Giovedì 15 marzo 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 marzo 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 8 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 22
Sorgono. Smentita la soppressione dei corsi a distanza
Il sindaco e l'università: «Basta con gli allarmismi»
Per ora è solo un falso allarme: il futuro dei corsi universitari a distanza ospitati a Sorgono non sarebbe a rischio, anche per mantenerli nel territorio serve l'impegno di tutti. La polemica Ad assicurarlo il sindaco Francesca Barracciu, che è anche consigliere regionale. Replicando ai timori espressi nei giorni scorsi dall'assessore alle Politiche culturali della Comunità montana Tonina Paba, la Barracciu respinge l'allarmismo: «Oltre che inutile può essere anche dannoso, soprattutto quando non è giustificato. Non più tardi di qualche giorno fa ho incontrato il rettore dell'Università di Cagliari Pasquale Mistretta per sottoporgli i problemi attuali e le prospettive di sviluppo della sede di Sorgono. Il rettore ha manifestato tutta la disponibilità per trovare le strade più adatte non solo per confermare l'esistente, ma anche per dare avvio allo sviluppo di nuovi corsi universitari. Entro pochi giorni verrà fissato un incontro anche alla presenza della Comunità montana». Lo sviluppo Nel ribadire l'importanza di mantenere nel territorio la sede staccata dell'Università quale fattore di crescita e sviluppo, il sindaco di Sorgono non nasconde tuttavia le notevoli difficoltà finora incontrate e quelle che si preannunciano. Dopo la buona fase d'avvio c'è stata infatti un sensibile calo d'interesse da parte dei giovani del territorio verso quella che tuttora rappresenta una grande opportunità formativa. Da qui la necessità di rivedere il progetto e pensare a corsi di studio maggiormente rispondenti all'andamento del mercato del lavoro. Il comune«L'amministrazione comunale di Sorgono - assicura Francesca Barracciu - è fortemente impegnata sulla strada del rinnovamento e adeguamento degli indirizzi di studio, essendo fin dall'inizio uno dei soggetti principali dell'iniziativa. In considerazione dell'interesse territoriale della sede universitaria, già nel 2006, il Comune di Sorgono ha ritenuto opportuno coinvolgere anche la Comunità montana. Non bisogna però dimenticare che, per cinque anni, la gestione del progetto è stata sostenuta economicamente, oltre che dall'Università di Cagliari, solo dal Comune di Sorgono». Il futuro Anche per la Barracciu, come per l'assessore Paba, è necessario evitare l'applicazione di parametri numerici per il mantenimento dei servizi nei territori delle zone interne, dove le condizioni socio-economiche negative stanno provocando la fuga: «Per assicurare il successo dei servizi legati al progetto è indispensabile che coloro che ne usufruiscono diano il proprio contributo con maggiore impegno».
Attilio Loche
 
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari Pagina 55
Sassari
Le "Cinquecentine" in mostra nelle sale di Santa Maria in Betlem
Ancora una volta si ripropone la sinergia culturale fra la città e la chiesa di Santa Maria di Betlem: a cura del centro studi di Santa Maria, in collaborazione con l'assessorato della Pubblica istruzione della Regione sarda e della Biblioteca universitaria di Sassari, è stata organizzata nei locali del convento una mostra su «Le edizioni del XVI e XVII secolo della Biblioteca di Santa Maria di Betlem in Sassari: alla ricerca dei percorsi della vita culturale cittadina». L'inaugurazione della mostra, e la presentazione del catalogo che si occupa della «Cinquecentine» della stessa biblioteca, è prevista per il 16 marzo alle 16,30. «La mostra, che resterà aperta dal 16 al 26, nei locali del convento annesso alla chiesa, - spiega padre Marco Ardu, dei conventuali di San Francesco - propone l'esposizione delle opere originali dei secoli in oggetto, accompagnate da schede bibliografiche esplicative e un percorso di pannelli didattici su argomenti attinenti la storia del libro e la nascita della stampe in Sardegna ed a Sassari». Il cammino della mostra si snoderà attraverso la storia del libro antico, la nascita e lo sviluppo dell'arte tipografica a Sassari ed in Sardegna, la storia della biblioteca del convento e l'analisi del suo ruolo culturale nella vita cittadina ed i riferimenti alla storia del francescani nell'isola. (g. f.)
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
proroga
Università, master in criminologia
Sono aperte le iscrizioni, con scadenza prorogata al 31 marzo 2007, per 40 posti alla seconda edizione del Master Universitario biennale di 2° livello in Psicologia giuridica e criminologia. Per informazioni: 328/3226959 dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 13 (Elisabetta Boeddu), 328/9277536 dal lunedì al giovedì dalle 16 alle 19 (Massimo Pili). (b. s.)
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 22
«Ora dove parcheggiamo?»
Studenti universitari sul piede di guerra: la chiusura del cantiere di Tuvixeddu ha creato problemi ai ragazzi che studiano nelle facoltà della zona che non sanno più dove parcheggiare le loro auto. Lo spiazzo di via Is Maglias era infatti un importante sfogo dove trovavano posto centinaia di automobili. Così un numeroso gruppo di studenti, guidati da Patrizio Lai, hanno dato vita al comitato "Dove parcheggiamo?" La prima iniziativa è stata un incontro con l'assessore comunale alla Viabilità, Maurizio Onorato: «Sappiamo che è impossibile arrivare a una soluzione uguale a quella che c'era prima - sottolinea Lai - e per questo abbiamo avanzato le nostre proposte. Ora aspettiamo una risposta da parte del Comune». Tra le soluzioni gli studenti hanno indicato il potenziamento e il miglioramento del servizio Ctm come stimolo per lasciare a casa l'auto: «In alcuni orari i pullman sono pochi - evidenzia il fondatore del comitato - per questo chiediamo più mezzi. Ma anche delle linee nuove: in alcuni casi per raggiungere delle zone della città ci vogliono delle ore». L'altro suggerimento è quello di trovare nuove aree da trasformare in parcheggi: «Abbiamo individuato - spiega Lai - uno spiazzo in via Castelfidardo. Inoltre abbiamo proposto la creazione di un multipiano a Sa Duchessa. Nei prossimi giorni speriamo di avere un incontro con i tecnici del Comune. Ripetiamo che non vogliamo il parcheggio di via Is Maglias: sappiamo che la situazione è complessa». Il comitato (che ha aperto un forum sul sito Internet www.unibosca.it) organizzerà anche una raccolta di firme per portare avanti la sua lotta, appoggiata anche dalla circoscrizione 2 che ha approvato all'unanimità un ordine del giorno a sostegno della loro richiesta. (m.v.)
 
5 – L’Unione Sarda
Economia Pagina 14
La strategia di Lisbona
Ricerca e sviluppo, la Sardegna lontana dai parametri Ue
Imprese troppo piccole. E quelle più vivaci, pur manifestando in ogni occasione, la "fame" di ricerca e sviluppo per rimanere o diventare competitive nei mercati, spendono un'inezia. Secondo gli ultimi dati Istat disponibili, le imprese sarde spendono solo 11 milioni di euro in ricerca e sviluppo. Poca cosa rispetto alla spesa totale di 199 milioni da parte di tutto il sistema sardo, comprese le istituzioni pubbliche e le università. Una cifra, anche quest'ultima, che non è di rilievo. La gran parte delle aziende, poi, sempre a causa della loro dimensione pulviscolare, addirittura non è in grado nemmeno di percepire l'importanza competitiva della tecnologia e della ricerca. La distanza e la velocità di avvicinamento (negativa) all'obiettivo inserito nella strategia di Lisbona (3% di spesa sul Pil) sul tema dell'innovazione e della ricerca, misurata dall'indagine del Centro Studi Sintesi pubblicata dal Sole-24 Ore, non meraviglia più di tanto. Il sistema sardo infatti spende meno dello 0,7% in ricerca e sviluppo e quello nazionale è fermo al 1,1%. I dati della SardegnaSu 199 milioni di euro spesi per la ricerca nel 2004 (-2% rispetto al 2003), ben 146 sono stati utilizzati dalle Università, che peraltro mostrano un difficile collegamento con le imprese. La novità più vivace della ricerca è costituita da altre istituzioni pubbliche, centri di ricerca regionali e non, che hanno mostrato una crescita della spesa dell'11,5% arrivando a 42 milioni nel 2004. La nota dolente è la riduzione degli occupati nella ricerca: poco più di 2.600, in calo del 2%, per la gran parte dovuti alla mancanza di risorse delle Università. Le prospettiveFrancesco Marcheschi, direttore generale di Sardegna Ricerche (ex Consorzio21) spiega che si lavora, «con le imprese e l'Università, su due versanti: il primo è l'innovazione nei settori tradizionali quali l'agroalimentare, il tessile, le erbe officinali, coinvolgendo le imprese con dei "pacchetti integrati". Il secondo è la formazione, con il trasferimento tecnologico, e inserimento, a nostre spese, di un giovane ricercatore per un anno in azienda. La condizione di successo è la continuità delle politiche di innovazione e di ricerca». La Volpe e l'uvaDel tema della competitività e dell'indagine realizzata dal Centro Studi Sintesi si occuperà questa sera (inizio alle 21) la trasmissione di Videolina "La Volpe e l'uva", condotta da Simona De Francisci. La puntata sarà dedicata alla crisi della Sardegna, ultima regione italiana sul fronte degli obiettivi di Lisbona. In studio saranno presenti i leader sardi dei tre sindacati confederali, i docenti universitari Raffaele Paci e Beniamino Moro, oltre al presidente del Crel Gino Mereu.
Gabriele Calvisi

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Sassari
Un convegno sullo sviluppo della Sardegna 
ALGHERO. Gianfranco Bottazzi, presidente della Sfirs e professore ordinario di Sociologia economica nella facoltà di Scienze politiche dell’università di Cagliari, è il relatore dell’incontro lezioni che si terrà domani alle 19 nella sala Siotto in via Marconi.
 Tema dell’incontro: «Peculiarità della modernizzazione in Sardegna». L’iniziativa è inserita nel ciclo di lezioni della scuola di formazione all’impegno sociale e politico «Coloriamo il futuro delle nostre città», organizzata dalla Associazione Un Isola.
L’incontro permetterà di mettere in luce gli aspetti che hanno caratterizzato lo sviluppo della Regione nell’ultimo mezzo secolo, cercando di cogliere le criticità e gli aspetti positivi partendo dalle condizioni socio economiche e della società sarda nell’immediato dopo guerra fino a delineare il cammino verso la modernità.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Secondo appuntamento degli Incontri sulla salute 
Obesità e diabete, dibattito all’università 
SASSARI. «Obesità e diabete, diversità tra uomo e donna» è il tema del secondo appuntamento degli «Incontri sulla salute» organizzati dal Banco di Sardegna in collaborazione con dottorato in Scienze biomediche, indirizzo Farmacologia di genere, dell’università di Sassari. L’appuntamento è per oggi alle 17,30 nell’aula magna dell’Università.
 L’obesità e il diabete di tipo 2, talvolta definite malattie del benessere, rappresentano le pandemie del terzo millennio e i dati internazionali, nazionali e ancor più quelli regionali mostrano un deciso aumento del numero delle persone colpite da queste patologie.
 Più di un miliardo di adulti nel mondo sono sovrappeso e 312 milioni sono obesi. E secondo la International obesity task force, almeno 155 milioni di bambini sono obesi.
 Giovanni Ghirlanda, docente di Malattie del metabolismo nell’università Sacro Cuore di Roma, spiegherà il diabete nei sui mille segreti: dall’impatto sulla società fino alle differenti implicazioni per gli uomini e per le donne. La malattia è molto diffusa in Sardegna, tanto che secondo i dati della Regione quasi il 20 per cento della popolazione sarda ha a che fare, direttamente o tramite familiari, con problemi legati al diabete.
 Il diabete e l’obesità sono anche importanti fattori di rischio delle malattie cardiovascolari e in questo caso sono le donne a correre i maggiori rischi. Le donne con il diabete hanno probabilità molto più elevate di sviluppare malattie coronariche (6 volte) rispetto all’uomo (2-3 volte). Inoltre, le donne con diabete non solo hanno una maggior probabilità di andare incontro all’infarto del miocardico, ma hanno anche una peggiore prognosi e quindi una mortalità superiore.
 E la particolare suscettibilità della donna diabetica non si limita all’infarto ma si estende a tutte le malattie cardiovascolari il cui motivo a volte non è ancora ben noto. Alcune spiegazioni possono derivare da un diverso controllo dello stress ossidativo esistente tra i due sessi, come suggeriscono le ricerche condotte dal professor Ghirlanda.
 Non ci sono invece dati ufficiali per l’incidenza del diabete di tipo 2, ma in Sardegna si ipotizzano almeno 5000 nuovi casi all’anno. Questa tipologia, nota anche come diabete dell’adulto, sarebbe in costante e drammatica crescita e le maggiori cause sono gli inadeguati modelli di vita, una scorretta e squilibrata alimentazione unita a una scarsa attività fisica. Tra i principali fattori di rischio per il diabete ci sono infatti sovrappeso e obesità.
 Ad aprire il convegno di questa sera nell’aula magna dell’università saranno il pro-rettore dell’ateneo sassarese, professor Attilio Mastino e il decano del consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna, cavalier Serafino Pinna. A seguire ci saranno le introduzioni delle consigliere regionali Simonetta Sanna ed Eliana Masala e poi del direttore del dottorato in Scienze biomediche, professor Eusebio Tolu. A moderare il secondo incontro sulla salute sarà Chiaramaria Pinna, giornalista de la Nuova Sardegna.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
L’accordo siglato ieri mette fine a una trattativa trentennale tra ateneo e amministrazione 
Gli edifici dell’ex Brigata passano all’Ersu 
Il Comune cede gli immobili per 1,8 milioni all’Ente per il diritto allo studio universitario 
La vecchia Fondazione ospiterà una casa dello studente 
SASSARI. Una firma davanti al notaio per chiudere una questione ormai trentennale. Gli edifici dell’ex Fondazione Brigata Sassari, in via Carlo Felice, passano finalmente dal Comune all’Ersu, secondo un accordo concluso in fase preliminare niente meno che nel 1978. Nel frattempo sindaci, rettori e consigli d’amministrazione dell’Ente per il diritto allo studio si sono succeduti, senza mai riuscire a formalizzare il passaggio di consegne. L’atto di cessione siglato ieri mattina consente all’amministrazione comunale di recuperare un milione e 842 mila euro. L’Ersu acquisisce invece un immobile nel quale, come progettato da tempo, potrà realizzare una residenza per gli studenti con oltre sessanta posti.
 La pratica, incagliata da tempo, è stata sbloccata nei mesi scorsi dall’amministrazione Ganau, che ha trovato un accordo soddisfacente con il cda dell’Ersu guidato da Antonello Mattone. Tra le principali difficoltà vi era l’inserimento dell’istituendo museo della Fondazione Brigata Sassari, così come prescritto dalla Soprintendenza. Un problema risolto con l’assegnazione in comodato d’uso trentennale al Comune di cinque locali che si affacciano sul lato del comando dei vigili urbani. Proprio in quello stabile verrà realizzato il museo.
 Gli edifici di via Carlo Felice vennero realizzati all’indomani della prima Guerra mondiale per ospitare gli orfani dei militari della Brigata. Dopo l’accordo del 1978, i primi passi concreti verso la realizzazione di una residenza per gli studenti vennero mossi a metà Anni Novanta. Il progetto preliminare venne redatto da Salvatore Fois, che dedicò all’opera anni di impegno: è proprio allo scomparso architetto, vero padre della casa dello studente che verrà, che potrebbe venire intitolata la nuova struttura.
 La pratica, arenatasi durante gli anni della giunta Campus, ha concluso felicemente l’iter ieri mattina. «Siamo molto soddisfatti di aver posto la parola fine su questa trattativa - ha detto il sindaco Gianfranco Ganau -. La controparte economica verrà utilizzata a fini sociali. Si tratta di un altro passo importante nell’ottica della dismissione dei beni comunali non utilizzati. Verrà concessa una deroga per la realizzazione di un parcheggio nella parte retrostante il distributore di benzina, mentre i campi sportivi resteranno a disposizione delle società cittadine».
 Grande soddisfazione è stata espressa anche dal direttore dell’Ersu, Maria Grazia Pais, e dal rappresentante dei docenti dell’ateneo sassarese, Giorgio Pintore: «Si tratta di una iniziativa virtuosa - ha detto - fortemente voluta dal mondo universitario».
 Sulla stessa linea il presidente dell’Ersu, Antonello Mattone, che valuta l’acquisizione della struttura soprattutto nell’ottica del miglioramento dell’offerta per gli studenti universitari. «La città può finalmente recuperare un edificio importante sia dal punto di vista architettonico - ha detto Mattone -, sia come memoria storica legata all’esperienza della Brigata Sassari».
 La nuova casa dello studente ospiterà una sessantina di universitari, qualcuno in meno rispetto a quanto ipotizzato inizialmente. Il numero complessivo di posti letto messi a disposizione dall’ateneo tocca così un altro traguardo importante. «Dal prossimo autunno - prosegue Mattone -, con l’inaugurazione della casa dello studente di via Coppino, l’ospitalità residenziale sassarese salirà a 550 posti. Il nostro obiettivo è arrivare a quota 800 entro la fine del nostro mandato. L’università di Sassari non si può più permettere di perdere interee aree geografiche di studenti, che a causa del gran numero di posti disponibili a Cagliari, finiscono per puntare per l’altro ateneo sardo».
 Un modo per essere più competitivi, dunque. Solo due anni fa, prima dell’inaugurazione delle residenze di via Verona, l’università aveva a disposizione soltanto 150 posti letto. «Per quanto riguarda via Coppino - prosegue Mattone - i 240 posti saranno disponibili entro l’inizio del nuovo anno accademico. La Regione ha già stanziato 4 milioni e mezzo di euro per l’edilizia universitaria, vincolati al centro urbano. Nella bozza della finanziaria regionale ne sono stati inseriti altri 12,5. Il nostro obiettivo è far radicare la presenza degli studenti nel tessuto urbano di Sassari. La rivitalizzazione del centro storico deve andare di pari passo con le esigenza degli studenti, che rappresentano una ricchezza irrinunciabile».
 
 

Questionario e social

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