i cinesi che vengono in Italia e a Cagliari». Durante la manifestazione sono state evidenziate delle difficoltà. Tra i problemi più frequenti quello del livello di formazione dei ragazzi: in Cina solo il 50 per cento degli studenti che ha superato l’esame di ammissione arriva alla laurea, mentre di quelli che si laureano solo il venti per cento prosegue la formazione con specializzazioni e soltanto il cinque per cento arriva a un dottorato. Tra gli esempi da seguire, quello dell’Università di Genova che ha duecento studenti cinesi iscritti: frutto di un lavoro di collaborazione che va avanti da tre anni.
Matteo Vercelli

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
BIODIVERSITA’
UN DATA BASE PER LE PIANTE
 
 CAGLIARI. Tutelare la biodiversità significa creare opportunità di sviluppo. Altro che disboscare e costruire. L’ambiente può diventare una grande fonte di reddito non solo per l’agricoltura e il turismo, ma anche per la farmaceutica e la chimica. Perché ciò avvenga, le informazioni devono essere elaborate e sistemate in modo da essere fruibili ai ricercatori. È con questo obbiettivo che Matteo Floris, un ricercatore di bioinformatica del CRS4 ha messo a punto Andhìra, un database “intelligente” delle molecole bioattive e delle piante endemiche sarde con proprietà fitochimiche e farmaceutiche. Il database è stato presentato venerdì in un convegno sul tema “La biodiversità come opportunità di sviluppo e cooperazione”, organizzato dall’associazione l’Arca verde Otonga, dal CRS4 e da Sardegna Ricerche, con lo scopo di creare un ponte di cooperazione fra la Sardegna e l’Ecuador, dove ha sede la fondazione Otonga, nell’omonima regione andina, una delle aree del pianeta più importanti per la sua biodiversità. La fondazione è impegnata nella salvaguardia della foresta attraverso l’acquisto di aree da sottoporre a tutela, l’educazione delle popolazioni, le adozioni a distanza per finanziare la cultura e la ricerca sulla biodiversità. Il modello di lavoro usato per il database Andhìra consentirà di trasferire know how anche a Otonga. A fare da ponte fra i due paesi è l’associazione Arca verde Otonga, nata a Cagliari nel 2006 con lo scopo di tutelare ovunque la biodiversità. «La biodiversità va affrontata a livello globale - ha detto il presidente Giampaolo Ruzzante - e noi cerchiamo di far conoscere situazioni vicine e lontane». Secondo Giovanni Onore, della fondazione Otonga, anche in Sardegna, dove non ci sono tante risorse, l’ambiente va protetto.
Stefania Siddi 

Questionario e social

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