UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 23 maggio 2007

Mercoledì 23 maggio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 maggio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 7 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Presentato il volume sulla storia della Camera del lavoro
Primi passi dell'industria: gli operai in lotta per il salario
Ferrovieri, sigarai, operai e operatori portuali. Sono alcune delle figure fondamentali nella storia dei lavoratori cagliaritani. Ieri la prima giornata sui cento anni della Camera del lavoro e della Cgil: oggi si replica nell'aula magna delle facoltà umanistiche
Tutti protagonisti, con i minatori del Sulcis, del volume "Storia della Camera del lavoro di Cagliari nel Novecento". Pagine che raccontano i cento anni dell'organizzazione sindacale della Cgil presentate ieri nella sala settecentesca della biblioteca universitaria di Cagliari, troppo piccola per contenere le oltre duecento persone intervenute al primo dei due appuntamenti sui cento anni della Camera. Oggi infatti si replica: alle 9,30 nell'aula magna del corpo aggiunto delle facoltà umanistiche, in via Is Mirrionis, si parla anche del centenario della Cgil. il vuoto«Un'opera che va a coprire un vuoto nella ricerca sulla storia dei movimenti operai e dei lavoratori nel secolo scorso», hanno sottolineato Giannarita Mele e Claudio Natoli, i due docenti del dipartimento di studi storici, geografici e artistici dell'università di Cagliari a capo del nutrito gruppo di autori che hanno lavorato al volume. «La Cgil - ha ricordato Natoli - non ha puntato a un'opera autocelebrativa ma ha affidato all'Università lo studio e la ricerca dei cento anni di storia della Camera del lavoro». Un percorso «iniziato due anni fa e che è rivolto soprattutto ai giovani», ha sottolineato il segretario dell'associazione sindacale Enzo Costa. lotta e unità«Spesso - ha detto Natoli - le lotte operaie e i movimenti dei lavoratori sono passati in secondo piano, nella storia di Cagliari, rispetto a fatti che avevano come protagonisti l'élite della città». Per questo la ricerca condotta dai docenti universitari, oltre a colmare un vuoto, contribuisce a raccontare la storia cagliaritana sotto un altro punto di vista: «Si dà voce anche a chi solitamente è rimasto escluso», ha evidenziato Giannarita Mele. La docente ha poi ricordato un episodio del 1949-1950 emblematico nella storia della Camera: «La Cisl era appena nata e la Cgil era minoritaria rispetto a quelli che all'epoca erano i padroni. Nell'estate del '50 si prospettò il licenziamento di circa tremila operai delle miniere. I sindacati si unirono per la prima lotta insieme. Un fatto storico». Oltre a difendere i diritti dei lavoratori la Camera ha dato così vita alle prime contrattazioni sindacali. il futuro«Speriamo - hanno aggiunto Natoli e Mele - che questo volume sia il primo di una lunga serie, magari con opere monografiche su alcune figure importanti del lavoro cagliaritano come i ferrovieri, i sigarai e gli operatori portuali». Qualcosa è già stato fatto nel caso dell'ex manifattura tabacchi. Nella ricerca dei documenti storici oltre alle biblioteche un ruolo fondamentale lo ha svolto l'archivio di stato di Cagliari. «Siamo parte dell'informazione - ha detto la direttrice Marinella Cocco Ortu - e contribuiamo a mantenere viva, con scritti e documenti storici, la memoria della città». (m.v.)
 
 2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
Sanità
Esperti a convegno su chirurgia vertebrale
Nei paesi industrializzati l'80 per cento degli adulti ha sofferto almeno una volta per mal di schiena e oltre la metà ne soffre in maniera cronica. Su questa patologia si confronteranno i massimi specialisti europei al XXX congresso nazionale della Società italiana di chirurgia vertebrale che si terrà da domani a sabato nella sala conferenze del T-Hotel. Aprirà i lavori il professor Francesco Cesare Casula con una lettura magistrale sulla Storia della Sardegna. Giovedì alle 19 la tavola rotonda su "Economia e politica sanitaria" col rettore Pasquale Mistretta, l'assessore regionale alla Sanità Nerina Dirindin, il sindaco Emilio Floris, il preside di Medicina Gavino Faa, i parlamentari Piergiorgio Massidda ed Emanuele Sanna, il presidente delle Case di cura private Franco Meloni.
 
3 – L’Unione Sarda
Iglesias Pagina 23
Mostre organizzate dagli studenti e la riapertura del tempio bizantino di San Salvatore
Due giornate tra arte, storia e cultura
Monumenti aperti: visite guidate nelle chiese e nei musei
Sarà un'edizione davvero speciale quella di Monumenti aperti 2007, per Iglesias. I preparativi fervono, gli studenti-guide definiscono gli ultimi dettagli organizzativi e verificano la loro preparazione insieme agli insegnanti, le sale dei palazzi storici e le chiese vengono tirate a lucido e così i vicoli del centro storico che il 26 e 27 maggio verranno presi d'assalto da centinaia di visitatori. Le chieseIglesias, insomma, si fa bella per l'occasione, conscia delle immense potenzialità legate al proprio patrimonio storico e culturale. Ma quest'anno Monumenti aperti ha per la città mineraria una valenza tutta particolare, tanto da farne un'edizione che in molti già definiscono storica. La manifestazione sarà infatti l'occasione per restituire agli iglesienti, dopo un paziente e lungo restauro, la chiesetta di San Salvatore, la più antica in assoluto del territorio. Dopo secoli di abbandono il piccolo gioiello bizantino, la cui datazione, tra IX e XI secolo, ne fa una testimonianza unica del primo nucleo abitato che sarebbe poi diventato Iglesias, verrà aperta al pubblico e definitivamente riconsegnata alla vita cittadina. Fino a pochi anni fa era poco più di un rudere pericolante circondato da sterpaglie, dimenticato in un terreno poco accessibile tra la ferrovia e i grandi palazzoni di Serra Perdosa. Poi la decisione, dopo che in tanti hanno per anni gridato il proprio scandalo per lo stato d'incuria in cui versava l'importante monumento, di procedere al restauro. Un'operazione ardua visto l'avanzato degrado dell'antico edificio di culto, ma a cui l'equipe guidata da Roberto Coroneo, docente universitario e storico dell'arte, si è dedicata con passione e rigore storico e filologico, fino a riportarlo all'agibilità recuperandone l'antica struttura. Visite guidateL'apertura al pubblico della chiesetta bizantina sarà dunque il vero evento nell'evento della prossima due giorni di Monumenti aperti; e sarà per tanti iglesienti un momento quantomai carico di suggestioni, visto che potranno finalmente conoscere da vicino il pezzo più antico della storia della propria città e un'eccezionale testimonianza della sua originaria identità. A guidare i visitatori all'interno della chiesa di San Salvatore saranno gli stessi allievi di Coroneo, che hanno studiato approfonditamente l'edificio sotto ogni aspetto e ne illustreranno, oltre alle valenze architettoniche, storiche e artistiche, anche il peculiare percorso di recupero. Studenti protagonisti anche nel centro storico, dove gli allievi dell'Ipsia guideranno i visitatori alla scoperta delle facciate, dei portoni, e dei tanti piccoli tesori delle antiche case iglesienti, lungo tre itinerari tracciati dagli stessi studenti. Storia minerariaSarà invece l'Igea a curare l'accoglienza nel Museo delle macchine di miniera e nel Palazzo della Società Mineraria. Associazioni di quartiere, balestrieri e tanti altri gruppi attivi in città si occuperanno invece di guidare i turisti nelle chiese e nei palazzi storici, e allestiranno inoltre numerosi eventi che faranno da corollario alla manifestazione principale. Saranno poi gli allievi del liceo artistico Remo Branca di Piazza Collegio a guidare i visitatori all'interno dello storico edificio che ospita il loro istituto. Sempre nella stessa scuola, da segnalare la mostra dal titolo "Anestetica", che vedrà esposte le opere degli allievi dell'Accademia di belle Arti di Sassari; mentre nella vicina Piazza Picchi verrà allestito un laboratorio di xilografia curato dal noto pittore e incisore iglesiente Piergiorgio Barranca.
Paolo Mocci
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
Il calendario delle iniziative in città
Ricco di appuntamenti con la letteratura il calendario della settimana culturale in città. Dall'incontro questa sera con l'autore israeliano Alon Altaras al confronto con Peter Gomez, da Ilona Staller in vena di confessioni a Carlotto in versione universitaria. Ecco il cartellone giorno per giorno. Stasera: Altaras Reduce dalla fiera del libro di Torino, arriva in città Alon Altaras, autore israeliano che in Italia ha pubblicato da pochi mesi La vendetta di Maricika (Voland), suo secondo romanzo. L'associazione Miele Amaro promuove e organizza per Alon un breve tour sardo che farà tappa a Cagliari stasera alle 19 al Manamanà di piazza Savoia. Altaras, attualmente il maggior traduttore di autori italiani in Israele (docente di letteratura ebraica all'Università di Siena) sabato dalle 11 sarà anche alla libreria Piazza Repubblica Libri per l'iniziativa Scrittori Socialmente Utili. Stasera: Carlotto In prosecuzione con le iniziative della XVII Settimana della cultura scientifica e tecnologica, questa sera alle 17, nell'aula magna della facoltà di Ingegneria, in piazza D'Armi, si terrà una conferenza-dibattito con lo scrittore Massimo Carlotto, sul tema "Investigazione scientifica e romanzo poliziesco". L'iniziativa è stata organizzata dal professor Massimo Vanzi, docente della Facoltà di Ingegneria, nell'ambito del Corso di "Diagnostica dei dispositivi elettronici", per approfondire i rapporti esistenti tra scienza e romanzo poliziesco.  

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Cultura e Spettacoli
OGGI LA PRESENTAZIONE 
Il ritratto appassionato di «Tre scrittori borghesi» 
Oggi alle 18 nei giardini della Facoltà di Lettere di Sassari (via Roma), Massimo Onofri presenterà «Tre scrittori borghesi», il suo nuovo libro dedicato a Mario Soldati, Alberto Moravia e Guido Piovene, appena pubblicato dalle edizioni Gaffi. La presentazione, che sarà introdotta da Giuseppe Mussi, è organizzata dalla Libreria Internazionale Koinè e dalla Facoltà di Lingue dell’Università di Sassari. In occasione del centenario della nascita di Mario Soldati, Alberto Moravia e Guido Piovene, nel libro «Tre scrittori borghesi» sono raccolti scritti nati in circostanze differenti per celebrare tre scrittori sorprendentemente affini ed in concorrenza, nella diversa declinazione d’una borghesia che fu anche il loro modo di vivere e interpretare una vicenda fin troppo italiana. Borghesia come condizione storica e proposta metafisica: a definire il rapporto che intrattennerò con se stessi e il mondo.
 Massimo Onofri è docente di Critica Letteraria e Letteratura Italiana Contemporanea alla Facoltà di Lingue dell’Università di Sassari. Collabora con numerose testate settimanali e quotidiane e con la Rai.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Abusi e stalking, Amnesty in trincea accanto alle donne 
SASSARI. Il dramma sociale della violenza sulle donne è stato al centro di un convegno organizzato dalla sezione sassarese di Amnesty International nell’aula magna dell’Azuni. Coordinata da Yerina Ruiu, l’iniziativa ha dato slancio alla campagna «Mai più violenza sulle donne», illustrata da Maria Rosaria De Miglio, referente per le tematiche internazionali di Amnesty.
 Secondo Gioia Di Cristofaro, antropologa dell’università La Sapienza di Roma, le donne hanno acquisito valori come l’autodeterminazione e l’autonomia. «Questo - ha spiegato la relatrice - provoca un senso di inadeguatezza sul fronte maschile, da cui arriva una risposta violenta a questa frustrazione, quasi a ristabilire un presunto ordine. C’è quindi un permanere della violenza, pur in presenza di radici culturali e antropologiche diverse rispetto al passato. Un altro problema è legato alla concezione relativa al femminile nella comunicazione, nei mass media, in particolare nella televisione, che veicola ossessivamente l’immagine di donna-oggetto. Una tendenza che sicuramente non fa risaltare una vera identità di genere». Secondo l’antropologa, «per arginare questi elementi negativi, occorre un impegno culturale, con una funzione decisiva da parte della scuola».
 Giusy Stellino, dirigente della squadra Mobile di Sassari, ha dato un significativo contributo soffermandosi sui casi di violenza in famiglia e sul fenomeno dello stalking, da intendere come una insistente pressione che spesso sfocia in persecuzione di soggetti femminili compiuta, ad esempio, attraverso il telefono. Giusy Stellino ha invitato a non sottovalutare queste pressioni ma, anzi, a denunciarle sin dal primo periodo in cui le possibili vittime avvertono la sensazione di subirle. Secondo il capo della Mobile occorre un atteggiamento tempestivo e preventivo.
 Liliana Lorettu, dell’associazione nazionale di Psichiatria forense, parlando della violenza in famiglia ha messo il dito nella piaga dell’omertà. «Nei casi di violenza sulle ragazze si constata di frequente una complicità da parte della figura materna, che porta il peso di passate esperienze che l’hanno vista vittima di abusi - ha aggiunto Liliana Lorettu -. L’auspicio è che, al pari di paesi come la Svizzera e la Francia, anche in Italia si creino i centri di vittimologia, riferimenti per l’assistenza a carattere medico, legale e sociale».
 Simona Monetti, dell’associazione «Noi donne 2005», ha presentato il lavoro «Se questa è la donna...» che mette in rilievo, con alcuni filmati, la concezione di donna-oggetto che trapela dalla pubblicità. La stessa relatrice ha ricordato che circa il 70 per cento degli stupri in Italia vengono commessi dai partner.
 Suor Nicoletta della congregazione delle Poverelle di Bergamo, che in città gestisce la casa di accoglienza della Misericordia, ha portato ai convegnisti le testimonianze di donne schiacciate dalla mancanza di autostima e per questo ancora più predisposte agli abusi. «Da parte nostra - ha spiegato la religiosa - si tenta di entrare in complicità relazionale con loro, che non si sentono accettate e che a volte hanno figli che rischiano di ereditare questa situazione. Cerchiamo di costruire un’occasione per dimostrare a queste donne che, invece, possono essere volute bene, con la loro dignità e per come sono».
Marco Deligia 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
INCONTRO A THIESI 
Sas siendas, il sardo decolla nella scuola media 
THIESI. Lingua sarda al decollo. La scuola media statale di Thiesi organizza per il 26 maggio alle 16.30, nella Sala Sassu, un incontro dal titolo: “Sas Siendas”, dal nome dato a un progetto educativo triennale finanziato con legge dello Stato. “Sas Siendas” che nella variante logudorese della lingua sarda, indica i beni, la ricchezza, è intesa in questo caso non come beni materiali ma la vera ricchezza di ogni popolo: la propria cultura e la propria lingua. Si parlerà dunque di lingua sarda. Interverranno: Giuseppe Marci, ordinario di Filologia all’Università di Cagliari che tratterà il tema “La letteratura sarda: le lingue per la comunicazione e per la creatività poetica”; il giornalista Paolo Pillonca svilupperà l’argomernto “Sa limba de sa poesia”; Vanna Ledda, docente dell’Istituto comprensivo di Florinas parlerà di “Sa faina de sa limba sarda in s’iscola”; Stefano Ruju affronterà il tema “Microstoria letteraria in lingua sarda: l’esperienza dei poeti di Thiesi”.
 L’idea dell’incontro è stata dei docenti referenti del progetto “Sas Siendas” in attuazione della legge statale n. 482 sulle minoranze linguistiche: Giovanna Chesseddu, Tino Nurra, Vittorio Puggioni.
 Si assiste in questi tempi a un forte interesse e attenzione nei confronti della lingua sarda. Recentemente sono stati divulgati i dati di una indagine linguistica svolta dalle Università di Sassari e Cagliari per conto della Regione in cui si afferma che quasi il 70 per cento dei sardi dichiara di conoscere e parlare una varietà del sardo, percentuale che sale all’85 per cento nei paesi al di sotto dei 4000 abitanti e della necessità pertanto di insegnare il sardo a scuola.
 La scuola di Thiesi, ben prima della ricerca-dossier voluta dalla Regione era consapevole della situazione sociolinguistica dei propri alunni e che nel territorio del Mejlogu, è sempre stata molto radicata e sentita la lingua e la cultura della comunità di appartenenza. La scuola insomma ha tenuto conto degli alunni e del loro contesto socioculturale e ha dato spazio all’esigenza di approfondire temi e contenuti della lingua materna dei ragazzi sardofoni. C’è un nutrito gruppo di insegnanti, Branca a Siligo, Chesseddu, Puggioni, Tetti a Thiesi, Masia e Musinu a Bonnaro-Torralba, che da anni ragiona e discute di questi temi e ha sempre lavorato con diversi progetti per rafforzare nei ragazzi la competenza attiva nella lingua sarda e la conoscenza della storia, geografia, arte della Sardegna, insegnate adoperando anche il sardo per veicolare queste necessarie conoscenze.
 
 

Questionario e social

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