Martedì 3 luglio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 luglio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 11
Bollino Ue per il mirto sardo
Presto arriverà da Bruxelles l´Indicazione geografica, sinora negata ai liquori con più di 15 gradi
Ma ora serve una una disciplina per la raccolta
Sarà più difficile “imitare” il mirto sardo: Bruxelles ha detto sì alle all´indicazione geografica. La soddisfazione dei produttori
 
Bollino blu per il Mirto di Sardegna. Dopo un embargo di anni, l´Unione europea ha dato il via libera, per il riconoscimento dell´Indicazione geografica, alle bevande spiritose con più di 15 gradi alcolici. Tra i 39 prodotti italiani che ne beneficeranno, c´è anche il mirto. «Un riconoscimento importante che, presto, metterà al riparo la produzione sarda dai tentativi di imitazione», evidenzia Silvano Rau , presidente dell´Associazione produttori di liquore di mirto tradizionale, nata nel 1994 e oggi costituita da Zedda&Piras, Distilleria Fratelli Rau e Sa Bresca Dorada.
LA QUALITÀ Rau ricorda che gli sforzi dell´associazione verso la qualità sono culminati da tempo in un disciplinare di produzione cui le aziende associate devono attenersi. Il consumatore può riconoscere il prodotto attraverso il simbolo della bacca di mirto riprodotto sulla bottiglia. «Il disciplinare», spiega Rau, «prevede tra l´altro il quantitativo minimo di bacche, pari a 120 grammi per litro, da utilizzare nell´infuso. La commissione tecnica, prevista dal Programma Qualità, ha proposto che si passi a 150 grammi. Tutti d´accordo». Il disciplinare esclude l´uso di coloranti e di aromatizzanti e sottopone a controlli gli associati. Stando ancora al documento, la gradazione alcolica deve essere compresa tra 28 e 35 gradi. Un´esigenza dell´associazione è quella di crescere: le tre aziende, da sole, rappresentano una grande fetta della produzione di mirto ma, aggiunge Rau, «è necessario allargare la base».
L´UNIVERSITÀ «Il mirto sardo è il prodotto oggi in commercio che ha il più elevato potere antiossidante», sottolinea il preside di Farmacia dell´Università di Cagliari Paolo Cabras . Con la sua équipe, il professor Cabras, mettendo a frutto un finanziamento del Pon (il Programma operativo nazionale), ha anche portato avanti una serie di ricerche per «migliorare la stabilità del prodotto», ovvero per prolungarne la durata. Le caratteristiche del mirto, spiega il professor Cabras, sono il profumo e la freschezza. Nel giro di un anno, un anno e mezzo, inevitabilmente, vengono meno. In laboratorio è stato accertato che nella fase di infusione si assorbe molto ossigeno. Una soluzione, per garantire qualche mese di durata in più al prodotto, è il «lavaggio con azoto». Un lavoro che dimostra come ricerca e produzione debbano andare d´accordo.
BIODIVERSITÀ Un ruolo importante, sul mirto, gioca anche l´Ersat. «La bacca sarda ha dei principi attivi unici al mondo, legati alla biodiversità dell´isola, un valore aggiunto da far valere», evidenzia Riccardo Laconi , funzionario Ersat esperto di piante officinali. E a proposito di biodiversità, «il mirto non è una risorsa infinita. Ecco perché va tutelata a partire dalla raccolta, ecco perché», aggiunge Laconi, «è necessario istituire un patentino per i raccoglitori, da conseguire dopo un corso». I primi corsi sono partiti di recente su iniziativa dell´Associazione dei produttori. Con l´obiettivo di disciplinare la raccolta e la trasformazione delle piante officinali, nel novembre scorso è stata presentata una proposta di legge (primo firmatario Giorgio La Spisa di Forza Italia), che introduce l´obbligo del patentino per la raccolta anche del mirto, con limiti giornalieri pro capite. Se approvata in tempi rapidi, potrebbe regolare già la prossima raccolta, che comincerà a fine novembre.
Emanuele Dessì
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 38
Ozieri
Borse di studio sulle zone interne
 
Borse di studio del Centro studi Tonino Pompedda (nella foto). L´associazione onlus, ricorda il secondo anniversario della scomparsa del politico ozierese, già amministratore comunale e provinciale e anche presidente della Provincia, con la pubblicazione di un bando con il quale saranno premiate alcune tesi di laurea. I lavori devono approfondire analisi e soluzioni progettuali su tematiche di particolare interesse per lo sviluppo politico, sociale ed economico della provincia di Sassari e delle sue zone interne in particolare.
Le tesi dovranno essere realizzate nell´ambito delle università italiane e potranno riguardare qualunque tema di carattere scientifico, economico ed umanistico del territorio, allo scopo di favorire il miglioramento delle sue condizioni sociali nonché la valorizzazione e la promozione della cultura e dell´identità locale. È previsto un sostegno in denaro e la pubblicazione degli elaborati all´interno dei Quaderni del Centro Studi, il cui primo numero uscirà entro l´estate 2007. Possono partecipare al concorso gli studenti che avranno conseguito la laurea triennale, specialistica o di vecchio ordinamento entro il mese di luglio 2008. Le tesi potranno essere presentate se discusse a partire dall’anno accademico 2006-2007. I lavori vanno presentati entro il 31 agosto, con le modalità indicate nel sito «centrostudipompedda.org». «Crediamo che la cosa migliore per ricordare Tonino Pompedda sia quella di stimolare i giovani ad appassionarsi ai temi delle politiche di sviluppo del nostro territorio» ha spiegato il presidente Salvatore Murtinu.  (r. s.)
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari Pagina 26
Una scuola europea di pittura rupestre
Seulo. Per quest´anno funzionerà dall´8 al 22 luglio con docenti di fama internazionale
Dopo la scoperta in grotta di incisioni e dipinti preistorici
 Nasce a Seulo, per iniziativa della Comit e dell´associazione culturale Su Scusorgiu, la prima scuola internazionale d´arte rupestre.
 
Un tuffo nella preistoria e una lente puntata sui disegni e le pitture parietali impresse nelle grotte dell´Isola. Nasce a Seulo la Scuola estiva internazionale di preistoria europea. Una prima, importante prova, per quest´anno limitata al 9-22 luglio, che prende spunto dai ritrovamenti di pitture rupestri, ancora in fase di studio e di conferma, avvenuti due anni fa in una grotte della zona. «Si inizia appunto con la scuola estiva, ma abbiamo già preso contatti con studiosi, ricercatori e associazioni culturali per organizzare incontri scientifici e momenti di confronto tra sostenitori di tesi diverse sul significato delle pitture rupestri», dice Giancarlo Boi, il presidente dell´associazione culturale Su Scusorgiu ideatrice dell´iniziativa. «Un progetto della Comet che porteremo avanti con l´Ecomuseo dell´Alto Flumendosa, la Pro loco e gli operatori turistici che a Seulo dispongono di servizi di ristorazione e alberghieri adatti ad organizzare eventi culturali».
Era l´inizio del 2005 quando sono state promosse dalla Comet le prime ricerche della di pitture rupestri in ambienti naturali carsici. A febbraio la prima missione nel Sarcidano-Barbagia di Seulo con la consulenza e la partecipazione di ricercatori di fama. Un´indagine che ha portato all´individuazione di una serie di indizi di presenza umana nelle cavità esaminate. E sulle pareti carsiche, le digitazioni (le impronte di dita umane imbrattate con pittura naturale), le incisioni con utensili appuntiti, le bande di pittura rossa. Un lavoro di indagine e ricerca che i tecnici della Comet hanno condotto in stretta collaborazione con il Reparto di investigazioni scientifiche dei carabinieri di Cagliari (impegnati il maresciallo Antonio Ottolino e il brigadiere Giuseppe Farci) al comando del capitano Giovanni Delogu. Sono stati loro a individuare le pitture rupestri e i disegni poi confermati a luglio dal successivo sopralluogo dello studioso greco, George Dimitriadis dell´Hellenic Rock Art Centre, oggi componente del Comitato scientifico internazionale che fa capo alla scuola estiva di Seulo insieme a Ulf Bertilsson (Svezia), Jean Clottes (Francia), Dragos Gheorghiu (Romania), Luciano Marroccu (Università di Cagliari e assessore provinciale alla Cultura), Luiz Oosterbeek (Portogallo), Emilia Pasztor (Ungheria) e Dario Seglie (politecnico di Torino e rappresentante per l´Italia dell´Ifrao-Unesco.
La grotta individuata come scrigno delle preziose pitture rupestri si apre sul grande altopiano calcareo all´interno di una foresta di querce. È qui che durante i ripetuti sopralluoghi e con le sofisticate apparecchiature dei Ris è stata individuata la presenza umana. «Attestata non solo dalle incisioni ma anche dalle tracce di pittura rossa e nera, dalla presenza di frammenti ceramici isolati o trovati vicini e di resti di ossi di animali», spiegano i ricercatori.
Insomma, una scoperta ritenuta importante e che ha evidentemente suggerito l´idea di istituire, a Seulo, la scuola estiva di preistoria europea organizzata dalla Comet-Valorizzazione risorse territoriali di Cagliari in collaborazione con Su Scusorgiu, la Pro loco, Andalas e l´Ecomuseo dell´Alto Flumendosa.
«Proprio nei giorni scorsi, a Cagliari, si è parlato dell´arte della preistoria. È stata la professoressa Giuseppina Tanda a ricordare che su 183 grotte delle 3500 censite in Sardegna sono presenti manifestazioni artistiche scolpite, incise e dipinte. Ebbene, proprio per parlare del fascino di queste rappresentazioni abbiamo deciso di collaborare per la nascita della scuola», conclude il presidente di Su Scusorgiu, Giancarlo Boi.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Simposio internazionale nella sede di Sardegna Ricerche 
Le reti complesse per combattere i tumori e difendere l’ecologia 
 
CAGLIARI. Un simposio sulle «reti complesse: dalla biologia alle informazioni tecnologiche» è iniziato ieri nel centro Sardegna Ricerche, a Pula. Il convegno, che si concluderà venerdì ospiterà, tra gli altri, anche Andrei Broder (vicepresidente di Yahoo-Research), uno dei massimi esperti mondiali della ricerca sul web. L’iniziativa è una delle conferenze che fanno parte di Statphys23, l’incontro triennale che riunisce i fisici statistici di tutto il mondo. Al simposo parteciperanno altri esperti di fama come Albert-Laszlo Barabasi e, fra gli italiani, Guido Caldarelli. Durante i quattro giorni di studio saranno affrontati i sistemi caratterizzati da reti complesse. In questo settore rientrano anche internet, la rete elettrica e la rete dei trasporti. Ma anche le reti biologiche, che permettono di capire l’insorgenza dei tumori, e le reti ecologiche preda-predatore. Durante il simposio, inoltre, sarà presentato il nuovo centro ricerche italiano Linklab per lo studio delle reti complesse, diretto dal fisico Alessandro Chessa.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 28 - sassa
A DUE ANNI DALLA MORTE 
Istituite tre borse di studio in onore di Tonino Pompedda 
 
OZIERI. In occasione del secondo anniversario della scomparsa di Tonino Pompedda, l’esponente diessino che fu, tra l’altro, presidente della Provincia di Sassari, il cda del Centro studi a lui intitolato pubblica un bando per tre borse di studio destinate a premiare tesi di laurea che approfondiscano analisi e soluzioni progettuali su tematiche di particolare interesse per lo sviluppo politico.
 Ma anche sociale ed economico della provincia di Sassari e delle sue zone interne in particolare.
 Gli elaborati dovranno essere realizzati nell’ambito delle Università italiane e potranno riguardare qualunque tema di carattere scientifico, economico ed umanistico inerente il territorio indicato, allo scopo di favorire il miglioramento delle sue condizioni sociali nonché la valorizzazione e la promo-zione della cultura e dell’identità locale.
Le borse di studio in palio sono tre per un monte premi complessivo di 3.000 euro (1.500 alla prima, 1.000 alla seconda e 500 alla terza).
 Al concorso possono partecipare gli studenti che avranno conseguito la laurea triennale, specialistica o di vecchio ordina-mento entro il mese di luglio 2008. Le tesi potranno essere validamente presentate se discusse a partire dall’Anno accade-mico 2006-2007.
Le modalità di partecipazione sono contenute nel Bando che sarà diffuso nelle Università sarde e nelle principali sedi universitarie italiane, oltre che nelle sedi dei vari organismi universitari (Ersu, Circoli studenteschi, etc...) ed è pubblicato sul sito del Centro Studi (www.centostudipompedda.org). La scadenza per la presentazione dei lavori è stata fissata al 31 agosto 2008. L’iniziativa sarà ripresa ogni anno ed i migliori lavori saranno oggetto di pubblicazione nei Quaderni del Centro Studi, il cui primo numero uscirà entro l’estate 2007 con gli atti del convegno «Quanta Regione quale Regione» del dicembre scorso.
 Il cdA ha previsto inoltre per il prossimo ottobre il bando di borse di studio destinate agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori ubicate nel territorio: il Comitato scientifico sta elaborando il bando che sarà a tema specifico su un aspetto particolare della realtà locale. E’ stato spedito recentemente ai soci il secondo numero della newsletter che contiene il rendiconto finanziario 2006 e il bilancio di previsione per l’anno 2007. Anche la newsletter è consultabile sul sito dell’Associazione e costituisce l’avvio della campagna per il rinnovo delle adesioni al Centro Studi. Il consiglio sta approfondendo l’opportunità di inserirsi nella programmazione culturale ed economica dei fondi strutturali europei, anche attraverso convenzioni da stipulare con la Provincia di Sassari e le altre istituzioni pubbliche locali e regionali.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
SEDILO 
Prove d’autore per il Museo del territorio 
 
 SEDILO. Oggetti decorativi, suppellettili, utensili, accessori personali in bronzo e in argento rappresentano soltanto una minima parte della collezione di reperti esposta al Museo del territorio. La struttura, inaugurata sabato con tutti i crismi dell’ufficialità, funge da forziere del patrimonio storico-culturale espresso dalle civiltà che si sono insediate millenni di anni fa nel territorio di Sedilo, caratterizzato come pochi altri nell’isola da un’altissima densità di nuraghi. E sulla strutturazione del sistema locale di beni culturali, su come declinarlo in fonte di reddito nell’ambito di un piano organico di sviluppo turistico spingendo verso un’adeguata valorizzazione e gestione della rete di risorse, si sono soffermati a lungo i relatori che hanno esposto davanti ad un’affollata platea le peculiarità del gioiello forgiato nell’arco di tre legislature. Nutrito anche il parterre degli ospiti, presieduto dal sindaco Angelo Putzolu e composto dal presidente della Provincia Pasquale Onida, dagli assessori provinciale e comunale Cristiano Carrus e Gianni Meloni; dal Soprintendente ai Beni archeologici di Cagliari e Oristano, Giovanni Azzena, dall’archeologa Giuseppa Tanda e dal docente dell’Università turritana Emanuele Farris. Alla parte introduttiva è seguito il cerimoniale del taglio del nastro. Subito dopo i vistatori si sono riversati nell’area espositiva riservata ad archeologia e ambiente. Nell’ala di più recente costruzione si trovano due xiloteche che esibiscono gli esemplari delle specie arboree più diffuse; un enorme fossile rinvenuto in prossimità delle sponde del Tirso, il plastico di Sedilo, i pannelli dedicati alle voci principali dell’economia autoctona, alla flora e alla fauna locali. (mac)
 
 
 

Questionario e social

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