Giovedì 18 ottobre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 ottobre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 8 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Prima Pagina
La polemica sui bamboccioni
I giovani sono vittime di un’Isola frenata
di Giuseppe Marci
 
Su "L’Unione Sarda" di lunedì 15 ottobre è apparso un mio editoriale intitolato "Un’aula universitaria e i ragazzi d’oggi". Nella stessa giornata ho ricevuto un messaggio di posta elettronica: «Gentile Professore, le scrivo questa e-mail per farle un sincero complimento riguardo al suo articolo che ho letto poco fa sull’Unione Sarda. E chissà: se non fosse stato per il pessimo servizio ferroviario che abbiamo in Sardegna forse non avrei avuto l’occasione di leggerlo! La mia idea era quella di prendere il treno in tarda mattinata in modo da avere la possibilità di studiare sia di mattina che per tutto il pomeriggio, ma mai dare qualcosa per sicuro quando si è pendolari! Il treno è stato soppresso, e il pullman con il quale l’hanno rimpiazzato non aveva abbastanza posti per tutti i passeggeri! Così sono andata al bar della stazione, disperata, e sul tavolino ho notato il quotidiano col suo articolo... per fortuna qualcosa che mi ha fatto tornare il sorriso. Da studentessa e da giovane non potevo non farle i complimenti e accendere subito il portatile per mandarle un’e-mail. Ora il mio viaggio continua su un treno diretto a San Gavino dove spero di trovare qualche coincidenza per Cagliari... perché come ha detto lei, la scuola non è solo quella rappresentata su You Tube, e molti giovani hanno davvero tanta voglia di laurearsi! Distinti saluti Valeria».
Credo ci sia poco da aggiungere. Per quanto mi riguarda mi limito a dire che tutto questo avviene in un Paese nel quale i ministri svolazzano allegramente per premiare i vincitori delle gare automobilistiche; in un’isola nella quale il parco auto blu di Regione e Province viene costantemente rinnovato, vuoi con l’acquisto, vuoi con vantaggiosissime formule di leasing. Non mancano le vetture di prestigio, sia estere sia nazionali: ben rappresentata (e meglio utilizzata) la Lancia Thesis. In caso di necessità si ricorre anche al servizio bus navetta: per andare da via Roma a Piazza Palazzo.
In questa vera epopea del trasporto, l’Oscar lo meritano due assessori alla cultura: uno innamorato degli aerei e pronto a premiare chiunque abbia sorvolato il cielo della Sardegna, meglio se percorrendo rotte intercontinentali che nulla hanno a che vedere con la nostra isola, l’altro appassionato di treni, i simpatici trenini verdi sui quali gli studenti non sono ammessi ma solo autorità con seguito di addetti stampa e fotografi.
«Succedono cose speciali nell’isola», ha scritto sarcasticamente "la Repubblica. it" commentando i risultati delle primarie sarde. Già, ma la specialità non è rappresentata, come l’articolista ritiene, dal fatto che il perdente si ritenga "vincitore politico e morale della sfida", quanto piuttosto dal fatto che mentre i partiti consumano i loro duelli, le studentesse e gli studenti stanno bloccati al bar della stazione. Disperati. 
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Sanità. A giugno trasferito il reparto di Ginecologia del Civile e della Clinica Macciotta
La fabbrica dei bebé a Monserrato
Dopo il parto al Policlinico la nascita sarà registrata in città
La nascita registrata nel luogo di residenza dei genitori. Un reparto modernissimo.
 
A giugno dell’anno prossimo partorire sarà tutta un’altra storia. Fra nove mesi vedrà la luce la nuova struttura Materno infantile del Policlinico universitario di Monserrato. Una nuova e moderna fabbrica dei bambini : concentrerà in un solo edificio i reparti della Clinica Macciotta e della clinica di Ostetricia e ginecologia del San Giovanni di Dio, che entro quella data verranno chiusi. Ma allora a Cagliari nasceranno meno bambini? Non è detto, una legge permette di registrare i neonati nel luogo di residenza dei genitori. Niente cambierà, dunque, dal punto di vista anagrafico, anche se la nascita è avvenuta a Monserrato.
LA STRUTTURA Il direttore generale dell’Azienda mista (formata da Università e Asl 8) Ninni Murru dice che la gestazione del dipartimento Materno infantile è stata difficile, ma i lavori per il completamento del corpo sono a buon punto, così come le infrastrutture (metropolitana leggera e cavalcavia sulla 554) che permetteranno un veloce e facile accesso al Policlinico. Per la realizzazione del nuovo blocco della Cittadella universitario sono stati messi a disposizione dell’Azienda mista circa 13 milioni di euro (70 per cento Università, 30 Regione). «Con il finanziamento sarà realizzata una struttura dove medici e infermieri forniranno non solo assistenza medica, ma effettueranno anche ricerca e formazione», afferma Ninni Murru. Ecco come sarà strutturato il nuovo edificio. «Al pian terreno sorgeranno gli ambulatori. Al secondo piano ci saranno il Puerperio, la Neonatologia e la Terapia intensiva neonatale. Al terzo verranno allestiti i reparti di endocrinologia e ostetricia, le sale travaglio e il day hospital. Al quarto piano ci saranno la Ginecologia e i laboratori».
Le stanze (tutte con due letti) saranno dotate di tutti i comfort e, a richiesta e pagando una tariffa ancora da stabilire, saranno a disposizione delle pazienti camere singole. «Un ospedale - afferma il direttore generale - non solo luogo di dolore, ma anche di gioia».
C’è ora il problema delle due strutture che chiuderanno. «Per quel che riguarda Ostetricia e ginecologia sarà l’anticipazione di quello che entro breve tempo avverrà al San Giovanni di Dio. La Clinica Macciotta - continua Murru - verrà riconsegnata all’Università. È probabile che diventi parte integrante del progetto del Campus universitario urbano, che da Buoncammino si estende all’Orto botanico e alla facoltà di Scienze. Se così fosse la città e gli studenti ne guadagnerebbero certamente».
LE INCOGNITE Sono molti i dubbi che ruotano attorno al trasferimento a Monserrato della clinica Pediatrica e di quella Ostetrica. Primo fra tutti quello che riguarda medici, infermieri e ostetriche. Il 15 novembre i dipendenti potranno scegliere se rimanere nell’Azienda mista o trasferirsi nella Asl 8. Quanti chiederanno il trasferimento nell’azienda sanitaria locale? Ninni Murru non è preoccupato. «Non prevedo esodi, la struttura è all’avanguardia e di conseguenza le condizioni di lavoro sono certamente migliori. Comunque, quando la Asl 8 ci fornirà i dati relativi alle richieste valuteremo la dotazione organica e procederemo alle assunzioni».
Non è tutto, oggi raggiungere il Policlinico è complicato, come la prenderanno i cagliaritani? «Entro l’apertura - assicura il manager - sarà operativa la metropolitana leggera e, sempre entro giugno, saranno conclusi i lavori del cavalcavia sulla 554: interventi che accorceranno notevolmente i tempi di percorrenza». E i parcheggi? «Nessun problema anche in questo caso, ce ne sono a sufficienza», conclude. Chi nascerà, vedrà.
Andrea Artizzu 
 
3 – L’Unione Sarda
Iglesias Pagina 23
Provincia. Interrogazione Ds al presidente Gaviano
Ridotti i contributi all’Università
 
Per l’Università diffusa non è certo un bel periodo. Da una parte le considerazioni del presidente Renato Soru che nei giorni scorsi ha suscitato le polemiche di studenti e amministratori locali. Dall’altra l’atteggiamento latitante della Provincia di Carbonia Iglesias che, nonostante gli impegni assunti dal Consiglio, non ha ancora erogato i contributi in favore dell’Università di Monteponi. L’argomento è stato affrontato ieri sera nel corso della riunione del Consiglio provinciale che si è svolta a Iglesias. A chiedere chiarimenti in merito ai finanziamenti è stato Emanuele Madeddu. Il consigliere della maggioranza ha rivolto un’interrogazione al presidente Pierfranco Gaviano, il quale nei giorni scorsi ha inviato una lettera ai consiglieri in cui fa sapere che non c’è copertura finanziaria. Nella sua risposta il presidente ha spiegato che l’adesione all’Ausi (l’associazione formata da enti pubblici e aziende private che sostiene l’Università) è stata rallentata perché, nel frattempo, la quota di partecipazione è passata da 30 mila a 50 mila euro. Madeddu, tuttavia, ha replicato sostenendo che l’aumento è dovuto al fatto che la Provincia aveva chiesto di avere un ruolo preminente nel Consorzio. La mancata erogazione dei contributi da parte della Provincia è stata evidenziata, nei giorni scorsi, anche da un altro componente della maggioranza. È stato l’assessore Antonio Castiglione a sottolineare l’inadempienza da parte del presidente della Giunta provinciale, nonostante gli impegni presi da tutto il Consiglio. (c. s.) 
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 19
Urologi domani a convegno
Le nuove frontiere per prevenire i tumori alla prostata
 
Si apre domani pomeriggio al Caesar’s hotel il primo congresso regionale della Società italiana di Urologia Oncologica (Siuro). Scopo del meeting è di riunire per la prima volta gli specialisti sardi che ogni giorno affrontano le problematiche relative ai pazienti affetti da neoplasie urologiche. Per due giorni (i lavori si concluderanno sabato mattina) si parlerà di diagnosi e terapia dei tumori urologici. «Si tratta - spiega Enzo Usai, coordinatore regionale della Siuro - di patologie complesse che richiedono in molti casi un approccio multidisciplinare e dunque l’intervento congiunto di urologi, radiologi, oncologi clinici, specialisti di medicina nucleare e radioterapisti». Un’interazione quotidiana che di fatto contribuisce alla crescita culturale dell’equipe che gestisce i pazienti oncologici permettendo di fornire ai malati le migliori terapie possibili. Un contributo sinergico che garantisce al paziente cure efficaci e in linea con le più recenti direttive internazionali.
«Gli argomenti delle varie sessioni - riprende Usai - riguarderanno temi di estrema attualità come il carcinoma della prostata (che si avvia a diventare la principale causa di morte per tumore nei paesi occidentali), il carcinoma della vescica e il carcinoma renale. Una speciale sessione sarà dedicata alle metodiche radiologiche, che permettono una diagnosi sempre più accurata della malattia tumorale». Altri argomenti saranno: l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione del carcinoma della prostata, le terapie integrate (chirurgia, chemioterapia e radioterapia) con risparmio dell’organo nel carcinoma vescicale, le tecniche mini-invasive nella chirurgia del carcinoma renale (laparoscopia e terapia ablativa con radiofrequenze). Il gruppo dei moderatori e relatori del congresso rappresenta di fatto la migliore espressione sarda delle varie branche specialistiche. Interverranno nell’ordine: Enzo Usai e Bruno Massidda (coordinatori della sezione sarda della Siuro), Roberto Scarpa (Università di Torino), Antonello De Lisa (Università di Cagliari), Antonio Farris (Università di Sassari), Mario Piga (Cagliari), Maurizio Amichetti (Torino), Carlo Corbu (Sassari), Livia Ruffini (ospedale Brotzu di Cagliari), Paolo Siotto (Brotzu), Paolo Usai (Università di Cagliari) e Maria Teresa Ionta (Università di Cagliai). I lavori si apriranno domani (venerdì) alle 14,30; chiusura sabato alle 13,30. Per informazioni: Kassiopea Group, telefono 070/651242.
Paolo Loche

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
UNIVERSITÀ 
Pubblicato il nuovo bando per le collaborazioni studentesche 
 
CAGLIARI. L’università ha pubblicato il nuovo bando per le collaborazioni studentesche che quest’anno passano da 7,75 a 10 euro. I moduli di ammissione possono essere scaricati dal sito www.unica.it, link “Orientamento e occupazione”. Le domande dovranno pervenire allo sportello del Cento Orientamento, in via Ospedale 121, 09124 Cagliari, entro il 19 novembre. Farà fede il timbro postale. Le graduatorie saranno pubblicate entro il 3 dicembre.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Olbia
I NUMERI 
L’università degli chef fa il boom di iscritti con oltre 500 studenti 
 
 ARZACHENA. L’istituto alberghiero quest’anno ha registrato un boom di iscrizioni. Quest’anno gli alunni che frequentano l’istituto sano più di 500, ai quali si aggiungono i 52 studenti della nuova sede di Budoni. Che l’istituto alberghiero sia in cima alle preferenze degli studenti sardi è la novità del 2007, ma le iscrizioni crescono di anno in anno. Fino a un paio di anni fa le scuole professionali erano le ancelle dell’istruzione italiana. Si puntava solo sui licei e sulla formazione classica. Ora c’è un cambio di rotta: si punta sull’istruzione tecnico-professionale. E a ragione. Gli sbocchi professionali che offre l’istituto sono diversi. I diplomati che decidono di non proseguire gli studi universitari non hanno difficoltà a trovare un lavoro. Non potrebbe essere diversamente dal momento che l’istituto alberghiero sorge in una delle province a più forte vocazione turistica. (g.z.)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 37 - Sassari
I naviculari turritani in un mare di storia 
 
PORTO TORRES. La navigazione nel Mediterraneo nel mondo antico: dall’epoca nuragica, al periodo della civiltà greca fino all’età della Roma imperiale.
 Saranno questi i temi che verranno affrontati in occasione del convegno internazionale di studi che è stato organizzato dall’università di Sassari, dal comitato “Naviculari Turritani” e dall’istituto tecnico nautico «Mario Paglietti», e che si svolgerà a Castelsardo, Porto Torres e all’Asinara oggi, domani e sabato. L’evento, al quale parteciperanno i maggiori esperti nazionali e internazionali di archeologia e di architettura navale, ha lo scopo di promuovere gli studi sulla navigazione in Sardegna, con particolare riferimento alla marineria turritana di epoca romana. Il convegno infatti, fa parte di un programma di iniziative che comprende il progetto per la ricostruzione in città di un nave oneraria del IV secolo fedele ai modelli originali. «Un progetto per il quale è stato richiesto un finanziamento regionale - ha spiegato Franco Facchia, preside del “Paglietti” di Porto Torres - e che rappresenta un passo importante nell’ottica di promuovere lo sviluppo turistico e culturale della città di Porto Torres e del territorio». Il convegno, che è stato organizzato in collaborazione con il Centro di studi interdisciplinare sulle province romane, la Scuola europea di dottorato storia, letterature, culture del Mediterraneo, il Parco nazionale dell’Asinara, la Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro, i comuni di Porto Torres, Stintino e Castelsardo, coinvolgerà numerosi rappresentanti delle istituzioni locali.
 I lavori si apriranno stasera a Castelsardo e proseguiranno, per tutta la giornata di domani (a partire dalle 9) nei locali della stazione marittima di Porto Torres. L’incontro si concluderà sabato nella sala congressi del Parco dell’Asinara, dove verranno discusse le prospettive di sviluppo legate all’archeologia navale in Sardegna.
Federica Cubeddu 
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
L’EMERGENZA Carenza di insegnanti 
Allarme rientrato al liceo scientifico dopo le difficoltà a ricoprire le cattedre di scienze 
Prof di fisica si presenta all’appello 
Nuoro, a una docente di Selargius affidato l’incarico per un mese 
 
NUORO. Fino a novembre il Liceo Scientifico di Nuoro non avrà problemi. Prenderà servizio oggi il secondo professore di matematica e fisica che l’istituto ha cercato in lungo e in largo per mesi in ogni angolo dell’isola. Si chiama Isabella Drago, è di Selargius. E nonostante abbia solo 28 anni è del vecchio ordinamento. È figlia cioè del sistema universitario tradizionale e non del «tre più due», rivoluzione di questi ultimi anni.
 «Insegnanti laureati in fisica siamo veramente pochi - ha detto -. Quando mi sono iscritta io all’università di Cagliari eravamo appena sessanta. L’anno successivo esattamente la metà. Chi riesce a laurearsi non sempre sceglie la strada dell’insegnamento - ha continuato la giovane docente - e, per chi sceglie questa strada, non è comunque semplice. Il mondo del precariato è fastidioso per tutti. Io lavorerò fino a novembre, poi dovrò attendere la riapertura delle graduatorie e non è detto che possa essere scavalcata dai cosiddetti “aventi diritto” di prima o seconda fascia. Io sono in terza, cioè tra gli insegnanti senza esperienza. Per me è infatti la prima volta che insegno, nonostante avessi fatto domanda in diversi istituti. Così finora sono andata avanti facendo ripetizioni private. Poi ho saputo della disperata richiesta di un prof di fisica e ho chiamato immediatamente il liceo di Nuoro. E ora eccomi qui».
 Isabella Drago non ha perso un attimo di tempo. Ha già trovato casa e stamattina puntuale si recherà per il suo primo giorno di scuola, da insegnante titolare di cattedra per un mese.
 Un mondo particolare e complicato quello della scuola ma l’emblema di ciò che sta avvenendo è proprio la mancanza di laureati in materie scientifiche. «Anche prima della Drago - ha sottolineato Bachisio Porru, capo d’istituto al Fermi - abbiamo dovuto cercare i docenti con il lanternino. Trovarne laureati in Fisica è veramente un problema. Se si pensa che la stessa università si sta inventando degli incentivi per attirare giovani matricole prima che decidano di andare ad affollare altre facoltà, vorrà dire pur qualcosa. Continuamo ad essere in coda per qualità nel servizio d’istruzione e ora il rischio più grande è quello di dover aprire le porte agli insegnanti polacchi che hanno pieno titolo per insegnare certe materie - ha aggiunto Porru -. Di recente inoltre si è saputo che in America ci si rivolge a insegnanti di matematica on line per far fronte a questa carenza. Così oltre alle infermiere dell’Est, tra un po’ dovremo pensare di portare anche docenti di matematica e fisica».
 Il Nuorese è terra di conquista soprattutto per gli insegnanti alle prime armi. Per quelli che devono “farsi le ossa” e acquisire punteggio. Rispetto ad altre province della Sardegna il centro dell’isola è la zona dove hanno più probabilità di trovare posto i neo laureati o comunque quelli che sono entrati in graduatoria di recente. Ma per alcune cattedre, come quella di fisica e matematica appunto, questo discorso non vale. Manca infatti la “materia prima” e, come ha sottolineato Isabella Drago: «I pochi che scelgono di percorrere la strada dell’insegnamento preferiscono prima frequentare la Ssis e specializzarsi. D’altra parte questa è l’altra strada, in mancanza di corsi abilitanti, per riuscire un domani a passare di ruolo. L’alternativa sarebbe rimanere precario a vita». Proprio a proposito di Ssis, Bastianina Piredda di Anela (in provincia di Sassari), l’altra insegnante di matematica e fisica dello Scientifico cittadino che ha preso servizio a fine settembre, presentata domanda per le graduatorie d’istiituto, ha infatti partecipato alla selezione per la scuola di specializzazione di Sassari. «Ora che l’ho superata - ha detto - spero di poter riuscire a coinciliare le due cose. La mattina dovrei insegnare a Nuoro e il pomeriggio trasferirmi a Sassari per frequentare le lezioni. Spero tanto che qualcuno, da una parte o dall’altra, ci venga incontro». Insomma la vita dell’insegnate ai tempi d’oggi è sempre più complicata. E se in passato si aveva la fortuna di passare di ruolo all’età di 25 anni, oggi è ormai diventata un’utopia.
 
 
 
 

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