Venerdì 2 marzo 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 marzo 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Nuoro e Marghine Pagina 23
Nuova iniziativa dell'associazione
Una scuola politica nel nome di Nino Carrus
Una palestra per le nuove generazioni che intendono misurarsi con le istituzioni a tutti i livelli e ritagliarsi un ruolo di guida nella società, nella politica, nei processi di sviluppo economico. E' l'ennesima sfida che si è data l'associazione culturale Nino Carrus che, in coerenza con la figura dell'esponente politico bororese a cui ha dedicato il nome, sembra aver ereditato la passione per i temi dell'innovazione, della formazione e dello sviluppo. Da tempo, ormai, l'associazione si è affermata come una delle più vive realtà nel panorama dell'offerta culturale e del dibattito politico nell'area del centro Sardegna. Ai convegni e seminari di studio sui temi dell'energia, dell'attualità economica, amministrativa e politica, i soci dell'associazione aggiungono oggi la proposta di un percorso di formazione alla politica destinato a giovani iscritti ai partiti, ad amministratori pubblici, a studenti, anche universitari, e lavoratori. «Creare le basi per una solida formazione di cultura politica - spiega il presidente dell'associazione Fausto Mura - è l'obiettivo che ci prefiggiamo. Il percorso di incontri a cui abbiamo pensato spazierà, nei diversi moduli che lo compongono, dai concetti di democrazia e di rappresentanza a quello dello Stato, dal ruolo degli enti locali ai temi dell'ambiente, della ricerca della formazione e dell'innovazione. Non senza uno sguardo attento al ruolo dell'Europa e ai suoi effetti sulla vita regionale». Di alto livello i relatori individuati per le sezioni di quella che si configura come una vera e propria scuola di educazione alla politica. Gli incontri partiranno nelle prossime settimane e, in questi giorni, l'organizzazione dell'associazione sta raccogliendo dai sindaci, dai responsabili dei partiti, dalle associazioni e dai singoli interessati, le richieste di adesione. Per ulteriori informazioni e per partecipare all'iniziativa è possibile contattare la responsabile della segreteria organizzativa Daniela Forma al numero 347/7881887 o scrivere all'indirizzo web ass.ninocarrus@tiscali.it.
Luca Contini

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Oristano
Il premio della Camera di commercio 
Gli studi dei neolaureati al servizio dello sviluppo 
ORISTANO. La Camera di commercio ha bandito la quarta edizione del concorso indetto per premiare due tesi di laurea (e/o dottorato di ricerca) su argomenti inerenti all’economia del territorio e al sistema delle imprese provinciali.
 Il primo premio assegnerà 1.600 euro al vincitore, la cui tesi sarà pubblicata integralmente sulla rivista camerale “Sviluppo”. Al secondo classificato andranno invece 1.200 euro.
 Il bando consente la partecipazione dei laureati nelle Università ubicate negli Stati dell’Unione europea che abbiano discusso nell’anno solare 2006 la tesi, inedita e originale, i cui contenuti «valorizzino o approfondiscano la conoscenza del sistema delle imprese e dell’economia dell’Oristanese».
 La domanda di partecipazione al concorso va presentata entro il 30 maggio alla Segreteria generale della Camera di commercio.
 Una commissione appositamente nominata effettuerà la selezione delle tesi, che si baserà sulla rispondenza all’oggetto del concorso e sulla qualità e originalità del contributo conoscitivo fornito sull’argomento trattato in relazione agli obiettivi del concorso.
 Così come è accaduto per le precedenti edizioni, una copia di tutte le tesi presentate per il concorso sarà conservata nella Biblioteca economica camerale.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cagliari
L’APPUNTAMENTO 
«Sperimentando con la chimica», lo studio diventa gioco 
IGLESIAS. Una tre giorni di studio interamente dedicata a un affascinante universo: quello della chimica e delle applicazioni pratiche di una scienza che, a dispetto di ogni approccio a priori portato ad evidenziarne la grande complessità, può diventare una piacevole occasione di conoscenza alla portata di tutti. E, quello di avvicinare la chimica all’intera popolazione, e non solo di creare un evento riservato agli studenti e a chi ha specifiche competenze in materia, è uno dei precisi obiettivi prefissi da “Sperimentando con la chimica”. Come detto, un appuntamento che si protrarrà per tre giornate e in programma i prossimi 6, 7 e 8 marzo, nel Chiostro di San Francesco, nelle immediate vicinanze della scuola elementare femminile. Nutrito e prestigioso il tavolo dell’organizzazione, composto dall’associazione pro Loco, il Comune, l’Università degli Studi di Cagliari e l’A.U.S.I. Nel vasto programma di Sperimentando con la Chimica a non passare inosservata è la mostra interattiva aperta alle scolaresche e all’intera collettività. L’esposizione (sarà allestita nel chiostro dedicato a San Francesco) verrà aperta ufficialmente con una cerimonia fissata per le 9.30 di martedì all’Archivio Storico. A seguire, alle 10, il professor Luigi Massidda del Dipartimento di Ingegneria Chimica e dei Materiali, sarà il relatore della conferenza sul tema”Il ruolo della chimica nella conservazione dei beni culturali”. Uno degli importantissimi campi di applicazione della scienza che, a cavallo tra passato, presente e futuro, si mette al servizio della salvaguardia del patrimonio storico. La mostra interattiva, sarà accessibile al pubblico martedì, dalle 11.30 alle 13 e, al pomeriggio, dalle 15 alle 18. Mercoledì, invece, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Giovedì, infine, giornata di chiusura della manifestazione, dalle 9 alle 13. «I visitatori avranno a disposizione tutta una serie di apparecchi, che consentiranno di sperimentare personalmente il piacere della scoperta e della immensa ricchezza della chimica», hanno anticipato i rappresentanti dell’associazione Pro loco. In attesa dell’avvio della manifestazione, è possibile, per informazioni e prenotazioni. rivolgersi alla dottoressa Luisa Carcangiu, chiamando lo 070 6754377 o inviando una e mail all’indirizzo: chemca€unica.it. (mo.to)
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 5 - Sardegna
Il docente universitario Daniele Giusto parla del nuovo sistema di trasmissione 
Digitale terrestre, istruzioni per l’uso 
di Alessandra Sallemi
CAGLIARI. Daniele Giusto insegna Telecomunicazioni alla facoltà di Ingegneria ed era preparato alle virtù e ai fastidi del nuovo sistema di trasmissione digitale terrestre da ieri in sperimentazione a Cagliari e in altri 112 comuni sardi. Si comincia con le immagini: nitide, se arrivano.
 Poi c’è la trappola dell’interattività tramite decoder: la possibilità di dialogare con l’emittente viaggia comunque su linee telefoniche e quindi, ogni volta che si premerà il tasto per chiedere un servizio, si pagherà la telefonata («è da un po’ - dice il professor Giusto - che si parla di fare un’uscita su linea Adsl»). Ancora: per trovare Raidue e Retequattro, le due grandi reti non più visibili col vecchio sistema analogico, non basta schiacciare un numero della tastiera ma bisogna far scorrere tutti i canali finché non si trova quello desiderato. L’alternativa è programmarsi i canali in corrispondenza dei numeri del telecomando: lungo e faticoso. Allora meglio prima? «Non si può rifiutare la tecnologia, questo segnale dà un’immagine perfetta - commenta il professor Giusto -. In Italia non sentivamo la necessità di arrivare al digitale terrestre perché abbiamo le Alpi che ci riparano dalle interferenze provocate dai vari tipi di trasmissione tv possibili. Ma per la piattaforma tedesca, per esempio, è diventata una necessità azzerare la situazione e arrivare a un sistema unico che vada bene a tutti. C’è anche un altro aspetto: se l’Europa non sceglie dobbiamo subire Stati Uniti e Giappone. E poi ci sono gli operatori finanziari europei: senza una soluzione tecnologica nostra, dovrebbero rinunciare a conquistare i mercati ancora privi di strategie televisive come la Cina (che sta cominciando) e l’India». La scelta della Sardegna e della Valle d’Aosta era quasi obbligata: sono le regioni meno popolate, i rischi di creare scontento ci sono, (cinicamente) meglio sperimentare in un bacino non troppo «pesante» sul piano politico. Aveva ragione chi, un anno fa, chiedeva di espandere internet nell’isola prima di pensare al digitale? «E un falso problema, un conto è dare accesso a internet, altro al digitale. E’ vero che c’è anche la convergenza di internet tv, ma non credo che si possa pensare di averla tra 6 mesi. Non c’è dubbio che se passa il digitale le possibilità di informazione si moltiplicano perché ci stanno molti più canali che sull’analogico ed è difficile che si crei il monopolio che ha Murdoch sul satellitare. Il decoder satellitare è solo Sky. La spinta verso il digitale arriva in funzione della pay tv: i programmi sull’analogico li vedono tutti, col digitale si possono far vedere per esempio soltanto a chi paga. Il problema non banale da risolvere è quello della ricezione: il satellitare irradia dall’alto, il digitale risente della conformazione del suolo e il segnale non può essere sparato con una potenza elevata perché ci sono le leggi sulle propagazioni elettromagnetiche. Il decoder funziona se l’impianto è nuovo, se è vecchio bisogna vedere se regge». 
 

 

Questionario e social

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