Domenica 9 gennaio 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 gennaio 2005
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Rassegna Stampa di domenica 9 gennaio 2005
1 – L’Unione Sarda
Pagina 17 – Cagliari
L’urbanista: l’area metropolitana non è stata mai concretizzata
Mistretta: «Comuni troppo egoisti»
Alla fine degli anni Novanta c'era una formula magica che sembrava poter risolvere tutti i problemi di Cagliari e del popoloso hinterland: città metropolitana. Era diventata quasi un tormentone, slogan preferito dei politici in auge e tema di convegni e dibattiti. Poi è scomparsa. «Di città metropolitana non se ne parla più mentre oggi ci troviamo a fare i conti con i problemi che si sarebbero dovuti affrontare proprio nell'ottica di una grande Cagliari»: Pasquale Mistretta, rettore dell'Università, è soprattutto ingegnere. E da urbanista osserva il presente di una città che da una parte perde popolazione e dall'altra si trova assediata dal traffico, dal pendolarismo, dai centri commerciali. «Prendiamo lo snodo cruciale di Is Pontis Paris» esordisce: «Senza presunzione, a parlare per primo della necessità di un fondamentale incrocio alla fine di viale Marconi fui proprio io. Quarant'anni fa. Oggi è stato finalmente realizzato. Credo con buone soluzioni di ingegneria stradale, ma non so se in pratica risolverà il problema che andava affrontato molti anni fa. Perché nel frattempo attorno a viale Marconi è cresciuta la città. Oggi Is Pontis Paris entra persino dentro un quartiere di Selargius. Ma il vero problema è tra la caserma dei vigili del fuoco e l'ingresso di Cagliari dove si forma un tappo che blocca il traffico proveniente dall'hinterland. Se non si troverà una soluzione, si rischia di vanificare il cavalcavia di Is Pontis Paris». Mistretta punta il dito sulla mancata pianificazione territoriale. «Non esiste», dice: «Città metropolitana significava proprio pianificare gli interventi su tutto l'hinterland. Invece ciascun comune è andato avanti con i propri piani edificatori (non tutti avevano un Puc e anche Cagliari si è dotato solo lo scorso anno). Così hanno costruito ovunque alle spalle del capoluogo. E ovunque sono sorti i centri commerciali. Oggi siamo circondati dalla grande distribuzione. Non solo è una botta per il commercio locale, ma anche per tutto ciò che comporta: traffico, trasporti, parcheggi. Pensiamo alle Vele con i negozi, i ristoranti, i cinema. Un movimento enorme che è finito per gravitare su viale Marconi». Una volta si parlava di un'authority, una sorta di governatore per la città metropolitana. Secondo Mistretta l'ente naturale per la pianificazione extracomunale è la Provincia. «Bisognerebbe coordinare i trasporti, i piani commerciali, la nettezza urbana e i servizi più importanti». Ma si dichiara scettico sulle attuali potenzialità dell'amministrazione provinciale. «Certo, occorrerebbe riprendere il discorso sull'area metropolitana, anche se mi sembra che nel frattempo si siano fatti molti danni».
C. F.
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 30 – Provincia di Cagliari
Monserrato. Prevenzione
Sorgerà a Riu Saliu il centro universitario di medicina sportiva
Un centro di medicina preventiva sportiva negli impianti di Riu Saliu. Il progetto è ambizioso e al tempo stesso fondamentale per la città visto che il Comune ha il primato per il numero di atleti dell'hinterland cagliaritano. In via Capo Comino, dove sorge una delle poche strutture pubbliche sportive del Comune, nascerà una sede staccata della scuola di specializzazione di Medicina dello sport. «L'idea si riallaccia al concetto di università diffusa proposto dal rettore Mistretta in collaborazione con l'Amministrazione», dice Alberto Concu, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina dello sport dell'ateneo cagliaritano. «La struttura di Riu Saliu che ospiterà una sorta di sede staccata della scuola di specializzazione, che però potrebbe anche diventare la sede principale, assolverà a due obiettivi: la formazione dei medici specializzandi, e insieme un servizio per qualificare il territorio». La sede nella cittadella sportiva «non servirà soltanto agli atleti infortunati ma avrà anche una valenza clinica che riguarda la prevenzione», spiega Concu. «Un vero e proprio presidio terapeutico che potrà intervenire per mantenere lo stato di buona salute degli atleti-cittadini, ma anche aiutare persone già affette da malattie, come ad esempio diabetici, donne in post menopausa ma anche anziani e bambini. Perché se l'esercizio fisico è dosato nel modo giusto è sempre salutare». Insomma un'uscita ufficiale dalla propria sede dell'Università che prosegue e affina il sodalizio già iniziato tra Ateneo e amministrazione negli anni scorsi. Intanto il centro medico-sportivo di via Capo Comino servirà anche per «formare i nuovi laureati in Scienze motorie che potranno così conquistarsi una posizione primaria in questo campo visto che il futuro prevede per loro la nascita di una nuova figura professionale», conclude Concu. «Un gruppo di tecnici e specialisti in materia medica-sportiva si occuperà di fare le visite per l'idoneità alla pratica delle discipline sportive», dice Gianni Argiolas, assessore allo Sport. «Un'equipe specializzata sarà a disposizione all'interno della struttura di Riu Saliu oltre che per il rilascio dei certificati anche per formare-informare non solo le società sportive ma anche il mondo scolastico». Il centro di medicina preventiva sostituirà la figura del medico dello sport all'interno degli edifici d'istruzione, istituendo dei corsi in sintonia con le varie direzioni scolastiche cittadine di qualsiasi grado e livello. «Abbiamo già avuto il parere positivo della Asl ed è stato richiesto anche quello della Regione, visto che il progetto è inserito all'interno del piano sanitario della Sardegna», spiega Argiolas. Se la Regione dovesse dire no al centro di medicina, il progetto pensato dall'amministrazione e dalla scuola di specializzazione di medicina sportiva potrebbe partire ugualmente. La differenza? Soltanto una questione di fondi. «Se la nostra proposta rientrasse nel piano sanitario, sarà la Regione a finanziare l'intero progetto», sottolinea Argiolas. Intanto l'amministrazione e l'Università di Cagliari stanno completando l'iter burocratico per l'avviamento del centro. Anche se per dare il via libera si aspetta soltanto l'approvazione del Bilancio, che approderà in Consiglio comunale probabilmente durante febbraio, in cui è stato inserito un capitolo apposito per una cifra complessiva di 30 mila euro.
Serena Sequi
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Olbia
 Proseguono domani gli incontri dedicati a «Lingua, cultura, tradizione e arte»
 Nuovo appuntamento con la storia
 
 LOIRI PORTO SAN PAOLO. Nell’ambito delle attività del progetto dal titolo “Lingua, Cultura, Tradizione e Arte: un ponte che unisce sardi dell’Isola e sardi del continente”, l’Istituito Comprensivo di Loiri Porto San Paolo, ha organizzato per domani alle 16, un incontro di aggiornamento e formazione su: Storia e storiografia della Sardegna. Docente d’eccezione il prof. Manlio Brigaglia dell’Università di Sassari. Il seminario è aperto alla partecipazione di docenti, genitori e di quanti sono interessati al tema. Da sottolineare, che l’evento, al quale si è dato avvio da questo anno scolastico, si è potuto realizzare, grazie alla volontà del dirigente scolastico Giovanni Marzano, che ha colto l’opportunità datagli dalla Legge Regionale 26/97, dalla legge nazionale 482 e, ancora di più alla Carta d’Europa. Al progetto collaborano, oltre ai docenti delle scuole di Olbia e Roma coinvolte nell’iniziativa, anche docenti universitari ed esperti qualificati. L’obiettivo primario del percorso formativo rimane quello del potenziamento della conoscenza, negli studenti sardi, della propria lingua e della propria cultura per poi favorirne la diffusione attraverso contatti con giovani figli di emigrati e non, residenti fuori dalla Sardegna. L’intento è anche quello di promuovere, all’interno e all’esterno della scuola, iniziative di interscambio, di studio e di ricerca curandone successivamente la diffusione mediante la creazione e l’utilizzo di un sito internet, appositamente realizzato a tale scopo, per la raccolta di materiali, strumenti e risorse per lo studio e l’insegnamento della lingua e della cultura sarda anche per chi vive lontano dall’isola. La realizzazione del progetto si è potuta concretizzare grazie all’idea del progettista, prof. Salvatore Sfodello che ne coordina altresì anche le attività, il quale è da anni impegnato in attività didattiche e metodologiche nel mondo della cultura e della lingua sarda.
Giulio Favini  
 
3 –La Nuova Sardegna
Pagina 2 - Cagliari
 Sei tram elettrici per il metrò
 Le Ferrovie della Sardegna: nel 2006 la prima corsa
 
Dopo i nuovi binari, a buon punto i lavori in piazza Repubblica
 
 CAGLIARI. La metropolitana leggera delle Ferrovie della Sardegna in sei mesi - da giugno a dicembre - è cresciuta in fretta lungo i sette chilometri di binari che corrono da piazza Repubblica a Monserrato. Adesso il progetto correrà ancora più veloce, anche nel cantiere dell’ex stazione di via Dante, dove le ruspe lavorano da mesi. E i metrò sono già ordinati.
 A giugno la «Fabiani» di Bergamo ha aperto il cantiere, e i cagliaritani hanno capito che le littorine saranno destinate ai musei. Niente più vecchi trenini, dalla fine del 2006 su quella linea viaggeranno sei tram elettrici, in costruzione nelle officine della Skoda. Il giorno dell’inaugurazione è lontano ventiquattro mesi, ma i lavori sono spediti: «Alla fine dell’anno scorso - dice Ernesto Porcu del Servizio tecnico delle Ferrovie della Sardegna - sono stati già spesi due milioni e centomila euro dell’appalto, che ammonta a trentuno milioni». I binari sono stati sostituiti per sette chilometri, o ancora meglio «incalzati», e in alcuni tratti la linea è stata raddoppiata. Eppure ancor prima di salire in carrozza, c’è chi ha storto il naso. Quest’inverno, in viale Marconi, colonne di auto hanno ceduto il passo alle mostruose macchine «incalza-binari» della Fabiani. In quelle lunghe attese, molti hanno pensato: cosa accadrà quando partirà la prima corsa della metropolitana? La risposta di Ernesto Porcu è rassicurante: «Non ci sarà più il passaggio a livello, ma un sistema integrato di semafori regolato sull’incrocio tram-traffico automobilistico». Un altro semaforo? Soltanto l’idea fa venire i brividi ai pendolari di viale Marconi, ma è un’altra rassicurazione a cancellare le paure. I nuovi semafori saranno intelligenti, con una già testata “linea verde” per le auto a monte e a valle dell’incrocio, e il metrò che potrà leggere - grazie alle fibre ottiche - quale dovrà essere la velocità ideale per non ostacolare il traffico. Gran parte del risultato di questo circuito integrato e flessibile dipenderà dal piano che dovrà essere condiviso dal gestore della metropolitana, le Ferrovie della Sardegna, e l’assessorato comunale al Traffico. Il Servizio tecnico delle Fds è fiducioso dopo le convincenti simulazioni al computer: tram e auto viaggeranno senza entrare in conflitto. Sempre dalle simulazioni è chiaro quale sarà il tempo di percorrenza per ogni corsa da capolinea a capolinea: quattordici minuti, con una frequenza di sette sulla rete. Poi via sulle fermate delle linea 1: Gottardo, Redentore, Caracalla-Porto Botte, Centro commerciale, Vesalio, Mercalli, Genneruxi-via Oslo, Gennari fino alla stazione di piazza Repubblica. Stazione che sarà tutta nuova: «È stata pensata non come il terminale della metropolitana, ma come elemento architettonico della piazza ed è strutturata per permettere un futuro prolungamento della rete».
 In un quel susseguirsi di piantine e sezioni, le Ferrovie della Sardegna vanno a anche oltre i lavori in cantiere. A cominciare dal pennello in partenza dalla stazione di Monserrato direzione policlinico universitario. L’importo dei lavori del tratto fino alla Cittadella è intorno ai diciannove miloni e dovrebbero arrivare con uno dei prossimi progetti Por della Regione. Alle Ferrovie della Sardegna sanno bene che quei millecinquecento metri di strada ferrata sono tra i più attesi. Oggi raggiungere il policlinico è tutt’altro che facile, soprattutto domenica e nei giorni festivi quando la rete degli autobus urbani non fa capolinea da quelle parti, lasciando a terra i parenti di chi è ricoverato. Appena il finanziamento sarà sicuro, le Ferrovie appalteranno anche questo lotto ma non si sa ancora quando aprirà il cantiere. Certezza invece assoluta sulla conclusione del lotto Cagliari-Monserrato finanziato e già esecutivo, che nella piantina è di un rosso vivo, per poi essere l’asse portante del progetto ad anelli intorno all’area urbana. La linea 1 o tracciato rosso, si sa, ha una data certa, fine 2006, il resto è legato a un nome: gestore unico del servizio di trasporto urbano

Questionario e social

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