Martedì 31 luglio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 luglio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
1 - L’Unione Sarda
Prov Medio Camp Pagina 26
Arbus, impegno dell’assessore regionale Foddis
Un programma di valorizzazione per gli allevamenti di capre sarde
 
«La Regione è fortemente impegnata nella tutela e valorizzazione della capra sarda primitiva e di tutte quelle razze autoctone che possano dare valore aggiunto agli allevamenti e alla produzione primaria dell’Isola. Il nuovo Programma di sviluppo rurale va in questa direzione, con tutta una serie di interventi che hanno l’obiettivo di ridare fiducia a un comparto importante per la Sardegna e ancora di più per un territorio come quello di Arbus e del Medio Campidano». Con queste parole, l’assessore regionale dell’Agricoltura Francesco Foddis ha chiuso i lavori del convegno "La capra sarda, una risorsa da tutelare per la valorizzazione dei siti di interesse comunitario", curato dall’Ersat nell’ambito della sagra organizzata dall’amministrazione comunale di Arbus. «La peculiarità di un ambito territoriale come quello di Arbus, dove è presente un numero significativo di aziende zootecniche, richiede certamente un’attenzione particolare - ha sottolineato l’assessore Foddis - per la quale la nuova programmazione vuole venire incontro con risposte adeguate».
Numerosi gli interventi, tenuti da Antonello Carta dell’Istituto zootecnico caseario di Sassari, Alberto Attori dell’università di Sassari, Luciano Mandas e Giuseppe Cubeddu dell’Ente Foreste. Si è parlato anche della costituzione di un registro della capra sarda primitiva, delle interazioni tra allevamenti caprini e le colonie di cervi locali e delle zone Sic che, al di là della stretta normativa peraltro ancora tutta da definire, si possono trasformare in opportunità. Nel corso del dibattito sono emerse le criticità della zona, come le scarse infrastrutture, l’abbandono dei campi da parte dei giovani, la convivenza nelle zone sottoposte a vincoli di salvaguardia ambientale.
GIAN PAOLO PUSCEDDU
1 - La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Oristano
MAGOMADAS
Studiosi a confronto sulla storia di quest’angolo della Planargia
 
MAGOMADAS. Saranno d’eccezione i relatori del convegno che venerdì proporrà a studiosi, ricercatori e appassionati l’antichissima storia delle origini di questo paese della Planargia. Il convegno, dal titolo "Il territorio di Magomadas nell’età antica", si terrà (dalle 18) nella splendida chiesetta di Santa Maria del Mare, organizzato dal Comune. A salutare l’ampio e qualificato ventaglio di relatori e la platea, che sicuramente sarà presente numerosa, il sindaco Alessandro Naitana e l’assessore alla Cultura Natalino Zarelli, insieme al presidente della provincia Pasquale Onida e al Soprintendente Giovanni Azzena. A introdurre i lavori il pro rettore dell’università di Sassari Attilio Mastino.
Interverranno quindi: Marco Milanese, direttore del dipartimento di archeologica dell’Ateneo sassarese, sul tema "Valutazione archeologica e pianificazione territoriale: il caso di Magomadas"; Marco Bigini, collaboratore della Soprintendenza archeologica di Genova, su "La ricostruzione storica del comune di Magomadas attraverso le indagini di superficie e le fonti archeologiche"; Gabriella Gasperetti, della Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro, su "Le recenti scoperte ed i recuperi sottomarini in Planargia" e Raimondo Zucca, direttore del Centro interdisciplinare degli studi sulle province romane dell’Università di Sassari sul tema "Le Magomadas della Sardegna e del Nord Africa."
Sarà quindi Attilio Mastino a chiudere il convegno. Il paese, oggi arroccato su un colle fra Tresnuraghes e la vallata di Modolo, era infatti in passato ospitato molto più vicino al mare, sul colle di San Nicola. Furono le continue invasioni moresche ed i saccheggi a convincere evidentemente gli abitanti della necessità di trovare un punto più sicuro e meno accessibile per i nemici di allora. L’attuale Magomas avrebbe però conservato il nome dell’antico insediamento di origine punica. Una lunga storia che oggi potrebbe rivelarsi base per un nuovo approccio economico turistico nella storia recente, falcidiata dall’emigrazione. (al.fa.)
 
2 - La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
ELMAS
Il Comune aiuta gli studenti a scegliere la facoltà giusta
 
ELMAS. Come orientarsi per "la scelta dell’università?" E’ il tema dell’incontro organizzato da Comune, Databank srl e Associazione Orientare, in programma alle 16 nell’aula consiliare. Il dibattito affronterà le tematiche inerenti il sistema universitario, le lauree di primo livello e quelle specialistiche, diritto allo studio, borse di studio, Case dello studente e funzioni dell’Ersu. Un’iniziativa da incentivare con incontri di orientamento rivolti anche ai giovani, laureati o meno, che intendono sperimentare iniziative di auto-imprenditorialità. In tal senso la conoscenza dei rapporti tra sistema universitario e rete delle imprese potrebbe agevolare maggiormente la comprensione e la conoscenza dei settori emergenti dell’innovazione e della ricerca. (la.lu.)
 
3 - La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Sassari
«Soru deve rispettare gli impegni»
Surigheddu, ex cotonificio, casa dello studente, Fertilia: tutto fermo 
 
 
Il sindaco Marco Tedde scrive al Governatore per chiedergli di dare gambe all’intesa di aprile
ALGHERO. Il 19 aprile scorso venne siglata una intesa istituzionale tra i Comuni di Sassari, Alghero e Porto Torres, con la Regione. Intesa dal significato particolarmente rilevante per la presenza del presidente Renato Soru e di autorevoli esponenti dell’esecutivo regionale. Ora il sindaco Marco Tedde, con una nota garbata, interviene presso il Governatore, ricordando i contenuti di quell’accordo che giudica «di primaria importanza per il futuro della città e del territorio».
E non si trattava di impegni di poco conto: utilizzo dell’area di Surigheddu a fini agricoli e contestuale inserimento di strutture ricettive a rotazione d’uso; trasferimento a favore del Comune di Alghero dell’ex cotonificio al fine di utilizzarlo per scopi culturali e sociali, acquisizione al patrimonio comunale dei beni demaniali di Fertilia, impegno a ridurre l’emergenza abitativa in tema di edilizia popolare e di edilizia agevolata nel territorio e infine la previsione per Alghero della realizzazione della Casa dello Studente a supporto delle facoltà universitarie dell’ateneo di Sassari che hanno sede ad Alghero. Una «borsa della spesa» piuttosto piena, decisamente superiore alla capienza di un semplice carrello, che il sindaco Tedde riuscì a portare a casa in occasione di quell’intesa alla quale partecipò, svolgendo un ruolo centrale, anche la provincia di Sassari. Ma da allora sono trascorsi tre mesi e il sindaco sostiene che i contenuti di quell’accordo «potrebbero assumere, nel momento della loro attuazione, un ruolo chiave per la chiusura del disegno di ampio respiro che ha per obiettivo la crescita organica di Alghero».
Il sollecito al presidente potrebbe apparire come un velato richiamo, una coda di contrapposizione viste le «colorazioni» politiche delle due amministrazioni.
«Assolutamente no. Nessuna contrapposizione o polemica. Gli accordi sono stati raggiunti con la condivisione del presidente Soru senza la quale oggi non saremo qui a discutere. Noi chiediamo al presidente - precisa Marco Tedde - soltanto di dare attuazione a quell’intesa. Il presidente è conscio che quei contenuti sono tasselli indispensabili affinchè il progetto di cambiamento avviato nella scorsa legislatura possa andare a compimento nei prossimi anni ed è quindi assolutamente corretto, anche sul piano istituzionale, che noi ricordiamo al presidente della Regione che in questo momento è necessario il massimo impegno di tutti». A questo proposito Tedde segnala l’esigenza «di istituire presso la presidenza della Regione un tavolo istituzionale di attuazione dell’intesa che dovrà garantire la realizzazione degli interventi».
Il sindaco riferisce poi che l’apparato comunale catalano è pronto ad attivare tutte le procedure di competenza dell’ente locale e quindi concretizzare i diversi passaggi dell’intesa sul piano formale e operativo. Ma per accendere il motore e dare gambe a questo progetto è necessario che qualcuno, nel caso specifico il presidente Soru, giri la chiave.
 
4 - La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Sardegna
Da Cagliari nuova interpretazione degli studi Usa che le bocciarono
Menopausa, sì alle terapie ormonali
 
CAGLIARI. Nuovi studi sulla terapia ormonale hanno rivalutato, dopo anni di dubbi, le soluzioni indicate dalla «Women’s health iniziative» nell’affrontare la menopausa. Dopo le polemiche seguite alla pubblicazione, nel 2002, della Whi, recenti ricerche hanno invece messo in risalto come, grazie anche all’utilizzo di farmaci di ultima generazione sempre più orientati verso un basso dosaggio, i criteri esposti in quello studio fossero validi. Il problema, semmai, è che il campione usato dagli scienziati che stilarono il rapporto non era consono al tipo di ricerca. I dubbi riguardanti il Whi (realizzato da uno dei principali programmi di ricerca americani fondato ad inizi anni ’90) erano scaturiti dalla notizia che le terapie ormonali sostitutive in esso indicate (Tos o in inglese Hrt) avrebbero causato un aumento significativo dei tumori alla mammella, oppure problemi cardiovascolari. Tutta colpa di un campione sbagliato su cui era stata condotta la ricerca, spiega il professor Gian Benedetto Melis, presidente della Società italiana per la menopausa e professore ordinario di Clinica ostetrica e ginecologica dell’università di Cagliari. Secondo Melis «lo studio purtroppo non teneva in considerazione le caratteristiche dei soggetti da trattare: le donne incluse non presentavano il criterio basilare di inclusione allo studio, cioè i sintomi della menopausa. Inoltre, in buona parte, presentavano controindicazioni al trattamento con Hrt, quali obesità, età avanzata, presenza di fattori di rischio cardiovascolare desumibili dall’uso di farmaci ipotensivi, ipoglicemizzanti orali, statine».

Questionario e social

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