Venerdì 19 ottobre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 ottobre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 1043
sarroch
Universitari, un aiuto per le spese viaggio
 
Quindicimila euro a disposizione degli studenti universitari più meritevoli per far fronte alle spese di viaggio, tasse universitarie e acquisto dei libri di testo. L’assessorato alla Pubblica istruzioneha previsto un assegno di incentivo allo studio per i ragazzi che risiedono in paese da almeno tre anni, e frequentino una università dell’Isola o un master di specializzazione. «Con questo finanziamento vogliamo dare un mano d’aiuto agli studenti universitari - spiega il sindaco, Mauro Cois - per le famiglie sostenere i costi legati all’istruzione sta diventando sempre più difficile. Riteniamo sia doveroso premiare i ragazzi più meritevoli e far si che le tasse universitarie , le spese di trasporto e per l’acquisto dei libri non ne siano di intralcio nella loro carriera scolastica». (i. m.) 
 
2 – L’Unione Sarda
Primo Piano Pagina 2
Per il sì. Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale a Cagliari
«Più equilibrio di governo»
 
Pietro Ciarlo, ordinario di Diritto costituzionale alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Cagliari, è uno dei promotori del comitato che chiede di votare "sì" al referendum.
Perché sì?
Perché questa legge regola la forma di governo della Regione, dando maggiore equilibrio. E chiarisce gli aspetti dell’elezione diretta del presidente della Regione.
E le sue competenze.
Quelle fondamentali di un presidente eletto direttamente dal popolo. Niente di più di quanto già stabilito dalla nostra Costituzione. La statutaria stabilisce la possibilità per il presidente di nomina e revoca degli assessori. Con l’elezione diretta, il cittadino sceglie il programma di governo e chi è chiamato a realizzarlo.
L’accusa: un Consiglio più debole, la sorte affidata al governatore di turno.
Non è vero. Anche se non si possono sfiduciare singolarmente gli assessori regionali, così come stabilito dalla Costituzione, il Consiglio regionale tuttavia può adottare atti di censura nei confronti di un assessore o del presidente. Un atto pesante, anche se privo di conseguenze giuridiche. Il Consiglio è più forte, può verificare l’attuazione del programma.
La "vostra" statutaria prevede un esecutivo con una quota rosa del 40 per cento.
Sarebbe un grande risultato, se il referendum dovesse decretare il successo del sì e quindi la conferma della legge. Le pari opportunità sono un principio che viene ufficialmente riconosciuto, con l’obbligo di avere il 40 per cento delle donne in Giunta. Questo significa rinnovamento, in questo modo può cambiare realmente la classe politica. Saremmo i primi, in Italia, a prevedere una percentuale garantita per le donne nei posti di responsabilità.
Lei ha cercato di chiarire il "giallo" del quorum.
Se i cittadini sardi non andranno a votare, ovvero se la percentuale dei votanti non supererà il 33,33, il referendum non dovrà essere considerato valido, qualsiasi sarà l’opinione espressa con il voto. E la legge, già approvata dal Consiglio, si dovrà considerare confermata. (e. p.) 
 
Primo Piano Pagina 2
Per il no. Andrea Pubusa, docente di Diritto amministrativo
«In pericolo la democrazia»
 
Andrea Pubusa, docente di Diritto amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Cagliari, fa parte del comitato che chiede l’abrogazione della legge statutaria.
Perché no?
Perché è una legge che prevede un presidenzialismo estremizzato. In nessun altro Paese del mondo sono applicate le norme che si vogliono introdurre con la statutaria.
Si fa l’esempio degli Stati Uniti.
Il Congresso manda a casa, in rari e determinati casi, il presidente. Ma se il presidente si dimette, non manda a casa il Congresso: semplicemente, subentra il vicepresidente degli Stati Uniti. La legge statutaria introduce una clausola dissolvente, che non esiste in nessun Paese civile: via il presidente, fuori i consiglieri. In questo modo, si mette sotto scacco l’Assemblea regionale.
Un parlamento condizionato, insomma, secondo la vostra lettura.
Un parlamento è tale, e puo svolgere serenamente le sue funzioni, se non è condizionato da una sola persona o da un altro organo.
Il conflitto di interessi.
Secondo il comitato del no, la norma introdotta dalla statutaria sulla possibilità che il presidente possa continuare a dirigere strategicamente le sue aziende e partecipare alle gare d’appalto pubbliche con le sue società, è un’altra questione focale. Per chi è amministratore pubblico, e contemporaneamente entra in lite con la Regione - una gara impugnata, per esempio, circostanza piuttosto frequente di questi tempi - scatta il conflitto di interessi. Nella statutaria, c’è una norma volta ad aggirare questa eventualità.
Lei ha parlato di tentazioni inopportune per pericolose scalate al Palazzo.
Questa norma, se passasse, funzionerebbe da calamita per quegli imprenditori che hanno intenzione di percorrere velocemente la carriera politica con fini ben diversi da quelli di amministrare la cosa pubblica. Quella del presidente-imprenditore è una figura che mette in pericolo la democrazia. L’articolo 38 dà un colpo di spugna alla questione del conflitto di interessi. (e. p.) 

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 8 - Sardegna
La Regione accelera per sa limba 
Per introdurla negli atti della pubblica amministrazione 
Convegno a Cagliari con l’assessore alla Cultura Mongiu 
 
CAGLIARI.La lingua sarda potrebbe entrare presto in uso anche nella pubblica amministrazione. È il grande progetto che la giunta di Renato Soru cerca di portare avanti da tempo, e ora si intravede un’accelerazione per l’ingresso di una lingua giuridico-amministrativa negli uffici della Regione.
 I problemi non mancano, ma superarli è possibile, anche prendendo spunto da altre minoranze etinico-linguistiche europee che hanno provveduto prima di noi. Dell’argomento si è cominciato a discutere ieri in un convegno di due giorni dal titolo «Su sardu comente limba giuridìcu-amministrativa» all’hotel Regina Margherita a Cagliari e in programma per tutta la giornata odierna.
 L’incontro, cui hanno partecipato docenti delle università di Cagliari, Sassari, Genova Udine, Berlino, Amsterdam, Barcellona e Lleida, nonché esperti dell’agenzia europea Eurolang e dei servizi linguistici di Udine e Cagliari, è stato aperto dall’Assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu, secondo cui l’introduzione di una lingua sarda nella pubblica amministrazione rappresenta una svolta epocale.
 Alle critiche di chi non ammette sa Limba Sarda Comuna, l’assessore replica che non c’è niente di strano nell’usare una lingua scritta diversa dalla lingua parlata. Già nel medioevo, infatti, nel periodo dei giudicati, nelle cancellerie dei tribunali e nella Carta De Logu veniva usata una lingua giuridico-amministrativa che era certamente diversa da quella orale usata tutti i giorni dalle persone dei diversi centri della Sardegna, come avviene anche per l’italiano.
 «Bisogna evitare, - ha detto la Mongiu - di creare una subcultura folkloristica, ma bisogna lavorare per integrare il sardo e l’italiano concentrandosi sulla lingua e sulla didattica». Per questo è importante che lo studio in limba venga introdotto nell’attività curricolare delle scuole, differenziando a seconda dei livelli di studio.
 Introdurre il sardo nella pubblica amministrazione comporta però anche problemi di linguistica, lessico e grammatica. Secondo Maurizio Virdis, dell’Università di Cagliari, se non si può parlare di totale assenza di una lingua per l’amministrazione, di certo manca una tradizione storica e una soluzione di continuità, che rende dunque necessario sia scavare nel patrimonio storico-linguistico del medioevo e sia acquisire apporti di altre lingue. Ciò non significa perdere un’identità ma rafforzarla, perché parlare e scrivere in sardo significa aprirci al mondo e puntare sul localismo. Anche secondo la Mongiu il sardo giuridico rafforza identità e cultura. E all’obbiezione che si dovrebbe insegnare di più l’inglese risponde che la Regione ha stanziato 20 milioni di euro per il progetto Sardegna Speaks English. Parlare il sardo aiuterà anche a imparare meglio l’inglese.
Stefania Siddi
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Internet. Confronto tra esperti al Parco tecnologico 
Cittadini e imprese a rischio senza la sicurezza informatica 
 
CAGLIARI. Qual è lo stato della sicurezza informatica in Sardegna: i cittadini e le imprese sono al sicuro? Rispondere a una delle domande più attuali per i navigatori in internet, è l’obbiettivo dal seminario organizzato questa mattina - dalle 9.30 in poi all’auditorium del Parco regionale tecnologico di Pula - dall’Università in collaborazione con il servizio Internet Security di Ibm, Tiscali e Sardegna ricerche.
 La giornata di studio metterà a confronto gli esperti ma anche i software oggi in grado di evitare ai cittadini, alle imprese e anche alla pubblica amministrazione di finire schiacciati e derubati nel mondo della Rete. I rischi sono diversi, gli hacker sono sempre in agguato e non solo quando i navigatori effettuano acquisti o transazioni. C’è il rischio di un mercato nero di quelle che si chiamano “informazioni sensibili”, ed ecco perché la sicurezza è necessaria vista la diffusione della Rete. Tra gli interventi quello di Claudio Telmon dell’Associazione Italiana per la sicurezza informatica.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ
I nuovi saperi aggiuntivi
 
CAGLIARI. Saperi aggiuntivi e competenze trasversali è il titolo comune dei cinque corsi organizzati dalla direzione Orientamento e Occupazione dell’università. È riservato agli studenti. Il modulo è reperibile sul sito www.unica.it, pagine Orientamento e Occupazione. La scadenza di presentazione è il 6 novembre all’indirizzo Direzione Orientamento, via Ospedale 121, Cagliari.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
Monserrato. Finanziamento 
Sì alla bretella tra la statale 554 e la Cittadella 
 
MONSERRATO. La Regione ha stanziato 500 mila euro per la costruzione della strada di collegamento tra la statale 554 e la Cittadella universitaria. Il finanziamento ricade nel piano delle “Opere di interesse locale”. Altri 400mila euro sono stati destinati alle rotatorie che saranno costruite lungo la statale 125, mentre un milione e 200 mila euro serviranno a realizzare l’innesto con la statale 389. Infine, il comune di Sinnai ha ottenuto un cofinanziamento di 100 mila euro per la costruzione del tratto sud-ovest della circonvallazione. La Regione, in seno al “Piano della viabilità”, ha versato 800mila euro nelle casse della Provincia per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’arteria che collega Settimo San Pietro alla provinciale 12, unica strada che attraversa il territorio del Gerrei e del Parteolla. (p.s.)
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Gestione delle università, incontro nazionale ad Alghero 
Al convegno hanno partecipato 350 persone 
 
SASSARI. Centinaia di persone da tutta Italia, nei giorni scorsi, hanno partecipato alle giornate didattico-formative, per i responsabili della gestione delle strutture universitarie, organizzate dalla presidenza della facoltà di Veterinaria dell’università di Sassari. L’appuntamento annuale, che ha sede itinerante, si è svolto ad Alghero all’Hotel Calabona.
 Si sono succeduti gli interventi di Lucia Giovanelli, ordinario di Economia aziendale dell’università di Sassari che ha affrontato il tema dell’«Evoluzione del sistema universitario. Il ruolo dei servizi amministrativi» e di Ludovico Marinò, associato di Economia aziendale all’Università di Sassari, che ha illustrato i “Metodi e tecniche per il controllo dei rischi”. La prima giornata si è conclusa con l’intervento di Ugo Montella, viceprocuratore generale della Corte dei conti che ha parlato delle «Centrali di Committenza alla luce delle recenti novità legislative».
 La seconda giornata è cominciata con l’intervento di Speranza Eleonora Dettori, professore aggregato di Diritto del lavoro dell’università di Sassari, che si è soffermata sulle opportunità di impiego e del rischio di emarginazione legato al telelavoro; è intervenuta successivamente Vittoria Maddalena Rita Passino, professore aggregato di Diritto del lavoro dell’università di Sassari, con la relazione «Il benessere organizzativo e il comportamento diligente del pubblico dipendente». La giornata si è conclusa con la relazione di Paolo Parodi, libero professionista, su “Gli acquisti di beni e servizi da soggetti non residenti». Alla terza giornata di lavori sono intervenuti Antonio Serra, ordinario di Diritto commerciale all’università di Sassari, che ha illustrato le modalità di tutela delle “Invenzioni dei ricercatori universitari”; Antonio Davide Barretta, associato di Economia aziendale all’università di Siena, con un intervento sulla «Comparazione dei risultati dei dipartimenti universitari: modalità di realizzazione e di utilizzo» e Domenico D’Orsogna, ordinario di Diritto amministrativo dell’università di Sassari, che ha affrontato la problematica “Indirizzo politico e attività di gestione” nella pubblica amministrazione.
 
 

Questionario e social

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