Venerdì 9 marzo 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 marzo 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 9 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 21
Indagine choc: il primo bicchiere a 11 anni
Il primo bicchiere lo si beve a dieci anni. Una realtà impressionante, rappresentata scientificamente da una statistica europea e confermata anche da ricercatori sardi che hanno verificato l’approccio all’alcol tra i giovanissimi cagliaritani. L’indagine è stata condotta da Roberta Agabio, ricercatrice del dipartimento di Neuroscienze della facoltà di medicina dell’Università di Cagliari e presidente della sezione isolana della Società italiana di alcologia. le interviste«Dopo aver intervistato 169 alunni delle scuole elementari», spiega la dottoressa, «abbiamo riscontrato che iniziano a bere già dai dieci anni. La media esatta è 10,7. Un valore leggermente più basso se si considerano solo i bambini, poco più alto per le bambine. In particolare è emerso che si comincia assaggiando un bicchiere di vino o birra a tavola, insieme ai propri genitori, che sicuramente trascurano la pericolosità della situazione». Una situazione allarmante. la conferenza Il dato è stato esposto nei giorni scorsi durante l’ultima conferenza del progetto "Conoscere il presente", realizzato per gli studenti dell’istituto tecnico Scano di Monserrato, a cura di Donatella Picciau, docente di Italiano e Storia. Una serie di incontri su tematiche che riguardano attualità giovanile: le droghe, l’Hiv e l’alcol. aula colma Nell’aula magna, stracolma di studenti, la dottoressa Agabio ha potuto verificare quanto tra i teen agers sia preso alla leggera il problema degli alcolici. In pochi, per esempio, sapevano spiegare che cosa è la gradazione alcolica indicata sulle etichette delle bottiglie.E questo significa non essere in condizione di capire le conseguenze. Tutti, però, ascoltavano con attenzione quanto veniva illustrato. In particolare ha suscitato grande interesse il il racconto di Ferdinando, membro dell’associazione Alcolisti anonimi. «Sono stato studente dello Scano», ricordava Ferdinando, «e già da allora fuggivo dall’aula per andare a comprare birra al supermercato. Mi ubriacavo e non davo retta a nessuno. Da adulto mi è capitato anche di rimanere in coma etilico per undici giorni. La mia vita, così come quella di mia moglie e mia figlia, era un disastro, e tutto per colpa mia». grafici e diapositive Con diapositive e grafici, Roberta Agabio, invece, ha commentato i dati sulla pericolosità del fenomeno. «Non ci sono medicinali efficaci», spiega, «stiamo studiando trattamenti farmacologici per la dipendenza da alcol, ma il problema è preso alla leggera. In Europa una morte su quattro è data dalla dipendenza da alcol, che lo fa diventare il killer numero uno tra i giovani di età compresa tra i quindici e i ventinove anni. troppi bevitori Su quaranta milioni di italiani, l’80 per cento beve. E uno su dieci è dipendente. La birra è la più consumata. Però oggi esistono nuovi prodotti, studiati appositamente per accattivare le preferenze dei giovani: bottigliette colorate, al gusto di frutta, che spopolano tra le ragazze perché nascondono il gusto amaro dell’etanolo».
Stefano Cortis
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 25
università
Corsi di orientamento per il mondo del lavoro
"Saperi aggiuntivi e competenze trasversali", ovvero come migliorarsi e capire come inserirsi nel mondo del lavoro. È il nome del corso organizzato dalla Direzione orientamento e occupazione dell’Università di Cagliari nell’ambito delle attività previste nel Programma operativo nazionale 2000-2006. Per ora sono quattro le edizioni previste: 26-30 marzo, 16-20 aprile, 7-11 maggio, 14-18 maggio 2007. Il corso, che durerà 5 giorni (dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30), prevede 20 ore di didattica, esercitazioni, laboratori. Le domande vanno presentate entro il 21 marzo. Il modulo di domanda si può scaricare all’indirizzo www.unica.it/orientamento. Per informazioni 070.675 8406.
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 25
I minorenni e il carcere
I minorenni e il carcere I minorenni stranieri e il carcere: argomento di discussione della conferenza in programma oggi, dalle 18 alle 20, nell’Aula A della Facoltà di Economia in viale Fra Ignazio. Organizzata dall’Unicef (in collaborazione con l’Università di Cagliari), l’iniziativa rientra nell’ambito della XIII edizione del corso di educazione allo sviluppo promosso dal comitato provinciale dell’Unicef presieduto da Rossella Onnis. L’omaggio a Faber di Matteo Bordiga "Le undici ballate della vita e della morte": è il titolo del libro-omaggio di Matteo Bordiga all’indimenticato Fabrizio de Andrè. Il lavoro del giornalista cagliaritano sarà presentato domani alle 19,15 al caffè Savoia in via Savoia 12. Relatore Vito Biolchini.
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 26
Pari opportunità
Progetto "In Tempo" riservato a uomini e donne
Come conciliare vita e lavoro
Fondi per formazione e crescita professionale
Nelle aziende raramente arrivano ai posti dirigenziali. E troppo spesso non trovano neppure lavoro: appena il 50% delle donne ha un’occupazione. Serve dunque una maggiore cultura organizzativa. Nasce per questo il progetto «In tempo!» sulla conciliazione vita-lavoro, promosso dall’ufficio della Consigliera di parità e realizzato dal dipartimento di Psicologia dell’Università di Cagliari. Obiettivo: creare le condizioni per favorire nelle aziende isolane l’attuazione della legge 53 del 2000 che prevede disposizioni e fondi per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione. Gli ObiettiviIl progetto «In tempo!» si sviluppa sino alla fine dell’anno e vuole elevare la qualità della vita e del lavoro dei dipendenti (uomini e donne) favorendo un miglioramento del clima aziendale. L’iniziativa vuole coinvolgere le parti sociali nella programmazione e nella realizzazione del progetto, sensibilizzare e informare responsabili aziendali, rappresentanze sindacali sugli strumenti della conciliazione, far conoscere ai padri che anche per loro esistono i congedi parentali: «È un’emergenza la situazione donne in Sardegna», dice Luisa Marilotti, Consigliera regionale della Sardegna. «L’auspicio è che nell’anno europeo delle pari opportunità si guardi a Olanda, Norvegia, Francia e Spagna che stanno adeguando le politiche a favore delle donne: vere e proprie scosse telluriche». Il dottorato«In tempo!» è stato presentato ieri in occasione della giornata della donna. Nell’Isola sono rimasti inutilizzati i contributi finanziari, previsti dalla legge 53, per la realizzazione di progetti per la flessibilità degli orari di lavoro, destinati a padri e madri: «C’è bisogno di una formazione imprenditoriale che offra sostegno alle donne che vogliono fare impresa», sottolinea Daniela Cardia, presidente della Commissione consiliare pari opportunità. Tra le iniziative per l’anno delle pari opportunità anche il cofinanziamento, da parte dell’ufficio della Consigliera di parità, del primo dottorato europeo dedicato alla «farmacologia di genere», istituito dall’Università di Sassari. Dalla ricerca potranno arrivare ulteriori informazioni sulla salute femminile e sull’utilizzo da parte delle donne delle medicine. Un universo in gran parte inesplorato, sebbene siano proprio loro le più grandi consumatrici di farmaci.
Alessandro Atzeri (Unioneonline)  

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Cagliari
Cus Cagliari, c’è ancora un filo di speranza 
Le universitarie si contendono con altre 4 squadre l’ultimo posto per i playoff 
Calendario senza tregua, oltre al campionato c’è la Coppa di Lega 
CAGLIARI. Peccato davvero. Il canestro fallito dalla pur bravissima Alessandra Fidossi, ha impedito al Cus Cagliari di agganciare l’overtime contro l’Ancona e l’ha allontanato dall’alta classifica. Nel Girone Sud della serie A2 di basket femminile sono, infatti, ben tre le squadre che si contendono l’ultimo posto utile per i playoff, le cugine della Virtus, il Livorno e l’Ancona.
 A quattro lunghezze inseguono le universitarie e il Pomezia, tenute in piedi dalla matematica che al momento si pronuncia ancora in modo positivo. La fiammella è sottilissima, perchè appare abbastanza utopistico che le tre compagini davanti possano perdere terreno all’improvviso, ma nello sport tutto è possibile, quindi è doveroso stringere i denti e continuare a crederci. Il passo falso contro l’Ancona brucia proprio perchè è arrivato in extremis, al termine di una gara tirata che le ragazze di Fioretto hanno giocato con il cuore. Non è stato il solito Cus, ma purtroppo ancora una volta gli infortuni hanno penalizzato la squadra che ha dovuto rinunciare a due pezzi da novanta come Nicolini e Brunetti. Stavolta è mancato qualcosa ed il gruppo non è riuscito a sopperire come ci si aspettava alle importanti defezioni. Grinta e determinazione a mkille, ma poca lucidità, fino a quando dalla panchina è arrivata una super Fidossi, capace di tenere in piedi le compagne apparse in giornata poco felice. Resta il rammarico che sul finale quella palla non sia entrata, ma ciò non scalfisce affatto la prestazione della giovane guardia, altro validissimo prodotto del vivaio universitario.
 Ora il calendario non concede tregue e il Cus si ritroverà impegnata nel doppio fronte campionato e Coppa di Lega. Sabato si volerà alla volta di Battipaglia, campo notoriamente caldo. Le campane hanno ancora un disperato bisogno di punti per allontanarsi definitivamente dalla bassa classifica, evitando così il pantano dei play-out. Non sarà quindi facile riuscire a spuntarla, anche se finora le cagliaritane non hanno mai tradito le aspettative, andando ad espugnare campi ben più difficili. Neppure il tempo di rifiatare che domenica il quintetto di Fioretto sarà di nuovo opposto alle ragazze di Luca Piccionne per la qualificazione alla Final Four della Coppa di Lega. Il ritorno è previsto invece per Mercoledì 14 Marzo 2007, alle ore 16.30.
 Intanto il deus ex machina della società di Sa Duchessa, già vice presidente di Lega, Massimo Protani, è stato nominato team manager della Nazionale Under 20, un riconoscimento di tutto rispetto per chi lo scorso autunno ha contribuito a portare a Cagliari il basket che conta con la prima giornata della Serie A2 femminile.
Maria Grazia Pais 
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cagliari
«La ricerca, strada per lo sviluppo» 
Nasce il polo tecnologico provinciale ma gli enti non sono uniti 
Oggi sarà presentato un progetto d’indagine sulle falde acquifere con la tecnica della risonanza 
di Erminio Ariu
IGLESIAS. La grande sfida nel campo delle ricerca avanzata è iniziata con l’avvio da parte di Sardegna Ricerche della nuova sede, a Monteponi, del parco tecnologico del Sulcis Iglesiente. Ieri mattina, nell’aula magna dell’Università, a Palazzo Bellavista, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede alla presenza del presidente dell’Ausi, Giorgio Piccaluga e il presidente di Sardegna Ricerche, Giuliano Murgia. E’ una svolta per il territorio.
 La disponibilità dell’immenso patrimonio di tecnologie minerarie e di scarti industriali che possono essere riutilizzati in vari settori produttivi è tutta da gestire.
 C’è già un piano di lavoro articolato e definito per la sperimentazione di nuove tecnologie nell’ambito delle scienze dei materiali, dell’energia, ambiente e georisorse. «Dopo il tentativo, ben riuscito, di far affermare l’Università nel Sulcis Iglesiente - ha esordito Giorgio Piccaluga - si è punta ora a traguardi ambiziosi come quello di far radicare il parco tecnologico in un’area che dispone di risorse naturali imponenti. La giornata di oggi, oltre che a celebrare questo avvenimento, ci consente anche di ricordare che la strada da percorrere, per questo disegno, non è facile. Se da un lato la Regione consente l’apertura di questa nuova sede e quindi crede nella ricerca dall’altro lato, con la finanziaria, taglia le risorse finanziaria per far proseguire la didattica. La ricerca, se ci si crede, va sostenuta con impegni concreti. Manchiamo di locali per la didattica e la ricerca e i lavori che erano stati programmati sono praticamente bloccati da due anni».
 Il riferimento del presidente dell’Ausi è per la vecchia sala elettrolisi che avrebbe dovuto ospitare aule e centro congressi. «Nel territorio - ha aggiunto il presidente dell’Ausi - ci sono varie iniziative di ricerca ma manca la concertazione: Provincia, Comuni, industria ed enti si muovono autonomamente e si rischia di ostacolarci a vicenda. La cosa più grave è lo scollamento esistente tra queste iniziative e e la didattica universitaria. Occorre poi che a livello regionale si stabilisca un filo diretto tra i vari assessorati».
 Note liete anche da Giuliano Murgia che ha ribadito che anche a livello comunitario si punta a far crescere i territori svantaggiati con la creazione di poli di eccellenza nel campo della ricerca. «Per avere successo - ha precisato Giuliano Murgia - occorre che ci sia concertazione e consonanza tra tutti i soggetti interessati alla ricerca: università, organizzazioni sindacali e industrie. La nuova sede di Monteponi è stata una scelta obbligata perchè qui si dispone di un laboratorio a cielo aperto di materiali, geologico, di materiali da recuperare. C’è poi Serbariu che è la capitale europea per la ricerca nell’utlizzo del carbone pulito».
 C’è interesse per il parco tecnologico del Sulcis Iglesiente e la conferma è arrivata con la presenza, in aula magna, del presidente, Giuliano Murgia e del direttore generale di Carbosulcis, Giuseppe Deriu, dell’amministratore delegato della Sotacarbo, Mario Porcu, del presidente di Igea Franco Manca e di numerosi manager delle industrie di Portovesme.
 Tra i primi progetti integrati che saranno presentati in mattinata “radioattività nei materiali da costruzione” e “Utilizzo di scarti industriali e materie prime secondarie”. È in programma anche il master “Energie rinnovabili”. È attesa la relazione su “Magnetic Resonance Sounding”: una tecnologia non invasiva per la ricerca dell’acqua.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Famiglia e lavoro insieme 
Il progetto «In tempo»: cancellerà le discriminazioni 
È dell’Ufficio regionale per le Pari opportunità: e della facoltà di psicologia 
CAGLIARI. Famiglia e lavoro sono ancora difficili da conciliare nonostante le leggi permettano alle donne di vivere l’una e l’altro insieme. Nasce così il progetto “In tempo”, presentato in occasione della Giornata della donna.
 Il progetto è stato finanziato dall’Ufficio della consigliera regionale di parità Luisa Marilotti in collaborazione con la facoltà di psicologia e realizzato con l’assistenza tecnica dell’Agenzia Regionale del Lavoro. “In tempo” ha un obbiettivo: sensibilizzare le aziende sui contenuti della Legge 53 del 2000, che da ben sette anni ha introdotto la possibilità alle imprese di ricevere contributi quando realizzano progetti destinati a favoriscano la flessibilità degli orari di lavoro, per consentire alle madri e ai padri che volessero occuparsi della famiglia di non rinunciare al lavoro. Secondo il direttore dell’Agenzia, Paolo Palomba, è necesario riqualificare il lavoro, come previsto dalla Strategia di Lisbona, attraverso politiche per il superamento delle differenze di genere.
 Il 2007 è l’anno europeo delle pari opportunità per tutti senza più discriminazioni, ma come ha più volte ribadito Luisa Marilotti ‹‹è importante tenere il testimone fermo sulle differenze di genere, poiché le stesse agiscono da moltiplicatore su tutte le altre discriminazioni basate su etnia, religione, età, opinioni e orientamenti sessuali››. Secondo Giorgio Sangiorgi, psicologo, il tema del lavoro rappresenta il bandolo della matassa nelle disparità. «Ma una legge non basta - ha detto - Servono provvedimenti diffusi e concreti sul territorio, con il coinvolgimento degli attori e delle istituzioni, per produrre effetti moltiplicativi». La discriminazione però si attua anche in altri campi meno noti, accade per esempio nel settore farmaceutico. Le donne - secondo le statistiche - sono le maggiori consumatrici di farmaci ma la ricerca e la sperimentazione continuano a prescindere dalle differenze di genere. L’intento dell’Ufficio Regionale di parità è dunque quello di cofinanziare il primo dottorato di ricerca europeo dedicato alla farmacologia di genere che è stato istituito dall’Università di Sassari. La conferenza è stata anche l’occasione per presentare delle riflessioni sulle differenze tra uomo e donna, gli obbiettivi raggiunti e quelli futuri.
 All’incontro hanno partecipato la presidente della commissione regionale per le pari opportunità Daniela Cardia, e le consigliere Giovanna Cerina, Simonetta Sanna, Mariuccia Cocco e Paola Lanzi. Tutte hanno espresso profonda delusione e amarezza per i risultati del voto segreto in Consiglio con cui è stato bocciato il provvedimento per promuovere la parità numerica uomo-donna negli enti e nelle Asl.
St.S.   
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Continuità didattica e interventi di qualità 
SASSARI. Nicola Maria Martino dirige l’Accademia sassarese da più di 13 anni. Trova che gli ultimi risultati inseriti nella banca dati del Miur siano incoraggianti. «E per diversi motivi - spiega - Su 100 studenti che iniziano 98 terminano il corso. Gli iscritti aumentano. Anche su scala nazionale i nostri giovani, dice l’Istat, mostrano soddisfazione dopo il diploma».
 Quasi 400 studenti, 37 professori stabili oltre un certo numero d’incaricati, fondata nell’89, quella di Sassari è l’Accademia più giovane d’Italia. «Ora tutti noi dell’alta formazione ci aspettiamo di venire parificati al sistema economico-giuridico dell’università - prosegue il direttore - Tanto nel trattamento dei docenti quanto nelle risorse per didattica e ricerca. Più nello specifico, per quanto riguarda la Sardegna, aggiungo: finché restiamo a livello locale sembra sempre che dobbiamo dimostrare qualcosa, quando ci spostiamo sul più ampio contesto italiano siamo apprezzati e registriamo consensi». Altrove, infatti, a detta di Martino, non vengono organizzate rassegne, esposizioni e iniziative in numero così elevato come a Sassari. Attività tutt’altro che disprezzabili soprattutto se poste in relazione con le entrate: «Abbiamo un bilancio più modesto di un modesto condominio - è infatti l’amara considerazione del direttore - Ecco, fra l’altro, perché chiediamo cambiamenti profondi». (pgp)
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Sardegna
Arte e musica, l’isola cresce 
Risultati incoraggianti nella banca dati ministeriale 
Le tre istituzioni della Sardegna ben piazzate per la didattica Premi e riconoscimenti nazionali 
PIER GIORGIO PINNA 
SASSARI. Tutta un’altra musica. E tutta un’altra arte. Le nuove strategie sull’alta formazione, in Sardegna, fanno pensare a cambiamenti positivi. Almeno nell’insegnamento. Lo si capisce sfogliando sul web le pagine del sito elaborato dal Miur, il ministero dell’Università.
 Dalla sua banca dati emergono elementi d’interesse per l’isola. Intanto, a Sassari, per l’unica Accademia di belle arti della regione. E poi per i due Conservatori musicali: il Pierluigi da Palestrina di Cagliari e il Luigi Canepa di Sassari. Con una vetrina di premi, affermazioni e riconoscimenti che equivalgono a un buon piazzamento nelle graduatorie nazionali. Un quadro alla poveri ma belli. O, se si preferisce, alla piccoli e felici. Perché centrali, nonostante la perificità. E si potrebbe continuare. Ma bastano pochi altri dati per capire.
 Una premessa, innanzitutto. Le 20 Accademie e i 56 Conservatori statali in Italia, grazie e recenti riforme, sono stati inseriti nel comparto ministeriale per l’alta formazione. Nel titolo i loro diplomi sono equiparati (non equivalenti) alla laurea. Però il trattamento giuridico e finanziario destinato sia ai docenti sia alle risorse dei singoli istituti è ben diverso da quello riservato agli atenei. Di qui un movimento di pressione politico-sindacale, e non solo, per ottenere un’uguaglianza sostanziale rispetto alle università.
 «Con i tagli tra il 20 e il 30% contenuti nelle ultime due Finanziarie abbiamo fatto miracoli», commenta a Sassari Armando Romeo Tomagra, professore di fotografia all’Accademia. «Anzi, i premi ottenuti sono l’attestazione dell’impegno degli studenti e nostro», gli fa eco Marcello Pisani, docente di design. Già, perché in questo caso i riconoscimenti autorevoli assegnati in Italia da giurie esterne equivalgono a pubblicazioni scientifiche di valore. E sotto questo profilo Sassari vanta un palmares di rispetto. Nel 2004 il primo premio nazionale delle arti per l’incisione. L’anno successivo quello per la pittura. Nel 2006 il sassarese Pietro Pintadu vince il «Camera Picta-Dipingere il cielo» e ottiene che la sua pittura murale venga esposta in maniera permanente a Roma nell’ingresso della direzione generale di Palazzo San Michele, dove hanno lavorato i più grandi architetti d’Europa. Nel 2005 e nel 2006 Giovanna Urru e Marta Scanu si aggiudicano i prestigiosi «Murri» per l’arte e il design. Sempre di questi anni, il primo premio di un altro giovane dell’Accademia, Mario Testoni, in un corso sperimentale di arte scenica su Internet.
 In tutt’Italia, comunque, l’intero settore è in crescita. E quindi anche i due Conservatori dell’isola. Che registrano buoni risultati (commisurati naturalmente alle condizioni di decentrati rispetto a tante iniziative musicali sulla penisola) tanto nella frequenza degli allievi quanto nei numeri delle iscrizioni e del completamento degli studi. Insomma, come conclude il professore dell’Accademia Marcello Madau, «piccolo è bello». «Quando insegnavo a Brera, i corsi erano frequentati da centinaia di studenti, i contatti rarefatti. Qui tra docenti e allievi è invece possibile instaurare ancora un rapporto didattico favorevole sul piano della continuità e della qualità».

Questionario e social

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