Martedì 6 febbraio 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 febbraio 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 9 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Lavoro oggi Pagina 34
SPECIALIZZAZIONE
Titoli professionali per la nautica da diporto con un master a Cagliari
Navigare in vacanza
Nascono gli esperti in turismo diportistico
Il mare è da sempre una fonte inesauribile di attività legate al turismo e di sostentamento per la Sardegna, ma oggi non è soltanto questo. Per chi lo sa sfruttare appieno può infatti diventare anche un'interessante opportunità di lavoro nonché fonte di guadagno. Ma quali sono nello specifico le professionalità che si possono apprendere e quali le prospettive di occupazione? E, soprattutto, come accedervi? Innanzitutto, il settore di riferimento che funge da volano ai nuovi scenari lavorativi è quello della nautica da diporto. È da questo settore che bisogna partire per dare una risposta ai possibili quesiti sull'argomento. Appare superfluo ricordare l'importanza della nautica da diporto in una regione turistica come la Sardegna, ma è necessario sottolineare come questo settore sia diventato proprio negli ultimi anni uno degli elementi portanti dell'economia nazionale e internazionale. Titoli Fatta questa premessa, la risposta a che tipo di professionalità serva per questo settore viene data addirittura dal ministero delle Infrastrutture che con il decreto del 10 maggio 2005 disciplina e istituisce i titoli professionali del diporto. Oltre a quelli tradizionali spiccano, appunto, quelli legati alle nuove attività professionali nautiche, tra cui le figure preposte ai servizi di coperta e di macchina in tutta l'estensione delle competenze e delle specializzazioni previste come quelle di allievo ufficiale di navigazione, ufficiale di navigazione, capitano e comandante del diporto, specializzazione vela, allievo ufficiale di macchina, ufficiale di macchina, capitano di macchina e direttore di macchina del diporto. A ogni figura professionale citata occorre aggiungere la denominazione "del diporto" per meglio distinguerla da quelle ufficiali che riguardano la marina mercantile. Specializzazioni Oggi, inoltre, è possibile potenziare tutte queste professioni con una specializzazione ulteriore, frequentando master finalizzati all'acquisizione di competenze giuridiche e organizzative dirette al governo del processo di crescita e d'internazionalizzazione che sta vivendo l'impresa cantieristica nautica così da diventare esperti giuridici del commercio e dell'utilizzazione delle unità da diporto, conseguendo professionalità elevate nella gestione della portualità turistica e nella promozione del turismo diportistico. Questo è l'obiettivo dell'Università di Cagliari che per l'anno accademico 2006-2007 propone proprio quello dal titolo "Internazionalizzazione della nautica da diporto e turismo diportistico", accanto ai più classici master di secondo livello in medicina dell'alcolismo e delle tossicodipendenze, psicologia giuridica e criminologia e, per finire, approcci interdisciplinari nella didattica del sardo. Occupazione L'attività formativa proposta dall'Ateneo cagliaritano, intende, infatti, mettere a disposizione una specializzazione ai laureati dell'isola interessati a scoprire tutti i "benefici occupazionali" che la nautica da diporto offre, soprattutto, in seguito alla sua ascesa su scala internazionale. L'attività formativa è stata attivata su proposta della Facoltà di giurisprudenza, ha la durata di un anno accademico e si articola in 1.500 ore di lezione, per complessivi 60 crediti formativi universitari. Il corso, che avrà sede nel Dipartimento di scienze giuridiche, è rivolto a giovani laureati, a operatori professionali e dipendenti della pubblica amministrazione che intendano acquisire un'alta formazione nel settore della nautica da diporto. Insomma, una carta in più quella offerta dalla nautica da diporto che potrà consentire ai giovani laureati nell'isola la possibilità di trovare un'occupazione nuova di zecca in un settore in continua espansione che ha bisogno di professionisti capaci e disponibili. Una nuova porta che si spalanca, soprattutto, davanti a quei giovani sardi, e sono tantissimi, che non hanno trovato ancora lavoro.
Alessia Corbu
 
Lavoro oggi Pagina 34
Corso
La facoltà di giurisprudenza cagliaritana ha l'obiettivo di creare professionisti in gestione di attività legate al mare
Porti turistici e promozione della nautica
Esperti giuridici nel commercio e nell'utilizzazione delle unità da diporto, che diventano professionalità elevate nella gestione della portualità turistica e nella promozione del turismo diportistico. Questo l'obiettivo dell'Università di Cagliari che per l'anno accademico 2006/2007 ha istituito un master. Qui di seguito i dettagli su requisiti e modalità d'iscrizione. RequisitiPossono partecipare i laureati in economia, giurisprudenza e scienze politiche. Il corso è articolato in moduli formativi teorici, seminari pratici, attività di formazione professionale e nell'elaborazione individuale delle conoscenze acquisite. I moduli formativi e i seminari comprendono una parte generale propedeutica alla fruizione del corso, un modulo di formazione giuridica e una parte economica diretta alla formazione di competenze in materia di gestione dell'azienda nautica. Le competenze professionali saranno acquisite con uno stage in un'azienda. Tra le materie trattate: l'organizzazione del diportismo e il turismo nautico, inglese giuridico; il sistema normativo e la contrattualistica della navigazione da diporto, la disciplina della costruzione, vendita ed esportazione delle unità da diporto, la responsabilità e la tutela del produttore di unità da diporto, i porti turistici e l'uso del demanio per finalità turistico-nautiche, l'economia dell'azienda nautica, la programmazione e il controllo della gestione portuale. Alla fine del corso verrà rilasciato il titolo di master di secondo livello in "Internazionalizzazione della nautica da diporto e turismo diportistico". IscrizioniÈ possibile iscriversi on-line nel sito www.unica.it, sezione servizi on-line entro mercoledì 28 febbraio 2007. Il candidato, al termine della procedura on-line dovrà stampare una ricevuta a riprova dell'avvenuta presentazione della domanda. È possibile, inoltre, consegnare le domande a mano agli sportelli dell'ufficio Post Lauream, Cittadella universitaria di Monserrato, S.S. 554, bivio per Sestu, o spedirla per posta raccomandata con ricevuta di ritorno a: Università di Cagliari, Ufficio Post Lauream, via Università 40, 09124 Cagliari. In caso di un numero eccedente di domande sarà effettuata una selezione consistente in un colloquio riguardante le attitudini e le motivazioni alla fruizione del corso. Saranno valutati il curriculum e le attività scientifiche e professionali del candidato e la conoscenza dell'inglese. Il master ha un costo di 3.000 euro. InformazioniIl bando è disponibile sul sito www.unica.it. Per informazioni sulla didattica del corso è possibile contattare il 331.6343180 o scrivere a masternautica@unica.it. (al. co.)
 
2 – L’Unione Sarda
Lavoro oggi Pagina 35
Inserimento Iniziativa in via sperimentale dell'Università di Sassari e del Banco di Sardegna
Prestiti d'onore a 160 studenti
L'Università di Sassari e l'Ente regionale per il diritto allo studio di Sassari (Ersu), con il Banco di Sardegna, offrono 160 prestiti d'onore agli studenti dell'Ateneo sassarese. I prestiti sono, in via sperimentale, per l'anno accademico 2006/2007. FINANZIAMENTII prestiti d'onore, erogabili annualmente, saranno ripartiti tra le Facoltà sassaresi nel seguente modo: quattro contributi ad Architettura, venti ad Agraria, otto a Farmacia, sei a Economia, nove a Giurisprudenza, nove a Lettere e Filosofia, quattro a Lingue e Letterature straniere, diciassette a Medicina e Chirurgia, otto a Medicina veterinaria, venti a Scienze matematiche, fisiche e naturali, cinque a Scienze politiche. Saranno inoltre destinati altri cinquanta finanziamenti per studi post lauream, di cui tre per dottorati di area umanistica, nove per dottorati di area scientifica, ventidue per scuole di specializzazione dell'area medica, dodici per altre scuole di specializzazione, e quattro per Master. importoL'ammontare del finanziamento è di 5000 euro annui sino a un massimo di tre anni e con un importo massimo concedibile di 15.000 euro. Tra il conseguimento del titolo e l'inizio della restituzione del prestito, al beneficiario sarà concesso un anno di tempo per l'inserimento nel mondo del lavoro ("grazia"). Allo scadere del periodo di "grazia", lo studente inizierà a restituire il prestito. La durata massima del rimborso è fissata in otto anni successivi a quello di "grazia". Il proseguimento del prestito sarà subordinato al mantenimento dei requisiti di credito stabiliti, alla sussistenza dei fondi necessari e al rinnovo della richiesta da parte degli interessati. REQUISITIPossono partecipare gli studenti regolarmente iscritti, nell'anno accademico 2006/2007, ai corsi di laurea specialistica e alle scuole di specializzazione, ai corsi di laurea triennale, ai corsi di laurea del vecchio ordinamento, dottorati di ricerca e master universitari e che siano in possesso dei requisiti di merito specificati nel bando. DOMANDELe domande devono essere inviate, esclusivamente per posta raccomandata con avviso di ricevimento, all'Ersu Sassari, via Carbonazzi 10, 07100 Sassari. Maggiori informazioni e la modulistica sono reperibili snel sito dell'Ersu www.ersusassari.it alla voce bandi, prestiti d'onore o direttamente all'Ufficio "Attività culturali" dell'Ersu, telefono 079.258410.
Renata Fadda
 
3 – L’Unione Sarda
Cultura Pagina 18
"Fisica on line", per imparare meglio
Rendere l'apprendimento più attraente. È la filosofia che guida i sistemi di istruzione e formazione europei nella lotta contro il fenomeno della dispersione scolastica. Un fenomeno impietosamente radicato nella nostra isola, per arginare il quale l'assessorato regionale della Pubblica istruzione ha appena stanziato cifre consistenti. Il bando, pubblicato il 30 gennaio, punta in particolare al "rinnovamento dei contenuti e delle metodologie dell'insegnamento delle discipline scientifiche" e si rivolge a scuole dell'istruzione secondaria di primo e secondo grado, organizzate in reti. Muovendosi nella stessa direzione, alcuni mesi fa, il ministero della Pubblica istruzione ha sostenuto la nascita di cinque progetti sperimentali (uno per ciascuna regione meridionale). La Sardegna ha partecipato con il progetto "Fisica on line", realizzato dal centro servizi E-learning Telema dell'istituto magistrale Eleonora d'Arborea di Cagliari, con il contributo di esperti disciplinari locali, disponibile in rete all'indirizzo www.liceoeleonora.com Il sistema costituisce un approccio semplificato alla Fisica, utile per i docenti come base per la creazione di lezioni e agli studenti come recupero e approfondimento. Ma "Fisica on line" è stato pensato anche per produrre materiali didattici condivisi. I contenuti sono distribuiti in due sezioni: otto storie animate per le scuole elementari e 25 lezioni per le scuole superiori. Dietro l'iniziativa scopriamo tutta la passione di un insegnante di filosofia, Luciano Pes, che negli anni ha imparato a padroneggiare gli strumenti per la creazione di lezioni multimediali: è lui l'inventore del sistema Galileo, su cui si "basa Fisica on line". Negli anni scorsi Pes ha creato altri sistemi autore: Socrate e Theorema (distribuiti rispettivamente da Elemond e Garamond), Xspigola (per risorse web avanzate), Scriri e Mamoida (un programma di videoscrittura e un piccolo browser in sardo). «Prima di iniziare il progetto - spiega Pes - ho perlustrato i contenuti messi in rete da università e scuole estere, senza trovare nulla di soddisfacente. In particolare non ho trovato i cosiddetti learning objects, ovvero gli oggetti multimediali di cui spesso gli insegnanti hanno bisogno per arricchire le loro lezioni. Noi siamo riusciti a superare il paradosso degli oggetti didattici: i materiali, per essere condivisibili e personalizzabili, devono essere sminuzzati al più basso livello possibile, ma così facendo perdono il loro valore didattico. Noi non siamo partiti dagli oggetti didattici per ricavare la lezione, ma da quest'ultima abbiamo derivato gli oggetti didattici. Per questo credo che il nostro progetto sia unico nel suo genere». Cosa c'è di speciale in Fisica on line? «La fisica viene resa gradevole ai bambini perché è presentata nello stile dei cartoni animati. Per i ragazzi delle superiori i livelli di approfondimento sono diversificati, tuttavia non mancano le animazioni. I docenti che vorranno utilizzare i nostri materiali si trovano di fronte a una lezione articolata, completa e dotata di significato autonomo. I venticinque moduli, liberamente scaricabili, contengono oltre 3.000 oggetti didattici. Inoltre il sistema prevede anche il co-browsing: il docente viene visto e udito dagli studenti e questi interagiscono tramite un sistema di video chat». A cosa serve il sistema Galileo? «Galileo è il cuore del progetto: consente di generare automaticamente lezioni destinate all'uso on line, in formato Flash: animazioni multimediali e interattive che qualsiasi docente può creare secondo le esigenze della classe». A chi si rivolge Fisica on line? «A tutte le scuole di lingua italiana. E dato che le lezioni sono concepite per la didattica a distanza e per gli sportelli didattici on line, il progetto verrà portato all'attenzione delle scuole e delle associazioni che si creeranno per partecipare al bando regionale contro la dispersione scolastica».
Andrea Mameli
 
4 – L’Unione Sarda
Carbonia Pagina 23
Progetto da mezzo milione. L'assessore Casti: «Sarà una strada a misura di pedone»
Viale Gramsci, più verde e meno auto
Ristrutturazione radicale per la principale arteria della città
Meno parcheggi e più verde nel futuro della strada più importante della città. Il viale Gramsci sta per essere sottoposto, infatti a un profondo restyling che ne muterà profondamente l'aspetto. Gli studiosi della facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari hanno deciso di ridisegnare la strada in modo da trasformarla in una arteria elegante ma sobria, senza sfarzi eccessivi e a misura di pedone, dove le persone che vi transitano, per lo shopping o una semplice passeggiata si rovino perfettamente a loro agio. I cambiamentiIl primo intervento riguarderà il tratto tra piazza Matteotti e via Brigata Sassari. Ebbene il progetto prevede la riduzione drastica del numero dei parcheggi (sulla destra). Le auto potranno sostare parallelamente al marciapiede e non perpendicolarmente come succede oggi. «Questo ci permetterà di ricavare spazio da attrezzare a verde con delle grandi aiuole - spiega l'assessore all'Urbanistica Giuseppe Casti - saranno larghe circa due metri e ingloberanno anche i vecchi pini che non verranno abbattuti come ci era stato chiesto, anche se non ne saranno piantati degli altri». Le stesse aiuole compariranno anche nei due lati del tratto di via Gramsci oltre la via Brigata Sassari. Più verde«Anche in quel caso salveremo le palme e il verde esistente, la nostra intenzione è quella di trasformare il viale in un un grande giardino». Per aumentare l'effetto scenografico il progetto prevede che lungo le aiuole del tratto che va da via Marconi a via Costituente vengono messe a dimora siepi di pitosforo. Cambierà anche la pavimentazione. Spariranno i vecchi autobloccanti. Saranno sistemati lastroni di calcestruzzo impreziositi da intarsi di granito. Il materiale è lo stesso utilizzato attorno alla Torre civica di piazza Roma. Mezzo milioneI lavori dovrebbero essere completati entro novembre. Per realizzare gli intervento il Comune spenderà circa 500 mila euro. Provengono dal finanziamento di un milione e 400 mila euro del Progetto di qualità predisposto per ristrutturare la piazza Venezia di Cortoghiana e piazza Santa Barbara a Bacu Abis. «Abbiamo abbastanza risorse anche per pavimentare con il calcestruzzo architettonico anche i marciapiedi di via delle Poste e via Nuoro, nel tratto fino a piazza Rinascita», assicura l'assessore Casti. I lavori stanno per cominciare. Il cantiere sarò aperto dopo che l'amministrazione avrà incontrato i commercianti per di concordare le modalità di intervento.
Marco Venturi
 
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 23
Al via oggi la settimana di orientamento organizzata alla Cittadella di Monserrato
Diecimila studenti provano l'Università
Visite nelle facoltà e conferenze. Coinvolte 92 scuole sarde
Aiutare gli studenti che quest'anno daranno l'esame di maturità nella scelta del percorso universitario più adatto alle loro caratteristiche. Inizia oggi la settimana di orientamento universitaria organizzata dall'Ateneo cagliaritano che durerà fino a sabato. Alla Cittadella di Monserrato sono attesi circa diecimila studenti (di 92 istituti scolastici di tutta l'Isola) distribuiti nei cinque giorni (dalle 9 alle 14). Non ci saranno soltanto le quinte: hanno aderito anche alcune classi del penultimo anno per iniziare a conoscere il mondo dell'Università, con i suoi numerosi corsi nelle undici facoltà. iniziativa anticipata La prima novità della settimana UniCa OpenDay 2007 è il periodo. Solitamente la manifestazione veniva organizzata a fine marzo o ad aprile. «Quest'anno abbiamo anticipato per evitare di arrivare a ridosso dell'esame di maturità», spiega Luigi Sotgiu della direzione Orientamento dell'Università. «In questo inoltre sarà possibile organizzare, con le scuole interessate, delle visite nelle facoltà». dodici gazebo Nel piazzale della Cittadella (davanti all'aula magna) saranno sistemati dodici gazebo: undici per le facoltà (con un tutor che darà tutte le informazioni) e uno che ospiterà la direzione per l'Orientamento (dove sarà possibile ricevere materiale didattico, conoscere i corsi di laurea ed eventuali sbocchi occupazionali e sulle nuove professioni emergenti). dati statistici Saranno disponibili anche dati statistici sui tassi di occupazione dei laureati, sui tempi di attesa per l'inserimento nel mondo del lavoro e dell'età media di ingresso nel circuito lavorativo. Previste conferenze su diversi argomenti. duemila studenti Ogni giorno saranno circa duemila gli studenti che passeggeranno nel campus universitario di Monserrato respirando in anticipo l'aria dell'Università. l'elenco delle scuole Oggi toccherà ai ragazzi dello scientifico Marconi di Sassari, del classico di Tempio, del Fermi di Ozieri, del Satta di Macomer, del De Castro, del Croce e dell'Atzeni di Oristano, del Volti di Ghilarza, degli istituti Ales di Mogoro, del Buonarrotti di Guspini, del Beccaria di Carbonia e dell'Asproni di Iglesias che si aggiungeranno al Michelangelo, al Deledda e al Marconi di Cagliari, al Pitagora di Selargius, all'agrario Duca degli Abruzzi di Elmas. Si terranno 4 seminari della facoltà di Giurisprudenza, Lingue, Scienze della formazione e Scienze politiche. Alle 10,45 Fabiana Rao del Bic Sardegna terrà una relazione su "Come diventare giovane imprenditore".
Matteo Vercelli

 
1 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Cinque giorni per conoscere le offerte delle facoltà 
L’università apre le porte alle future matricole 
CAGLIARI. Universitari per cinque giorni alla scoperta dell’offerta formativa di ogni singola facoltà, dei servizi offerti dall’ateneo, degli sbocchi professionali possibili. Da oggi sino a sabato torna nella Cittadella universitaria di Monserrato “Unica open day”, la settimana che l’università di Cagliari dedica agli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori per aiutarli a scegliere consapevolmente il loro futuro percorso di studi.
 Finanziata con i soldi del Fondo sociale europeo nell’ambito del Pon (Piano operativo nazionale) orientamento l’iniziativa prevede d’ospitare dieci mila studenti provenienti dai diversi licei e istituti isolani, con una media di due mila al giorno. Una vetrina per l’università, un’occasione per conoscere un universo nuovo per i giovani che potranno approfittarne per dialogare con i docenti delle 11 facoltà dell’ateneo, e per conoscere l’offerta formativa del prossimo anno accademico.
 Negli spazi della Cittadella universitaria saranno allestiti diversi stand dove degli studenti-tutor daranno ai ragazzi chiarimenti sui possibili quesiti, insieme a del materiale informativo. Sono previste anche delle conferenze d’approfondimento, dei seminari, dei laboratori, insieme a videoproiezioni e a incontri su temi d’interesse per i giovani. Oggi sono previste anche alcune attività seminariali: alle 10.30 testimonianza sulla facoltà di Giurisprudenza da parte del notaio Clarkson e dell’avvocato Diana. Alle 10 e alle 11.30 seminari sulla facoltà di Lingue, alle 11 per la facoltà di Scienze della formazione, seminario sulla figura dell’educatore, alle 12 nella facoltà di Scienze Politiche incontro su università e mercato del lavoro. La conferenza di Ateneo è prevista alle 10.45: Fabiana Rao del Bic Sardegna spiegherà come diventare imprenditore. (s.z.)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
Corso della «Sucania» 
Fatti e misfatti del commercio internazionale 
CAGLIARI. L’obbiettivo da sempre è educare alla solidarietà internazionale e quest’anno il corso organizzato dalla Associazione Sucania, in collaborazione con la Fondazione Anna Ruggiu, avrà come tema “Il commercio globale: ideologi, scenari e squilibri”. Ieri c’è stata la prima lezione, dopo l’intervento di Raffaele Paci, preside della facoltà cagliaritana di Scienze politiche, con la relazione di Riccardo Bellofiore dell’università di Bergamo sull’ideologia del libero mercato. Il corso proseguirà ogni lunedì fino ad aprile, sempre alle 16, nell’aula B della facoltà di Economia, in viale sant’Ignazio. Lunedì prossimo due i relatori: Alberto Burgio dell’università di Bologna su “Il business del commercio delle armi nella moderna escalation di guerra” e Silvestro Montanaro, giornalista Rai, su “La genesi dei conflitti armati”. Lunedì 19 febbraio sarà invece Deborah Lucchetti ad aoffrontare fatti e misfatti del Wto, l’ente internazionale per il commercio.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 41 - Sport
Il sacerdote vicino ai ragazzi: serve una risposta decisa 
«Con i divieti non si vince» 
Padre Cannavera: «Col branco servono dialogo e interessi» 
SERDIANA. “Sia chiaro, non scuso i giovani. Ma la repressione va bene solo nel breve periodo. Senza un progetto di reinserimento e rieducazione per i minori coinvolti, tra un mese commenteremo altre violenze”.
 Ettore Cannavera punta l’indice sul mondo degli adulti: “Con i divieti non si vince. I nostri ragazzi chiedono opportunità per realizzarsi. Noi, prima mostriamo il peggio nella quotidianità: per capirlo basta guardare due politici in tv. Poi, li lasciamo in balia della malavita”.
 Cappellano del carcere minorile di Quartucciu, docente di psicologia e filosofia, fondatore della Comunità La Collina, la prima in Italia ad accogliere minori che scontano lunghe pene detentive, padre Cannavera è disincantato: “Ho sentito alla radio della morte dell’ispettore di polizia. Purtroppo, non mi sono meravigliato. Meno che mai quando ho letto che la mafia controlla le baby gang. O che alcune società di calcio hanno sotto controllo frange violente delle curve».
- Perché si impone il modello deviante?
«La pedagogia criminale è più forte di quella scolastica e delle famiglie. I malavitosi l’hanno capito: usano e sfruttano i minori, non solo per la punibilità limitata, ma per la loro voglia di affermarsi. Un adolescente si sente affermato quando, dopo aver perso o non aver mai avuto altre occasioni di autostima e crescita, va “contro”: un poliziotto, un chiosco da depredare, i tifosi e la squadra avversaria da aggredire e insultare. I giovani assorbono tutto quel che vedono: e il mondo degli adulti offre, oltre alla guerra, un universo violento costruito sulla sopraffazione verbale e fisica. E nel gruppo, nonostante individualmente siano fragili e spaesati, trovano aggressività e odio verso gli altri: i figli naturali di una società “contro” e non “con”.
-- Risposte?
“Destrutturiamo il branco. Offriamo dialogo e interessi, mobilitiamoci a tutto campo con proposte e opportunità positive. Scuola, famiglia e assistenza sociale puntino su dialogo, aggregazione, sport, musica, cultura, svago.
- Le leggi speciali?
“La risposta decisa e coerente delle istituzioni deve esserci. Ma il problema non si risolve decuplicando i poliziotti. Anzi, militarizzando si rischia di spostare la violenza dagli stadi o le piazze, all’essere contro se stessi. E quindi verso le droghe e l’alcol».
- Dunque?
“Nell’immediato va bene il carcere: questi ragazzi sono nel delirio dell’impunibilità e devono avere uno stop severo. Ma poi la riflessione si estende al recupero e a modelli diversi dall’incarcerazione: nodi di vecchia data».
- Perché?
“Le nostre carceri sono l’università del crimine. Invece, vanno aiutati a crescere in maniera positiva. Con esempi diretti di coinvolgimento e opportunità di riscossa. E percorsi in cui il rispetto per gli altri, e per se stessi, sia un dogma. Certo, è dura e occorre una svolta completa. Ma in caso contrario, spostiamo solo l’obiettivo più in là senza mai centrare il traguardo».
Mario Frongia   
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Il clima impazzito e i rischi di inondazione 
Il Cagliaritano è una delle aree in cui l’aumento del livello del mare sarebbe letale 
di Roberto Paracchini
CAGLIARI.Se non vi saranno inteventi correttivi, anche Cagliari pagherà lo scotto del riscaldamento globale. Tutta l’area del golfo è stata infatti inserita tra le otto aree sarde che verrebbero fortemente penalizzate da un aumento del livello del mare. «Danni particolari vi sarebbero nella zona di Santa Gilla», sottolinea Felice di Gregorio, docente di geologia nella facoltà di Scienze di Cagliari.
 «Il problema di Cagliari e dell’hinterland - continua Di Gregorio - è legato al fatto che si tratta di un’ampia area pianeggiante. Inotre nell’ampio tratto di spiaggia che va da Giorgino a Capoterra c’è un problema di erosione molto forte. E quindi un innalzamento del livello del mare sarebbe dannosissimo».
 Secondo i dati climatici, spiega Antonello Pasini del Cnr di Roma (curatore tra l’altro del volume Kyoto e dintorni. I cambiamenti climatici come problema globale, Franco Angeli editore e di Modelli climatici Bruno Mondadori editore), se non si riesce a intervenire «si avrà nei prossimi cento anni un innalzamento del livello del mare sino a sessanta centimetri». Ma i problemi sono anche di altra natura e creeranno nuovi guai a breve termine. Infatti, continua Pasini, andiamo incontro a un periodo in cui anche in Sardegna le precipitazione meteoriche diminuiranno sempre più e, nello stesso tempo, saranno più violente. Questo creerà situazioni difficili da governare e con riflessi negativi sia sull’agricoltura che sulla situazione del suolo». Un acquazzone di questo tipo si è verificano nel novembre del 1999 nel cagliaritano causando anche due morti e centinaia di famiglie sfollate, soprattutto nelle zone di Assemini e Capoterra. Se la comunità internazionale non deciderà di intervinire subito questa tendenza all’estremizzazione del clima con poche piogge ma di forte intensità, «aumenterà anche in Sardegna, con tutto quello che questo può comportare in termini di dissesto idrogeologico», sottolinea Pasini. Inoltre «durante il nostro studio sintetizzato nel libro Kyoto e dintorni, abbiamo rilevato anche che in Sardegna c’è una necessità idrica media di circa seicento milioni di metri cubi annui per l’agricoltura, mentre la disponiblità media è di 400 milioni, inferiore di un terzo. Il che comporta un problema ulteriore».
 In altre zone d’Italia, come quella adriatica, l’innalzamento delle acque avrà un problema ulteriore legato al fenomeno di abbassamento delle coste, mentre da questo punto di vista l’area di Cagliari assieme alle altre sette zone critice dell’isola sono fuori pericolo: le base continentale è solida. Ma se il livello del mare dovesse mantenere le previsioni, i disastri sarebbero notevoli. «In Sardgna - continua Pasini - le zone più colpite sarebbero quella di Cagliari e di Oristano».
 Il problema a questo punto è quello di intervenire. «Si tratta di agire in campo globale - riprende lo studioso del Cnr - e le strategie possibili sono due: una di mitigazione delle cause che producono l’aumento della temperatura come l’anitride carbonica, l’altra di difesa passiva con l’utilizzo di tecniche di adattamento. In termini scientifici è, però, indubbio che la scelta più efficace sia quello di intervenire a monte, altrimenti a fronte di un effetto negativo attenuato, ma ve ne sarebbero tanti disastrosi e con conseguenze a catena». Le scelte vanno fatte a livello globale con interventi sul modo di produrre l’energia, ma ogni persona può dare il suo contributo. Gli esperti parlano di piccoli atti quotidiani che, se messi assieme, diventano forti e alla fine determinanti. Un esempio è quello di ridurre l’utilizzo dell’auto e, quindi, della produzione di gas dannoso per l’atmosfera. Basterebbe non usare la macchina una volta alla settimana, oppure limitarne l’uso in alcuni momenti della giornata. Altri parlano della produzione autonoma di alcuni alimenti, come ad esempio lo yogurt: il che permetterebbe di risparmiare l’energia che viene utilizzata non tanto per la produzione ma per il trasporto del prodotto (e la conservazione in frigo) sino al grossista, poi al negoziante e infine al consumatore.

Questionario e social

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