Lunedì 29 gennaio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 gennaio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 4 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro Pagina 51
Nuoro. Corso di 320 ore riservato a trenta laureati
Secondo master di lingua sarda
Il Consorzio universitario ripropone, dopo il successo della passata edizione, il corso post universitario per tradurre e comunicare in lingua sarda. Il master, organizzato in collaborazione con l'Università di Barcellona) è riservato a 30 allievi da selezionare per titoli ed esami. È necessario il possesso della laurea, la conoscenza della lingua sarda parlata e scritta e di una lingua straniera a scelta tra inglese, spagnolo, francese, catalano e tedesco, familiarità con il computer. Il corso si svolgerà a Nuoro, da febbraio a luglio, per un totale di 320 ore. La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Al momento dell'iscrizione si dovrà pagare una tassa di 288,32 euro e, alla fine del percorso formativo, un ulteriore contributo di 175 euro per la consegna del titolo. Alla domanda di ammissione alla selezione dovrà essere allegato un curriculum vitae e la dichiarazione della conoscenza della lingua sarda orale e scritta. Il bando e i moduli per la domanda (da presentare a mano entro il 30 gennaio) possono essere ritirati nella segreteria organizzativa di Nuoro (via Salaris 18, telefono 0784/2444704) a Nuoro o scaricati dal sito internet (www.consuninuorese.it). (m.b.d.g.)

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Cronaca
UNIVERSITÀ 
Tre milioni dall’Unione europea per ricerca, formazione e tecnologie 
CAGLIARI. Tre milioni di euro per dare nuova linfa al mondo universitario e aiutare i giovani a gestire al meglio il proprio percorso di studi, senza finire nella triste lista di chi ha scelto di dire basta. Arrivano all’Università dall’Unione europea, attraverso l’asse del Pon (Programma operativo nazionale) destinato a “Ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e alta formazione per il periodo 2000-2006” e serviranno per le iniziative da sviluppare sino al 2008: alcune di queste (12 in tutto, pensate dal Centro orientamento e occupazione dell’ateneo) sono già note agli studenti, altre saranno tastate per la prima volta. La prima è imminente: si tratta degli interventi volti a creare un ponte scuola-università per consentire ai giovani una scelta post-diploma più consapevole. Vi rientrano le giornate d’orientamento che si terranno nella Cittadella universitaria di Monserrato dal 6 al 10 febbraio. Ma sono previste anche azioni di supporto psicologico a favore degli universitari alle prese con un momento di difficoltà durante la carriera di studi, e corsi di formazione per docenti, con l’obiettivo di ‹‹arricchire il loro bagaglio culturale››, soprattutto ‹‹sulle problematiche dell’orientamento dell’integrazione sociale degli studenti extracomunitari››. Ancora: sarà possibile rifinanziare le “postazioni d’orientamento” nelle facoltà, per accompagnare le matricole nel loro approccio col mondo accademico. In serbo ci sono anche diverse iniziative indirizzate a chi, dopo la laurea, s’affaccia sul mondo del lavoro, come la “banca dati laureati-aziende” pensata per far incontrare offerta e domanda di lavoro, o i corsi d’orientamento per migliorare nei giovani la conoscenza del mercato del lavoro. Da segnalare anche le attività mirate, per dare nuovo smalto a lauree teoriche (soprattutto quelle umanistiche) che non riescono a trovare abbastanza spazio. Plaude alla serie d’iniziative l’assessore regionale al Lavoro, Maddalena Salerno, che annuncia: ‹‹Nel 2007 la Regione metterà a disposizione dell’istruzione 141 milioni di euro che saranno spesi per interventi diversi: dall’edilizia scolastica alle case per lo studente, sino a fitti casa››. Soldoni che vanno ad aggiungersi, ha ricordato ancora Salerno, ai 100 milioni di euro promessi la scorsa settimana dal Governo al presidente Soru e che saranno utilizzati prevalentemente per interventi d’edilizia scolastica. (s.ze.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Sardegna
Architettura, è ad Alghero il fiore all’occhiello dell’Italia 
Città tranquilla, clima eccezionale rapporto ottimale tra allievi e docenti E la facoltà sarda ha primati da record 
Le buone intenzioni pagano. «I finanziamenti della Regione li destiniamo alla didattica, per cercare il meglio e creare qui un ambiente di qualità», dice Vanni Maciocco, 60 anni, nato a Olbia e vissuto a Tempio, preside della facoltà di Architettura dell’università di Sassari, al terzo piano della sede di Alghero, palazzo Pou Salit (pozzo salato), costruzione in arenaria qui chiamata “massaccà”. È tra le facoltà più giovani d’Italia, decollata nel 2001, (l’ultima è Cagliari, debutto in quest’anno accademico).
 Giovane, 550 studenti, e già eccellenza nuragico-corallara, ai vertici delle analoghe e concorrenti 25 facoltà italiane. Un imprimatur autorevole. Viene dall’ultimo rapporto di AlmaLaurea, consorzio fra 49 atenei italiani con sede a Bologna. Nella “soddisfazione per il rapporto studenti-docenti” Alghero è al primo posto in Italia col punteggio 46,3. La stessa facoltà della blasonata La Sapienza di Roma è al sesto posto con 15,6 punti. Altre due istituzioni prestigiose - lo Iuav di Venezia e il Politecnico di Torino - sono rispettivamente undicesime e tredicesime col punteggio 10,5 e 9,6. Alghero-Sassari svetta anche per altri parametri: per la “giusta scelta” e per la “soddisfazione complessiva del corso di studi”. Sì, Sassari-Alghero sul podio ancora con 46,3, il Politecnico di Torino al sesto posto con 27,6 e lo Iav (Istituto architettura di Venezia) in ottava posizione con 23,5. C’è di più. Il preside annuncia un «progetto di internazionalizzazione della facoltà per arrivare in breve tempo a un’articolazione delle provenienze degli studenti, che dovrebbero essere metà italiani e metà stranieri». Cè un traguardo: «Creare un ambiente complesso, non provinciale, aperto al confronto con punti di vista differenti. È il motivo per cui abbiamo chiamato anche docenti stranieri. Con questo scambio vogliamo aprire prospettive di lavoro all’esterno per i nostri laureati, i quali potranno continuare ad abitare in Sardegna e al tempo stesso progettare nel mondo, anche per le prospettive che i nuovi metodi di progettazione distribuita stanno aprendo».
 
 
 Visitando le aule e gli androni dei tre edifici della facoltà sparsi per la città catalana, trovate soprattutto sardi (l’83 per cento degli studenti è della stessa provincia sede del corso, le meno campanilistiche sono Venezia e Chieti-Pescara). Ma, tenendo conto che viviamo in un’Isola, la calamita di attrazione funziona. Ci sono già tre cinesi. Fu Bo ha 19 anni e Chen Zhuozo (23), arrivano da Shanghai. Yuan Li, 22 anni, di Pechino, è a Venezia per uno scambio con lo Iuav e al telefono dalla laguna dice: «Alghero è semplicemente favolosa, quando cerco un insegnante lo trovo, mi piacerebbe prendere casa qui e lavorare nel mondo». Studiano qui anche il senegalese Baidi Kam, l’iraniana Khajen Maryam, la canadese Tamara Solski. Ancora Maciocco: «Entro la primavera devono arrivare altri dodici cinesi, saranno affiancati da tutor italiani. Noi faremo in modo di mandare i nostri studenti in Cina. E insisteremo perché i ragazzi sardi frequentino sempre più le università straniere, evviva il master and back». Non solo stranieri. Isadora De Pasquale arriva da Milano: «Studiavo Lettere, poi ho visto il programma di Architettura di Alghero, il piano di studi mi intrigava, conoscevo già la città, ed eccomi trasferita qui, felice di passare trecento giorni all’anno col sole e il cielo blu».
 Ecco allora l’analisi firmata dal direttore di AlmaLaurea Andrea Cammelli, ordinario di Statistica sociale. L’ultimo rapporto si riferisce al 61 per cento del sistema universitario italiano, con 170 mila laureati provenienti da 330 facoltà di 38 atenei. Riferiamo, voce per voce, i risultati assegnati a Sassari-Alghero per l’anno scolastico 2004-2005 dopo l’assegnazione delle prime laureee triennali. Le prime lauree quinquennali verranno assegnate quest’anno a partire da luglio. E per Alghero sarà un altro evento culturale, non da monocultura turistico-balneare.
 
 
Studio all’estero - Si riferisce agli studenti che hanno svolto corsi Erasmus. Su 53 laureati, quelli di Sassari-Alghero con esperienze all’estero sono stati 41, percentuale fra le più alte in Italia.
Ritardo negli studi- È il rapporto fra il ritardo nel conseguimento della laurea e la durata legale del corso di studi. Al primo posto Roma 3 con un rapporto pari a 0,08. Alghero è seconda con 0,11, Trieste terza. Il Politecnico1 di Torino è in sesta posizione, lo Iuav è settimo, Firenze decima, La Sapienza di Roma dodicesima.
 Sostenibilità del carico di studi - A tale domanda, con la risposta “decisamente sì” hanno risposto con grande entusiasmo gli studenti di Genova col punteggio di 37,7 seguito dal 33,3 di Roma La Sapienza-Valle Giulia e dal 32,8 di Firenze. Alghero è ottava con 22 punti, sotto di lei stanno Reggio Calabria, Venezia Iuav, Torino Politecnico2, Roma 3, Parma, Chieti-Pescara e Catania.
 Soddisfazione per i rapporti con i docenti - Qui Alghero si aggiudica la medaglia d’oro col punteggio di 46,3. Il secondo posto è di Reggio Calabria con la metà quasi esatta dei consensi (23,2) e seguono La Sapienza, Camerino, Roma 3. Lo Iuav è al quintultimo posto, Torino 1 al terzultimo, fanalino di coda Chieti-Pescara.
 Si iscriverebbero di nuovo? - La facoltà di Pou Salit - con punteggio 80,5 - è in seconda posizione dopo la palma conquistata con 83,9 da Roma 3. Un buon successo, se si pensa che La Sapienza è decima e Firenze dodicesima. Non per nulla quasi tutti i neolaureati algheresi della triennale hanno proseguito il corso di studi e alcuni concluderanno nell’estate di quest’anno.
 
 
Giusta scelta - Gli studenti hanno dovuto rispondere a due condizioni: se tornassero indietro sceglierebbero lo stesso corso di studi? E ancora: nella ricerca del lavoro ritengono rilevante la coerenza con gli studi? Anche qui Sassari-Alghero è prima sull’Olimpo universitario nazionale con 53,7 punti. La segue con 53,2 Roma 3, Trieste è terza con 46,6 e Roma Valle Giulia sesta (42,9) seguita nell’ordine da Iuav, Genova, Torino 2 Politecnico, Parma, Catania, La Sapienza, Firenze e Chieti-Pescara.
 Soddisfazione complessiva del corso di studi - Anche qui è la Sardegna, col tandem Sassari-Alghero, al vertice della graduatoria con un punteggio (46,3) molto distanziata dall’immediata inseguitrice che è Roma La Sapienza-Valle Giulia con 38,1 e il terzo posto di Camerino con 31,4. Ottava posizione per lo Iuav, nona per la La Sapienza 1 Roma, ultima è Firenze con 8,2. Il voto turritano-catalano è doppio di quello medio nazionale pari a 23,6.
 Prospettive - È l’ultima delle videate della classifica di AlmaLaurea e ha come sottotitolo “neolaureati che intendono proseguire gli studi universitari”. Al primo posto c’è Parma col punteggio di 77,4 seguita da Roma 3 con 74,2 e Reggio Calabria con 71. Sassari-Alghero si colloca al sesto posto con 63,4 superando di quasi sei punti la media nazionale che si attesta a 57,6.
Quali sono, allora, le ragioni del successo? Solo il limitato numero di studenti, ottimale se raffrontato con i 32 docenti stabili? Il clima algherese che assicura a matricole e senatori accademici un buen retiro di studio?
 
 
La parola a Maciocco (laurea in Ingegneria a Pisa, poi in Architetura a Firenze, docente a Firenze Cagliari e Bari, oggi ordinario di painificazione urbanistica e direttore del Laboratory for the Environment and Architecture Project. «Sono sicuramente un preside fortunato perché tutti i docenti di ruolo, nessuno escluso, hanno a cuore le sorti della facoltà, ne condividono il progetto culturale, e dedicano le loro forze sia all’insegnamento sia all’elaborazione continua e all’attuazione di progetti di crescita culturale e organizzativa. Questo vale anche per i collaboratori alla didattica (i tutores) e per lo staff organizzativo (efficiente e collaborativo). Io ho il compito di creare le condizioni propizie perché queste azioni possano dispiegarsi. Questo è a mio parere il segreto della nostra facoltà, unito al buon rapporto con gli enti locali. Un altro aspetto: anche alcuni dei docenti a contratto, dopo qualche anno di insegnamento, fanno proposte e svolgono attività di stimolo e di promozione». Il preside sottolinea un altro aspetto. «C’è coesione tra ricerca e didattica. Praticamente tutti i docenti afferiscono a un unico dipartimento, quello di Architettura e Pianificazione, che io dirigo e che ha come vicedirettore Plinio Innocenzi, docente di Scienza dei Materiali e impegnato nella ricerca avanzata sulle nanotecnologie».
 I corsi di laurea sono due. Arnaldo Cecchini è presidente del corso in pianificazione e vice preside, insegna urbanistica e ha organizzato il corso di laurea specialistica internazionale in pianificazione con l’Iuav di Venezia e l’Uab di Barcellona. «Un corso- dice Maciocco - che va molto bene e conferisce un titolo internazionale congiunto». Il filosofo della Scienza Silvano Tagliagambe presiede il corso di laurea in Architettura, qui insegna Epistemologia del progetto, «rappresenta un punto di riferimento del taglio interdisciplinare che è costitutivo del progetto formativo della facoltà e che per noi è irrinunciabile alla luce delle prospettive disciplinari più avanzate sul tema del progetto». Una facoltà destinata a crescere, ma non troppo: dal prossimo anno scolastico verrà attivato un corso di design e sono previste molte iscrizioni.
 
 
L’ambiente è griffato creatività e forme avveniristiche. Sono in corso gli esami. Un gruppo di docenti valuta gli elaborati. C’è lo spagnolo Josep Mias Cifre, insegna atelier di progettazione all’università internazionale di Barcellona, è visiting ad Harvard, insegna a Francoforte. «Ad Alghero mi trovo benissimo, conosco tutti gli studenti, loro mi conoscono, c’è comunicazione, interscambio». Con Mias un docente sardo, Francesco Spanedda e tre tutor: Fabrizio Asara, Michele Valentino e Alberto Gentilini. Sui tavoli e alle pareti progetti legati al territorio. Un gruppo firma il giardino botanico dell’Ogliastra con le idee di Paola Coco, Nicola Mulas, Antonello Ragneda, Maria Gabriella Serra e Giacomo Venditti. Camping in Ogliastra, nel Sinis, a La Maddalena e a Sa Curcuricca. Un giardino botanico per la Nurra con Paola Silvia Addis, Giulia Giannasi, Emanuela Scano, Silvia Sussarellu e Giulia Tuveri. E poi ancora il plastico di un parco di divertimenti a Montevecchio e lungo il Cedrino, un maneggio coperto a Cala Goloritzè, un giardino botanico in Gallura, un campo di golf per Capo Ferrato con le firme di Antea Farina, Danilo Lau, Silvia Manca e Laura Masala. C’è il progetto di una piscina («mi aiuto con alcuni fiori utilizzando i petali per la differenziazione e le varie profondità»). I docenti osservano, gli studenti attendono il voto, è suspense.
 Facoltà modello, senza difetti, isola felice? È presto per dirlo. Ma il primo mattino è buono, il doc AlmaLaurea spinge a far meglio. Con docenti sardi e non. Quelli a contratto sono prevalentemente stranieri come Gonzalo Byrne di Lisbona, Luigi Snozzi (Svizzera italiana), i paesaggisti Bet Figueras e Joao Nunes, il trasportista Willi Huesler e con loro i sardi Antonello Cuccu, Placido Cherchi, Antonio Satta, Emanuele Farris, Giacomo Oggiano. Il logo, una grande A, è stato ideato da Alan Fletcher, grafico tra i più grandi scomparso lo scorso settembre. Maciocco: «A una grande semplicità associa una riconoscibilità immediata». È vero. Chissà quanto sarebbe piaciuto al grande tipografo di Saluzzo Giambattista Bodoni, con un carattere tra il romano antico e il romano moderno. È la A di architettura certo, di ambiente, di arte, di Alghero. Balzata ai priumi posti della serie A delle facoltà italiana di Architettura. Prosit.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 11 - Sassari
Diritti umani senza confini nella società interculturale 
Comincia oggi il corso multidisciplinare organizzato dall’Unicef e dall’università 
SASSARI. Inizia oggi il corso universitario multidisciplinare di educazione allo sviluppo, organizzato dalla sezione provinciale dell’Unicef e dall’università di Sassari per studenti e i neolaureati di tutte le facoltà. Prevista anche l’ammissione di allievi delle superiori e di operatori sociali.
 L’avvio del corso, con l’inaugurazione e la presentazione, nell’ambito del primo modulo sul tema “Diritti senza confini”, è in programma oggi alle 17, nell’aula magna dell’università. Gli incontri, fatta eccezione per la conclusione, si terranno nell’aula San Paolo della facoltà di Lettere e Filosofia. Il calendario di lezioni prevede incontri il 5, il 12, il 19 e il 26 febbraio e il 5 marzo, sempre incentrati sul primo modulo. Il secondo modulo, “Cooperazione e sviluppo”, proporrà appuntamenti il 12, il 19 e il 26 marzo e il 2 aprile. Il terzo e conclusivo modulo, sulla protezione del minore, si articolerà in incontri programmati il 16 e il 23 aprile e il 7 maggio. Si rilascerà alla fine l’attestato d frequenza, valido anche ai fini dei crediti formativi.
 
 I diritti umani come valore fondamentale per la dignità della persona, i percorsi di costruzione della mondialità come orientamento etico, la società globale e interculturale, l’immigrazione e i minori non accompagnati, la scarsità e lo sfruttamento delle risorse e gli squilibri nel rapporto Nord-Sud e, ancora, il fenomeno della tratta dei minori e l’impatto devastante dell’Aids sui bambini sono prioritari argomenti che verranno approfonditi nel corso, che abbraccerà inoltre le tematiche delle politiche sociali e delle azioni positive rivolte ai minori.
 Sono previste attività facoltative collaterali. Rivolgersi alla sede di via Duca degli Abruzzi 3 (tel. 079-27 89 81; fax 079-98 04 55), dalle 9,30 alle 13 e dalle 16 alle 19, o fare riferimento all’e-mail unicefsassari@yahoo.it, per informazioni. (m.d.)
 
 
 

Questionario e social

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