Venerdì 13 luglio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 luglio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Prima pagina
Aspettando la riforma
Università e giovani, un futuro deludente
di Raimondo Cubeddu  
 
Mentre l’Italia si interroga sulle conseguenze della rottura tra governo e sindacati per le pensioni e sul Governo battuto al Senato nel caso - giustizia, ai più è sfuggito qualcosa che è anche forse più importante.
In autunno, dopo che il ministero avrà provveduto al riordino dei settori scientifico-disciplinari, del sistema di reclutamento e delle agenzie di valutazione, le università italiane inizieranno a riformulare i propri ordinamenti e la propria offerta didattica (classi, master, dottorati, etc.). Rispetto ai tanti avvenimenti di queste settimane la cosa può apparire di assai scarsa importanza per quanti non siano docenti e studenti universitari. Ma non è assolutamente così. Una buona riforma del sistema universitario è importante per il paese almeno quanto una riforma del sistema pensionistico o del riordino di quello giudiziario, o di una legge elettorale. E questo per una serie di motivi.
Il primo è che in un mondo in cui la ricaduta sociale ed economica delle scoperte scientifiche - che sovente hanno origine nei centri di ricerca universitari - sta assumendo un ritmo sempre più incalzante, l’università italiana è paralizzata da deficienze strutturali che producono didattica modesta, poca ricerca, e scarsa informazione occupazionale. Il tutto a costi molto alti rispetto ai risultati e in strutture logistiche sovente squallide.
Il secondo è che lo sviluppo delle nanotecnologie sta producendo inedite aggregazioni di saperi e di competenze che richiederanno duttilità: tutti son convinti che saranno il futuro ma nessuno è ovviamente in grado di descriverlo.
Chi resterà fuori da tale processo? La conoscenza che si trasforma in beni, avrà non soltanto maggiori problemi per i giovani, ma anche difficoltà a garantire le pensioni ai settantenni. In altre parole il processo di trasformazione della conoscenza in risorse si sta velocizzando a tal punto da travolgere tutto il resto.
Conoscenza, quindi, bisogna produrne. Costa farlo e costa non farlo. E chi si illude di poterne restare fuori, o di essere in grado di risolvere la situazione con una logica diversa racconta semplicemente balle. In un mondo in cui formazione e ricerca non hanno più confini, i sistemi peggiori finiscono inevitabilmente in un angolo in cui ogni esercizio di frustrazione o di ribellismo sarà vano.
Quella dell’università è dunque una questione grave che riguarda tutto il paese e tutte le fasce d’età. Anzitutto i docenti, che non dovrebbero approfittare della circostanza per fare una riforma gattopardesca (far finta di cambiare tutto affinché tutto resti come prima), e gli studenti, che possono riappropriarsi del proprio futuro soltanto se sapranno guardare con realismo a quel che succede nel resto del mondo.
Ma riguarda soprattutto la classe politica, e il ministero, che dovranno finalmente capire che la chiave di svolta è la competitività e non la burocratizzazione dell’università in un complesso di regole e di finte garanzie che non assicurano più nulla.
 
2 – L’Unione Sarda
Commenti Pagina 15
Istruzione: occorre un salto di qualità
Scuola e famiglia presenti per studenti più preparati
 
I ragazzi sardi non sono certo meno intelligenti dei loro coetanei che vivono altrove e i loro insegnanti non sono peggiori dei loro colleghi del resto d’Italia. Tuttavia, in base alle graduatorie (che vanno comunque interpretate con intelligenza e buon senso), in Sardegna la scuola appare più scadente che nella penisola. Non ci si deve stupire se la maggior parte dei posti, messi a concorso dalle Facoltà universitarie a numero chiuso più ambite, sono occupati da studenti non sardi e se gli abbandoni al primo anno di università raggiungono quasi il 20 per cento degli iscritti.
Tuttavia, anche questa scuola riesce a formare un apprezzabile numero di studenti molto bravi, che hanno successo negli studi universitari e nel mondo lavorativo. Almeno il 15 e forse il 20 per cento degli studenti che si laureano nelle università della Sardegna, fatte salve le gravi carenze di cultura generale, conseguono una preparazione specifica notevolmente più elevata di quella degli studenti bravi di 40 o 50 anni fa. Si tratta in prevalenza di donne, più organizzate, costanti nello studio e più determinate dei colleghi maschi nel perseguire in tempi accettabili risultati di buono od ottimo livello, senza rinunciare alle attività tipiche delle ragazze della loro età. Evidentemente il merito di tanta bravura, a dimostrazione che la serietà esiste anche in Sardegna, è principalmente dei singoli studenti, ma anche delle loro famiglie e degli insegnanti.
A questi giovani molto bravi, si contrappone una percentuale altissima e purtroppo crescente di studenti scadenti, non motivati, pigri, alla continua ricerca dei percorsi facili, che tirano a campare ripetendo più volte gli esami e accontentandosi di una promozione purché sia. In molte materie i voti più frequenti sono purtroppo compresi tra 18 e 20 trentesimi e i punteggi di laurea sono molto bassi. Le posizioni intermedie, che in situazioni normali dovrebbero essere le più affollate, sono invece fortemente sotto rappresentate.
In Sardegna, occorre prendere coscienza del fatto che finiranno (forse sono già finite) le doppie pensioni (Inps e Inail) e le indennità di accompagnamento, che consentono di mantenere giovani inoperosi, finirà l’assistenzialismo diffuso e ciascuno sarà chiamato a camminare con le proprie gambe. La nostra Regione potrà mantenere livelli di benessere soddisfacenti solo se sapremo aumentare e migliorare i nostri saperi.
La situazione della scuola in Sardegna può cambiare in meglio? Certamente. Tuttavia, è necessario un notevole impegno di tutti coloro che sono coinvolti nel processo di apprendimento: famiglie (non per caso collocate al primo posto), studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, responsabili politici. Tutti devono sentirsi responsabilizzati e responsabili del buon andamento della scuola, senza il facile, ma infruttuoso, scarica barile.
Franco Cabras
(Università di Cagliari)
 
3 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 17
Studenti. Nel sito internet dell’ateneo cagliartiano (www.unica.it) una guida completa alla scelta delle facoltà
Università, ecco le istruzioni per l’uso
Per l’iscrizione ai corsi c’è tempo fino al 26 settembre
L’anno accademico 2007/2008 per i corsi di laurea avrà inizio il primo ottobre: per le iscrizioni c’è tempo fino al 26 settembre
 
E adesso, dopo le fatiche patite durante l’esame di maturità, per l’esercito di studenti cagliaritani è arrivato il momento di fare una scelta. Meglio iscriversi all’università o cercare un posto di lavoro? A chi valuta la prima opzione, cercheremo di dare una sorta di mano d’aiuto per entrare almeno un po’ preparati all’interno del mondo universitario. Agli altri, invece, possiamo soltanto augurare un grandissimo in bocca al lupo. Per l’iscrizione, comunque, c’è sempre tempo fino al 26 settembre. State tranquilli.
LE FACOLTÀ CAGLIARITANE Per prima cosa è fondamentale sapere che all’interno dell’Ateneo cagliaritano sono presenti ben 11 facoltà: si parte da quella di architettura, per passare a economia, farmacia, giurisprudenza, ingegneria, lettere e filosofia, lingue e letterature straniere, medicina e chirurgia, scienze della formazione, scienze matematiche, fisiche e naturali e per finire scienze politiche. All’interno di queste facoltà ci sono ben 100 differenti corsi di laurea che possono essere meglio studiati e capiti collegandosi al sito internet dell’Università di Cagliari (www.unica.it), all’interno della sezione orientamento e occupazione. La maggior parte delle facoltà hanno un tipo d’accesso libero. Ma ci sono anche quelle che chiedono una prova d’orientamento, obbligatoria ma non selettiva, e quelle che hanno una sorta d’accesso programmato (facoltà a numero chiuso) in cui bisogna superare una prova d’ammissione. Per approfondimenti è meglio dare un’occhiata al manifesto generale degli studi pubblicato pochi giorni fa all’interno del sito www.unica.it .
I CONSIGLI DELL’UNIVERSITÀ All’interno dell’ateneo cagliaritano è presente una sorta d’ufficio informazioni, l’help desk, che offre chiarimenti per orientarsi al meglio alle scelte universitarie e al futuro professionale. Si trova in via Ospedale 112 ed è aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 10 alle 12 e 30. È possibile anche raggiungerlo telefonicamente, il martedì e il giovedì dalle 10 e 30 alle 13, ai numeri 070/675.8773-8750
«Per prima cosa - assicurano i responsabili dell’help desk - bisogna valutare seriamente le proprie attitudini e i propri interessi in modo indipendente. Bisogna ascoltare i consigli di chi vi sta vicino ma senza prenderli come un obbligo».
La scelta chiaramente non è così semplice: spesso ci si trova a pensare e dire «mi piace studiare la storia, ma non sopporto l’italiano», escludendo così le facoltà umanistiche ma anche «sono bravo in matematica quindi scelgo ingegneria, anche se non sarebbe male economia».
Quello che bisogna sapere è che ogni facoltà è estremamente diversa dall’altra. Chi ha degli interessi in particolari settori di studio non vuol dire che poi rimarrà soddisfatto da tutte le materie e da tutta la formazione didattica della facoltà che sta pensando di scegliere. Di conseguenza bisogna armarsi di pazienza e cercare di trovare i tanti temuti piani di studio, reperibili all’interno del sito www.unica.it nella sezione orientamento alla scelta del corso , per poi andare a vedere una per una quali sono le materie (anche dette i corsi) che compongono le facoltà che più interessano.
LE NUOVE REGOLE La nuova riforma universitaria ha stabilito che la laurea di primo livello dura 3 anni (non più 4 o 5 come era ai vecchi tempi) e si ottiene guadagnando durante il corso di studi 180 crediti. Ogni esame e ogni corso che si frequenta da diritto a un numero variabile di crediti in base alle ore di durata di corso e alla mole di studio richiesta: si va dai 2 crediti ai 12.
TEST DI ALLENAMENTO Dopo aver più o meno scelto le materie da studiare più adatte ai propri gusti, ci si può aiutare effettuando una sorta di questionario che avrà il compito di mettere in evidenza come gli interessi degli studenti si tramutino in una facoltà piuttosto che in un’altra. Il Centro Orientamento di Ateneo rende disponibili i test, sia selettivi che di orientamento, organizzati dai vari corsi di laurea dell’Università negli ultimi tre anni accademici. Le prove si trovano nella sezione orientamento alla scelta di corso nella sezione test di allenamento all’interno del sito www. unica.it.
Alessandro Testa
 
Cagliari e Provincia Pagina 17
AlmaOrientati, la guida on line consultata da 200 mila visitatori
 
«Stai pensando alla scelta universitaria? Ti stai chiedendo se per decidere è meglio seguire il cuore o usare la ragione? Stai cercando un aiuto per muoverti meglio nella giungla dei percorsi universitari e per costruirti un futuro nel mondo del lavoro? Segui AlmaOrientati, il percorso di orientamento alla scelta universitaria messo a punto dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea grazie alla collaborazione di un team di esperti».
Questo è il messaggio di benvenuto che campeggia nel sito internet del consorzio AlmaOrientati (www.almalaurea.it), uno strumento al servizio degli studenti per orientarsi meglio nel complicato mondo dell’università.
«La nostra guida - spiegano gli autori - l’anno passato è stata sperimentata da oltre 200.000 visitatori ed è stata migliorata tenendo conto dei suggerimenti ricevuti. Non dimenticate che, anche a causa di un orientamento approssimativo, un quinto dei giovani che si iscrive all’Università si ritira dopo il primo anno».
Le informazioni presenti all’interno deo sito fanno riferimento a studi accreditati in Italia e in Europa e alle indagini AlmaLaurea, con particolare riguardo all’esperienza concreta, di studio e di lavoro, compiuta da tanti studenti universitari.
«AlmaOrientati non è un nuovo passatempo per l’estate - assicurano gli autori - ricorda che nessuno può dirti con assoluta certezza qual è la scelta migliore per te. Pensateci bene». (ale.t.) 
 
Cagliari e Provincia Pagina 17
le novità
I nuovi servizi per le matricole
«Se vuoi un consiglio, chiedi aiuto al tuo tutor»
 
Se sei in una grande città e ti perdi, non resta altro che chiedere aiuto a un vigile. Se sei invece all’università, chiedi aiuto al tuo tutor. Il paragone rende bene l’idea. L’Università di Cagliari, come anche altri atenei della Penisola, ha creato una sorta di servizio che aiuta lo studente appena iscritto ad orientarsi sul corso di studi da scegliere. Dal mese di luglio fino a settembre, infatti, un tutor per ogni facoltà accoglierà gli studenti nelle varie segreterie allo scopo di fornire informazioni specifiche sui corsi di laurea e i principali contenuti. Ma anche sulle competenze necessarie per accedere ai corsi e sugli sbocchi occupazionali.
«Da quest’anno, tra l’altro, ci saranno anche delle grosse novità», assicura Fabrizia Biggio, dirigente del settore orientamento dell’Università di Cagliari. «All’interno dell’ateneo - spiega - sono già stati installate sei postazioni informatiche che permetteranno agli studenti non solo d’informarsi sul corso di laurea che dovranno affrontare. Ma serviranno anche a compilare il modulo d’iscrizione. Il tutor fornisce informazioni sui corsi di insegnamento. Assiste gli studenti nella elaborazione dei piani studio e gli indirizza alla frequenza dei corsi. Organizza la preparazione degli esami e della tesi di laurea e informa gli studenti sulle offerte di lavoro part-time».
FORUM DI STUDENTI Nel grande mare di internet, inoltre, sono attivi dei forum dove gli studenti già iscritti alle diverse facoltà esprimono le proprie impressioni e le proprie opinioni sul corso di studi che frequentano. Una pagina da segnalare è quella che si trova all’indirizzo www.studenti.it. I consigli sono ottimi: «Date uno sguardo - propongono gli ideatori - e lasciate un post se volete informazioni da altri ragazzi già iscritti. Tutte le altre cose pratiche e tecniche si impareranno poi sul campo e sono molto più semplici di quello che sembra. Per adesso il compito più importante da svolgere - assicurano - è scegliere bene cosa studiare seguendo le proprie attitudini e le proprie passioni senza lasciasi fermare dalla paura delle difficoltà e soprattutto dalla paura di sbagliare. La scelta dell’università è una cosa molto importante che non dev’essere presa sotto gamba». (ale.t.)

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Villasimius. Ricercatrice 
Premio e onori per Patrizia Farci 
 
 VILLASIMIUS. In occasione del 154º anniversario della costituzione in comune della borgata di Carbonara il consiglio comunale ha deciso di conferire il premio «Comunità di Villasimius» (alla prima edizione) alla epatologa Patrizia Farci, originaria del paese costiero, professore ordinario di Medicina iterna dell’Università di Cagliari, medico ricercatore di fama internazionale, impegnata nella lotta contro il virus dell’epatite. Il consiglio ha anche deciso di titolare una nuova piazza a Bonaria Cogoni un’abile ricamatrice morta nel 1970 a poco più di 30 anni e di consegnare pergamene di encomio ai giovani neolaureati del paese. (g.c.b.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Sassari
La barcolana turritana aiuta la ricerca medica 
Fidapa. Borsa di studio per lo studio sul «lupus» 
 
 PORTO TORRES. «Le malattie rare vengono ignorate dalle aziende farmaceutiche perché non producono profitti: la Fidapa, nel ricordo di una persona speciale quale era Elisabetta Fara, ha deciso di conferire una borsa di studio per la ricerca sul “ruolo delle citokine infiammatorie nella patogenesi del Lupus Eritematoso Sistemico” alla dottoressa Paola Gallo dell’istituto di Patologia medica dell’università di Sassari». Il presidente della Fidapa turritana, Patrizia Foddai, ha esordito con queste parole ieri nel gazebo della Cormorano Marina durante la presentazione della “1º Barcolana Turritana: vela, nuoto, canoa e pesca per la ricerca”, manifestazione in programma per l’intera giornata del 22 luglio. La donazione venne istituita nel maggio 2004 in ricordo della socia Fidapa Elisabetta Fara affetta da tale patologia, per la quale non esistevano e non esistono finanziamenti per la ricerca. Lei stessa aveva a suo tempo rappresentato il proprio disappunto, e in seguito alla sua scomparsa la sezione di Porto Torres si fece carico di portare avanti tale iniziativa creando un conto corrente postale e organizzando diverse iniziative. «La Fidapa ha allestito un momento aggregativo fra associazioni con scopi statutari diversi ma uniti - ha sottolineato l’assessore alla Cultura Costantino Ligas -, con una manifestazione che ci porta alla riscoperta dell’elemento mare e ai valori fondamentali della solidarietà». Per le associazioni sportive sono intervenuti Danilo Russu della Libyssonis Nuoto e Giovannino Sposito per l’Assovela, confermando la loro piena disponibilità sia con gli agonisti del nuoto sia con i soci della vela latina, mentre Adonella Mellino della Fidapa ha illustrato il programma della “1º Barcolana Turritana”. Il 21 luglio alle 20, nel gazebo della Cormorano Marina, si svolgerà il breafing delle diverse discipline sportive: il 22 luglio, alle 6, partenza delle barche a motore per la battuta di pesca; alle 9 partenza della traversata a nuoto per dilettanti e agonisti, alle 9,30 partenza della passeggiata in canoa, alle 11,30 partenza della veleggiata con imbarcazioni armate a vela di qualunque stazza tipo o classe e alle 20,30 premiazione, musica e festa del mare nel piazzale antistante la Cormorano Marina.
Gavino Masia 

Questionario e social

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