Giovedì 24 maggio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 maggio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 11 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Cgil. La festa per i cent'anni della Camera del lavoro
«Per difendere i nostri diritti abbiamo fatto anche il pane»
Nella storia dell'organizzazione sindacale non sono mancati i momenti di tensione: nei quattro giorni di scontri, nel 1976, tra i residenti di Sant'Avendrace e i poliziotti servì la mediazione del sindacato
 
Anche Cagliari ha vissuto nel 1976 la rivolta nelle sue banlieu. Quattro giorni di guerriglia urbana a Sant'Avendrace, dopo che un poliziotto aveva ucciso un giovane. la mediazione«Momenti difficili - ha ricordato Carlo Arthemalle, in quegli anni segretario della Camera del lavoro della Cgil e uno dei tesserati del sindacato più anziano in città - perché morì anche un agente. Fu fondamentale l'intervento del sindacato: con un documento e tanta diplomazia ricordò ai popolani in rivolta e alle forze di polizia che facevano parte dello stesso tessuto sociale». È uno degli episodi della ricca storia della Camera del lavoro e della Cgil, rievocata nella seconda giornata d'iniziative dedicate ai cent'anni dell'organizzazione sindacale. Ieri docenti universitari, membri della Camera e della Cgil cagliaritana si sono dati appuntamento nell'aula magna del corpo aggiunto delle facoltà umanistiche. Davanti a loro una platea mista, tra simpatizzanti, tesserati storici ma anche giovani studenti universitari. nei panifici La storia delle rivendicazioni lavorative in città e Provincia è stata scritta da molti lavoratori: le sigaraie dell'ex manifattura tabacchi, gli operai del porto commerciale prima e di quello industriale poi, i ferrovieri, gli insegnanti. «Ma anche - ha aggiunto Arthemalle - in difesa dei diritti dei cittadini. L'esempio arriva sempre negli anni Settanta: i panettieri volevano aumentare il prezzo del pane. La Camera del lavoro e i sindacati si opposero e il prefetto ordinò, dopo lo sciopero proclamato dai panettieri, la consegna dei forni ai sindacati che panificarono per diversi giorni. In un panificio il proprietario cercò di avvelenare il pane con pesticida: fu riconosciuto dai suoi stessi dipendenti e fatto arrestare». E poi le difficili contrattazioni ai tempi della prima industrializzazione della città arrivata dalla Penisola. il collante «La Cgil - ha detto Adolfo Pepe, preside della facoltà di Scienze Politiche di Teramo - è sempre stata una cerniera tra la società e le istituzioni. Non dobbiamo dimenticare che le battaglia d'inizio secolo scorso dei lavoratori, e le lotte sindacali, hanno fatto sì che la costituzione italiana si fondi sul lavoro». Un valore oggi messo in discussione: «La flessibilità - ha commentato Giacomo Ortu, direttore dell'istituto sardo per la storia della resistenza e dell'autonomia - si sta rivelando una devastazione. Il lavoro, che dovrebbe essere la certezza per il futuro delle persone, troppo spesso si poggia su un terreno fragile, impedendo ai giovani di costruire il loro futuro». la sfida È questa secondo Pepe la sfida futura per la Cgil. «Un impegno importante - ha replicato il segretario della Camera del lavoro metropolitano, Enzo Costa - su cui concentrare i nostri sforzi».
Matteo Vercelli
 
2 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 17
Sul campus universitario il vento delle polemiche
Ersu. Alleanza nazionale ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale
 
Il progetto per la realizzazione del campus universitario Ersu da mille posti nell'ex semoleria di viale La Playa non convince il gruppo di Alleanza Nazionale in Consiglio regionale: «La Regione - attaccano Antonello Liori e Mario Diana, che hanno presentato un'interrogazione al presidente Soru e all'assessore alla Pubblica Istruzione - ha deliberato la realizzazione dell'opera quando manca ancora la progettazione definitiva e senza che il Comune abbia concesso le autorizzazioni urbanistiche». L'opera, che prevede un finanziamento di 25 milioni di euro, porta la firma dell'architetto brasiliano Paulo Mendes da Rocha. La cifra non convince i due consiglieri di An: «Non si conosce - aggiungono i consiglieri di An - l'esatto importo previsto per l'acquisizione dell'area ex Sem e per la realizzazione del progetto. Inoltre non capiamo perché la Regione abbia deliberato sin d'ora di dare mandato all'Ersu di procedere alla realizzazione nonostante non esista ancora un progetto esecutivo e soprattutto nonostante la destinazione urbanistica dell'area interessante non ne consenta la realizzazione». Nomine Intanto dopo l'elezione dei due rappresentanti degli studenti e dei docenti nel consiglio d'amministrazione dell'Ersu, anche il Consiglio regionale ha fatto il suo dovere nominando i due suoi componenti: la maggioranza di centrosinistra ha votato Roberto Murru (coordinatore cittadino de La Margherita) e Andrea Biancareddu (ex consigliere regionale Udc). Ora resta la nomina più importante, quella del presidente. Una scelta che spetta al governatore e al rettore. Non ci dovrebbero essere particolari sorprese, e dunque alla guida dell'ente per il diritto allo studio cagliaritano dovrebbe essere confermato Christian Solinas, presidente uscente e attualmente commissario dell'Ersu. Odontoiatria Nel panorama universitario c'è un'altra novità: il ministero ha pubblicato i bandi per l'ammissione ai corsi a numero chiuso di Medicina e Odontoiatria. Ci si aspettava l'estensione della graduatoria nazionale anche per Medicina, dopo che in Odontoiatria era stata introdotta già da due anni. Invece oltre a mantenere la graduatoria per ogni singola università in Medicina è stata ristabilita anche per Odontoiatria. Dunque i posti riservati nelle facoltà sarde resteranno nell'Isola: scampato dunque il pericolo di un flop per i neo diplomati come era accaduto negli ultimi due anni in Odontoiatria. (m.v.)
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 48
Sassari
La voce degli studenti sulla radio web
 
La voce degli studenti sassaresi corre sulla radio web. L'università di Sassari è stata ammessa al network delle radio on line creato dall'Area 24 del Sole 24 ore: Unyonair. Il progetto, che partirà a tutti gli effetti dal prossimo ottobre, ha già dato i primi risultati. Sul sito www. reportersonlineradio. it, è possibile ascoltare il palinsesto creato dagli studenti della facoltà di Scienze politiche con indirizzo in Scienze della comunicazione. Speciali sulla musica di Fabrizio de Andrè e degli U2, ma anche informazione e convegni. La vera programmazione partirà quando saranno terminati i corsi che si stanno svolgendo in queste settimane a Milano per formare le figure che si occuperanno della gestione del network. Station manager, responsabile del palinsesto, direttore artistico-musicale, responsabile delle news e un responsabile tecnico. Saranno queste le figure che nell'ateneo sassarese come nelle altre 39 università ammesse al programma, faranno funzionare la rete delle radio studentesche. Il progetto, però, non è rivolto solo agli studenti della facoltà di Scienze politiche. Tutti gli studenti dell'Università turritana potranno proporsi per collaborare con il network, rivolgendosi alla sede del master in giornalismo in viale Umberto o telefonando al numero 079/2823124. Il progetto del Sole 24 ore punta a creare in Italia un network di radio universitarie, simile a quello che ha già conquistato il mondo della comunicazione americano. Gli studi di mercato condotti dall'autorevole quotidiano economico italiano, hanno individuato un milione di utenti che potrebbero collegarsi ai siti delle radio on line. Un numero di contatti che susciterà senz'altro l'interesse di molti imprenditori.
Mariella Careddu
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano Pagina 18
Nasce un campo estivo di archeosub
Torregrande. Il Consorzio Uno: «Sarà una scuola che offrirà sbocchi occupazionali»
Corsi universitari per studenti dei paesi del Mediterraneo
 
Oristano, ombelico del Mediterraneo. Non solo per la felice posizione strategica che la natura ha regalato alla città, ma per il patrimonio culturale custodito sotto le acque cristalline dei suoi mari. Sede dell'unico corso di archeologia subacquea in Italia, la città di Eleonora si candida a diventare il faro guida nel mare magnum di queste affascinanti culture. Lo fa con un programma ambizioso che parte con la creazione di una "summer school" di archeosub a Torregrande. Sul modello dei campus estivi, verranno organizzati corsi universitari che consentiranno uno scambio di conoscenze tra studenti e docenti dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. «Sarà un'occasione di crescita e di confronto importante - ha spiegato Raimondo Zucca, archeologo dell'Università di Sassari - che contribuirà a consolidare i rapporti con gli altri paesi». In particolare con quelli della Tunisia come ha ribadito anche Mhamed Hassine Fantar, docente dell'Università di Tunisi, in chiusura del primo congresso internazionale di archeologia subacquea svoltosi nei giorni scorsi in città. Esiste già un filo diretto con Rabat in Marocco, ma la summer school darà questa ulteriore chance. «Sarà una scuola aperta - ha osservato Eugenio Aymerich per il Consorzio Uno - con ragazzi e insegnanti che potranno arricchirsi con scambi culturali reciproci». Ma la valenza del progetto non si esaurisce solo tra libri e ricerche. «Si deve puntare sugli sbocchi occupazionali che una simile laurea può offrire - ha aggiunto Zucca - e fare alta formazione in funzione del lavoro». La direzione potrebbe essere quella di creare percorsi di archeosub. Un'isola come la Sicilia ne propone 12, la Sardegna neanche uno eppure il patrimonio sommerso è considerevole: «Pensiamo ai cannoni conservati sotto le acque dell'area marina Sinis Mal di Ventre oppure ai relitti dell'Asinara», va avanti. Un vero tesoro da valorizzare. «Percorsi che sarebbero in stretto legame con i diving e con il settore della ristorazione, con ricadute importanti su tutto il territorio», ha precisato Raimondo Zucca. La volontà del Consorzio Uno in collaborazione con l'università di Sassari ci sono tutte, serve ora un sostegno concreto. Già, perché la summer school che rientra in un più ampio progetto che abbraccia il museo dei Fenici, la rete museale arborense, il parco fluviale e che mira a fare di Torregrande il quartiere del mare di Oristano, ha già una sua cornice giuridica. La Giunta regionale con la delibera del 30 marzo 2006 nell'ambito dell'accordo programma quadro ha destinato 500 mila euro per la progettazione di Phoinix il museo di Torregrande che dovrebbe diventare sede della summer school. «Aspettiamo le decisioni della Giunta regionale - ha ribadito Eugenio Aymerich - anche in corsi estivi sono collegati ai finanziamenti per il Consorzio Uno che dovrebbero permettere anche la stabilizzazione definitiva dei corsi di archeologia subacquea».
Valeria Pinna
 
Cronaca di Oristano Pagina 18
Un grande tesoro nei fondali del mare
 
La parola d'ordine è puntare sugli sbocchi occupazionali. Raimondo Zucca, archeologo dell'università di Sassari è convinto che una laurea simile possa offrire possibilità di occupazione: «Si deve soprattutto fare alta formazione in funzione del lavoro». La Sicilia ha 12 percorsi di archeosub, la Sardegna nemmeno uno, eppure il patrimonio sommerso è considerevole. (v. p.)
 
5 – L’Unione Sarda
Provincia Gallura Pagina 51
Costa Smeralda alla Bocconi
 
Il marchio Costa Smeralda, segno inconfondibile del turismo di lusso in tutto il Mediterraneo e nel mondo, è stato questo il tema di un seminario dedicato dall'università Bocconi di Milano, alla storia e agli attuali sistemi di gestione di Porto Cervo. Una giornata importante, alla quale hanno partecipato il presidente e il direttore generale del Consorzio Costa Smeralda, Renzo Persico e Salvo Manca. "Gli investimenti per il turismo di lusso nel Mediterraneo, opportunità e rischi": il tema è stato affidato al professor Giuseppe Loy Puddu, coordinatore dell'area di politica del turismo dell'università milanese. Il docente ha fatto riferimento ai recenti accordi tra i Paesi del Mediterraneo, in tema di turismo. Ma, ancora una volta, dalla giornata milanese è arrivata una conferma della fama internazionale della Costa Smeralda, oggetto di altri seminari e incontri organizzati in Francia, Giappone, Germania e Brasile. In particolare, studiosi e ricercatori si stanno occupando della pianificazione territoriale e del modello di accoglienza che ha fatto di Porto Cervo una delle più importanti mete turistiche. «Il mito non tramonta ? ha spiegato il presidente Renzo Persico ? perché ha la capacità di guardare al futuro valorizzando la storia e il territorio al quale è legato». Salvo Manca, invece, ha ricordato il contenuto del primo progetto dell'Aga Khan. (a. b.)
 
6 – L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine Pagina 22
Taekwondo
Universitari, bronzo per Bacciu
È arrivata, nei giorni scorsi, durante i campionati italiani universitari di taekwondo che si sono disputati a Jesolo la medaglia di bronzo per Salvatore Bacciu. In Veneto, l'atleta cresciuto nell'Accademia Arti Marziali di Nuoro con cui ha conquistato numerosi titoli, ha gareggiato per i colori del Cus di Pisa. Negli universitari, Salvatore Bacciu ha partecipato nella sezione combattimenti categoria meno 58 chilogrammi per le cinture nere. Al suo primo campionato universitario l'atleta nuorese che in Toscana frequenta il primo anno di Veterinaria, ha centrato una storica medaglia di bronzo, iscrivendo per la prima volta l'università pisana nell'albo d'oro del taekwondo. Un sigillo arrivato dopo aver passato tre turni di combattimento: si è dovuto arrendere al campione italiano assoluto e universitario in carica Francesco Palma che combatteva con la maglia del Cus Lecce. Per Salvatore Bacciu, quella conquistata a Jesolo, è la seconda medaglia di bronzo consecutiva, dopo il terzo gradino del podio ottenuto ai campionati nazionali assoluti a Genova, segno che la maturazione agonistica dell'allievo del maestro Cau dell'Accademia Arti Marziali di Nuoro è ormai quasi completa, anche se alla fine, come spesso succede a Nuoro in quasi tutte le discipline, i giovani talenti sono costretti a migrare fuori, per motivi di studio. (f. l.)

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cultura e Spettacoli
Camera del Lavoro, cento anni di vite resistenti 
Esce un ponderoso volume dedicato alla storia della CdL cagliaritana 
Nel libro il contributo di storici universitari e dell’Archivio di Stato 
di Valter Porcedda
 
«La nostra non è propriamente una città industriale tale che per fiorimento e sviluppo di industrie possa paragonarsi anche alle più piccole cittadine della Liguria o del Piemonte o della Lombardia.
 La condizione privilegiata di Cagliari nell’Isola, di cui è il massimo emporio commerciale, comincia però a far sentire un benefico effetto sulla nostra attività industriale, così che oggi qui cominciasi a formare un vero e proprio proletariato nel senso preciso e moderno della parola.
 Vago ed incerto ma diffuso è fra questo proletariato il bisogno dell’unione e dell’organizzazione, perchè ormai lo spirito nuovo e come una coscienza crepuscolare di classe vanno penetrando nelle masse popolari come già sono penetrati e si sono meravigliosamente sviluppati nel continente e più particolarmente nel Nord Italia».
 Quest’analisi, precisa come una fotografia, scritta nei primi mesi del 1907 nel foglio locale della «Lega», coglieva in contemporanea con lucidità giornalistica il clima politico sindacale dell’epoca, come l’evolversi rapido e originale di una classe operaia che prendeva sempre più coscienza di sè nella Cagliari del secolo scorso. E che, con alle spalle il bagaglio delle battaglie degli anni precedenti, l’organizzazione in leghe di resistenza, dei ferrovieri, dei minatori, come delle sigaraie della Manifattura dei Tabacchi, dei lavoratori del porto, assieme alla nascita delle società di mutuo soccorso e delle prime cooperative, costituirà poi quel nocciolo duro che proprio nell’estate del 1907 darà vita alla Camera del Lavoro.
 In sintonia, grosso modo, con quello che avveniva in altre parti d’Italia (ma a Sassari la Camera del Lavoro venne fondata, sette anni prima), la classe operaia del capoluogo e della regione entrava da protagonista nella storia del movimento democratico. Quei giorni, esaltanti e drammatici che accompagnarono sino ad oggi, la Camera del Lavoro e il sindacato sardo, fatti di lunghe e difficili battaglie, dal riconoscimento dei diritti sindacali all’orario di lavoro, dalle condizioni di salute al salario, sono finalmente raccontati in un ponderoso saggio curato da Giannarita Mele e Claudio Natoli, «Storia della Camera del Lavoro di Cagliari nel Novecento» (edizioni Carocci, 672 pagine, 46 euro), che è stato presentato martedì sera nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria Cagliaritana e ieri mattina - presente Adolfo Pepe della Fondazione Di Vittorio - in una gremitissima aula magna della Facoltà di Lettere, ad un pubblico attento, che mescolava i volti degli studenti con quello dei lavoratori, a segnalare l’importanza di un’opera editoriale che non solo colma una seria lacuna, ma nella sua realizzazione si annuncia come modello e primo tassello di un progetto più ambizioso.
 È lo stesso Natoli infatti a indicare come quest’opera «che ha raccolto tanti contributi e sinergie può aprire la strada a un lavoro di più lunga durata in grado di approfondire altri progetti sull’area del lavoro aprendo collaborazioni nuove con altre istituzioni per mettere su un archivio dedicato, in grado di raccogliere le carte sparse e altri archivi già esistenti».
 Il volume, pubblicato con il contributo della Fondazione del Banco di Sardegna - che ha sostenuto la ricerca degli studiosi - e della Camera del Lavoro di Cagliari schiera un consistente numero di storici che hanno lavorato in stretta collaborazione. Sono Gian Giacomo Ortu che ha scritto l’efficace affresco di un secolo di storia (1906-2006), Claudio Natoli con un appassionato racconto del periodo giolittiano (1901-1914) Giovanni Murgia (moti in Sardegna nell’età giolittiana), Luisa Maria Plaisant (lavoratori sotto il fascismo), Giannarita Mele (rinascita del movimento sindacale nel dopoguerra), Giorgio Caredda (la CdL negli anni cinquanta e sessanta), Emanuela Usai (Statuto dei lavoratori), Lidia Sedda (la CdL e l’area di sviluppo di Cagliari), Barbara Manca (area metropolitana tra Ottanta e Novanta), Alessandra Secci, Lidia Sedda ed Emanuela Usai (CdL e difesa dei saperi e dei diritti), Lidia Sedda (Federazione italiana lavoratori poligrafici, sindacato lavoratori della comunicazione). Completa il volume una rigorosa e approfondita radiografia di un luogo simbolo della classe operaia sarda, la Manifattura dei Tabacchi, ad opera di Raffaella Angela Ambu e Anna Cherchi assieme a una ricognizione sulle fonti dell’Archivio di Stato ad opera di Angela Multinu. Proprio la collaborazione stretta tra gli accademici del Dipartimento di studi storici dell’Università, Issra, istituto per la storia della Resistenza e dell’Autonomia e l’Archivio di Stato, è tra l’altro uno degli elementi di interesse - come ha sottolineato Ester Gessa, direttrice della Biblioteca Universitaria, aprendo l’incontro di martedì - e di novità di questa pubblicazione, foriera di sviluppi. Così ha auspicato Marinella Cocco Ortu dell’Archivio di Stato che ha dato disponibilità per ospitare il costituendo archivio nei nuovi locali dell’istituzione.
 Elemento di congiunzione e collante tra questi è stato naturalmente il sindacato. Enzo Costa, attuale segretario della CdL, riflettendo sulla parola sindacato che in greco significa «stare insieme con giustizia», ha usato questo concetto per spiegare il senso e la genesi dell’opera. Un’opera dove «prendono forma esistenze resistenti, vite che si sono sempre nutrite del bisogno di lottare per cambiare, per conquistare nuovi diritti. Vite che di continuo sembrano potere essere iscritte ad un’esperienza senza tempo, senza inizio e senza fine, dove la distinzione tra singolare e plurale perde significato lasciando emergere uno sfondo di uomini e donne fatto di tenacia, di coraggio, dignità, tolleranza, rifiuto dell’ossequio e della legge del più forte».
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Sassari
Oggi si parla dell’Isola nell’epoca giudicale 
 
PORTO TORRES. Giornata dedicata alla Sardegna giudicale, quella odierna: l’associazione culturale “Giudicato di Torres”, in collaborazione con la Provincia di Sassari, il Comune di Porto Torres, le università di Sassari e Cagliari e l’Ersu ha organizzato un convegno dal titolo “Le problematiche socio-economiche e religiose della Sardegna giudicale”. L’incontro, inserito nella Settimana della cultura, inizierà alle 10, si terrà alla stazione Marittima e vivrà sugli interventi di noti studiosi del periodo giudicale e docenti universitari quali Angelo Castellaccio, Alessandro Soddu, Mauro Sanna, Daniela Rovina, Mauro Fiori, Roberto Coroneo, Nicoletta Usai, Franco Gian Carlo Pinna. Scopo dell’iniziativa è ufficializzare i progetti presentati nei mesi scorsi presso Enti pubblici, Università e Soprintendenza e dare l’incipit ai lavori di laboratorio medievale proposti. Molte le tematiche affrontate dai relatori, si spazierà infatti dall’economia alle forme signorili, dall’architettura all’influenza dei diversi ordini religiosi sull’Isola nel contesto medievale sardo. Il tutto sarà correlato da vecchie e nuove scoperte archeologiche.
 In onore all’imminente ricorrenza della festa dei Martiri Turritani verrà fatta anche una relazione sul ritrovamento delle loro reliquie. Saranno inoltre esposti abiti di stampo medievale realizzati a mano dai membri dell’associazione sotto la sapiente guida di Maria Derrù che, in prospettiva dell’avvio del laboratori, ha fatto uno stage per la realizzazione degli abiti medievali che verranno indossati durante il secondo corteo storico che si terrà a Porto Torres il prossimo 19 agosto. A fine convegno si terrà una visita guidata alla Basilica di San Gavino.
Emanuele Fancellu 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Psichiatria forense, congresso con esperti internazionali 
 
ALGHERO. Il professor Gian Carlo Nivoli, direttore dell’Istituto di clinica psichiatrica e della Scuola di specializzazione dell’Università di Sassari ha organizzato il decimo congresso nazionale della Società italiana di psichiatria forense, che si svolgerà all’hotel Catalunya da domani e si concluderà domenica 27. I lavori congressuali si articoleranno in diverse giornate lavorative, organizzate in sei diversi moduli.
 L’inizio delle attività congressuali è previsto per le ore 8,30 di domani, la conclusione è fissata per le 14 di domenica.
 Tra gli argomenti che saranno affrontati, da segnalare quello riguardante il concetto di responsabilità professionale in ambito psichiatrico, alla luce delle problematiche cliniche, delle difficoltà diagnostiche e di trattamento di determinati disturbi psichiatrici e in relazione alle normative vigenti e agli orientamenti attuali della legislazione.
 I relatori dei vari moduli e delle letture magistrali saranno i componenti della Società italiana di psichiatria forense e i maggiori esponenti delle più rappresentative scuole di psichiatria italiane.
 Aderiscono all’iniziativa organizzata dall’università sassarese, la Società italiana di psichiatria forense (che è anche la promotrice), la Società italiana di psichiatria, la Società italiana di psichiatria penitenziaria, la International academy of law and mental healt e la Società internazionale di psicoterapia forense.
 Per informazioni sull’organizzazione del convegno e sull’accoglienza, gli interessati dovranno contattare la segreteria organizzativa della Clinica psichiatrica di Sassari al numero di telefono 079/254406. Al congresso di Psichiatria forense parteciperanno clinici, docenti ed esperti di livello nazionale e internazionale.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Nuoro
L’Ersu riapre al pubblico lo sportello di via Salaris 
Dopo un mese di chiusura forzata l’ufficio del Consorzio universitario torna a disposizione degli studenti 
 
NUORO. «Tra qualche giorno lo sportello di via Salaris, a Nuoro, riaprirà battenti» aveva assicurato il 12 maggio scorso il direttore generale dell’Ersu di Sassari, Maria Grazia Piras. Detto, fatto. Promessa mantenuta. L’ufficio barbaricino dell’Ente regionale per il diritto allo studio, infatti, è nuovamente operativo, riaperto al pubblico, da lunedì scorso, dopo un mese circa di chiusura.
 Gli studenti universitari dell’ateneo nuorese, o comunque iscritti in una qualsiasi delle facoltà di Sassari, possono perciò riprendere i contatti con la sede di via Salaris, nei locali del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale. «Verremmo incontro, come sempre, alle esigenze degli studenti» aveva aggiunto Maria Grazia Piras, rispondendo alle domande della Nuova Sardegna e parlando anche a nome del presidente dell’Ersu, Antonello Mattone. Un messaggio chiaro e rassicurante, indirizzato agli universitari nuoresi che vedevano nella sopressione dello sportello, chiuso a chiave il 13 aprile scorso, uno dei «primi atti che porteranno alla completa chiusura di questo servizio», avevano scritto in una lettera inviata agli stessi Piras e Mattone.
 «Non è chiuso - aveva replicato il direttore -. Si tratta soltanto di una chiusura momentanea». Necessaria - aveva spiegato - per la riorganizzazione del servizio a seguito del pensionamento di alcuni dipendenti incaricati.
 Dopo questa parentisi a porte sbarrate, dunque, l’Ersu barbaricino riprende le attività, a favore non soltanto degli universitari che a Nuoro frequentano i corsi gemmati dalle facoltà di Sassari (Agraria, Veterinaria e Scienze), ma anche di tutti quegli altri studenti che sono comunque iscritti all’università turritana, sedi staccate (oltre a Nuoro, Alghero, Olbia, Tempio e Oristano) comprese.
 Punto di riferimento, come succede oramai dal 1996, anno della sua inaugurazione, l’Ersu terrà aperto al pubblico lo sportello di via Salaris ogni lunedì e mercoledì, la mattina, dalle 9,30 alle 13. Per il mercoledì è anche prevista l’apertura pomeridiana, dalle 15 alle 16. Chiunque avesse bisogno di informazioni può telefonare allo 0784.256044 o al numero verde 800446999. Il numero di fax dell’Ersu di Nuoro è lo 0784.253269. Per contatti mail, gli studenti possono scrivere a ersusassari.nuoro@tiscali.it
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
STASERA UN DIBATTITO 
Ruolo del linguaggio e della conoscenza nella vita quotidiana 
 
SASSARI. «Il ruolo del linguaggio e della conoscenza tacita nella scienza e nella vita quotidiana», è il tema di un incontro-dibattito in programma per oggi nell’aula Rossa della facoltà di Scienze politiche (quadrilatero di viale Mancini) alle ore 17. L’incontro, che rientra nell’insieme delle iniziative organizzate dal Foist per i suoi trent’anni di attività, ha come intento quello di esplorare temi universali che sono alla base di ogni percorso conoscitivo. A parlare del ruolo del linguaggio e della conoscenza saranno chiamati un filosofo della politica e un metodologo che si interrogheranno sul ruolo del linguaggio e della conoscenza tacita nello sviluppo e nella trasmissione delle discipline scientifiche e nell’agire quotidiano secondo una prospettiva che va oltre la parcellizzazione del sapere. Le relazioni saranno tenute da Virgilio Mura, ordinario di Filosofia politica e preside di Scienze politiche e da Alberto Marradi, ordinario di Metodologia delle scienze sociali e presidente del corso di laurea in Sociologia dell’Università di Firenze. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione sassarese di Filosofia e scienza e dai dottorati di ricerca in «Scienza della governance e sistemi complessi» e «Fondamenti e metodi delle scienze sociali e del servizio sociale», coordinati da Antonietta Mazzette e Alberto Merler, a cui saranno affidate le conclusioni. (r.sp.)
 

Questionario e social

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