Mercoledì 28 marzo 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 marzo 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Denuncia Ersu: i ragazzi facile preda degli evasori
«Quest'anno 903 studenti universitari perderanno mille euro». Lo afferma amareggiato il direttore generale dell'Ersu Paolo Salis, che sottolinea quanto i ragazzi siano penalizzati per colpa di chi non registra un regolare contratto d'affitto. «Sono almeno il 30 per cento. L'unica soluzione - prosegue Salis - è denunciare alla polizia tributaria questa grave anomalia che fa perdere a migliaia di universitari la possibilità di avere la borsa di studio destinata ai fuori sede». Ogni anno, l'Ersu destina le borse di studio a tre classi di studenti: i fuorisede, i pendolari e i residenti. «Chi non risiede a Cagliari - spiega Salis - deve dimostrare di essere titolare di un contratto di affitto entro il 31 dicembre». Le prede più appetibili del mercato degli affitti in nero sono gli studenti. Lo dice anche il segretario del Sicet, Giampaolo Carta: «In questi casi - sostiene - il sommerso sfiora il 50 per cento. E ci sono ragazzi che pagano qualunque cifra per una stanza». Non è dello stesso avviso Paolo Salis: «Sono ragazzi che già appartengono ad una classe sociale non abbiente. Non credo possa essere produttivo rinunciare a tremila euro, pagando invece cifre esorbitanti per un affitto». (i. m.)
 
2 – L’Unione Sarda
Lettere & Opinioni Pagina 14
Le difficoltà di due dottorande sarde in Inghilterra
L'assegno della Regione è in ritardo Studenti al lavoro, pena l'espulsione
Laureata a pieni voti, nel 2002 ho ottenuto la borsa di studio della Regione per i corsi post-lauream. Da allora sono in Inghilterra per conseguire prima un Master e poi un Dottorato in International Human Rights Law alla University of Essex. La borsa di studio mi è essenziale per sopravvivere qui. Nel 2003 io e una mia collega, anche lei borsista della Regione, siamo riuscite, dopo difficoltà e situazioni imbarazzanti, a far riconoscere la Regione tra gli sponsor ufficiali dell'Università. Purtroppo, non so se merita questo titolo: non ha ancora pagato le nostre tasse di iscrizione e frequenza per il corrente anno accademico e soprattutto non ha ancora pagato noi borsisti. I pagamenti vengono effettuati due volte all'anno (due terzi all'inizio dell'anno e il resto al completamento), per un totale di 11 mila euro lordi, 9 mila netti. I soldi arrivano quando capita. L'anno accademico inizia a ottobre; quest'anno non abbiamo ancora visto un euro. Siamo costrette a lavorare a tempo pieno, anche nel weekend, per mantenerci. Speravamo di poter studiare con serenità. Invece dobbiamo combattere contro l'Università che chiede - giustamente - il pagamento delle tasse (minacciando di farci espellere con diverse lettere a noi e alla Regione); mentre facciamo i salti mortali per lavorare e cercare di studiare. Poche settimane fa, dopo l'ennesima mia email senza risposta, sono riuscita a chiamare io dall'Inghilterra. Mi è stato detto che il sistema dei pagamenti sta subendo un processo di informatizzazione e nessuno può dire quando verranno erogate le borse. Vi pare giusto che siamo noi a fare le spese dei cambiamenti - noi che ci troviamo all'estero e siamo impotenti?
Claudia Tavani PhD Candidate - University of Essex
 
Non è giusto, naturalmente. È indecente. Sappiate per giunta che siete in buona compagnia. Centinaia di aziende, piccole e grandi, di professionisti, di lavoratori a contratto attendono il pagamento di prestazioni rese a Stato, Regione, Province e Comuni. Alcuni si indebitano per pagare collaboratori e dipendenti. Altri distribuiscono acconti o riciclano promesse di pagamenti futuri. E mai una coalizione, di qualunque colore politico, che si presenti al voto con una chiara proposta di riforma della pubblica amministrazione. Provate a spiegare questo, in Inghilterra.
Daniela Pinna

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
L’Università si prepara alla Pasqua 
SASSARI. Il mondo accademico sassarese si prepara alla Pasqua con due momenti, uno di riflessione e l’altro di preghiera, in programma questo pomeriggio nella sede centrale dell’Università e nella chiesa di Santa Caterina.
 I due appuntamenti sono stati organizzati e fortemente voluti dai vertici dell’Università cittadina in collaborazione con l’arcidiocesi turritana. Questo pomeriggio alle ore 16, nell’aula magna l’arcivescovo padre Paolo Atzei incontrerà gli studenti, i docenti e il personale amministrativo.
 Tutti saranno chiamati a riflettere su un tema proposto dal presule che lo illustrerà: «Pronti sempre a dare risposte a chi vi domanda ragione della vostra speranza».
 Gli organizzatori dell’incontro, momento significativo diventato un appuntamento fisso in tempo di Quaresima per prepararsi alla Settimana Santa e alla solennità della Pasqua, invitano a partecipare tutte le componenti dell’ateneo sassarese e i loro familiari.
 Dopo l’incontro nell’aula magna, la Pasqua dell’Università prevede la celebrazione di una Santa Messa. La funzione religiosa sarà celebrata alle ore 18 nella chiesa di Santa Caterina che rappresenta un punto di riferimento per tutta l’attività della Cappellania universitaria.
 La cerimonia liturgica sarà animata dal coro dell’Università - diretto dai maestri Michele Cossu e Daniele Manca - e dal coro dei «Giovani cantori sardi» dell’ateneo turritano, coordinato da Fabrizio Mureddu.(m.d.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 25 - Sassari
Migliorare il futuro della scuola, un convegno a Villa Mimosa 
SASSARI. Venerdì alle 15 a Villa Mimosa si svolgerà un workshop dal titolo “Miglioriamo la scuola per preparare il futuro - L’esperienza Equal nel sistema scolastico regionale”.
 Nel corso dell’incontro saranno presentati e discussi i risultati ottenuti nel 2006 in ambito al “Progetto Equal - Distretti formativi e produttivi Nord Sardegna” promosso e gestito dalla Confindustria del Nord Sardegna in parternariato con la fondazione Cuoa di Altavilla Vicentina, cinque istituti scolastici superiori (liceo Azuni di Sassari, liceo Manno di Alghero, Its Musinu di Thiesi, Its Deffenu di Olbia, Ipsar di Sassari) e l’università di Sassari.
 Ad introdurre i lavori sarà Pier Luigi Giacomon, della fondazione Cuoa. Il percorso realizzato nelle scuole sarà illustrato invece dagli insegnanti animatori del progetto.
 Il progetto Equal promuove una crescita della scuola e dell’università, orientata al confronto e al cambiamento. L’obiettivo è quello di favorire l’interazione e la cooperazione tra i sistemi dell’istruzione, della formazione e della produzione al fine di aumentare e migliorare le prospettive di occupabilità dei giovani e le loro competenze. Il progetto, realizzato all’interno del programma di iniziativa comunitaria Equal, ha preso il via nel 2006 realizzando diverse attività mirate alla definizione di strumenti e modelli utili per sviluppare un miglioramento continuo dell’offerta formativa.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Cultura e Spettacoli
Quando lo stilista sale in cattedra Marras dà lezione all’università 
Il designer algherese venerdì pomeriggio incontra all’ateneo di Sassari gli studenti del dottorato in scienze dei sistemi culturali 
Antonio Marras, nome di punta della moda italiana d’avanguardia e uno dei protagonisti della ricerca avanzata del settore in campo internazionale, sarà a Sassari venerdì 30, nell’Aula magna “Lessing” della Facoltà di Lingue in Via Roma, a raccontare le sue esperienze di fashion designer ma anche di creativo impegnato in ambiti come quelli della performance, del video e dell’installazione.
 L’incontro, dal titolo Couture-Culture. La moda tra arte, industria e comunicazione, è organizzato dalla Scuola di dottorato in Scienze dei sistemi culturali dell’Università di Sassari e rientra in un ciclo dedicato a mettere a fuoco gli aspetti di sconfinamento tra le arti nella cultura contemporanea: sconfinamenti tra musica e cinema con Il futuro del passato (conferenza introduttiva alla proiezione del film Sciopero di Eisenstein con il commento musicale dal vivo degli YoYo Mundi), tra letteratura e danza con Pasolini e l’osmosi delle arti (incontro con il coreografo Enzo Cosimi, figura-chiave della danza contemporanea in Italia, in occasione dello spettacolo Bastard Sunday ispirato dalla morte dello scrittore).
 Con Antonio Marras, il discorso si sposta su moda e arti visive. Il percorso dello stilista algherese è da questo punto di vista esemplare: partito dall’alta moda per arrivare al prêt-à-porter sulle passerelle di Milano e quindi, come designer della maison Kenzo, di Parigi, Marras ha cominciato a incrociare l’arte fin da quando, all’inizio della sua carriera, è rimasto affascinato dal lavoro di Maria Lai; anche sotto la spinta della suggestione delle opere dell’artista sarda (e poi di altre figure della scena internazionale, da Anselm Kiefer a Christian Boltanski, da Paul Morrison a Yayoi Kusama) ha preso a realizzare interventi artistici indipendenti dalla creazione di abiti; quindi, dal 2003, con il ciclo di mostre Trama Doppia, curato ad Alghero da Giuliana Altea, ha dato avvio a una serie di progetti di collaborazione con artisti visivi, ultima in ordine di tempo, Carol Rama.
 Il prossimo evento che lo vedrà impegnato è a fine aprile la rassegna Dysfashional, in Lussemburgo, in cui una sua installazione comparirà accanto a interventi di altre figure cult operanti al crocevia tra arte e moda, come Hussein Chalayan, Heidi Slimane e Martin Margiela.
 Durante l’incontro di Sassari, introdotto dal direttore della Scuola di dottorato Aldo Maria Morace e coordinato da Giuliana Altea, Marras ripercorrerà le tappe della sua vicenda, anche attraverso la proiezione di video di mostre e sfilate, e risponderà alle domande del pubblico.
 Di recente la Fondazione per l’arte moderna Sandretto Re Rebaudengo di Torino gli ha dedicato una mostra. Firmata dalla fotografa Yelena Yemchuck, la mostra «Dieci anni dopo» ripercorre la vita artistica di Marras, il percorso che dalla bottega di Alghero lo ha portato sulle passerelle di Roma, Milano e Parigi. Le fotografie (200 scatti e sei gigantografie) sono state realizzate nella campagna vicino ad Alghero di Salondra (dove lo stilista vive in un casolare con Patrizia, compagna di vita e di lavoro, e i loro due bambini) e sulla strada che porta alla spiaggia di Poglina in un’atmosfera di particolare suggestione.

Questionario e social

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