Venerdì 20 luglio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 luglio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 2 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cultura Estate Pagina 107
Undici lapidi romane tornano a S. Antioco
 
Undici lapidi con iscrizioni romane saranno trasferite dal museo nazionale di Cagliari al museo comunale Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. È quanto emerso nel convegno l’"Epigrafia Romana in Sardegna", curato da Francesca Cinerini e da Paola Ruggeri, studiose di storia romana e docenti alle università di Bologna e Sassari.
Nel corso del seminario illustri studiosi e archeologi hanno analizzato, anche alla luce dei più recenti studi, frasi e iscrizioni lasciate in vari modi dai romani in diverse zone dell’Isola ed in particolare a Sant’Antioco, aprendo nuove prospettive e inedite chiavi di lettura. Alcune epigrafi sono già in esposizione al museo comunale. La più importante è sicuramente quella relativa dell’esistenza a Solci, l’antico sito isolano prima fenicio-punico e poi romano, di un flamen Augustali. La presenza di sacerdoti che si occupavano del culto dell’imperatore, che era considerato un dio, indica quanto l’antica città sulcitana fosse importate e potente nell’impero.
Ma la notizia più rilevante che ha fatto molto piacere gli amministratori comunali e ai tanti cittadini appassionati della storia della città, è stato l’annuncio che altre undici lapidi con iscrizioni latine saranno trasferite quanto prima a Sant’Antioco dal museo nazionale di Cagliari. Tra queste un calco (l’originale si trova al museo di Copenagen) che descrive un personaggio locale che aveva restaurato il tempio di Iside e Serapide nei pressi di Castel Castro, di cui ancora oggi si trova qualche segno.
Di particolare interesse anche l’iscrizione che parla di un governatore Romano di Sulci che secondo gli studiosi potrebbe essere un comandante romano nativo dell’Antica Sant’Antioco. «Per l’affluenza di esperti, amministratori e cittadini è stato un evento importante per Sant’Antioco - ha sostenuto la curatrice Francesca Cinerini - soprattutto perché il museo comunale potrà arricchirsi di ulteriori e importanti reperti archeologici che raccontano la storia della città». Il convegno grazie all’impegno di diversi sponsor come Regione, Comune e università di Sassari e Bologna, è stato molto proficuo. Come ogni estate, durante la campagna di scavi a Sant’Antioco, la Scuola di dottorato di ricerca dell’Università di Sassari "Storia, letterature e culture del Mediterraneo", organizza infatti un evento culturale. Quest’anno il convegno, curato dal direttore scientifico del museo e referente del dottorato di ricerca Piero Bartoloni, ha approfondito temi, studi ed ipotesi sull’epigrafia romana in Sardegna.
Tito Siddi

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Università. Ultimo giorno del convegno Gei-Era 
Elettrochimica, tante idee per salvare l’ambiente 
 
CAGLIARI. Energia rinnovabile, rimozione dei rifiuti tossici, trattamento delle acque refule, bonifica dei sedimenti marini. E poi sensoristica, nanotecnologie, accumulatori al litio, nuovi materiali. Non hanno limiti gli sviluppi e le applicazioni dell’elettrochimica, e sono tutti sviluppi a favore dell’ambiente. Lo sanno bene gli organizzatori del primo convegno congiunto Gei-Era che si concluderà questo pomeriggio nella facoltà di Ingeneria.
 Gei come giornate dell’elettrochimica italiana, il convegno annuale della divisione della Società chimica italiana. Era come «Elettrochimica per il recupero dell’ambiente», appuntamento organizzato dal gruppo di lavoro Tersi dell’associazione di ingegneria chimica.
 Cinque giorni intensissimi di lavori, con nomi prestigiosi provenienti da tutto il mondo accademico e industriale internazionale.
 E altrettanto prestigiose premiazioni: medaglia Galvani (il più alto riconoscimento della divisione di elettrochimica per uno studioso straniero) assegnata in apertura dei lavori al direttore della Ecole Normale Supèriere di Parigi, Christian Amatore. E tre sigilli d’oro conferiti della società chimica italiana a Rolando Guidelli, Bruno Scrosati e Sergio Trasatti.
 I lavori hanno riguardato in particolare l’applicazione di tecnologie per la conversione e l’immagazzinamento di energia eolica e solare.
 «Un tema di grande attualità - spiega Anna Maria Polcaro, presidente del comitato organizzatore - soprattutto dopo che l’Italia si è impegnata a produrre energia rinnovabile per almeno il 20% del suo fabbisogno. Forte l’interesse dei ricercatori isolani: dopo lo sviluppo degli impianti eolici ora la Sardegna vuole essere in prima fila anche per l’avvio di produzione dell’energia solare».
 Ma non solo energia rinnovabile. «Ci sono stati altri importanti spunti di discussione - continua Polcaro - in campi in cui l’elettrochimica può risultare di grande aiuto nel recupero e nella tutela dell’ambiente. Si tratta, per fare solo alcuni esempi, della rimozione dei rifiuti tossici e del trattamento delle acque reflue per l’abbattimento di sostanze inquinanti come antibiotici, pesticidi, coloranti».
 Più di ottanta gli interventi, alcuni molto tecnici, altri futuristici, ma tutti di possibile applicazione immediata. Fatti da ricercatori pubblici e privati. Con in comune una parola d’ordine: «Parlarci tra di noi prima di tutto - conclude Polcaro - e poi cercare di farci capire da tutti. I temi e i termini sono molto tecnici, e questo è inevitabile. Ma quello che a prima vista può sembrare difficile o poco interessante è in realtà la colonna dorsale di molte parti della nostra vita di tutti i giorni. E una grande speranza per il nostro futuro».
 

Questionario e social

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