Venerdì 26 ottobre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 ottobre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 13 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda, La Nuova Sardegna e altravoce.net  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 25
Studenti - Soru ha emanato il decreto
Ersu, Christian Solinas confermato presidente
 
Dopo oltre sei mesi di commissariamento l’Ersu ha di nuovo un presidente e un consiglio d’amministrazione. Il governatore Renato Soru ha emanato il decreto che conferma Christian Solinas, e nomina altri quattro consiglieri, due in rappresentanza della Regione e due eletti dagli studenti e dai docenti.
Soru mette così la parola fine a un lungo periodo di instabilità e di polemiche con le proteste degli studenti e dei professori che ad aprile avevano scelto, con regolari votazioni, i loro rappresentanti, Paolo Pirino (per gli studenti, al posto di Matteo Murgia) e Giancarlo Nonnoi (per i docenti), confermato dopo la precedente consiliatura. Anche il consiglio regionale, a maggio, aveva fatto la sua parte indicando i due nomi, uno per la maggioranza di centrosinistra (Roberto Murru, coordinatore cittadino della Margherita, entrato al posto di Sabina Contu, stesso partito) e uno per la minoranza (Andrea Biancareddu, ex consigliere regionale Udc, in sostituzione di Gianni Mulas indicato nello scorso consiglio d’amministrazione da Forza Italia). Poi la lunga attesa per la decisione del governatore Soru nella scelta del presidente. «Una situazione inaccettabile», avevano attaccato più volte Pirino e Nonnoi. Andrea Marrone, rappresentante nel cda dell’Università, avevano chiesto di sbloccare la situazione di stallo e permettere agli studenti di essere rappresentati nell’ente per il diritto allo studio. In quell’occasione Soru aveva fatto sapere che in due settimane sarebbe stato nominato il presidente dell’Ersu. Parola mantenuta: mercoledì è arrivato il tanto atteso decreto che interrompe il commissariamento dell’Ersu, sotto il controllo dell’ex presidente Solinas, di area Uds, nominato presidente nella passata legislatura sotto il governo del centrodestra. (m.v.)
 
2 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia Pagina 19
università «Chiediamo una deroga»
Chiusura dei corsi, studenti nuoresi sul piede di guerra
 
Gli studenti universitari nuoresi non ci stanno e vogliono vederci chiaro dopo la decisione della facoltà di Scienze politiche di Cagliari di chiudere i corsi di Scienze dell’amministrazione e Scienze sociali di Nuoro, in applicazione del decreto Mussi che prevede il taglio delle sedi con meno di nove cattedre. Mercoledì i ragazzi si sono riuniti in assemblea per affrontare il problema, decisi a non rimanere fermi a guardare mentre i corsi vengono disattivati, supportati dai colleghi di Scienze ambientali e forestali. All’incontro ha partecipato anche il presidente del Consorzio universitario Sergio Russo, che ha ribadito l’impegno per far sì che i corsi restino a Nuoro, ma allo stesso tempo ha spiegato che è necessario diversificarli rispetto a quelli cagliaritani puntando soprattutto sulla qualità e l’eccellenza.
«Abbiamo deciso di convocare l’assemblea per chiarirci le idee ed evitare che circolassero informazioni sbagliate», spiegano i rappresentanti degli studenti Sara Mattu, Laura Piras e Massimo Pusceddu. «La decisione di chiudere i corsi è assurda - protestano - molti di noi non hanno le possibilità economiche per poterli frequentare a Cagliari e significherebbe dover abbandonare gli studi». Le preoccupazioni degli studenti non riguardano solo l’aspetto economico e personale. «Se il polo nuorese venisse chiuso - dicono - ne pagherebbe tutto il territorio, che senza università non potrà mai progredire. Significherebbe tornare indietro di vent’anni». Poi proseguono: «Il solo modo per contrastare il decreto Mussi - affermano - è che il Governo riconosca le specificità del territorio e consenta di operare in deroga alla norma».
E proprio su questo c’è da registrare l’intervento dei consiglieri regionali Giuseppe Luigi Cucca e Franco Sabatini. I due esponenti della Margherita hanno presentato un’interrogazione urgente, nella quale, dopo aver preso atto che «gli impegni assunti per garantire alle zone interne un equo sviluppo economico e culturale non hanno trovato sino a oggi adeguata risposta», chiedono al presidente della Regione Renato Soru e all’assessore Maria Antonietta Mongiu «quali misure la Giunta intenda adottare presso il Ministro per l’Università al fine di impedire che al Consorzio universitario di Nuoro si applichino le disposizioni del Decreto ministeriale e se, e in che modo, intenda intervenire a sostegno della protesta degli studenti nuoresi e delle sue istituzioni, a difesa della libertà allo studio universitario, la cultura e la ricerca».
Francesco Cabras
 
3 – L’Unione Sarda
Iglesias Pagina 27
Il Parco geominerario allestirà un grande museo delle Scienze della terra nell’ex direzione mineraria della miniera di San Giovanni
Un museo per viaggiare nel passato
La storia della Terra raccontata con i fossili del Sulcis
Nella direzione mineraria di S. Giovanni i trilobiti che vissero 500 milioni di anni fa
Sarà uno straordinario percorso scientifico, fra testimonianze geologiche e paleontologiche che coinvolgeranno il visitatore in un viaggio nel tempo fino all’alba della vita sulla Terra
 
IL PROGETTO Il Museo di Scienze della Terra che il Parco geominerario ha in progetto di allestire alle porte di Iglesias, nella palazzina che fu la direzione della miniera di San Giovanni, ospiterà con ogni probabilità anche i fossili più antichi del mondo: quei trilobiti che da più di un secolo studiosi, appassionati e, purtroppo, trafficanti di ogni nazione, vengono a ricercare nell’Iglesiente per poi trasportarli oltremare, dove oggi impreziosiscono le teche di musei e collezioni private sparse per i cinque continenti.
LE TESTIMONIANZE Sono davvero poche le terre al mondo che possono vantare una storia di 570 milioni di anni. Una di queste è proprio l’Iglesiente, territorio che conserva ancora nei suoi strati più antichi testimonianze uniche della vita che animava i mari primordiali di una remotissima era, il Cambriano. Tra gli scisti e i calcari di Canal Grande, Cabitza, della valle del Rio San Giorgio e di varie altre aree intorno al capoluogo minerario, sono stati scoperti innumerevoli fossili di almeno 15 specie di trilobiti, alcune delle quali rarissime e risalenti a più di 500 milioni di anni fa, che portano nomi come Iglesiella ichnusae o Nebidella. Peccato che nel tempo i reperti più significativi rinvenuti in zona (come appunto i trilobiti del Cambiano inferiore) siano stati portati altrove per venire studiati, esposti, valorizzati, senza mai più fare ritorno. «La presenza del Museo a Iglesias - afferma il commissario del Parco geominerario Giampiero Pinna - ci metterebbe in condizione di aprire una strada al rientro del nostro immenso patrimonio paleontologico sparso per l’Italia e l’Europa, in particolare di quelle collezioni messe insieme in lunghi anni di ricerca da scienziati come Franco Rasetti, che qui ha raccolto un gran numero di esemplari unici, attualmente custoditi a Roma presso il Servizio geologico nazionale».
I GIACIMENTI Ma l’operazione di recupero degli inestimabili tesori restituiti dalle rocce iglesienti non potrà non accompagnarsi a radicali interventi di tutela dei numerosi giacimenti del territorio che li preservino dalle razzie dei trafficanti, la cui attività sembra essere ripresa, incentivata anche dai poco controllabili mercati clandestini on line. «Un problema - sostiene Gianluigi Pillola, docente universitario e ricercatore presso l’Istituto di Scienze della Terra dell’Università di Cagliari - è che la legislazione in vigore tutela ogni genere di affioramento, senza prevedere una disciplina specifica per i luoghi di maggior interesse scientifico. In questo modo la normativa risulta piuttosto dispersiva e difficilmente applicabile». Anche perché, dovendo vincolare ogni possibile giacimento di fossili, probabilmente l’intero territorio sardo ricadrebbe nelle restrizioni previste da tali vincoli. Per Giampiero Pinna «il Parco ha gli strumenti per intervenire anche nella battaglia contro le asportazioni non autorizzate e nel recupero di quanto è stato messo in commercio illegalmente, e senz’altro ne farà uso». Senza trascurare una fondamentale opera di prevenzione: «abbiamo già individuato alcuni siti di particolare importanza - continua il commissario del Parco - e ci apprestiamo richiedere l’affidamento di intere aree, come ad esempio l’insenatura di Canal Grande, tra Nebida e Cala Domestica, con l’intento di dichiararla monumento naturale, e sottoporla così a severe norme di tutela».
Paolo Mocci
 
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
Un lavoro dopo la laurea
 
Oggi alle 16, nell’auditorium B di Scienze politiche (via San Giorgio 12) è in programma l’info day sul programma FIxO (Formazione e Innovazione per l’Occupazione), promosso dall’ateneo con il ministero del Lavoro. Saranno presentate le iniziative create per aiutare i laureati a trovare lavoro.
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
A Sa Duchessa per “Liberare la ragione”
 
Oggi pomeriggio alle ore 18 nell’Aula Magna del Corpo aggiunto della Facoltà di Lettere, a Sa Duchessa a Cagliari, si svolgerà il convegno dal titolo “Liberiamo la ragione”. Relatore sarà il filosofo Gianfranco Dalmasso, docente dell’Università di Bergamo. Introdurrà l’incontro il professor Felice Nuvoli, docente della Facoltà di Scienze della Formazione.

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Cagliari
IL VERTICE 
Lauree a Monteponi, stasera rettore e assessore definiranno i fondi per l’università iglesiente 
 
 IGLESIAS. Si terrà questo pomeriggio a Cagliari un incontro all’assessorato alla pubblica istruzione con l’assessore regionale Maria Antonietta Mongiu, i rettori delle due università e i sindaci dei centri università, sul mantenimento dei corsi nei diversi territori della Sardegna, tra cui anche quelli gemmati da Cagliari che si tengono a Monteponi. La discussione di oggi serve a fornire da parte dei presidi le notizie sulla produttività dei corsi, sul loro radicamento e sulle ricadute nel territorio. Secondo fonti dell’assessorato alla pubblica istruzione i fondi per Monteponi non sono in discussione, così come non corre rischi il trasferimento nell’ex Miniera dela sede di Sardegna Ricerche. Del resto il corso di laurea di scienza dei materiali ha sinora dato buoni risultati, attivando anche quel circuito virtuoso con le imprese del territorio. Del resto il corso di Monteponi, come ha ricordato la presidente Anna Musina, «è uno dei pochissimi corsi di laurea, in campo nazionale ad avere una certificazione di qualità ISO e ad avere laureato oltre 120 studenti provenienti da tutte le parti della Sardegna e gli stessi hanno svolto, in gran parte, il tirocinio fuori dall’isola e all’estero.
 Il monitoraggio del corso ha confermato che il 70 per cento dei laureati ha trovato occupazione stabile in attività lavorative pertinenti al titolo di studio conseguito». A Monteponi sono stati organizzati convegni di rilevanza internazionale. Oggi dalla Regione e dall’Università dovrebbe arrivare la conferma ahce l’intero corso di studi di scienze della terra si trasferirà a Iglesias.
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 14 - Nuoro
Sfornati ventuno fotografi della natura 
Il corso degli esperti Ruju e Brotzu finisce con la consegna dei diplomi 
 
PERDASDEFOGU. Con la consegna di ventuno attestati ad altrettanti soddisfatti corsisti, nel “paese con le stellette” si è concluso il corso d fotografia naturalistica organizzato dal Gruppo grotte Ogliastra.
 Il corso è stato tenuto da due dei massimi fotografi professionisti dell’isola: i nuoresi Domenico Ruiu e Renato Brotzu.
 «La cerimonia finale - afferma il presidente del locale Gruppo grotte Ogliastra, Luigi Prasciolu - si è svolta nella biblioteca “Daniela Lai” alla presenza del primo cittadino foghesino Walter Mura, dell’assessore provinciale all’Ambiente, Luigi Lai, e dell’assessore comunale alla Cultura, Virginia Marci. Prima della consegna degli attestati, sono state proiettate alcune delle splendide fotografie realizzate in particolare nella stupefacente diaclasi di “Is Tapparas” all’interno del parco naturalistico di Bruncu Santoru. E ancora, la cascata di porfidi di Perdosu, alcune zone dei Tacchi, la zona di Monte Corongiu e altri angoli dinincomparabile bellezza naturalistica».
 La serata è stata condotta da una delle collaboratrici del Gruppo grotte, Milena Carta, laureata in Scienze ambientali, che ha parlato del vasto patrimonio ambientale del territorio ogliastrino e di Perdasdefogu nel particolare: «Ma soprattutto, occorre utilizzare le giuste competenze pr la valorizzazione dell’ambiente».
 E ancora il presidente del Gruppo grotte Ogliastra, Luigi Prasciolu, ha annunciato che il corso di fotografia naturaslitica verrà replicato nella primavera 2008, visto che questa non è stato possibile esaudire le numerose richieste giunte da tutte le zone della Sardegna: «Noi continuiamo a gestire la terza zona del catasto regionale e realizziamo corsi di speleologia per appassionati, per le scuole e viste guidate a docenti e studenti universitari spagnoli, tedeschi, inglesi e francesi. L’ambiente può essere davvero la molla per un nuovo modello di sviluppo delle zone interne».
 I due fotografi Domenico Ruiu e Renato Brotzu, hanno esaltato la bellezza del patrimonio geologico, botanico e biologico del territorio foghesino. Un capitolo del nuovo libro di Ruiu sarà dedicato proprio all’area territoriale foghesina.
L.Cu. 
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
IL PROGRAMMA FIX0 A SCIENZE POLITICHE 
Per un lavoro di qualità 
 
CAGLIARI. Conseguire il titolo di studio e trovare in poco tempo un lavoro di qualità: è l’obiettivo del programma FixO che sarà presentato questa mattina all’auditorium B di Scienze politiche. L’iniziativa è dell’Ateneo di Cagliari che ha promosso un incontro con i giovani laureati per presentare tutte le opportunità a loro disposizione per aiutarli nella ricerca di un’occupazione. Al programma hanno già aderito sessanta università.
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
GLI STUDI SULLA TECNOLOGIA SHS 
Premio a Mosca per Cao 
 
CAGLIARI. Dal 22 al 24 ottobre si è tenuta a Chernogolovka, vicino a Mosca, la conferenza internazionale sugli aspetti storici della tecnologia Shs (Self-propagating High-temparature Synthesis) nei diversi paesi del mondo. Il professor Giacomo Cao, dell’Università di Cagliari, ha ricevuto una medaglia per il suo contributo alla ricerca e allo sviluppo internazionale nel settore ed è stato inserito nel volume «I Leader dell’Shs nel mondo».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 3 - Cagliari
CORSO DI ORIENTAMENTO PER LAUREATI 
Competenze trasversali 
 
CAGLIARI. «Saperi aggiuntivi e competenze trasversali». Questo il corso di orientamento per laureati attivato dall’Università. Programmate cinque edizioni che si terranno dal 12 novembre al 14 dicembre. Il corso durerà cinque giorni per complessive 20 ore dedicate a didattica, laboratori ed esercitazioni su competenze lavorative, autodiagnosi, comunicazione, dinamiche di gruppo. LA scedenza per la presentazione delle domande è il 6 novembre. Info e bando su www.unica.it.
 
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
OGGI ALL’ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI 
Manager a confronto su innovazione e prospettive 
 
 SASSARI. “Professione Manager - Competenze per sfidare l’innovazione: testimonianze a confronto, prospettive e scenari futuri” è questo il titolo della conferenza finale che si tiene oggi alle ore 10 nella sede dell’Associazione industriali del Nord Sardegna a Villa Mimosa. La conferenza rappresenta l’evento finale di un piano formativo promosso dalla Confindustria del Nord Sardegna e da Fondirgenti-Federmanager, e realizzato dal Consorzio Edugov e dalla Società Rso. Il progetto che ha preso il via lo scorso aprile ha visto la partecipazione di 30 dirigenti di imprese del nord Sardegna impegnati in un percorso formativo volto al consolidamento e allo sviluppo delle “competenze chiave” richieste dal mercato ai manager delle moderne organizzazioni. Realizzato con approcci e metodologie innovative si è sviluppato attraverso un mix di interventi integrati sia di tipo seminariale che esperienziale (outdoor training), affrontando i temi legati allo sviluppo del pensiero strategico, della leadership, problem solving, gestione delle risorse umane e comunicazione efficace.
 Il piano formativo è stato finanziato da Fondirigenti, classificandosi 2º su 54 progetti presentati sul bando nazionale.
 Nel corso della conferenza verranno illustrati i risultati delle attività formative realizzate nello sviluppo del progetto; si approfondiranno i temi legati al ruolo della classe dirigente italiana, con testimonianze a confronto di manager europei e in particolare verranno presentati dal rettore della Luiss Massimo Egidi i risultati del Rapporto 2007 sulla classe dirigente italiana. Al termine dell’incontro, coordinato dai presidenti del Gruppo Giovani locale e regionale, Pietro Rau e Giuseppe Mele, si analizzeranno prospettive e scenari futuri del ruolo manageriale, con interventi di autorevoli esperti del mondo accademico e di società multinazionali.
 In programma anche gli interventi di Pietro Fiorentino, direttore generale Fondirigenti, Carlo Carboni, università Luiss Guido CARLI, Valeria Arancio, rappresentante Rso, Tiziano Cabizzosu, Consorzio Edugov, Gian-Louis Michelet, Itc West, Sandro Saccoccio, wokita spa, Marco Vannini, Università di Sassari, Filippo Abramo, past president Federazione europea Eapm, Alessia Vecchio, direttore generale Rso Francia.
 Le conclusioni sono affidate a Carlo Poledrini, presidente Federmanager Sardegna e Giuseppe Mele, presidente Gruppo Giovani Confindustria Sardegna.
 
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 40 - Nazionale
Soldi alle università sarde, ma Nuoro non c’è 
Due consiglieri regionali chiedono a Soru di intervenire contro la soppressione di due corsi 
Ancora vuote le casse dell’ateneo barbaricino. Cucca e Sabatini: impegni da mantenere 
 
 NUORO. Dopo il colpo dei due corsi soppressi, arriva l’altra mazzata: la Regione eroga i finanzimenti per le due università sarde, ma per Nuoro non c’è ancora nulla. Il quadro precipita e la protesta sale. Due consiglieri regionali, Cucca e Sabatini, chiedono a Soru di fermare il ministro, mentre Sergio Russo oggi incontra Mongiu.
 La situazione è di stallo. Partono i finanziamenti per le università di Cagliari e Sassari, ma Nuoro resta a bocca asciutta. Scatta così la mobilitazione: gli studenti si riuniscono in assemblea, il presidente Sergio Russo chiede un vertice all’assessore Mongiu, e due consiglieri regionali scrivono una interrogazione di fuoco contro la soppressione dei corsi triennali di Scienze dell’Amministrazione e di Scienze del Servizio Sociale e chiedono con forza che la Regione fermi i criteri del ministro.
 Giuseppe Luigi Cucca e Franco Sabatini della Margherita denunciano prima di tutto il fatto che il Consiglio di facoltà di Scienze Politiche di Cagliari ha deciso di «concentrare i propri corsi solo sull’ateneo del capoluogo sardo» con la conseguente «chiusura dei nuovi corsi triennali di Scienze dell’amministrazione e Scienze del Servizio sociale della università di Nuoro» sulla base del decreto del ministro Mussi, che prevede la «mancata attivazione» dei corsi di laurea, che non possono disporre di almeno nove docenti titolari. I due consiglieri ricordano poi che il Consorzio universitario nuorese fu varato come un «Consorzio amministrativo» fra Provincia e Comune di Nuoro e venne formalmente costituito con Dpgr n. 11 del 13/11/90 a sottolineare un «forte impegno unitario». Detto questo evidenziano anche che con la doppia convenzione del 1992 il Consorzio e l’Università di Cagliari, grazie all’impegno anche finanziario sostenuto dalla Provincia di Nuoro, aveva avviato nel capoluogo barbaricino «l’attività di una sezione staccata della Scuola per assistenza sociale con 30 studenti, trasformata poi in diploma Universitario in Servizio Sociale con un considerevole aumento degli allievi». Così anche per il corso di esperto di Pubblica amministrazione e Governo locale che venne convertito in diploma Universitario. Cucca e Sabatini quindi si dicono preoccupati perchè la soppressione dei corsi sta provocando un allarme generale con la paura che l’attuazione del decreto ministeriale da parte dell’ateneo cagliaritano cancelli gli «impegni costitutivi» del Consorzio universitario»: impegni che prevedevano la creazione a Nuoro di 13 cattedre autonome fondamentali. Detto questo, e di fronte alle novità ministeriali che fissano indici per una razionalizzazione e concentrazione di corsi universitari solo a Cagliari, osservano che questi indici: «non devono trovare applicazione in Sardegna, per la sua peculiarità geografica, lo spopolamento, e l’isolamento delle sue zone interne. Ma anche perchè, nonostante gli impegni per la Sardegna centrale, che non hanno trovato risposte, oggi la provincia di Nuoro subisce un «duro attacco» che cancella: uffici regionali, banche e scuole, uffici postali, caserme e presidi territoriali, minando le capacità di sopravvivenza dei servizi pubblici essenziali e originando una situazione di disagio intollerabile.
 Per tutte queste ragioni i due consiglieri chiedono a Soru e Mongiu di sapere: quali misure intendano adottare presso il ministro al fine di impedire che al Consorzio universitario di Nuoro si applichino le disposizioni del decreto, e se, e in che modo, intendano intervenire a sostegno della protesta degli studenti e delle istituzioni, a difesa della libertà e del diritto allo studio universitario nella Sardegna centrale.
 Una prima risposta, forse, verrà oggi dall’incontro tra Sergio Russo e l’assessore regionale Mongiu.
 
Pagina 40 - Nazionale
Gli studenti: «Situazione drammatica» 
Duecento in assemblea con il presidente del consorzio universitario 
 
NUORO. Erano quasi duecento gli studenti che mercoledì hanno partecipato, in via Salaris a un’assemblea per denunciare la drammatica situazione dell’università nuorese: due corsi a rischio chiusura (Scienze dell’amministrazione e Scienze sociali che dipendono dalla facoltà di Scienze politiche di Cagliari); un altro, quello di Scienze forestali (che dipende da Sassari) per ora salvo, ma che risentirà del ridimensionamento del sistema universitario nuorese. Gli studenti, senza distinzione di corsi di laurea, hanno voluto sentire dalla viva voce del presidente del consorzio universitario Sergio Russo cosa si sta facendo per scongiurare la chiusura dei corsi anche perché le notizie che arrivano da Cagliari fanno pensare al peggio. A Russo gli studenti hanno mostrato una comunicazione fatta la settimana scorsa dal preside di Scienze politiche Raffaele Paci al consiglio di facoltà in cui, alla luce del documento del Consiglio nazionale per la valutazione del sistema universitario, si annuncia una razionalizzazione dei corsi e si propone la soppressione di quelli nuoresi.. Russo, che è rimasto inizialmente sorpreso della comunicazione di Paci e si è riservato di parlarne con il rettore di Cagliari Pasquale Mistretta, ha preso atto delle istanze degli studenti, fatto il punto dello situazione e preso l’impegno di informare l’assemblea sui risultati degli incontri col rettore e l’assessore regionale alla pubblica istruzione Maria Antonietta Mongiu. Tra le tante domande rivolte a Russo una ha riguardato il piano di sviluppo dell’università nuorese. «Non credo che possiamo avere un’università autonoma, l’abbiamo già detto, perchè non ci sono le condizioni ministeriali - ha precisato Russo. Non credo nemmeno che possiamo pensare che il futuro sia la replica del presente che è una via di mezzo insoddisfacente che non corrisponde al progetto originario, non risponde del tutto alle aspettative degli studenti e alle esigenze del territorio che si aspetta dall’università un impulso vitale che in queste condizioni non è in grado di dare». Secondo Russo se non si vuole fare la replica di Cagliari e Sassari a Nuoro bisogna creare un centro di eccellenza in grado di dare agli studenti che scelgono di frequentare le facoltà base esistenti nei due atenei un qualcosa in più in termini di docenti, logistica e servizi. L’esito dell’incontro con Russo ha parzialmente soddisfatto gli studenti. «Sono problematiche che devono essere affrontate a diversi livelli e che riguardano i fattori economici e normativi del decreto Mussi che richiede requisiti che noi non abbiamo per continuare i corsi -hanno detto gli studenti. Siamo convinti che la volontà delle istituzioni prevarrà su ogni problema e siamo qui per impegnarci e dare il nostro piccolo contributo». In attesa di risposte gli studenti non smobilitano e chiamano a raccolta tutte le forze politiche, sociali ed economiche: in gioco c’è il futuro dell’Università nuorese.
 
Pagina 40 - Nazionale
Oggi vertice Russo-Mongiu 
 
NUORO. Casse desolatamente vuote e con la doppia aggravante dei corsi soppressi e di tutti gli altri messi a rischio. Dopo l’assemblea con gli studenti il presidente dell’università nuorese, Sergio Russo, ha deciso di partire con la massima urgenza a Cagliari per un incontro in Regione con l’assessore della Pubblica istruzione, Maria Antonietta Mongiu. Nel vertice saranno affrontati tutti i problemi dell’università nuorese: da quelli finanziari più diretti ai due corsi soppressi alle nuove direttive ministeriali che minacciano l’ateneo.
 
1 – altravoce.net
Fondi in arrivo per scuola e università,
sì al piano triennale per lo sport
piano strategico per la ricerca in Sardegna
Dalla ricerca all’edilizia scolastica e abitativa sino all’Università, dai patronati sociali al piano triennale per lo sport. Se il Consiglio regionale ha accusato il vuoto pneumatico causato dalle campagne elettorali per il Partito democratico e il referendum, la Giunta riparte e macina delibere: ventidue nella sola seduta di ieri.
Fra le più importanti c’è quella sul piano triennale 2007-2009 per l’edilizia scolastica, con uno stanziamento di quasi 30 milioni di euro tra contributi statali, regionali e degli enti locali. Alle Province saranno trasferiti poco meno di 2 milioni e mezzo di euro nel 2007, mentre per gli anni successivi sono previsti 3 milioni 800mila euro. Per i Comuni, invece, sono stanziati 10 milioni. I fondi saranno destinati alla messa in sicurezza e all’adeguamento degli edifici che ospitano scuole di secondo grado, su proposta dell’assessore Maria Antonietta Mongiu già approvata dalla Direzione regionale della scuola. Già nella prossima finanziaria, poi, saranno inseriti nuovi finanziamenti.
Oltre 13 milioni e mezzo di euro sono destinati al fondo “Interventi regionali per l’Università” La fetta maggiore (quasi 8,5 milioni) spetta all’Ateneo di Cagliari, mentre la parte restante è tutta destinata a Sassari. L’obiettivo, in questo caso, è l’internazionalizzazione delle università come strumento per qualificare e ampliare l’offerta didattica. Per la prima volta è previsto un fondo, di un milione 200mila euro, per richiamare in Sardegna docenti di fama internazionale. Tra i visiting professor sarà data priorità ai docenti sardi che lavorano in facoltà italiane e straniere.
Approvato il piano strategico e il programma annuale 2007 di “Sardegna Ricerche”, l’ente regionale che ha l’obiettivo di accelerare la crescita del sistema economico regionale attraverso la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione. Lo scopo generale prevede che la ricerca scientifica, l’innovazione e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione siano ulteriormente potenziate in una logica di interazione sistematica tra pubblica amministrazione, Università e imprese che diventi un motore di sviluppo per l’economia e l’occupazione. All’interno di questa strategia, il programma di attività di Sardegna Ricerche per il 2007 si articola nella gestione e nello sviluppo del parco tecnologico; nelle azioni territoriali innovative e in quelle di sistema; nella ricerca e nello sviluppo per le imprese e il territorio; nell’assistenza alle strutture dell’amministrazione regionale.
Su proposta dell’assessore al lavoro Romina Congera, i patronati sociali che operano in Sardegna potranno usufruire di 459mila euro di contributi regionali per le attività di assistenza ai lavoratori. Il 70 per cento delle risorse sarà assegnato ai patronati in funzione dell’attività svolta nell’anno precedente, il 15 per cento in base al rapporto tra l’attività svolta e il personale impiegato. Il restante 15 per cento sarà ripartito tra quelli che hanno istituito la sede regionale di coordinamento.
Via libera definitivo anche per il piano triennale 2007-2009 dello sport, già approvato dai rappresentanti regionali del Coni, delle Province, dei Comuni e dagli operatori del settore. Con la Finanziaria regionale 2007 sono stati stanziati 21 milioni di euro per la realizzazione dei nuovi palazzetti dello sport a Cagliari, Nuoro e Oristano. Il prossimo obiettivo è la concertazione che in passato è spesso mancata, in modo da evitare l’eccessiva frammentazione e la dispersione degli interventi: una risposta condivisa dal Consiglio regionale alla carenza di strutture e alla crescita dei bacini di utenza.
Infine l’edilizia residenziale: via libera per 146 nuovi alloggi divisi fra Carbonia (66) e Tortolì (80, nella frazione di Arbatax). Autorizzata dalla Regione, in linea con le norme previste nel Piano paesaggistico, la costruzione dei nuovi alloggi rientra nel programma per l’edilizia residenziale “20mila abitazioni in affitto”.  (red)
 
 
 
 

Questionario e social

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