UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 6 settembre 2007

Giovedì 6 settembre 2007

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 settembre 2007
Rassegna a cura dell’ufficio stampa e web
Segnalati 8 articoli delle testate giornalistiche L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna  

1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
Master in Mercati e Banca finanza
 
Si chiudono domani le iscrizioni al primo master universitario in Banca Finanza e Mercati. I corsi, che si propongono di avvicinare i giovani laureati all’attività nel settore bancario e finanziario, si divideranno in teoria spiegata da docenti universitari (struttura e funzioni della banca, risk theory, risk management, corporate finance, diritto del mercato finanziario, marketing dei prodotti finanziari) e laboratori applicativi gestiti da professionisti ed esperti. Il master sarà concluso da uno stage aziendale. Al corso saranno ammessi 25 studenti laureati nei corsi triennali o quadriennali, preferibilmente di Economia. Le iscrizioni si possono effettuare solo in via telematica dal sito www.unica.it. Per informazioni: economia.unica.it/dsec, www.unica.it e www.econoca.it/did_mepl.asp. Altri dettagli potranno essere richiesti via e-mail Stefano Zedda all’indirizzo szedda@unica.it.
 
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
università
Iscrizioni per la laurea dei futuri amministratori
 
Scade oggi il termine per le iscrizioni al corso di laurea triennale in Scienza dell’amministrazione, a numero programmato e in modalità mista, cioè con lezioni tradizionali “in presenza” e moduli di teledidattica “a distanza”, attivato congiuntamente dalle università di Cagliari e di Sassari attraverso il Consorzio Unitelsardegna. Per favorire il conseguimento della laurea da parte dei propri dipendente, le amministrazioni pubbliche possono anche erogare borse di studio del valore massimo corrispondente all’iscrizione ai suddetti corsi di laurea o provvedere al relativo rimborso.
Per ulteriori informazioni, www.unisofia.it e www.unitelsardegna.it. 
 
 3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari Pagina 18
La Palma. Interviene il preside di medicina Gavino Faa
Condotte dell’acqua in Pvc? «Non sono cancerogene»
 
Lo studioso si è laureato con un tesi proprio sulla materia plastica. «Tanti esperimenti sui ratti hanno dimostrato che il Pvc non è cancerogeno come, invece, è il suo monomero, il cloruro di vinile».
«L’acqua potabile che arriva attraverso i tubi in Pvc? La berrei senza problemi». Parola di Gavino Faa. Che non solo è il preside della facoltà di medicina: lui ha ottenuto la laurea proprio discutendo una tesi sulla materia plastica. «Già allora c’era il timore che il Pvc potesse essere cancerogeno». Un timore per nulla infondato: la materia plastica è un polimero, cioè l’unione di una serie di monomeri (cioè singole molecole) di cloruro di vinile, questo sì sostanza cancerogena. E il cloruro di vinile è presente in ogni tipo di Pvc, da quello da Pvc-A al Pvc-U, passando per il Pvc-Hi o Pvc-Mo. «Allora», racconta Faa, «si parlava in generale di Pvc e basta. Ma la preoccupazione per il fatto che questa sostanza potesse essere cancerogena era forte».
Per preparare la sua tesi di laurea (poi pubblicata a livello internazionale), Faa si rinchiuse in un laboratorio insieme ad Alessandro Bucarelli e fece una serie infinita di esperimenti. «Abbiamo lavorato in condizioni estreme: in particolare, ci siamo preoccupati del fatto che un eventuale abbassamento della temperatura (come capita in un frigorifero) o anche un innalzamento potessero liberare sostanze cancerogena. Ma i ratti che utilizzammo per quegli esperimenti non si ammalarono. Andammo anche oltre: facemmo respirare a questi ratti le polveri e il fumo provocati dal Pvc. Ma anche in questo caso nessun animale sviluppò il cancro».
Per vedere un ratto ammalato fu fatto quello che nella vita di tutti i giorni non può mai accadere. «Inserimmo alcune lamine di plastica sotto la pelle di un ratto». Che cominciò a sviluppare cellule cancerogene. Gli studi compiuti in quegli anni anche dall’università di Bologna diedero gli stessi risultati.
Ma non sono soltanto gli esperimenti fatti sul campo a tranquillizzare il preside della facoltà di medicina. «Il cloruro di vinile provoca un particolare tipo di tumore nel fegato, l’angiosarcoma. Patologia che, però, risulta essere particolarmente rara: nel fegato si sviluppano soprattutto i carcinomi». Cosa che, se davvero il Pvc fosse cancerogeno, non dovrebbe accadere: la sostanza plastica è talmente diffusa che quella patologia dovrebbero essere, invece, molto frequente.
Nessun allarme, dunque, per l’uso del Pvc per i tubi che portano l’acqua potabile negli appartamenti cittadini. «Francamente mi preoccupano ben altre cose: avete letto il libro di Francesco Abate e Massimo Carlotto Mi fido di te ? I veri pericoli per l’uomo arrivano dalle sofisticazioni alimentari. A me fa molta più paura quello che mangiamo ogni giorno». (mar.co. )
 
 4 – L’Unione Sarda
Cagliari e Provincia Pagina 15
volontariato
Servizio civile, via ai progetti In palio crediti formativi
 
Voglia di servizio civile, a Cagliari 51 ragazzi avranno la possibilità di lavorare nelle strutture comunali come volontari. Sui 399 posti previsti in tutta la Sardegna, saranno ben 51 quelli riservati al capoluogo. Degli otto progetti presentati all’Ufficio dell’Albo regionale degli Enti e Organizzazioni di Servizio Civile, quest’anno per Cagliari ne sono stati approvati tre dalla Regione, ognuno dei quali impegnerà i volontari per dodici mesi nei programmi: "L’angolo del gioco" nella Ludoteca Comunale a Sant’Elia, con 4 volontari , "Volontari al Centro Giovani", con 12 ragazzi nel centro giovani di via Dante, e "Il sistema museale della Città di Cagliari", con 35 impiegati.
Le attività inizieranno tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008. Ai partecipanti spetta un assegno mensile di 433,80 euro. Ai volontari verrà anche erogato un buono pasto. Per i ragazzi iscritti all’università, il servizio sarà utile anche per il riconoscimento di nove crediti formativi (più altri nove in caso di attinenza tra corso di studi e servizio svolto). Inoltre, l’Università di Cagliari si è impegnata, per coloro che parteciperanno ai progetti avviati dal Comune, a riconoscere l’esperienza lavorativa come tirocinio formativo e di orientamento per un periodo di cinque mesi. I requisiti per poter partecipare ai progetti prevedono un’età compresa tra i 18 e 28 anni, un titolo di scuola media superiore, e una buona conoscenza di una lingua comunitaria. (fe.fo.)

1 – La Nuova Sardegna
Pagina 6 - Attualità
Medicina, quiz sbagliato nel test d’ingresso 
Il ministero riconosce l’errore, qualcuno chiede di rifare la prova 
 
 ROMA. Il test per l’ingresso alle facoltà di Medicina potrebbe essere annullato in tutti gli atenei: la domanda 79, la penultima, elaborata dagli esperti ministeriali, era infatti sbagliata.
 Si tratta di uno dei quiz di matematica, un’equazione da risolvere, ma tra le cinque soluzioni proposte, non vi è alcuna risposta esatta, come conferma lo stesso ministero in un documento diffuso ieri, prima che iniziasse la correzione delle prove.
 «Nella domanda 79 è omessa l’indicazione della risposta esatta, in quanto da un’ulteriore verifica operata dalla commissione istituita per la predisposizione dei quesiti, è risultato che nessuna delle opzioni indicate può essere considerata corretta: il quesito pertanto è annullato» si legge nella nota diffusa ieri dal ministero dell’Università, pubblicata anche sul sito (http://accessoprogrammato.miur.it/compiti/CompitoMedicina2007.pdf). «La valutazione del test, perciò - si legge in testa al documento ministeriale - avverrà solo su 79 quesiti anziché 80».
 La notizia ha sollevato un polverone. Sono stati circa 70mila i candidati che si sono cimentati con le prove, contendendosi poco più di 7mila posti su 37 sedi universitarie.
 Ma, secondo l’Unione degli Universitari (Udu) la prova «s’ha da rifare: un test con una domanda riconosciuta errata dagli stessi autori - spiegano all’Udu - è da ritenersi invalido».
 L’Unione degli universitari si riserva di «promuovere azioni legali a tutela degli studenti partecipanti» e ribadisce la sua campagna «contro il numero chiuso e per il libero accesso all’università, perché l’attuale legge limita l’accesso al sapere e discrimina gli studenti sulla base delle competenze iniziali».
 Che l’errore possa inficiare l’intera prova non è del resto solo l’opinione delle associazioni studentesche.
 Per Amedeo Bianco, il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri, «la norma prevede che i ragazzi siano valutati su 80 domande - spiega - il fatto che solo 79 siano valide apre la strada a possibili ricorsi e determina una debolezza, una falla nell’impianto di valutazione».
 Per Bianco, comunque, il test non è inutile, ma resta «insufficiente» per «valutare la reale vocazione del candidato».
 Accanto alle prove di selezione secondo il presidente della Fnomceo, servirebbero altri strumenti come, ad esempio, «portare i ragazzi dell’ultimo anno delle superiori che vogliono fare medicina in ambulatori o corsie per mettere alla prova la loro vocazione. Il sistema dei quiz, così com’è - ha aggiunto - si presta ogni anno ad un vero e proprio tiro al piccione». In più c’è il problema dei fabbisogni oggi segnalati dalle Regioni. «I criteri di valutazione attuali sono discutibili». Si bandiscono «pochi posti» tant’è che «nel 2010/2012 ci sarà un gap, mancheranno, tenendo conto di pensionamenti e nuove immissioni, 10mila medici». (GdM)
 
2 – La Nuova Sardegna
Pagina 10 - Cagliari
I comuni dei Tacchi studiano Corsica e Cinque Terre 
 
JERZU. Quale modello per il parco dei Tacchi? La Provincia dell’Ogliastra prova a dare una risposta a questo quesito con il convegno «Tre parchi a confronto per uno sviluppo integrato e sostenibile». I parchi sono quello ligure delle Cinque Terre, il parco regionale della Corsica e il parco dei Tacchi che sta per nascere.
 All’incontro, che si terrà al residence Rifugio d’Ogliastra di Jerzu, martedì 10 settembre alle 18, sono attesi il presidente della Regione, Renato Soru, e l’assessore regionale all’Ambiente, Cicito Morittu. I relatori saranno Luca Natale (parco delle Cinque Terre), Paolo Antonio Susini (parco regionale della Corsica), Carlo Murgia (presidente dell’Ente foreste della Sardegna), Sebastiano Veneri, Vincenzo Tiana e Francesco Saba (dirigenti di Legambiente). Hanno assicurato la partecipazione numerosi operatori turistici, i dirigenti del Corpo forestale e i responsabili delle Ferrovie della Sardegna. La Provincia sarà rappresentata dal presidente Pier Luigi Carta e dall’assessore all’Ambiente, Luigi Lai.
 Sono stati invitati i ventitrè sindaci dell’Ogliastra, il presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia e i sindaci di Seulo, Sadali ed Esterzili (non facenti parte della Provincia d’Ogliastra) che hanno manifestato la loro volontà di aderire al parco.
 L’idea del parco dei Tacchi era stata illustrata il 5 e 6 maggio in un convegno organizzato ad Ulassai dall’Università di Cagliari; un secondo incontro si è tenuto il 6 luglio a Jerzu, alla presenza dell’assessore regionale Morittu. Il convegno di lunedì prossimo vuol essere un ulteriore passo avanti verso la definizione del modello di parco che si vuole attuare: a confronto con quello ogliastrino, infatti, ci saranno due esempi “virtuosi” di area naturale protetta.
 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Cagliari
Betile, a Sant’Elia tra speranze e polemiche 
Il Comune apre i lavori con un Odg sul museo dell’arte nuragica 
 
CAGLIARI. I paragone più gettonato e il Guggenheim di Bilboa, il museo d’arte contemporanea che ha rilanciato un’intera area. Il Betile di Sant’Elia potrebbe - sperano i promotori - diventare una ripetizione dell’esperienza di Bilbao. Una speranza, difficile ma non impossibile. Ma prima il Betile, museo del Mediterraneo dell’arte nuragica e contemporanea, dovrà essere realizzato in parallelo alla riqualificazione abitativa dell’area. Ed è questo l’argomento al quinto punto (su 169) dell’ordine del giorno del consiglio comunale, che riprenderà martedì prossimo.
 Ad agosto Zaha Hadid, l’architetto che ha vinto il bando, ha firmato il contratto per il progetto preliminare del Betile. Quello esecutivo sarà, invece, realizzato entro il 2008 e in quello stesso anno la Regione conta di consegnare i lavori. Nel frattempo il consiglio comuanle dovrà approvare il cambio di destinazione duso dell’area di Sant’Elia per la realizzazione del monumento museale. E, soprattutto, discutere il senso dell’operazione per la città visto che il progetto andrà in parallelo con la riqualificazione abitativa dei «palazzoni della vergogna».
 Sul prezzo finale di un’opera come il Betile, però, vi sono differenti valutazioni: la Regione ha parlato di un costo attorno ai settanta milioni di euro, ma c’è chi sostiene che il costo andrà «sicuramente oltre i cento». Il progetto venne presentato nel novembre scorso dalla Hadid e dal presidente della Regione Renato Soru, dopo che l’apposita commissione l’aveva scelto su una rosa di nove progetti, realizzati dai maggiori architetti del mondo.
 A vederla, in scala, l’opera sembra una forma allungata e scavata dal mare, quasi una secrezione corallina. Un qualcosa che richiama simulazioni ardite, di quelle studiate in topologia, la disciplina matematica - Hadid è laureata in scienze matematiche - che studia i cambiamenti delle figure quando viene effettuata una deformazione senza strappi o sovrapposizioni.
 L’obiettivo dell’opera è quello di diventare la porta di ingresso per l’archeologia sarda e il legame tra questa e l’arte dell’universo mondo. Passato e futuro sono i due argomenti che da anni ispirano le opere di Hadid (premio Pritzker nel 2004, il Nobel dell’architettura) come il museo per le arti contemporanee, a Cincinnati; il Pshaeno Schiece Centre di Wolfsburg, in Germania; il Maxxi, museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Roma; e la stazione dei pompieri del Vitra, in Germania.
 Tra gli obiettivi del progetto anche la possibilità di giocare con le immagini della civiltà nuragica e i suoi misteri ancora irrisolti, e di contaminarli con rimandi all’arte contemporanea. Un gioco di specchi che richiederà un forte impegno nella gestione del museo. Aspetto, questo, che deve essere ancora affrontato, ma che rappresenta la scommessa più difficile. E non tanto per il timore che il Betile faccia la parte del leone nella catalizzazione dei fondi per le strutture museali del capoluogo. Sarebbe un grave errore in quanto il Betile, si è detto, deve essere la porta d’ingresso per l’arte e l’archeologica della Sardegna. Obiettivo raggiungibile solo se si manterrà e valorizzerà ulteriormente la rete regionale dei siti regionali e archeologici. Il difficile della socmmessa, invece, sarà quello di fare di questo moderno museo, un’opera d’arte anche la sola realizzazione, un centro internazionale capace di dialogare col mondo: di contaminare il patriomono culturale sardo con le espressioni artistiche del Novecento e non solo.
Roberto Paracchini
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Sassari
Casting ReportersRadio
Il prossimo 18 settembre
 
Casting ReportersRadio Il prossimo 18 settembre alle 10 presso l’aula Eleonora d’Arborea nella sede centrale dell’Università di Sassari si raccoglieranno le adesioni e si svolgerà il casting dei collaboratori di ReportersRadio.
ReportersRadio nasce all’interno di Unyonair, progetto che si propone come obiettivo la nascita di 40 webradio universitarie di altrettanti atenei sparsi in tutta Italia. Il casting è aperto agli studenti universitari di tutte le Facoltà.
In particolare si ricercano le seguenti figure: Speakers; Autori; Tecnici di regia; Gestori del sito web della radio; Responsabili marketing; Addetti stampa e relazioni pubbliche; Responsabili ufficio legale. Per informazioni: reportersradio@gmail.com.
 
 
 

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