Giovedì 4 ottobre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 ottobre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari – pagina 19
Università. Bocciata dai rappresentanti degli studenti la proposta di un docente
Diritto in inglese? Non s’ha da fare
Il no: «Potrebbe creare delle disparità». Il sì: «Assurdo»  
Polemica: bocciato corso in inglese di Grandi sistemi giuridici comparati
 
La polemica parla inglese. E stona all’udito di chi pensa che se si va incontro a un mondo globalizzato non ci si possa esimere dal fornire i migliori strumenti per il confronto e la concorrenza. Ma così non è secondo altri. Ed ecco che la nascita di un corso in lingua inglese di Grandi sistemi giuridici comparati (studia il modello anglo americano) trova da una parte il veto di due rappresentanti degli univeristari e dall’altra la rabbia di chi avrebbe voluto seguire quegli studi.
LA STORIA Quale occasione migliore, ha pensato il docente della facoltà di Giurisprudenza, Aldo Berlinguer, per insegnare agli studenti anche termini inglesi e approfondire la conoscenza della lingua? La proposta ha fatto nascere uno scontro tra i rappresentanti degli studenti, che si sono opposti in parte alla novità, e una quarantina di ragazzi iscritti al corso, che hanno presentato una raccolta di firme a sostegno dello svolgimento delle lezioni in inglese.La vicenda nasce e muore in una settimana. Berlinguer propone un modulo di 15 ore di lezione in inglese (pari a 3 crediti) e altri due, pari a 30 ore, in italiano (6 crediti). Una quasi novità per l’Università cagliaritana, la norma in quasi tutti gli Atenei europei dove sono numerosi i corsi con lezioni nella lingua madre e una parte in inglese. L’idea viene valutata da una commissione paritetica per poi arrivare al consiglio di facoltà della settimana scorsa. Qui trova l’opposizione dei rappresentanti degli studenti.
L’OPPOSIZIONE AL CORSO «Abbiamo chiesto che il primo modulo in inglese - spiega Marco Solinas della lista Ichnusa - fosse svolto dallo stesso docente anche in italiano. Non abbiamo pregiudizi sul fatto che 15 ore di lezione siano in inglese, ma dobbiamo garantire a chi non conosce la lingua straniera di poter seguire ugualmente il corso». Sulla stessa lunghezza d’onda Maria Laura Ibba, di Università per gli studenti: «Non tutti hanno studiato l’inglese e dunque non potrebbero partecipare alle lezioni, o sarebbero costretti a iscriversi a dei corsi per imparare le basi della lingua straniera». Sacrosanto, anche se Grandi sistemi giuridici comparati è una materia non obbligatoria a Giurisprudenza: infatti nel piano di studi si può sostituire con Diritto costituzionale italiano e comparato, un esame da 9 crediti e tutto in italiano. Dunque gli studenti con problemi di conoscenza dell’inglese avrebbero potuto tranquillamente avere l’alternativa. Ma i loro rappresentanti sono stati di diverso parere. Così Grandi sistemi giuridici comparati si farà, ma tutto in italiano.
LA RIVOLTA Una notizia che provoca una levata di scudi degli iscritti. I ragazzi fanno partire una raccolta di firme per chiedere che il corso si svoga in inglese. L’iniziativa ha successo: in un attimo sono 37 le persone che firmano a sostegno della richiesta. «Mi ero iscritta a questo esame - sottolinea Dina Macis, al secondo anno del corso di laurea magistrale di Giurisprudenza - perché c’era la parte in inglese. Un’occasione in più di formazione personale. Non ci sono molte lezioni in lingua straniera e anziché ringraziare i docenti che le propongono mettiamo ostacoli. Speriamo che il professore decida di svolgere almeno un seminario in inglese». Critico anche Andrea Orrù: «Siamo stati informati del cambiamento di rotta al primo giorno di lezione - spiega lo studente iscritto al secondo anno - e i rappresentanti non hanno minimamente ascoltato la posizione di chi si era iscritto. È una forma di resistenza all’internazionalizzazione che non capisco». Difficile che la situazione possa cambiare, anche perché le obiezioni mosse dai rappresentanti degli studenti sono state avallate anche da alcuni docenti. Dunque niente inglese e avanti tutta con l’italiano, anche se i firmatari della petizione sperano che la loro richiesta possa essere ascoltata.
Matteo Vercelli

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Nuoro
Domani e sabato la manifestazione dedicata a Gramsci 
 
NUORO. Domani e dopodomani, due giornate di studio su Gramsci in biblioteca Satta. Il programma della manifestazione patrocinata dal Comune di Nuoro ha subito qualche modifica. Una prima sessione dei lavori è prevista per venerdì alle 10 con Giuseppe Vacca presidente della fondazione Gramsci che svilupperà il tema dal titolo «Gramsci oggi», seguirà poi Nicola Tranfaglia su «Caratteri peculiari della storia d’Italia» e Antonello Mattone dell’università di Sassari che parlerà di «Sovversivi e sovversivismo». Dopo questi interventi, il dibattito. Quindi i lavori del convegno riprenderanno alle 15,30 con Antonio Burgio dell’Università di Bologna su «Gramsci storico», e Carlo F. Casula dell’università di Roma sul tema «Gransci e i cattolici». Seguirà Raul Mordenti della Sapienza di Roma che parlerà di «Gramsci e il problema della rivoluzione»; Alceo Riosa dell’Università di Pavia che tratterà di «Gransci e Tasca»; Mauro Pala dell’università di Cagliari su «Gramsci e la letteratura»; Gianni Fresu università di Cagliari su «Il fascismo e le classi dirigenti italiane»; e infine su «Gramsci sardo» Eugenio Orrù. Il sabato infine Aldo Accardo dell’università di Cagliari tratterà l’argoemnto: «Società e scuola». Nel finale ancora il dibattito con interventi di insegnanti provenienti dalle scuole del territorio, che per l’occasione (almeno tre per ogni istituto) avranno la possibilità di assentarsi dalle lezioni. Il saluto ufficiale ai convengnisti sarà dato dal sindaco Mario Zidda, le conclusioni invece sono state affidate all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Maria Antonietta Mongiu.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
BREVI 
Inaugurazione dell’anno accademico
Domani alle 11 nel Chiostro del Carmine si terrà la cerimonia inaugurale dell’anno accademico 2007/2008 per gli studenti del corso di laurea in economia e gestione dei servizi turistici. Durante l’incontro, al quale interverranno il nuovo preside della facoltà di economia, Aldo Pavan, il presidente del corso, Giuseppe Melis, e altri docenti verranno illustrati alle circa novanta matricole corso di laurea e servizi offerti agli studenti dal Consorzio Uno-Promozione studi universitari di Oristano.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
PARI OPPORTUNITÀ 
Concorso regionale «Edera» per le risorse umane al femminile 
 
CAGLIARI. C’è tempo sino al 10 ottobre per partecipare a E.d.er.a (Empowerment delle donne e delle risorse umane in azienda) il concorso bandito dalla Consigliera di Parità della Regione e dal Centro studi di relazioni industriali dell’Università. L’obbiettivo è ‹‹mettere in luce un’azienda che si è distinta nella valorizzazione delle risorse umane femminili››. Possono partecipare le imprese con almeno una sede operativa in Sardegna. Il questionario è sul sito csri.it o silsardegna.it. La premiazione avverrà tra il 19 e 20 ottobre in occasione del convegno “La parità fra fatti e norme”, cui parteciperà il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini. (s.z.)
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Domani meeting a Tramariglio: gli studi sull’isolamento plurimillenario della popolazione sarda 
Mutazioni genetiche e sistema immunitario 
 
ALGHERO. Talassemia, favismo, mutazioni genomiche: se ne parla al meeting sulla «tolleranza immunitaria» che si svolgerà domani mattina nelle sale del Porto Conte Ricerche, a Tramariglio. Temi scientifici di particolare interesse per la Sardegna. Il perché lo spiegano gli stessi docenti e ricercatori che hanno promosso il convegno: una popolazione per tantissimi secoli isolata qual è stata la nostra costituisce «un utile modello per lo studio delle mutazioni genetiche». Com’è avvenuto nel corso di decine di migliaia di anni proprio per malattie specifiche molto diffuse su scala regionale, queste trasformazioni sono più frequenti che in popoli eterogenei sotto il profilo del Dna. È il caso, appunto, della microcitemia e del favismo.
 La giornata di studi avrà inizio alle ore 9.30. È organizzata dall’istituto di ematologia dell’università di Sassari, diretto da Maurizio Longinotti. Il meeting ha carattere bio-medico. Riguarda, più precisamente, il sistema immunitario umano. Un sistema composto da cellule con funzioni diverse. Che non presiede solo alla difesa dell’organismo dalle infezioni esterne, batteriche o virali. Ma che fa invece parecchio di più: come chiariscono gli esperti, interviene infatti nella «suscettibilità alle malattie autoimmuni e alle neoplasie». E soprattutto svolge un ruolo determinante nel regolare la buona riuscita dei trapianti (da donatore diverso dallo stesso paziente) di cellule staminali nelle persone affette da leucemia o da altre gravi patologie del sangue. Ebbene, uno dei motivi d’attenzione del convegno è legato a un preciso aspetto: e cioè il fatto che su numerosi sistemi genetici complessi, negli ultimi anni, le tecnologie di analisi del Dna hanno permesso di scoprire mutazioni (normali variazioni della sequenza del Dna trasmissibili su base ereditaria) tali da poter avere effetti importanti sulla funzione dei linfociti, le cellule immunitarie del sangue per eccellenza. Di qui l’aggancio all’isola e alle caratteristiche della sua popolazione.
Il meeting di domani mattina sarà interdisciplinare. Interverranno infatti ematologi e genetisti dei due atenei sardi, oltre all’immunologo Francesco Dazzi, dell’Imperial College di Londra. Apriranno i lavori Giulio Rosati, preside della facoltà di medicina e direttore della clinica neurologica di Sassari, e Francesco Cucca, diabetologo e genetista medico della stessa università turritana. La partecipazione è gratuita e dà luogo a crediti formativi per professionisti della sanità e studenti di medicina.
 
 
 

Questionario e social

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