Lunedì 18 giugno 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 giugno 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 6 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 12
Università. Oggi alle 9,30
Aumento delle tasse: gli studenti fondano un comitato del "no"
Domani sera il rettore Mistretta illustrerà la proposta d’incremento del 33 per cento
 
Il rettore si prepara a indossare l’elmetto e ad affrontare il Consiglio degli studenti. Sul tavolo di discussione l’aumento delle tasse universitarie. Domani pomeriggio, in rettorato, la resa dei conti, in un clima che si annuncia incandescente. Difficilmente le rappresentanze degli studenti accetteranno un incremento delle tasse che sfiora il 35 per cento. Per Pasquale Mistretta una nuova gatta da pelare dopo le dimissioni del pro rettore Maria Del Zompo, della richiesta da parte dei presidi delle undici facoltà di un incontro per discutere dei problemi dell’Ateneo, e dello scontro in atto con i sindacati per la riorganizzazione amministrativa delle direzioni universitarie. lo scontro Mistretta non ha usato giri di parole: «Servono soldi e le tasse sono ferme da cinque anni, oltre a essere tra le più basse d’Italia. Inoltre in questi anni l’Ateneo è cresciuto, con nuove strutture e servizi agli studenti. Attualmente incassiamo dodici milioni di euro. Dobbiamo arrivare a sedici milioni». Un incremento di quattro milioni dunque, il 33 per cento in più rispetto allo scorso anno che dovrebbe ricadere su tutte e sei le fasce di reddito. l’opposizione «Mistretta ci prova ancora. In programma è previsto un aumento delle tasse di iscrizione pari al 35 per cento. Prepariamo l’opposizione a questo attacco al diritto allo studio». È lo slogan che accompagna l’incontro studentesco per la creazione di un coordinamento contro l’aumento delle tasse che nascerà oggi, alle 9,30, in un incontro fissato nell’aula studenti di Scienze Politiche. E dopo i giovani comunisti anche la segreteria cagliaritana di Rifondazione e della Sinistra europea, per voce del suo segretario Michele Piras, contesta l’aumento: «Siamo in piena emergenza, con tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Nonostante questa crisi c’è chi pensa di gravare sulle tasche dei contribuenti per risanare i buchi di bilancio dovuti a carenze organizzative e di gestione. Così il rettore dell’università di Cagliari ha ben pensato di aumentare le tasse universitarie. Invitiamo tutte le forze politiche, le associazioni degli studenti e i collettivi a prendere posizione e a creare un fronte d’opposizione compatto». l’incontro Per ora nessun gruppo studentesco è uscito allo scoperto. Attendono l’incontro di domani con Mistretta per prendere una posizione precisa, che, da voci ben informate, sarà di netta opposizione all’idea di aumentare le tasse. L’obiettivo è che l’intero Consiglio degli studenti arrivi a votare un documento all’unanimità con un indirizzo comune. Ovviamente contro qualsiasi tipo di incremento delle tasse. (m.v.)
 
2 – L’Unione Sarda
 Provincia di Cagliari Pagina 17
L’occhio del satellite sul parco marino
Villasimius. Programma di collaborazione tra il Comune, l’Università e l’Area protetta
Telerilevamento per fermare l’inquinamento da idrocarburi
 
La sua "bocca" larga venticinque miglia e spalancata sul Mediterraneo, inghiotte ogni anno quattromila e settecento navi. Un incredibile traffico di petroliere, mercantili, gasiere, traghetti e imbarcazioni di minor stazza che si muovono, una volta dentro il Golfo (tra Capo Carbonara e Capo Teulada), su tre direttrici per raggiungere altrettante destinazioni: porto canale, impianti industriali di Sarroch, porto di Cagliari. Portandosi dietro rischi potenziali e ingenti pericoli. «Con questi numeri diventa difficile parlare di tutela ambientale e aree marine protette», commenta il sindaco di Villasimius Tore Sanna che appena tre giorni fa si era ritrovato in casa un inquinamento da idrocarburi. Una vasta chiazza oleosa lunga oltre quattrocento metri e larga trenta che le correnti di scirocco avevano spinto sotto le scogliere di Serpentara ma anche a Cava Usai e Cala Burrone, due zone ripulite dagli uomini della società Battellieri di Cagliari mentre il battello della Castalia si era occupato degli idrocarburi in mare. «Visto che non possiamo certo stoppare il traffico navale nel Golfo, dobbiamo però intervenire sulla prevenzione e programmare i controlli. Per esempio dovremmo conoscere ben prima che la chiazza finisca sulla costa o comunque a una distanza dal litorale tale che pregiudichi un intervento di bonifica adeguato, dove è avvenuto il riversamento in mare, come spesso avviene, delle acque sporche di zavorra messo in atto nelle petroliere». Il sindaco di Villasimius ne è convinto: «Gli strumenti esistono, basta volerli mettere in pratica. Noi ci stiamo muovendo su due direzioni. Nel primo caso stiamo sollecitando la Regione perché proponga al ministero dell’Ambiente l’istituzione di una zona D nell’area marina protetta, una fascia-cuscinetto larga tre miglia dai confini del parco dove navi e petroliere proprio non devono passare. Nel secondo caso stiamo ipotizzando una collaborazione con il Dipartimento di Scienze della terra dell’università di Cagliari per un sistema intelligente di telecontrollo satellitare che ci permetta di verificare l’origine dell’inquinamento e soprattutto programmare gli interventi prima che sia troppo tardi. Perché oltre al rischio di una chiazza tutto sommato modesta come quella dell’altra mattina, proprio per l’alto traffico nautico in un tratto di mare comunque limitato com’è il Golfo degli Angeli l’emergenza è ben più consistente in caso di sinistri navali». Insomma, Villasimius chiede un vero piano di collaborazione con Università di Cagliari, Capitaneria di porto, Autorità portuale e Saras per progettare la sicurezza. Il segreto per combattere l’inquinamento e tutelare realmente il parco geomarino di Capo Carbonara sta tutto in una programma che l’Università di Cagliari e il Ingegneria e Scienze ambientali hanno già avviato da un anno e mezzo. «Riceviamo immagini dal satellite sulla situazione complessiva del Mediterraneo ma anche dal Mar Nero alle Azzorre, fino al Sahara, la Giordania, la Siria e al Mali. E siano in grado di individuare le differenze termiche presenti in superficie», spiega il professor Alberto Marini, responsabile del Laboratorio TeleGis e dunque del progetto. Una mole di informazioni che la collaborazione con Villasimius potrebbe far diventare davvero utili per combattere l’inquinamento. «I dati, forniti come mappe delle temperature del mare in un settore di cento miglia attorno all’Area marina potranno essere utilizzate come base per evidenziare le anomalie costituite da sversamenti in acqua», conclude Marini.
Andrea Piras
 
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 21
Cannonau, un vitigno esportato nel mondo
 
Pubblico delle grandi occasioni nell’auditorium comunale di Orgosolo per il convegno "Il Cannonau: una prestigiosa risorsa", che è stata anche l’occasione, sabato scorso, per presentare un consorzio di nuovi produttori. Gli ospiti, esperti dell’Ersat e docenti della facoltà di Agraria dell’università di Sassari, sono stati accolti dal sindaco Francesco Meloni. Il dibattito si è aperto con l’autorevole intervento di Mario Sanges, della Sopraintendenza archeologica di Nuoro che con puntualità ha ricostruito oltre quattromila anni di storia all’insegna della "vitis vinifera", dei vinaccioli e del vino, con riferimenti particolari alla Sardegna. Spianata la strada, per "il Cannonau, dalle origini ai nostri giorni", è stata la volta di Gianni Lovicu, esperto del Cres-Era Sardegna, che del vitigno re dell’Isola ne ha fatto una ragione di vita. «Il Cannonau, anche se affine geneticamente al Garnacha spagnolo, al Grenache francese ed al Tocai rosso del veneto, compare nella storia diversi secoli prima di questi, in quanto oggetto di compravendita e bene prezioso censito in numerosi atti notarili del 1500. Già da allora si presentava vinificato ed apprezzato come oggi. Il vino era tanto importante da essere utilizzato come surrogato della moneta nelle transazioni economiche», ha precisato Gianni Lovicu. Dunque, non vi sono più dubbi: il Cannonau è sardo, dalla Sardegna è stato diffuso in tutto il mondo, compresa la Spagna, la Francia ed oggi, pur con i suoi sinonimi è il vitigno più diffuso al mondo. «Ma attenzione - ha sottolineato Lovicu - ognuno fa un vino diverso, in particolare dal nostro che gode di un territorio ineguagliabile. Il nostro Cannonau è unico ed è parte integrante della cultura e della trazione della Sardegna». Dalla storia alla pratica di vinificazione di ogni giorno con l’intervento di Severino Zara della facoltà di Agraria dell’università di Sassari. «È vero che abbiamo un grande vitigno - ha esordito il docente - e non solo quello, ma se non si abbinano le buone tecniche di vinificazione si rischia di perdere questi valori. In Sardegna, presso l’università di Sassari, abbiamo la più grande banca dei lieviti, di ogni tipo di vitigno e di ogni località sarda, e non solo. Non si può continuare a mettere in pericolo la produzione di uva di un anno lasciando che avvenga il miracolo nella fermentazione alcolica o, ancora peggio, utilizzare lieviti di origine ignota e di chissà quali vitigni. Meglio utilizzare lieviti selezionati, dell’uva che si sta trattando e del luogo di provenienza. Sono pure gratis. Basta andare a prenderli ed il buon vino è più vicino.
Giannetto Lapia
 
 4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 13
progetto sostest
Simulazione test: aperte le iscrizioni
 
Diciotto scuole superiori della Provincia e circa cinquecento studenti stanno partecipando al progetto SoStest, con la simulazione del test d’ingresso alla facoltà di Medicina e Chirurgia. Un progetto che si concluderà il 18 luglio e che sarà aperto ad altri cento ragazzi che vorranno iscriversi. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con la Provincia, ha permesso di provare i test ministeriali, esercitandosi in aule virtuali condotte da docenti guida o direttamente da a casa. La simulazione su cartaceo alla Cittadella universitaria concluderà il programma il 18 luglio. Gli esterni a SoStest che si volessero iscrivere potranno farlo entro il 24 giugno collegandosi al sito Internet http://192.167.154.12.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Sassari
«L’India e noi»: incontro con padre Carlo Torriani per «fare comunità» 
 
SASSARI. «Iniziative per fare comunità - L’India e noi» è il filo conduttore dell’incontro in programma questo pomeriggio con padre Carlo Torriani. L’appuntamento è fissato alle 17 nell’aula magna della facoltà di Lingue e Letterature straniere, con ingresso in via Roma.
 L’organizzazione è a cura del dipartimento di Economia, Istituzioni e Società dell’università di Sassari, con l’apporto del Foist (Laboratorio per le politiche sociali e i processi formativi) e dell’Inthum (Centro di ricerca sull’interculturalità e la condizione umana). Padre Torriani, missionario del Pime (Pontificio istituto missioni estere), è stato cofondatore di “Mani Tese” e promotore, in India, di un ashram chiamato Swarga Dwar (La Porta del cielo), una comunità agricola in cui lavorano persone guarite dalla lebbra, malattia che ancora permane in diverse zone di questa realtà dell’Asia che presenta enormi contraddizioni. L’India appare in una condizione dalle enormi potenzialità di sviluppo sempre più emergente in una zona geografica caratterizzata da una delle più numerose popolazioni del pianeta ma è ancora alle prese con concezioni di casta che tendono a emarginare una fetta maggioritaria, determinando profonde disuguaglianze.
 Con la testimonianza di padre del missionario che opera da tempo in India, già a Sassari, lo scorso venerdì, per un’iniziativa nella parrocchia di Mater Ecclesiae, nell’odierno incontro alla facoltà di Lingue sono previsti anche gli interventi di padre Nicola Manca, dell’associazione “Madre Mediterranea” ed esponente del Pime, e di Pino Marras e Alberto Merler, docenti dell’ateneo sassarese. Seguirà una discussione tra i partecipanti, con ulteriori interventi e osservazioni che potranno garantire un ulteriore approfondimento sui temi della solidarietà e della cooperazione. (m.d.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - attua
Damiano: costerà meno riscattare gli anni di laurea 
 
ROMA. Rendere meno oneroso il riscatto della laurea: è questo uno degli interventi finalizzati a migliorare la previdenza per i giovani delineato dal ministro del Lavoro Cesare Damiano nel corso dell’incontro con le parti sociali di venerdì scorso. In particolare - come si legge nella relazione di Damiano disponibile da ieri on line - l’intervento in favore dei giovani prevede: 1) il cumulo di tutti i periodi di contribuzione accreditati in qualsiasi fondo, rimuovendo ciò che impedisce di usare per la pensione tutte le contribuzioni pagate; 2) la modifica delle regole per il riscatto della laurea per «renderlo meno oneroso e incrementando l’anzianità contributiva e il montante contributivo di almeno 3 anni»; 3) il riconoscimento della contribuzione figurativa piena sui periodi di disoccupazione; e 4) l’aumento dell’aliquota dei parasubordinati.
 Per migliorare i redditi e l’occupazione giovanile Damiano ipotizza «la creazione di Fondi di Rotazione per consentire l’accesso al credito per sostenere attività occupazionali intermittenti dei parasubordinati, la disponibilità di credito per sostenere specifiche attività innovative progettate dai giovani e, per i giovani lavoratori autonomi, facilitare il trasferimento generazionale e l’avvio di nuove attività. In particolare si tratta di interventi che hanno bisogno di un finanziamento non ricorrente, ma una tantum, in quanto le restituzioni dei crediti rialimenteranno esse stesse i fondi». Per migliorare i redditi dei giovani, ha proseguito Damiano, «si potrebbe ipotizzare un aumento dell’importo delle borse e degli assegni universitari». «Infine, per costruire nuove e più adeguate occasioni di impiego, si prevede - ha aggiunto - un investimento per potenziare i servizi per l’impiego e le politiche attive del lavoro» anche collegando l’indennità di disoccupazione «a progetti di formazione e di inserimento lavorativo».
 
 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie