Mercoledì 7 marzo 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 marzo 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 5 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

 
1 – L’Unione Sarda
Commenti Pagina 13
La strada in salita dei giovani laureati
In questi giorni, i giovani laureati che frequentano le scuole di specializzazione per diventare oculisti, neurologi, dermatologi, denunciano le numerose carenze del settore e le inadempienze delle Istituzioni nei loro confronti. Da un lato chiedono una migliore preparazione professionale, e dall'altro vogliono che sia riconosciuto il servizio che prestano dentro le strutture sanitarie, chiedendo un adeguato trattamento economico. Sono richieste sacrosante, che vengono portate avanti da anni e a cui l'Università e la Regione è tempo che diano risposte. Vi sono due novità importanti che aiutano in questa direzione. La prima è il riordino delle scuole di specializzazione stabilito dal Ministero, che porterà a una riduzione del loro numero nei diversi atenei (a Cagliari sono attualmente presenti oltre 40 scuole). Ciò consentirà un migliore utilizzo delle risorse, concentrate su un numero ridotto di discipline, e, si spera, un normale inquadramento dell'attività didattica prestata dai docenti, che attualmente non è riconosciuta. Il tutto non potrà che migliorare la qualità della formazione, come rivendicato dagli specializzandi. L'altra importante novità è rappresentata dall'approvazione del Piano sanitario regionale, cioè di uno strumento che può consentire di introdurre linee di programmazione in tema di governo della Sanità anche nel settore delle scuole di specializzazione. In questo senso, l'Università sarà chiamata, responsabilmente, a rinunciare al monopolio che attualmente detiene sulla gestione delle scuole. Non è una novità per nessuno che i direttori delle scuole di fatto decidono in tutto e per tutto sull'attività degli specializzandi, i quali prestano la loro opera spesso nei reparti dei direttori, fuori dalla pianta organica ma in realtà impegnati nella routine giornaliera, talvolta con carichi di lavoro tali da lasciare poco spazio all'aggiornamento professionale e alla stessa frequenza delle lezioni. Capita anche che il futuro specialista non cambi mai reparto in 5-6 anni, e che quindi apprenda da un solo "maestro". Il che è in ogni caso un limite, come chiunque può capire. Sono situazioni ormai anacronistiche, che non giovano a una buona organizzazione dell'assistenza, né garantiscono un efficace processo formativo. Occorrono pertanto buona volontà e ragionevolezza per metter mano a una revisione di questi meccanismi. Università e regioni devono cogliere questo momento di riorganizzazione dell'assetto delle scuole per definire obiettivi condivisi per i quali lo specializzando non sia proprietà di nessuno e segua invece un percorso formativo chiaro, completo e altamente professionalizzante, attingendo a tutte le competenze disponibili, non solo nelle cliniche universitarie, ma anche negli ospedali e nel territorio. Si può fare, basta volerlo ed essere disposti a qualche rinuncia.
Ezio Laconi
Università di Cagliari
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 21
Il padre dello studente belga morto cadendo dal balcone di una casa
«Un'associazione per Thomas»
Alain Laurent: aiuterà i ragazzi nello studio
Un legame fortissimo con la città. Che rimarrà tale anche dopo l'ultima udienza che il prossimo 13 luglio, con l'accordo per un risarcimento, segnerà la fine dell'iter processuale avviato per definire le colpe che nel novembre del 2005 portarono alla tragica morte del figlio Thomas. Alain Laurent, in questi giorni a Cagliari per assistere alla penultima udienza del procedimento svoltasi l'altro ieri, ripercorre la dolorosa strada dei ricordi legati a una giornata infame nella quale, a causa del cedimento del balcone di una casa, durante una festa perse la vita un ragazzo belga di appena 19 anni in vacanza studio. «Giustizia è fatta, perché i responsabili dell'accaduto hanno ammesso le loro colpe e patteggiato. Moralmente, accettare la proposta di risarcimento è stata una scelta pesantissima, quasi un'altra tragedia, perché non esistono cifre che possano restituire un ragazzo ai genitori e al fratello». La ferita è ancora aperta, apertissima, brucia e lacera il cuore di Alain, tradito dall'emozione mentre legge gli appunti scritti a mano. «Utilizzerò la somma per dar vita a un'associazione che avrà il nome di Thomas e si occuperà di offrire ai ragazzi la possibilità di muoversi al meglio in Europa, sia per studio che per lavoro, e di sensibilizzare i cittadini sulle norme per la sicurezza nelle case in modo che nessuno possa subire il dolore della perdita di un figlio solo perché non si effettua la manutenzione o si utilizzano materiali scadenti». Le speranze e la visione della vita che facevano parte del carattere allegro di Thomas, continueranno dunque a vivere attraverso l'associazione che non perderà i contatti con Cagliari. «Qui ho trovato tanti amici e grande sensibilità sia da chi ha seguito le indagini sia dalle istituzioni», conclude Alain, «ho già avuto diversi incontri con il sindaco e con il mondo universitario per organizzare un convegno sulla sicurezza e sui giovani nel prossimo autunno. Thomas era entusiasta di Cagliari e voglio rispettare il suo amore per questa città».
Gianluca Zorcolo
 
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 20
Conferenza
L'Unicef e i diritti dei piccoli stranieri
«Uscire dall'invisibilità: minori stranieri e istituzione carceraria»: se ne parlerà venerdì, dalle 18 alle 20, nell'aula A della Facoltà di Economia, in occasione di una conferenza organizzata dall'Unicef in collaborazione con l'Università di Cagliari. Il ciclo di lezioni, rivolto a 250 corsisti (tra studenti universitari, neolaureati, operatori sociali ed educatori) si è aperto il 16 febbraio scorso con una conferenza sulla tutela dell'infanzia tenuta dall'ex presidente della Regione Federico Palomba, oggi consulente Onu sui diritti umani e la giustizia minorile. L'incontro di venerdì vedrà protagonista, nelle vesti di unico relatore, il direttore del Centro di giustizia minorile di Cagliari Sandro Marilotti. (p. l.)

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Oristano
I reperti archeologici alla settimana della cultura 
In mostra a Cagliari, i manufatti provengono da San Basilio e San Sebastiano 
OLLOLAI. I reperti archeologici delle montagne di Ollolai sono stati presentati nella settimana della cultura, organizzata dall’università di Cagliari, nella sala Verde della cittadella dei musei. A parlare dei ritrovamenti è stata l’archeologa Alessandra Saba, che ha guidato gli scavi a San Basilio e a San Sebastiano. L’archeologa ha presentando una serie di suggestive immagini del territorio e del paesaggio di Ollolai. Le campagne di scavo sono state effettuate nell’altura di San Sebastiano nel 2005-2006 e ancor prima nell’oasi naturalistica e storica di San Basilio. Gli scavi a San Sebastiano erano stati finanziati dalla comunità montana del Nuorese, quelli di San Basilio dalla regione, ma ambedue eseguiti sotto la direzione di Maria Ausilia Fadda, reesponsabile della Soprintendenza Archeologica di Nuoro. A San Sebastiano, un altopiano a 1038 metri, sono state ritrovare tracce di antichi insediamenti nuragici ma anche i resti dei muri perimetrali di quella che era stata la chiesetta. Una piccola struttura sacra, in stile romanico, costruita all’interno di una grande recinto di età nuragica, rasa al suolo forse alla fine del XVº secolo e depredata di ogni pietra. Ma gli scavi hanno dato alla luce anche un reliquario, cioè una pietra, lavorata, che sicuramente copriva le reliquie e la pergamena con la dedica al santo. Poi vari anelli, ossidiana, ceramiche, pentole da cucina in stile sardo e medioevale risalente al XIVº secolo. Le prime maioliche di questa fattezza ritrovate in Barbagia: il colore è manganese e verde. I ritrovamenti nella località di San Basilio erano stati già presentati e illustratti a loro tempo dalla soprintendente. Rappresentano, però, un patrimonio di grande interesse storico, attraverso i secoli dellera nuragica fino a quelli, della presenza di Ospitone, verso la fine del 500 d.C., del passaggio dei monaci, cacciati dal paese verso dopo il tragico incendio che aveva distrutto Ollolai, pare nel 1490. I reperti più antichi sono stati rivenuti nel sito Sa Conca Frabicà e nei ripari sotto roccia, proprio a San Basilio dove si trovano i resti del monastero e, ancora oggi, la chiesetta dedicata al santo. E i reperti nuragici fra i più più preziosi dell’isola: la statuina fittile di Madre Mediterranea, oggetti in metallo e bronzo e una protome cervina. Testimonianze di una storia lunga migliaia di secoli.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 16 - Cagliari
Sardegna ricerche, la tecnologia sbarca all’Università di Monteponi 
IGLESIAS. Sardegna Ricerche sbarca nel Sulcis-Inglesiente.
 Domani, alle 10:15, all’Aula magna dell’Ausi, a Villa Bellavista, a Monteponi, «Sardegna Ricerche» avvia una nuova sede del parco tecnologico localizzata nel Sulcis-Iglesiente e presenta i programmi di attività di sperimentazione, trasferimento tecnologico e formazione che saranno sviluppati nel nuovo polo.
 Con l’apertura della sede del Sulcis-Iglesiente, Sardegna Ricerche si propone di costituire un’area di riferimento per la concezione e sperimentazione di nuove tecnologie nell’ambito della scienza dei materiali, energia, ambiente e georisorse.
 Saranno presentati in particolare i Progetti integrati “Radioattività nei materiali da costruzione” e “Utilizzo di scarti industriali e materie prime secondarie”, rivolti alle imprese del territorio, e il Master “Energie rinnovabili” che sarà tenuto nella nuova sede.
 Interverranno il presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias, Pierfranco Gaviano, il Rettore dell’Università di Cagliari, Pasquale Mistretta, i primi cittadini di Carbonia e Iglesias, Salvatore Cherchi e Pierluigi Carta, e i presidenti dell’Ausi, Giorgio Piccaluga, e di Sardegna Ricerche, Giuliano Murgia.
 In programma le relazioni di Franco Manca (Igea), Franco Meloni (Crs4), Paolo Randaccio e Pierpaolo Manca (Università di Cagliari) e di Andrea Redegoso (Sardegna Ricerche). Inoltre Gaetano Ranieri (Università di Cagliari) e Jean Bernard (Iris Instruments, Orléans, Francia) presenteranno il workshop che si terrà venerdì, nella stessa sede, sulle applicazioni della risonanza magnetica nucleare nella ricerca idrogeologica. “Magnetic Resonance Sounding - Una tecnologia non invasiva per la ricerca dell’acqua”, Lel workshop avranno spazio relazioni di esperti internazionali, tra cui Gianfranco Morelli (Geostudi Astier, Livorno) e Ugur Yamaranci (Universita Tecnica di Berlino).
 Prevista anche una presentazione sul campo delle strumentazioni più avanzate. Informazioni e programma completro delle due giornate su www.sardegnaricerche.it.

Questionario e social

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