Sabato 5 marzo 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 marzo 2005
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Ufficio Stampa 
 
1 – L’Unione Sarda
Pagina 31 – Provincia di Cagliari
Dibattito sulle cellule staminali
SINNAI. "Procreazione medicalmente assistita e cellule staminali". È questo il tema di un dibattito che si terrà oggi alle 16,30 nel salone della chiesa di Santa Barbara, a Sinnai. Organizza la parrocchia. I relatori saranno Salvatore Pisu, docente di bioetica della facoltà di medicina e di chirurgia dell'Università di Cagliari e Giuseppe Castello, medico della clinica urologica dell'Università di Cagliari. Un argomento che dovrebbe interessare un po' tutti, giovani e adulti. «Sara l'occasione», ha detto il parroco don Giovanni Abis, «per conoscere i termini e i contenuti di questo tema tanto attuale. Un' occasione per capire più a fondo e per poter meglio esprimere la nostra posizione anche in previsione di un già annunciato referendum popolare. «In maniera specifica», aggiunge il sacerdote, «il dibattito interesserà le giovani coppie e i fidanzati prossimi al matrimonio. Dovrebbe interessare anche coloro che vogliono conoscere la posizione della chiesa sulle questioni morali che ruotano attorno ad un probema tanto importante. Il mio auguro è che questo servizio sia gradito a tutta la comunità. Questo è un problema che tocca problemi sociali e morali davvero straordinari». (ant.ser.)
 
2 – L’Unione Sarda
Pagina 35 – Nuoro
Provincia. Nel prossimo luglio verrà ufficializzato l'ambito riconoscimento
A grandi passi verso l'Unesco
È ormai pronto l'albo regionale dei gruppi a tenore
Le note del Sardus Pater aggiungono un altro tassello al pastoralismo candidato all'Unesco come patrimonio intangibile dell'Umanità. Dopo un censimento realizzato nell'isola dall'amministrazione provinciale per circa un anno, ora inizia a prendere forma l'albo dei gruppi di canto a tenore. Sessantotto in tutto (ma le iscrizioni sono ancora aperte), di cui 58 appartenenti alla provincia di Nuoro, 7 a quella di Oristano e 3 a Sassari. Venti di questi rappresentano delle associazioni, 24 hanno pubblicato già dei cd o musicassette. Ma tra di essi ci sono anche tanti gruppi spontanei, tra cui spiccano dei giovanissimi, come un quartetto di ragazzini di Seneghe. Il punto della situazione è stato fatto ieri mattina dal presidente Francesco Licheri nel corso di una conferenza stampa tenutasi nei locali della stessa Provincia. All'incontro è intervenuto anche Giuseppe Zucca, dirigente settore Cultura. «Quando abbiamo presentato il dossier di candidature a Parigi ? ha ricordato Licheri ? avevamo preso l'impegno di portare avanti un piano di azioni ben precise. Tra queste c'era anche il censimento dei gruppi di canto a tenore, sempre nell'ottica della valorizzazione del patrimonio identitario della nostra terra». Il presidente ha poi ricordato che per il riconoscimento del pastoralismo come patrimonio dell'Umanità, l'Unesco si pronuncerà definitivamente a luglio prossimo. E se l'isola riuscirà ad avvicinarsi un altro po' all'Europa sotto il vessillo di un bene intangibile che le appartiene da sempre, «l'identificazione su scala internazionale di elementi che danno alla Sardegna un carattere di unicità ? è il pensiero del presidente ? potrà aiutare le stesse amministrazioni a gettare le basi di un piano di gestione economica che sia veramente valido per l'isola». Ancora una carta da giocare, quindi, sul fronte dei progetti di rinascita di un territorio il quale però, nonostante le mille strade lastricate di buone intenzioni, per il momento stenta a risollevarsi. E anche se non è in discussione la legittimità di un disegno che indubbiamente ha le sue radici in un desiderio diffuso di riscatto che appartiene a tutti i sardi, esso continua purtroppo a cozzare contro una realtà dai toni ben più grigi. Quella delle altissime percentuali di disoccupati e del progressivo impoverimento della popolazione. Ma forse proprio dalla tutela e dalla valorizzazione ufficiale di un simbolo così caratterizzante come il pastoralismo, potranno arrivare delle risposte. Soprattutto in un momento come questo in cui il mercato internazionale si sta arricchendo di nuovi scenari come quelli che guardano a Oriente. Basti solo pensare a una terra come il Giappone che, apertasi all'esterno da non più di dieci anni, ora inizia a volgere il proprio desiderio di conoscenza proprio verso le nicchie culturali dell'Occidente. E a voler essere ottimisti, forse si può anche accordare qualche credito alle politiche dei piccoli passi. Intanto martedì prossimo nella sala del consiglio provinciale, si terrà la prima riunione dei gruppi che andranno a costituire l'albo del cantori a tenore «nel corso della quale ? spiega Licheri ? verranno gettate le basi della futura rete organizzativa». Per ulteriori dettagli sul concorso del canto a tenore è possibile contattare i numeri 0784.238731/238727 o collegarsi al sito www.tenores.org.
Francesca Gungui

 
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 30 - Sassari
Gli studenti universitari costretti ad affrontare disagi notevoli
 ALGHERO. Dovrebbero concludersi a breve i lavori di ristrutturazione dell’ex asilo Sella. La struttura che dovrà ospitare la facoltà di Architettura è al centro, da diverso tempo, di interventi che, per ragioni diverse, si sono protratti più del dovuto causando intuibili problemi alla logistica dell’attività didattica della Facoltà universitaria. I circa quattrocento studenti sono sottoposti a notevoli disagi sia dal punto di vista degli spazi per la didattica frontale, sia per quanto riguarda i laboratori. Per non parlare poi della questione mensa. L’Ersu di Sassari, ente regionale per il diritto allo studio, ha infatti stipulato una convenzione con un ristorante cittadino che, da solo, non può sopperire alle necessità di una popolazione studentesca che, tenendo conto anche degli studenti di Scienze ambientali marine, raggiunge le quasi seicento unità. All’ora di pranzo confluiscono nel punto di ristoro diverse centinaia di ragazzi che trovando i pochi posti occupati sono costretti a rimediare con un panino in paninoteca o al supermercato, visto che poi le lezioni ricominciano alle 15.
 Altra nota dolente riguarda la sistemazione residenziale: le famiglie degli studenti fuori sede, un numero non trascurabile, arrivano a spendere cifre da capogiro per una stanza o un monolocale. Cifre chiaramente da città turistica e non universitaria. Tutte questioni alle quali sarebbe chiamata a risolvere o svolgere azione di mediazione la società consortile dei servizi universitari ancora solo sulla carta, nonostante siano già passati quattro anni dall’arrivo dell’università ad Alghero. I problemi sarebbero di varia natura tra comune e università e riguarderebbero la difficoltà a raggiungere un accordo sulla formulazione dello statuto della società consortile. Da parte del comune ci sarebbe disponibilità al dialogo, tanto è vero che sono molti i locali storici comunali messi a disposizione e le spese accollate per la manutenzione e per le bollette della luce e quant’altro. All’origine del contenzioso la pretesa di un ruolo di maggior peso all’interno della società consortile. Sarebbe auspicabile un accordo tra comune e ateneo nell’interesse superiore del futuro degli studenti. (s.o.
 
 
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
Polo veterinario, un progetto che rischia di non decollare
 IL SOVRALLUOGO Comune-Università posizioni distanti
 SASSARI. Il confronto sul campo tra Università e Comune sul polo veterinario si è concluso con un nulla di fatto. Il progetto è stato illustrato ai membri della commissione Urbanistica e all’assessore Nanni Moro dal rettore Alessandro Maida, dal preside Sergio Coda e dai tecnici dell’ateneo. Nell’area di 132mila metri quadri dovrebbero sorgere i tre padiglioni dell’ospedale veterinario e un ampliamento dell’ala che ospita la facoltà di farmacia. Ma l’attenzione dei consiglieri si è catalizzata sulle mappe che prevedono la costruzione dei parcheggi. Le norme impongono che debbano essere utilizzabili da tutti. Secondo i componenti della commissione i posti auto non sarebbero destinati alla collettività, ma solo a chi lavora all’interno della facoltà.
 Nel progetto presentato dai tecnici dell’ateneo i posteggi e le altre opere pubbliche necessarie per avere il via libera sono presenti. Sembra così sfumare la richiesta di Palazzo Ducale dell’area di sosta in terra battuta in via dei Mille. Il terreno è di proprietà dell’università ed è stato reclamato come contropartita per la mancata creazione dei posti auto all’interno di veterinaria.
 La strada che collegherà la facoltà a via Vienna è quasi pronta e sarà parallela a un tratto di 131. Alcuni consiglieri non sembrano ancora soddisfatti e chiedono che si crei una bretella di unione tra le due arterie. La striscia d’asfalto dovrebbe infilarsi tra la fine del terreno di proprietà dell’ateneo e l’istituto zooprofilattico. “Non mi sembra corretto pensare solo all’utilità di pochi - spiega Ugo Niedda -. Se non si collega questo tratto con l’ingresso per la città si creano solo parcheggi per pochi privilegiati”. L’idea piace anche al presidente della commissione Tore Matta. “È una proposta su cui si può lavorare - dichiara Matta -. Nei prossimi giorni ci riuniremo per discuterne”. Questa variante potrebbe far rinviare ancora una volta il via libera alla costruzione dell’ospedale. Una struttura indispensabile. Il policlinico per animali è una delle tre strutture che la commissione dell’Unione europea richiede come standard di qualità per far entrare l’ateneo nell’olimpo delle facoltà. Servono anche il mattatoio didattico e l’azienda zootecnica.
Soddisfatto il rettore. “Il confronto è servito a chiarire alcuni punti che potevano creare incomprensioni - afferma Maida -. L’intenzione dell’università è di far nascere in quest’area il polo chimico-farmaceutico-veterinario”.
 Nel confronto tra amministrazione e ateneo non si è parlato di urbanistica contrattata o di scambio di aree. Nessuno ha voluto infrangere il tabù. Il rettore ha detto di non saperne nulla e i consiglieri non hanno rilanciato l’idea davanti ai vertici dell’università. Ma a mezza voce un commissario ha avanzato dubbi sulla regolarità del progetto della strada, che sarebbe troppo stretta, e ha promesso battaglia in aula.
Luca Rojch
 
 
5 – Il Mattino
STATO GIURIDICO DEI PROF: SÌ AL PROVVEDIMENTO DALLA COMMISSIONE DELLA CAMERA
Atenei, rottura tra Moratti e rettori
DANIELA LIMONCELLI Passa in commissione cultura allaCamera il provvedimento sullo stato giuridico dei docenti universitari che ha scatenato la rivolta del mondo accademico. La parola ora all’aula di Montecitorio che lo esaminerà l’8 marzo. «Il dialogo è compromesso e definitivamente interrotto» affermano, senza mezze misure, il direttivo della Conferenza dei rettori. E, fatto mai accaduto prima, tutti i membri del comitato di presidenza della Crui non si presentano al ministero dove sono stati convocati. È andato infatti solo, su loro mandato, il presidente dei rettori Piero Tosi, ed è andato solo per consegnare al ministro dell’Università Letizia Moratti un duro «promemoria» in cui la Crui, ma anche a nome del Cun e delle Conferenze dei presidi, ribadisce la sua «posizione nettamente contraria» al provvedimento appena licenziato in commissione, i «punti irrinunciabili» - più volte ripetuti - da prevedere e la necessità di «sospendere l’iter del ddl» viste le interferenze preelettorali. È la rottura tra Moratti e rettori «dopo la proposta - spiegano - da parte del relatore di maggioranza di emendamenti che portano il ddl in una direzione assolutamente non condivisibile neppure come base per successivi interventi e integrazioni». E i rettori lanciano l’allarme: i fondi in Finanziariaper gli atenei sono appena sufficienti a consentire la loro sopravvivenza per un anno. Il passaggio a legge ordinaria per lo stato giuridico? «Ha senso solo - dicono - se offre il tempo necessario alla individuazione di soluzioni adeguate e largamente condivise e non impone un iter più accelerato che escluda i necessari confronti». Resta spiazzata la Moratti. Il promemoria «sarà oggetto di studio - afferma - perchè anche il corpo docente del nostro paese possa essere allineato con il corpo docente europeo». Esaminati i documenti della Crui «rispetto a quello del 20 gennaio - sottolinea - su 15 punti richiesti dalla Crui 13 già sono stati inseriti nel provvedimento, come il mantenimento della distinzione tra tempo pieno e definito, e la previsione di un numero di ore flessibile in funzione del carico didattico e dei settori scientifici disciplinari. Gli altri saranno oggetto di studio». E, si racconta, abbia tentato di spaccare il compatto fronte dei rettori contattandoli singolarmente. La riforma licenziata dalla commissione - assente l’opposizione - con le modifiche del relatore Mario Pepe (Fi), ora si divide in due parti: delega al governo per il reclutamento dei docenti, legge ordinaria per lo status giuridico. In esaurimento i ricercatori, spunta il titolo di professore aggregato (anch’esso ad esaurimento): l’aggregato per la ricerca, sorta di terza fascia, figura che in futuro prenderà il posto dei ricercatori. Concorso per associato bandito, per la prima tornata, senza limiti di numero. C’è, poi, il prof straordinario (massimo per sei anni) per ordinari in base a ricerche in convenzione con imprese o fondazioni. Confermata l’attuale distinzione tra tempo pieno e definito, trattamento economico compreso. Ma ora l’ultima parola spetta alla Camera
 
 
 

Questionario e social

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