Lunedì 17 gennaio 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 gennaio 2005
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Rassegna Stampa di lunedì 17 gennaio 2005
 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 11 – Cronaca di Cagliari
Università
Via ai concorsi nelle facoltà
Disponibili 129 posti di docente
Una valanga di concorsi nell'ateneo di Cagliari, a caccia di 129 nuovi docenti da inserire nell'organico. Il rettore ha dato il via alle prove per l'assunzione di 19 professori ordinari, 31 associati, e di 79 ricercatori. I bandi per la presentazione delle domande scade il 14 febbraio. Una ventata di novità, cui si contrappone la situazione di disagio dei ricercatori e dei lettori dell'ateneo di Cagliari, che nei prossimi giorni si riuniranno, in separate sedi, per analizzare i loro casi. Non sono da escludere anche forme di protesta.
IL CONCORSO
I posti di professore ordinario di ruolo sono disponibili per le facoltà di Giurisprudenza, Economia, Lettere e Filosofia, Lingue e Letterature straniere, Scienze, Medicina, Farmacia e Ingegneria, così come i 31 posti di professore associato di ruolo. Per i ricercatori l'opportunità riguarda tutte le facoltà: 15 posti saranno distribuiti tra i poli di Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche, altri 21 per le facoltà umanistiche (Lettere, Filosofia, Scienze della Formazione, Lingue e Letterature Straniere), altri 18 come ricercatori in Medicina e Farmacia, e altri 24 in Scienze e Ingegneria. Coperti molti settori dove mancava un professore o un ricercatore, che dovrebbero anche alleviare i disagi per gli studenti, che per lacune materie universitarie non avevano un riferimento. L'avviso è arrivato venerdì, con la pubblicazione dei bandi (disponibili sul sito Internet dell'Università di Cagliari all'indirizzo www.unica.it/concorsi/docI05.htm) nella Gazzetta Ufficiale. La grande corsa è aperta, c'è tempo un mese per presentare le domande.
DOTTORATI
Si fanno intanto sempre più difficili le situazioni per i dottorati, vincitori di borse di studio, a causa dei ritardi nei pagamenti. Si va dall'attesa di un anno, per quelle ministeriali, fino ai tre per quelle delle fondazioni bancarie. Ogni anno si ripropone la situazione, e i borsisti sono costretti ad attendere l'approvazione per il rinnovo, senza avere nessuna sicurezza. Una vita lavorativa difficile che verrà affrontata nel prossimo coordinamento dei ricercatori. LETTORI LINGUE
Se i ricercatori si lamentano, altre proteste arrivano dai lettori della facoltà di Lingue. L'ateneo ha chiesto indietro una parte degli stipendi, erroneamente messi in busta paga (circa 50 euro al mese, per un totale da restituire all'Università di 400 euro). Il tutto senza interpellare i diretti interessati, che hanno annunciato forme di protesta dure.
Matteo Vercelli
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 8 – Cronaca italiana
Truffa, ingegnere ma senza laurea
Orvieto. Per una quindicina d'anni ha lavorato come ingegnere a Orvieto, la sua città, in diversi altri centri italiani e all'estero, mettendosi al servizio di privati, ditte ed enti pubblici, ma Iginio Orsini Federici la laurea in realtà non l'ha mai presa. Ora la sua vicenda è al vaglio del procuratore di Orvieto Calogero Ferrotti che ha aperto un'indagine a carico del sedicente professionista, ipotizzando i reati di esercizio abusivo della professione, truffa e falso. Qualche anno fa invece era stata la magistratura di Terni a doversi occupare della donna che aveva lavorato presso la cardiologia dell'ospedale pur non avendo la laurea.
 
3 – L’Unione Sarda
Pagina II – Economia & Finanza
Un decreto legge allunga il limite di età 
Dipendenti pubblici al lavoro fino a 70 anni
I dipendenti pubblici possono restare in servizio sino a 70 anni. Lo prevede un decreto legge che consente di rimandare la data della pensione oltre il limite d'età (65 anni). Come sottolinea una circolare diffusa dal dipartimento della Funzione pubblica, i dipendenti che vogliono posticipare la data della pensione devono presentare una richiesta alla propria amministrazione che dovrà valutare l'opportunità di trattenere in servizio il lavoratore. La richiesta dev'essere presentata con largo anticipo rispetto alla data del pensionamento: spetta a ciascuna amministrazione stabilire i tempi con un provvedimento. La domanda potrà essere accolta se il dipendente possiede capacità ed esperienza delle quali l'ente non possa fare a meno e se i conti lo permettono. In particolare, l'ente dovrà verificare che nell'organico non ci siano altre figure in grado di svolgere lo stesso incarico: se ci fossero, lo slittamento della pensione potrà essere autorizzato solo se il curriculum del richiedente risultasse migliore rispetto agli altri. La presentazione della domanda non comporta l'automatico trattenimento in servizio e la riammissione non potrà mai essere autorizzata dopo il pensionamento. Se l'amministrazione lo ritiene opportuno, l'incarico potrà durare anche meno dei cinque anni. La stessa decisione potrà essere presa anche dal dipendente che ha ottenuto la proroga e che, con il dovuto preavviso, può rinunciare a restare in servizio sino a 70 anni. Tra gli impedimenti, la circolare rende noto che gli enti che non hanno rispettato il patto di stabilità non possono autorizzare il rinvio della pensione. (n. p.)
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 12 - Cronaca
UNIVERSITÀ 
Sit in degli studenti a sostegno dei lavoratori della mensa 
CAGLIARI. Oggi il sit in degli studenti dell’Unione degli Universitari di Cagliari a sostegno dei lavoratori della mensa di via Premuda. «Gli studenti - si legge nella nota - rivendicano il loro diritto a un servizio mensa gestito con efficienza nel rispetto dei diritti dei lavoratori. Consideriamo intollerabile che un datore di lavoro possa disporre della vita dei propri collaboratori senza alcuna regola, instaurando un regime di sfruttamento, con la mancata retribuzione di due mensilità e l’immediato licenziamento di quanto hanno osato rivendicare il regolare pagamento della loro prestazione. Pertanto - sostengono gli universitari - chiediamo l’intervento del Cda dell’Ersu (ente regionale per il diritto allo studio universitario), a fronte di un innegabile e progressivo peggioramento del servizio mensa, L’Ufficio ristorazione dell’ente ha infatti la responsabilità e il dovere di verificare costantemente l’idoneità delle ditte appaltatrici del servizio, e di intervenire per sanare le situazioni di irregolarità. L’interruzione del servizio nella giornata del 17 è la dimostrazione - dicono gli studenti - di come le società appaltratrici non siano in grado di fornire regolarmente le prestazioni contrattate con l’ente. La nostra organizzazione ha sempre stigmatizzato la sfrenata rincorsa all’esternazionalizzazione dei servizi pubblici, individuando proprio nel peggioramento della qualità e delle condizioni dei lavoratori un problema da affrontare con estrema attenzione. Ci chiediamo, considerata l’enorme spesa pubblica sostenuta annualmente per coprire i costi della ristorazione, quanto produttiva sia stata questa politica, e rinnoviamo il nostro impegno nel richiedere maggiore efficienza nella gestione dell’ente».
 
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Attualità
Orvieto, sotto inchiesta il sedicente professionista 

Ingegnere ma senza laurea lavorava anche all’estero 

ORVIETO. Per una quindicina d’anni ha lavorato come ingegnere a Orvieto, la sua città, in diversi altri centri italiani e all’estero, mettendosi al servizio di privati, ditte ed enti pubblici, ma Iginio Orsini Federici la laurea in realtà non l’ha mai presa.
Ora la sua vicenda è al vaglio della Procura di Orvieto che dopo la segnalazione giunta dalla locale amministrazione comunale ha aperto un’indagine a carico del sedicente professionista, ipotizzando i reati di esercizio abusivo della professione, truffa e falso.
Il Comune di Orvieto ha avviato una serie di verifiche tecniche sui lavori ai quali si era interessato quello che veniva considerato da tutti uno stimatissimo ingegnere. Tra questi anche quelli relativi a una chiesa e alcuni interventi per il risanamento della Rupe. Controlli che finora non hanno portato alla luce problemi di alcun tipo. Le maggiori preoccupazioni sembrano però legate alle centinaia di concessioni per l’edilizia privata curate dal presunto falso ingegnere (riguardo ai documenti legati alla normativa antisismica).
Ma tra gli interventi seguiti figura anche quello per la ristrutturazione del Torrino di Foligno, uno dei simboli della distruzione portata in Umbria dal terremoto del settembre 1997.
Nel suo curriculum professionale figurerebbero anche molti altri lavori in Italia, per diversi importanti enti pubblici, e all’estero, a Parigi su alcuni palazzi storici sulle rive della Senna. Perchè “Orsini Federici Ing. Igino”, come appare sugli elenchi telefonici consultabili su Internet con tanto di indirizzo e numeri di telefono al quale non risponde nessuno, è stato sempre molto stimato e ricercato ad Orvieto. Appartenente a una delle famiglie più note della zona, era impegnato anche in diverse attività extraprofessionali.
Alla base di tutta la vicenda ci sarebbe comunque una debolezza caratteriale, una sorta di blocco psicologico che ha colpito Orsini Federici. Studiava ma non riusciva più a sostenere le prove”. In questo contesto è quindi maturata la scelta di far credere di avere ottenuto la laurea e l’abilitazione professionale in realtà mai raggiunte.
Orsini Federici avrebbe utilizzato un numero di iscrizione all’albo provinciale degli ingegneri vero, appartenente però a una persona che non aveva mai esercitato (e che sarebbe quindi all’oscuro della vicenda). “Da noi Orsini Federici non è stato mai iscritto” ha infatti confermato Alberto Franceschini, presidente dell’ordine degli ingegneri di Terni.
 

Questionario e social

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