Lunedì 14 marzo 2005

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 marzo 2005
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI CAGLIARI
Ufficio stampa

 
1 - L’UNIONE SARDA
pagina 14 – provincia di Cagliari
Iglesias. Istruzione negata
Studenti in difficoltà Il 27 per cento bocciato a scuola
L'istruzione è un optional, i libri qualcosa di cui liberarsi quanto prima. C'è qualcosa che non funziona nella scuola e in quella iglesiente in particolare. I dati lo confermano. La percentuale degli studenti che lasciano le aule e vengono bocciati è del 27 per cento. Un dato che fa paura, emerso sabato sera nel corso del convegno Scuola e città, quale scuola per quale società, organizzato dalla Società operaia industriale di Mutuo soccorso che ha proposto il dibattito nell'aula magna della scuola elementare di Serra Perdosa, puntando l'attenzione soprattutto sugli effetti negativi della riforma Moratti. Ventisette per cento, dunque: ciò significa che su cento iscritti lasciano la scuola anzitempo o vengono bocciati poco meno di trenta studenti. A diffondere l'allarmante dato è stata Marina Muscas, insegnante impegnata da tempo assieme ad altri colleghi in progetti per combattere la dispersione scolastica, ovvero la tendenza che porta gli studenti a lasciare il corso di studi prima di aver ottenuto il diploma. Che non è più un traguardo ambito, oramai, visto l'alto numero di studenti che si perde per strada e sceglie di non completare il corso di studi. I dati diffusi dagli insegnanti, tuttavia, comprendono abbandoni e bocciature. Se si isolano i dato e si prende in considerazione soltanto quello relativo agli studenti che lasciano prima del tempo la scuola, la percentuale si ferma al 14,5 per cento. Più o meno in linea con l'andamento regionale, ma molto al di sopra di quello nazionale, pari al 7,1 per cento. Perché? Non è soltanto un problema di volontà, di scarsa propensione agli studi, svogliatezza. Fernando Nonnis, docente dei corsi di formazione post laurea all'università di Cagliari, invita a fare una riflessione, pur premettendo che non esiste una statistica certa e una mappa definita in grado di fare un quadro preciso di tutto il territorio. «Il nodo centrale è che la dispersione si deve combattere ogni giorno in classe - spiega Nonnis- . È necessario prestare attenzione ai singoli studenti, piuttosto che ai progetti. Perché sotto questo punto di vista possiamo dire che la nostra città fa parte, ad esempio, di una rete di scuole cui arrivano contributi notevoli per progetti. Soldi ce ne sono, ma non si riversano nell'attività quotidiana in classe». I dati cui si appoggia Nonnis riguardano un vecchio studio «ma ancora molto attuale», portato avanti dalla precedente amministrazione provinciale, quella che aveva istituto l'osservatorio sulla dispersione scolastica, e quella attuale che oggi pubblica i risultati nel suo sito internet. «Sicuramente la situazione generale non aiuta. Se poi uniamo l'aspetto nazionale del diritto dovere all'istruzione, sempre meno rispettato, alla disperazione di questo territorio il risultato non può che essere questo». A parlare della crisi della scuola è stata anche Alba Sasso, parlamentare e componente della commissione istruzione. Approdata in Sardegna appositamente per partecipare al convegno promosso dalla Società operaia industriale di Mutuo soccorso, la parlamentare ha puntato il dito contro la riforma Moratti e sugli effetti dannosi nelle singole realtà, rivendicando un'azione forte da parte degli enti locali per assicurare «il diritto al sapere piuttosto che il diritto allo studio». Cinzia Simbula
 
 

2 – IL TEMPO
ABRUZZO
Una scuola in crescita    
Guardia di finanza, inaugurato all’Aquila l’anno di studi. Altri 300 allievi si aggiungeranno agli attuali 700 
L’AQUILA - Altri 300 allievi sovrintendenti si aggiungeranno a breve agli attuali 700 che frequentano i tre corsi della Scuola ispettori e sovrintendenti della Guardia di Finanza di Coppito (L’Aquila). La notizia è giunta ieri nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno di studi 2004-2005. Alla cerimonia era attesa la presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Domenico Siniscalco, e del comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Roberto Speciale. Il Ministro è stato trattenuto a Roma a causa di una improvvisa indisposizione, e l’elicottero sul quale viaggiava il generale Speciale non è riuscito ad atterrare a causa di una fitta coltre di nebbia. I lavori sono stati aperti dalla relazione del comandante della Scuola, generale di brigata Gaetano Giancane. Nella sua relazione il comandante ha evidenziato che la formazione dei futuri ispettori e sovrintendenti delle Fiamme Gialle è finalizzata «a consentire di affrontare il servizio non come un lavoro qualsiasi, ma con una forte passione nel servire il Paese con la gratificazione di migliorarlo». L'ordinamento degli studi, ha aggiunto, prevede materie giuridiche riconosciute dalle università statali che attribuiscono crediti formativi utili al conseguimento di lauree di primo livello nelle aree giuridiche ed economiche. Gli allievi ordinari in possesso di laurea attualmente sono 44; sono 221 quelli che hanno sostenuto esami universitari. La scuola offre anche corsi di informatica per il conseguimento della patente europea per il computer e corsi di inglese. Dopo la relazione del comandante della scuola il professor Giovanni Palmerio, docente universitario ed esperto di finanza pubblica, ha analizzato i punti di forza e di debolezza dell’attuale assetto economico ed industriale del Paese, chiamato ad operare con crescente competitività nel difficile e controverso contesto internazionale. Infine, l’Ispettore per i reparti di istruzione della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Italo Pappa, ha sottolineato i risultati conseguiti in campo nazionale nella lotta all’evasione fiscale, al sommerso, alla contraffazione dei marchi, alla droga e nel controllo della spesa sanitaria. «Sul fronte di polizia economica a tutela dei mercati — ha detto — è stata assicurata una lotta serrata al riciclaggio di denaro sporco e all’usura. In tema di presidio della spesa pubblica, per le indagini ed i controlli sulla spesa sanitaria a carico del servizio nazionale, è filtrato il messaggio di una Guardia di Finanza al servizio del cittadino, per la tutela dei suoi diritti fondamentali. Anche la repressione dell’usura è stata condotta con grande determinazione — ha concluso — suffragata dal trend positivo di violazioni riscontrate, persone denunciate e sequestri».
Angela Baglioni
 
3 – LA SICILIA
Ragusa
Università verso la svolta
Esaminato venerdi' sera dal consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario Ibleo il manifesto che permettera' l'attivazione delle procedure per il formale passaggio dell'Universita' iblea da privata in “Statale della Sicilia Sud Orientale”. Sede, naturalmente, a Ragusa Un polo universitario autonomo che andrebbe ad inserirsi tra quelli gia' esistenti in Sicilia, aumentando l'offerta formativa per i siciliani ma anche per il bacino del Mediterraneo.
“Un polo universitario autonomo - e' scritto nel manifesto approvato - significa dare concretezza agli obiettivi di innovazione e sviluppo di tutte le forze della ricerca scientifica, imprenditoriali e anche istituzionali, accelerando la ristrutturazione della filiera formativa. Una struttura di formazione e ricerca scientifica essenziale per il territorio, per sostenere il confronto con gli ambiti nazionali e internazionali nell'epoca della globalizzazione, quando e' solo la qualita' che puo' salvare la produzione della vecchia Europa da quella dei Paesi Terzi”. La nuova Universita', operando in sinergia con le realta' economiche locali (distretto agroalimentare, zootecnico, lattiero-caseario, floro-vivaistico e serricolo) potrebbe rappresentare il nodo strategico per trasferire le conoscenze scientifiche al mondo imprenditoriale. “Abbiamo approvato il documento-manifesto anche se con riserva visto che dovra' essere sottoposto ai soci del Consorzio che erano assenti alla riunione – spiega Lorenzo Migliore, vicepresidente del Consorzio Universitario – Certamente per la realta' di Ragusa potrebbe rappresentare una svolta il passaggio dell'Universita' da privata in statale. E' una speranza per l'Universita'. Se la proposta sara' corroborata dall'impegno di tutte le istituzioni, le forze economiche, politiche ed imprenditoriali oltre che dalla rappresentanza parlamentare si potra' andare a centrare l'obiettivo. Non sono al momento ottimista ma nemmeno pessimista, certamente soltanto se ci crederemo potremo realmente raggiungere il grande risultato dell'Universita' statale”. In consiglio di amministrazione sono state trattate anche altre tematiche come la prossima consegna del primo piano dell'ex distretto militare. Si tratta di locali che sono stati completamente ristrutturati e che andranno in collaudo a breve scadenza. Rinviata, invece, la convenzione per il centro di ricerca di Vittoria. I consiglieri di amministrazione si sono occupati anche della sistemazione dei locali della facolta'di legge che in parte sara' presumibilmente trasferita nei locali della scuola di via Ecce Homo dove e' anche ospitata parte della facolta' di lingue. Un trasferimento che potra' avvenire dopo l'abbattimento di alcune barriere architettoniche. Attualmente l'Universita' iblea propone corsi di laurea in agraria, economia e commercio, giurisprudenza, lingue, medicina, scienze informatiche, scienze politiche oltre ad una serie di corsi on line e ai master attivati a Modica. L'offerta formativa si completerà con il pieno funzionamento dei centri di ricerca in biotecnologie mediche, in scienze e tecnologie agrarie, informatica applicata e linguistico multimediale.
Michele Barbagallo

Questionario e social

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