UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 26 settembre 2007

Mercoledì 26 settembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 settembre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 3 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 1017
Lo studio. Risultati preoccupanti di una ricerca realizzata in vista dell'Obesity Day
Un sardo su 9 è obeso, uno su 32 è in sovrappeso
 
Un sardo su dieci è obeso, altri tre hanno problemi di soprappeso. Un dato preoccupante anche se meno allarmante rispetto a quanto accade nel Mezzogiorno dove la percentuale di obesi sale all'11,6 per cento. Se il confronto però viene fatto con i mangioni del nord est (8,5%) la situazione in Sardegna, in vista dell'Obesity day, in programma in tutta Italia il prossimo 10 ottobre, non è poi così rosea.
Le percentuali su obesità e persone soprappeso arrivano dall'associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica (l'Adi) che organizza l'iniziativa per sensibilizzare la popolazione e che ha condotto una ricerca in campo nazionale. Il problema, secondo i dietologi, è lo stesso da diversi anni: le cattive abitudini alimentari e uno stile di vita frenetico che costringe la gente a mangiare in orari sbagliati cibi non adatti. L'aspetto che più preoccupa è che il 41 per cento della popolazione adulta sarda ha problemi con la bilancia: di questi la maggior parte sono i giovani maschi. In questa fetta sono compresi gli obesi (il 9%) e chi è soprappeso (il 32%). Nell'indagine condotta dall'Adi emerge che la stragrande maggioranza della popolazione sarda (il 74%) ha la sana abitudine di fare una colazione adeguata la mattina. Il problema è che chi segue questa pratica sono soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, e che comunque la media nazionale è superiore di quattro punti percentuali. Il rito del pranzo in casa è ancora tale per l'82% dei sardi che preferiscono pane, pasta e riso, i veri protagonisti nelle tavole della Sardegna visto che l'82 per cento mangia questi cibi almeno una volta al giorno. Numeri anche in questo caso sotto la media nazionale.
Le note dolenti per chi conduce la battaglia contro il grasso e contro le malattie che possono derivarne sono il formaggio e i dolci: il 37 per cento della popolazione sarda infatti cede davanti a un pezzo di formaggio almeno una volta al giorno o un dolce. La differenza rispetto al resto d'Italia (dove la percentuale è del 25%) è abissale. Insieme ai dati sugli analcolici (bevuti abitualmente da 51 sardi su 100) e sugli alcolici (29%) sono il tasto dolente che sta facendo ingrassare la popolazione sarda tanto da farla definire un'emergenza da dietologi. Così il 10 ottobre anche a Cagliari, al servizio di Dietologia dell'ospedale Santissima Trinità e all'unità operativa obesità del Policlinico universitario, sarà Obesity day, con visite, diete e tanta sensibilizzazione. ( m.v. )

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Brevi
Antropologi: convegno nazionale
Oggi prima giornata di lavori - alle 11 l’inaugurazione al Palazzo Viceregio e poi alla Cittadella dei musei. per XVII convegno nazionale degli antropologici italiani.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
MEDICINA 
Un nuovo giornale on line 
 
SASSARI. Parte dalla Sardegna il nuovo giornale on line «Journal of infection of developing countries» nato per iniziativa di ricercatori impegnati in interventi di cooperazione internazionale il cui obiettivo è quello di combattere le infezioni nei paesi in via di sviluppo. Spiega il professor Salvatore Rubino, direttore del giornale e ordinario di Microbiologia clinica all’Università di Sassari: «Sviluppare competenze e infrastrutture in grado di far crescere tecnicamente e scientificamente i ricercatori dei Paesi in via di sviluppo, e elevare nel contempo, la loro capacità di conoscere e affrontare in modo efficace i problemi sanitari legati alle malattie trasmissibili, è un passo fondamentale». Per questo è stata formata una commissione scientifica che abbraccia diversi ambiti accademici che guideranno i giovani ricercatori.
 L’ interdisciplinarità caratterizza la rivista che dà spazio alla collaborazione tra ricercatori di vari ambiti: sanità animale, umana, ambientale, alimentare, per contribuire alla conoscenza dei problemi medico-sanitari provocati da malattie trasmissibili che attentano alla salute e alla vita delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo e che potrebbero essere trasmesse anche fuori dal Terzo Mondo. Dell’editorial board fanno parte Piero Cappuccinelli, Italia, Salih Hosoglu, Turchia, David J. Kelvin, Cina, Peter Mason, Zimbabwe, Iruka Okeke,USA, Abiola Senok, Emirati Arabi, John Wain,Inghiltera.
 
 

Questionario e social

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