Giovedì 10 marzo 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 marzo 2005
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI

 
1 - L’UNIONE SARDA
pagina 22 – cronaca di Cagliari
orientamento 
L'università si presenta agli studenti
Le Giornate di orientamento: l'Università di Cagliari si presenta agli studenti delle scuole superiori della Sardegna. Da lunedì a sabato prossimo, nelle strutture della cittadella universitaria di Monserrato, dalle 9 alle 14, gli studenti di tutta l'Isola potranno conoscere meglio i corsi di studenti dell'università cagliaritana. Durante le giornate i responsabili dei corsi di laurea presenteranno i corsi già esistenti e quelli di prossima attivazione. Saranno presenti gli insegnanti d'orientamento per fornire agli studenti le informazioni specifiche sulle modalità di accesso ai corsi e sui percorsi formativi. Le "giornate di orientamento" si terranno in contemporanea alla quindicesima edizione della "Settimana della cultura" : l'anno 2005 è stato proclamato dall'Unesco l'"anno internazionale della fisica". Per ogni giornata è stata prevista una conferenza sui temi dell'energia, della protezione dell'ambiente, della salute e dell'esplorazione spaziale. Per maggiori informazioni è sufficiente contattare il dottor Liugi Sotgiu al centro d'orientamento di ateneo, in via Ospedale 121. Il numero di telefono è 070.6758401.
 
2 - L’UNIONE SARDA
pagina 22 – cronaca di Cagliari
tossicodipendenze 
Un master della facoltà di medicina
Una novità nel mondo universitario: oggi, per la prima volta nella storia delle facoltà cagliaritane, sarà conferito il titolo di master in "Medicina delle tossicodipendenze e dell'alcolismo". L'appuntamento è alle nove di questa mattina al dipartimento di neuroscienze della cittadella universitaria di Monserrato. Il titolo verrà conferito a dieci medici e dodici psicologi che discuteranno la tesi elaborata durante il loro corso di studi. Il master è nato dalla collaborazione tra la facoltà di medicina e il centro di eccellenza per la neurobiologia delle dipendenze dell'università di Cagliari e il sevizio per le tossicodipendenze della Asl numero 8. Il master si è posto l'obiettivo di partecipare alla formazione di esperti e ricercatori nel settore delle tossicodipendenze e dell'alcolismo. Per la parte pratica gli studenti hanno svolto un tirocinio al Sert della Asl numero 8. La commissione che presiederà alla discussione delle tesi sarà costituita dall'attuale direttore del Master, il professor Luigi Gessa, e dal direttore del corso del prossimo anno accademico Antonio Argiolas. Faranno parte della commissione il direttore del dipartimento di neuroscienze il professor Walter Fratta e la responsabile del Sert la dottoressa Anna Loi. Per informazioni 070/6754307 - 4319.
 
3 - L’UNIONE SARDA
pagina 22 – cronaca di Cagliari
Borse di studio dell’università
Oggi alle 11,30, nella sala presidenza della facoltà di Ingegneria, in Via Marengo 3, si terrà la cerimonia per l’assegnazione delle borse di studio della prima edizione del “Concorso per tesi di laurea su tematiche inerenti la questione energetica in Italia”. La manifestazione è organizzata dal gruppo “Energit, multiutility i settori d’energia, telecomunicazioni e Internet”.
 
4 - L’UNIONE SARDA
pagina 26 – cronaca di Cagliari
Università
La facoltà di Scienze: «Recupereremo le lezioni»
Le lezioni saltate saranno recuperate. Il preside della facoltà di Scienze, Roberto Crnyer, tranquillizza gli studenti: «Tra proteste contro il disegno di legge Moratti, settimana scientifica e vacanze di Pasqua il calendario didattico ha subito uno slittamento, ma i docenti si impegneranno per recuperare le lezioni perse». Magari prolungando il semestre di qualche settimana. «Gli studenti hanno le loro ragioni, anche se la protesta di ricercatori e docenti è importante ? prosegue il preside ?: combatte una riforma non accettata dal mondo universitario. Qualche risultato è già stato ottenuto: il testo iniziale è stato emendato». Crnyer torna sull'astensione dalle attività: «Non si tratta di uno sciopero ma di un rifiuto momentaneo di svolgere quelle lezioni che i ricercatori fanno volontariamente, o che alcuni docenti hanno accettato come supplenze o come didattica aggiuntiva. Questo serve a dimostrare su che basi instabili poggi l'Università». Dopo la settimana di protesta del corpo docente, lunedì inizierà la settimana Scientifica. La Cittadella universitaria si trasformerà in una "fiera" promozionale della scienza e della ricerca con manifestazioni, convegni, presentazione di corsi. I futuri universitari scopriranno così il mondo universitario scientifico. (m. v.)
 
5 - L’UNIONE SARDA
Cronaca Italiana Pagina 4
Video hard
Rai condannata a pagare l'Università di Camerino
Camerino. Il Tribunale di Roma ha condannato Michele Cucuzza e la Rai a risarcire un danno non patrimoniale di 100.000 euro all'Università di Camerino, per un servizio de "La vita in diretta" sullo scandalo delle videocassette hard, in cui il prof. Ezio Capizzano aveva immortalato i suoi incontri amorosi con alcune studentesse. L'ateneo, rappresentato dagli avvocati Zencovich e Cavallaro, ha diritto anche al pagamento delle spese di lite: 10.210 euro, tra diritti, esborsi, spese legali. È l'ennesimo strascico giudiziario della vicenda, risalente al 2000. Il prof. Capizzano è stato assolto per insufficienza di prove, nel giugno 2004, dalle accuse di concussione e corruzione (perchè si sospettava avesse scambiato le prestazioni sessuali con un bel voto all'esame di diritto agrario, la materia di cui era titolare), violenza sessuale e peculato, per l'uso di un divano di proprietà dell' Università camerte. Università che - alla fine - è risultata l'unica vittima certa della scabrosa storia, colpita da un danno di immagine non indifferente («Il Decamerino» aveva goliardicamente titolato un periodico), tanto da dovere lanciare una massiccia campagna pubblicitaria contro le «mele marce».
 
 
 

6 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 5 - Sardegna
Contratti e precariato un futuro da costruire 
Alghero, prima giornata degli stati generali dell’informazione sarda 
ALGHERO. Dalla prima giornata di confronto e dibattito degli stati generali dell’informazione in Sardegna, in corso di svolgimento nei saloni del Carlos Vº hotel, è emersa una situazione complessiva di disagio e di preoccupazione per una categoria che, anche alla luce del futuro rinnovo del contratto, appare oggi priva di certezze.
Molti gli interrogativi che sono stati posti all’ attenzione del presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, del direttore generale, Giancarlo Tartaglia, dell’avvocato Bruno Del Vecchio, esperto in contrattualizzazione giornalistica, del presidente e direttore generale dell’Inpg, l’istituto di previdenza della categoria, Gabriele Cescutti e Arsenio Tortora, del presidente della Casagit, Andrea Leone, di Marina Corsi, presidente del fondo di previdenza integrativa e Luigi Ronsisvalle, segretario generale aggiunto della Fnsi. Presente il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Mauro Manunza. Nel corso della prima giornata che aveva carattere seminariale ed era presieduta da Francesco Birocchi, presidente dell’Assostampa sarda, oltre ai grandi temi che saranno affrontati con il rinnovo del contratto e alla applicazione della legge Maroni - Biagi, è stato riservato largo spazio alle precarietà contrattuali esistenti nel sistema dell’informazione sarda, televisiva e carta stampata. Ai lavori era presente una folta delegazione degli studenti della scuola di giornalismo dell’università di Sassari che hanno svolto una parte attiva nel dibattito e nel contradditorio.
Un argomento di estrema attualità soprattutto in riferimento agli sbocchi occupazionali dei futuri giornalisti.
E’ inoltre emersa, a proposito di precariato, anche la posizione degli stagisti, il loro utilizzo con esplicito riferimento a situazioni di palese sfruttamento. Intenso il programma di oggi. Saranno intanto presentati due dossier realizzati da altrettante commissioni. Il primo riguarda appunto il precariato che sarà illustrato dal presidente della commissione, Celestino Tabasso, e il secondo pubblicità, informazione e interessi extraeditoriali, curato da Paolo Paolini. Entrambi giornalisti dell’Unione Sarda. In apertura il saluto del sindaco Marco Tedde e l’intervento del presidente del consiglio regionale, Giacomo Spissu. Annunciata anche la partecipazione, nel pomeriggio, dell’assessore alla P.I. Elisabetta Pilia. Agli stati generali dell’informazione in Sardegna partecipano i comitati di redazione delle testate isolane e i direttivi dell’Assostampa e dell’Ordine dei Giornalisti. Concluderà i lavori Franco Siddi, presidente della Federazione Nazionale della Stampa
Gianni Olandi
 
7 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 9 - Olbia
Riforma Moratti, professori preoccupati 
Numerose e affollate assemblee in Alta Gallura. Il rischio per le pensioni 
TEMPIO. Attesa e timori. Sono questi gli stati d’animo più diffusi oggi nel mondo della scuola. Attesa per la riforma Moratti che, dopo aver investito elementari e medie, presto coinvolgerà anche le superiori. Timori per le conseguenze ancora poco chiare delle sue applicazioni e per la difesa di migliaia di posti di lavoro che sembrano a rischio. Questo, almeno, secondo quanto si sente dire nelle diverse assemblee sindacali che, periodicamente convocate, servono ai lavoratori della scuola per fare il punto sulla situazione generale. Nel corso dell’ultima assemblea dei Cobas svoltasi a Tempio, assemblea che ha fatto registrare una buona partecipazione di insegnanti, personale ausiliario e tecnici delle scuole dell’alta Gallura, sono emerse notizie poco rassicuranti sul futuro. Una di queste tocca molto da vicino i lavoratori della scuola, che, come tanti altri dipendenti del pubblico, verranno chiamati a pronunciarsi sui cosiddetti fondi chiusi e valutare l’opportunità dei fondi pensione della previdenza complementare. Un passaggio, secondo i Cobas, decisamente contrari al fondo Espero, dalle prospettive non sufficientemente chiare e che comporterà di sicuro l’eliminazione dell’Inpdap.
Impegnati in calcoli di non poco conto, i lavoratori della scuola (e, in questo caso, soprattutto gli insegnanti delle superiori) sono chiamati anche a valutare gli effetti che la riforma Moratti, una volta definita e trasformata in decreto legge, dovrebbe produrre. Se l’impianto della riforma non dovesse venire modificato, la scuola secondaria non si limiterà a cambiare solo i connotati. La riforma, che ridurrà tutte le scuole a due sole tipologie (licei e istituti professionali), introdurrà diversi insegnamenti opzionali e modificherà radicalmente il monte ore delle discipline. Giusto per fare un esempio, l’educazione fisica vedrà dimezzate le sue ore. Sorte analoga, allo Scientifico, toccherà al latino. Scomparirà del tutto l’insegnamento di diritto al Linguistico, e l’economia aziendale si ridurrà a un terzo delle attuali ore d’insegnamento.
 Dai Cobas è stato lanciato un appello perché gli insegnanti non accettino supinamente le scelte dei dirigenti scolastici, non approvando, là dove è possibile, la proposta di percorsi integrati che, di fatto, sono un po’ come l’anticamera della riforma. Ai dirigenti scolastici, sempre secondo i Cobas, bisognerebbe saper dire di no anche quando scelgono i criteri per l’individuazione dei tutor. Tra le novità meno gradite ci sarà la nuova formazione dei docenti, che saranno assunti non più attraverso i concorsi, ma dopo la frequenza di corsi gestiti dalle Università. Una voce che non quadra con la ventilata assunzione di 200mila precari e le stime catastrofiche dei Cobas che ipotizzano, se mai la riforma Moratti dovesse passare, un taglio di 400mila cattedre.
Giuseppe Pulina
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA
Pagina 1 - Oristano
Al Chiostro giornate di orientamento per l’università 
DESTINATE AGLI STUDENTI DELLE ULTIME CLASSI DELLE SUPERIORI 
ORISTANO. E dopo la maturità, cosa farò? Sono tanti gli studenti delle superiori che, ormai a un passo dal diploma, non hanno ancora ben chiare le idee sul tipo di studi universitari da intraprendere. Anche quest’anno, però, è il Consorzio Uno, l’ente che dal 1996 ha attivato i corsi universitari a Oristano, a venire loro incontro con il sistema ormai collaudato di quelle che sono state già battezzate “giornate di orientamento”. Partite a metà febbraio, si concluderanno alla fine di questo mese. Riguarderanno ogni scuola superiore presente in città. Alcune si svolgono al Chiostro, altre vedono invece menager e docenti recarsi direttamente nelle diverse scuole. Contrariamente al passato, da quest’anno sono principalmente i manager didattici a incontrare gli studenti di ciascuna scuola, fornendo informazioni mirate a far conoscere meglio l’offerta formativa del Consorzio Uno.
Ieri, ad esempio, è stata la volta degli alunni delle quinte classi delle professionali per l’agricoltura. Accompagnati dagli insegnanti, i ragazzi hanno potuto visitare le aule e gli uffici del Chiostro del Carmine, per capire meglio e “sul campo” come sia fatta l’Università a Oristano. La prima parte della giornata ha visto i manager didattici impegnati ad illustrare i vari corsi di laurea (Economia e gestione dei servizi turistici, Biotecnologie industriali, Tecnologie alimentari, Viticultura ed enologia, Archeologia subacquea, Economia manageriale e, infine, Diritto delle istituzioni pubbliche e sviluppo locale della Sardegna) attualmente presenti nella sede universitaria cittadina. Il tutto, ovviamente, presentando i diversi piani di studi, ma soprattutto i possibili sbocchi di lavoro offerti da ciascuna laurea. Senza trascurare gli aspetti più pratici, relativi ad esempio le iscrizioni, con date, documenti e uffici dove presentarli.
 Naturalmente ieri a catturare il maggior interesse della platea sono stati, manco a dirlo, i corsi di laurea di scienze e agraria: tante infatti le domande poste dai ragazzi, soprattutto per quel che riguarda le opportunità di seguire anche stages nelle aziende. «Come sempre abbiamo fatto compilare a ciascuno studente dei questionari che ci serviranno per conoscere meglio attitudini, interessi professionali e perchè no, ambizioni, di ciascuno di loro», spiega la responsabile dell’Orientamento del Consorzio Uno, Luisa Carcangiu, «i risultati dei test saranno poi sottoposti all’esame dei responsabili dell’orientamento delle diverse scuole superioriori con i quali la collaborazione è totale».
«Noi puntiamo soprattutto a fare conocere meglio il Consorzio Uno, incentrando l’informazione anche sui vantaggi di avere l’Università a Oristano dove, fra le altre cose, grazie ad un numero abbastanza contenuto di iscritti, i rapporti fra docenti e studenti sono favoriti», conclude Carcangiu. (m.c.)
 

 
9– IL CORRIERE DELLA SERA
Commercialisti «irregolari» il Tribunale annulla 25 lauree
Venticinque lauree in Economia e commercio conseguite nel 1980 alla Sapienza sono state annullate dal tribunale di Roma, nell'ambito di un procedimento che ha riguardato altrettanti commercialisti finiti sotto inchiesta per presunte irregolarità nell' acquisizione dei titoli di studio. La magistratura ritiene, infatti, che quei diplomi siano stati «comprati» con la complicità di docenti e dipendenti dell' ateneo. Corruzione, falso e abuso d'ufficio i reati contestati agli indagati. Nel 2003, i commercialisti finiti sotto inchiesta furono processati e nei loro confronti fu dichiarata la prescrizione. Lo scorso anno, però, la Corte di Cassazione rispedì gli atti al tribunale di Roma, rilevando un difetto nella motivazione della sentenza. La vicenda, quindi, è tornata all' esame dei giudici di primo grado, davanti ai quali il pm Giuseppe Saieva, ha chiesto per gli imputati l' annullamento dei titoli, con conseguente dichiarazione di falsità delle lauree. Fermo restando la prescrizione dei reati, i giudici hanno ora annullato le 25 lauree al centro dell' inchiesta disponendo anche l' invio di copia della sentenza al rettore dell' università romana e all' ordine dei commercialisti.
 
 

10– IL TEMPO
Ateneo bandisce la Coca Cola    
ROMA - Non più Coca-cola, Fanta, Sprite e gli snack più diffusi in commercio nei distributori automatici dell'università Roma Tre dove si passerà gradualmente a prodotti del commercio equo e solidale. Studenti docenti e personale dell'ateneo più giovane della capitale, che durante le lezioni o il turno di lavoro cercano il momento di pausa rifocillandosi ai distributori automatici, troveranno quindi succhi di frutta biologici e prodotti provenienti dal sud del mondo, con la particolarità che la maggior parte degli introiti arrivino realmente ai produttori. La proposta, presentata al senato accademico dalla lista di sinistra «Ricomincio dagli studenti», è stata approvata all'unanimità circa un mese fa e sarà applicata gradualmente - fanno sapere all'università - perché bisognerà comunque rispettare i contratti con i fornitori ed esaurire i prodotti già acquistati prima di passare alla sostituzione e ciò avverrà con le prossime gare d'appalto. «Abbiamo pensato che, in un luogo deputato all'alta formazione, si dovesse cercare di toccare anche le tematiche del profilo etico dei consumi, escludere quei prodotti - ha detto Enrico Crescenzi, uno studente della lista che ha proposto la delibera - il cui marchio parla di sfruttamento dei lavoratori o violazione dei diritti umani». Ma non mancano le polemiche. Il circolo di Roma Tre di Azione universitaria, l'organizzazione studentesca di An, ha definito «assurda ed ideologica la scelta di bandire la Coca Cola dall'ateneo». Secondo Andrea Volpi, presidente del circolo, «il senato accademico è influenzato dalle liste di sinistra "Ricomincio dagli studenti" e "Rete universitaria dei movimenti" ed ha seguito l'assurda scelta del limitrofo municipio Roma XI, governato da Rifondazione Comunista. Studenti lavoratori e docenti sono così privati della possibilità di scegliere liberamente la bibita più bevuta al mondo. Cancellano la Coca cola dai nostri break per motivi ideologici ma non comprendo perchè gli studenti di sinistra si scordano di boicottare per protesta quei prodotti che provengono da Cuba e dalla Cina». «Non mi risulta che prodotti provenienti da questi paesi circolino all'università - ha replicato Crescenzi - comunque i patiti della Coca Cola potranno sempre trovarla nei bar interni delle facoltà». La Coca Cola resta comunque da mesi bandita dagli uffici dell'XI Municipio che, come ha reso noto il presidente Massimiliano Smeriglio, insieme con i comuni che fanno parte della «Rete del nuovo municipio» ha aderito alla campagna internazionale promossa dai lavoratori colombiani, che lamentano vessazioni da parte delle società imbottigliatrici che lavorano per la multinazionale.
 
12 – IL TEMPO
Harvard respinge 119 candidati hacker     
BOSTON — La Harvard Business School ha detto che respingerà le candidature di 119 aspiranti studenti, accusati di aver forzato un sito Web per verificare la loro ammissione prima delle notifiche ufficiali. «Nel migliore dei casi questo è un comportamento contrario all'etica e comunque una grave mancanza di fiducia che non può essere giustificata in nessun modo», ha detto in una nota Ken Clark, dean di Harvard Business School. «Tutti i candidati che risulteranno aver forzato il sito non saranno ammessi alla scuola», ha aggiunto. Harvard ha detto di conoscere i nomi dei 119 candidati che hanno cercato di scoprire il loro status prima del tempo attraverso una violazione della sicurezza di un sistema online per il reclutamento e la presentazione di candidature chiamato «ApplyYourself». Jim Aisner, portavoce della scuola di economia della prestigiosa università ha rifiutato di dire quanti dei 119 sarebbero stati ammessi se non avessero «spiato», violando il sistema operativo della scuola. Le intrusioni arrivano in una periodo in cui le facoltà di business in tutta l'America stanno cercando di dare più risalto ai temi dell'etica dopo una serie di scandali nel campo dei bilanci a Wall Street. Il caso più clamoroso resta quello del colosso finanziario della Enron che ha messo in crisi il sistema delle authority di controllo delle società quotate in borsa, mettendo in moto il meccanismo dele riforme nel settore finanziario.
 

13 – IL MESSAGGERO
Cemerino, condannato Michele Cucuzza
CAMERINO (Macerata) - Il Tribunale di Roma ha condannato Michele Cucuzza e la Rai a risarcire un danno non patrimoniale di 100.000 euro all' Università di Camerino, per un servizio de “La vita in diretta” sullo scandalo delle videocassette hard, in cui il prof. Ezio Capizzano aveva immortalato i suoi incontri amorosi con alcune studentesse.
 
14 – IL MESSAGGERO
Trovati statini mai firmati o post-datati e il pagamento di tangenti per gli esami:
qualcuno ne ha “comprati” anche 26 
Finti commercialisti. E’ ufficiale. Il Tribunale di Roma ha accolto la richiesta del pm Giuseppe Saieva: venticinque lauree come carta straccia. Nulle. La maggior parte degli esami è stata comprata. I giudici hanno invalidato i titoli e adesso la sentenza sarà trasmessa alla Sapienza. Toccherà all’Università apporre sugli originali il timbro: falso. E ora per venticinque insospettabili e rispettati professionisti potrebbero cominciare i guai. Per più di venti anni avrebbero esercitato la professione di commercialisti, consulenti e persino professori con lauree finte. Per decisione dei giudici dovranno tornare indietro, cancellare dal portone l’etichetta, e ricominciare. Hanno ancora una possibilità: l’ultimo ricorso in Cassazione.
Lo scandalo scoppia negli anni Novanta. Un’inchiesta che porta alla sbarra più di 35 persone: studenti, funzionari bidelli e impiegati della facoltà di Economia e Commercio della Sapienza. I fatti contestati riguardano lauree conseguite tra l’85 e il ’90. Esami comprati. Le accuse vanno dalla corruzione al falso all’abuso d’ufficio. Bastava pagare. Questo hanno stabilito i giudici, qualcuno infatti si è laureato acquistando anche 26 esami: dal Diritto commerciale, alla Ragioneria generale applicata, dalla Tecnica bancaria al Diritto finanziario. Non c’erano problemi, i canali “giusti” garantivano il titolo di studio a tutti. Ma quando il processo è arrivato alla conclusione i reati erano già prescritti. Nessuno dei professionisti, come i dipendenti che “mediavano”, ha subito l’onta della condanna. Il tribunale, nel 2002, però ha invalidato gli esami “truccati”, almeno nei casi in cui era stato accertato il pagamento della tangente per la promozione. Quelle lauree, dicono i giudici, sono come carta straccia. Dichiarate nulle. Ma quelli che intanto sono diventati affermati professionisti, continuano a esercitare. Uno di loro finisce anche sul registro degli indagati della procura di Roma con l’ipotesi di truffa, poi viene prosciolto. Il fascicolo sbarca in Cassazione. E sono i giudici della Suprema Corte a rispedire gli atti davanti ai giudici della X sezione del Tribunale. La sentenza non è ben motivata: «Non ci sono risultanze univoche e certe». Su ogni laurea annullata andavano fatte singole verifiche sugli esami ritenuti falsi. E’ toccato al pm Giuseppe Saieva rispolverare i vecchi atti. Riprendere in mano gli statini e scoprire che alcuni non erano mai stati firmati, altri avevano una data successiva a quella dell’esame. Una serie di irregolarità che hanno portato il sostituto a chiedere di nuovo l’annullamento dei titoli di studio. E ieri i giudici della decima sezione, presieduta da Luigi Fiasconaro, hanno accolto la tesi del pm. Venticinque lauree annullate rispetto alle ventisette della sentenza precedente.
Valentina Errante
 
 
 

Questionario e social

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